Il Meglio del Passato

Vivere nel presente è davvero molto vantaggioso! Puoi tenerti il meglio del presente e in più il meglio del passato!

In effetti se ci pensi bene è così. Pensa ad esempio alla musica. Puoi goderti l'ultimo successo dell'anno ma anche quello del 1990 '91 '92 '93....

Oppure pensa all'ambiente. Possiamo sfruttare le nuove automobili del presente con catalizzatore che inquinano di meno e usare le sane abitudini del passato di avere una sola auto per famiglia e non una per componente della famiglia!

Dobbiamo farci furbi: ritornare a usare le vecchie e sane abitudini del passato, insieme a quelle del presente.

Suggerisci tutto quello che per te è il meglio del passato, gli stili di vita di una volta... e che dovremmo adottare nel presente per vivere meglio.

Vedi anche:
- I Migliori Anni 80-90

156 commenti:

  1. Come dicevo nel post, la musica:
    i successi prima del 1983 e quelli dopo il 1983

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  2. Quando in casa c’era una sola TV e la sera si riuniva tutti la famiglia a guardare lo stesso programma.
    Leggi: la TV divertente di una volta

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  3. Anonimo25/4/17

    quando c'era un'auto per famiglia e non una per ogni componente della famiglia.

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  4. Anonimo26/4/17

    Vita sociale come una volta:
    - fuori a una piazza, un bar, una panchina… piene di gente
    - a conversare a 4 occhi, flirtare…
    - uscire tutti giorni non solo il sabato e la domenica
    - serate organizzate in casa
    - divertirsi low cost
    - niente locali
    - senza mandare migliaia di messaggi per uscire
    - senza buttare troppi soldi

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    1. Anonimo6/8/23

      I social media possono creare l'illusione di socializzazione, anche se le persone non si vedono di persona.
      La diminuzione delle attività sociali in persona può avere una serie di conseguenze negative, tra cui: isolamento sociale, depressione, ansia, aumento del peso...

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  5. Anonimo26/4/17

    Quando non c’erano cellulari e social network…
    Oramai tutti con la testa puntata sul display :-( si esce poco e ci si vede ancora meno…
    i sorrisi, gli abbracci, l’emozioni sono solo un lontano ricordo, trasformate in emoctions...

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    1. Anonimo4/1/19

      Quando ai concerti si accendeva l'accendino e non il cellulare

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  6. Anonimo26/4/17

    Quando lavorava solo il marito e la moglie restava a casa a occuparsi dei figli.
    Stavano bene e si stressavano di meno entrambi.
    Facendo così ci sarebbe più lavoro e non si affiderebbero i figli in tenerissima età ad estranei.

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  7. Anonimo27/4/17

    Quando alle scuole elementari c’era un solo maestro (e la maestra di religione), si usciva alle 12.30 e il sabato si passava la giornata a fare disegni.
    Non come ora che già li stressano con tanti insegnanti, li riempiono di compiti e i programmi didattici sono pesantissimi.

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  8. Anonimo27/4/17

    Quando non c’era la liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi…
    Oramai è vergognoso… i negozi restano aperti le domeniche, i festivi… costringendo i lavoratori a non restare in famiglia nei giorni di festa.
    E in più la liberalizzazione ha causato il fallimento di molti piccoli commercianti.

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  9. Anonimo28/4/17

    Quando si giocava fuori casa con gli amici e non dentro con la play station o l'xbox

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  10. Anonimo15/7/17

    "Quando divertirsi era più importante di far vedere che ti stai divertendo"

    Invece oggi:
    "Ogni ricordo è più importante condividerlo che viverlo"

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  11. 《 Cinquant’anni fa si sentiva la gente cantare.
    Cantava il falegname, il contadino, l’operaio, quello che va in bicicletta, il panettiere.
    Oggi hanno smesso. La gente non canta e non racconta più. 》
    Mario Rigoni Stern

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  12. Anonimo16/6/18

    Quando l’Italia rispettava ancora la norma contenuta nell’art. 144 del Codice civile, che prevedeva il ruolo di capofamiglia e lo attribuiva al marito, abrogata poi dalla legge 19 maggio 1975, n. 151 con la Riforma del diritto di Famiglia.

    Credo che sia la principale causa del fatto che da allora le separazioni e i divorzi non hanno fatto altro che aumentare.

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    1. Anonimo24/11/18

      Commento di un articolo di GreenMe riguardo attiviste saudite, dove si afferma che sarebbero state torturate:

      Quindi sostiene che quanto riportato da molti quotidiani nazionali è falso? Cioè non è vero che le attiviste saudite siamo state imprigionate per il loro operato, e poi molestate sessualmente e frustate in carcere?

      Muna BaAqeel (ragazza Araba) risponde:
      Se sono arrestate di sicuro di colpe ne hanno. Ma molestate e torturate no.
      E’ un posto dove si vive molto pacificamente, ci sono delle regole da rispettare per mantenere l’ordine.
      Oggi la differenze di cultura con la modernizzazione sta dissolvendo… non c’è la rigidezza di tanti anni fa.
      La cultura e le tradizione per gli Arabi è molto importante. Non si può costringere paesi a perderla per adattarsi al resto del mondo.
      In occidente si parla negativamente (twist di parole) parole come “Le donne non hanno diritti” invece di dire “le donne hanno meno responsabilità degli uomini”
      Gli uomini devono procurare quasi tutto per la donna e i figli, come cultura e vi assicuro molte sono felici. io sono una di loro avendo vissuto due culture e ho anche la scelta di accettare o rifiutare.

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    2. Anonimo1/5/19

      18 Consigli Per Essere Una “Buona Moglie”, secondo una guida del 1950
      Nel maggio del 1955, Housekeeping Monthly pubblicò un articolo intitolato “The Good Wife’s Guide”, dove venivano indicate le regole che ogni donna avrebbe dovuto seguire per essere buona madre e una brava moglie.

      Oggigiorno è difficile ritenere valide queste “regole”, ma è comunque interessante guardare indietro e vedere come la nostra mentalità continui a cambiare.

      1- La cena sempre pronta.
      Pianificare in anticipo. Questo è un modo per dimostrare amore e interesse per le esigenze di tuo marito.

      2- La maggior parte degli uomini ha fame quando arriva a casa e si aspetta un buon pasto (specialmente se è il loro piatto preferito), fa parte di un’accoglienza calorosa.

      3- Concediti 15 minuti per rilassarti, così sarai fresca e riposata quando arriverà. Ritocca il trucco, metti un nastro tra i capelli e sii vivace.

      4- Sii gentile e interessante con lui.
      La sua giornata è stata noiosa, potrebbe aver bisogno di distrarsi e aiutarlo in questo, è uno dei tuoi compiti.

      5- Metti tutto in ordine. Fai un giro della casa prima che arrivi tuo marito. Raccogli i libri di scuola, i giocattoli e poi asciuga con un panno sui tavoli.

      6- Durante i mesi più freddi, dovresti preparare e accendere un bel fuoco per farlo rilassare. Tuo marito sentirà di essere giunto in un luogo di pace, rifugio. Dopotutto, fornendo il tuo conforto, avrai una grande soddisfazione personale.

      7- Lava viso e mani ai bambini (se sono piccoli). Prenditi qualche minuto per pettinarli e, se necessario, cambiarli. I bambini sono piccoli tesori e tuo marito ama vederli sempre in ordine.

      8- Riduci al minimo il rumore. Quando arriva, spegni lavatrice, asciugatrice o aspirapolvere. Incoraggia i bambini a tacere.

      9. Sii felice di vederlo. Ricevilo con un sorriso caloroso, mostra sincerità e desiderio di compiacerlo. Ascoltalo.

      10– Potresti avere una dozzina di cose da dirgli, ma quando arriva, capisci che non è il momento.
      Lascia che parli per primo e ricorda: i suoi argomenti di conversazione sono più importanti dei tuoi.

      11- Non lamentarti mai se è in ritardo per la cena, per uscire.
      Cerca invece di capire il suo mondo fatto di stress e pressioni e la sua necessità di restare a casa per rilassarsi.

      12- Il tuo obiettivo: assicurarti che la casa sia un luogo di pace, ordine e tranquillità, in cui tuo marito possa rinnovarsi nel corpo e nello spirito.

      13- Non salutarlo con lamentele e problemi.

      14- Non lamentarti se è in ritardo per la cena o passa la notte fuori. Queste sono piccolezze rispetto a quello che può aver passato durante il giorno.

      15- Aiutalo a rilassarsi. Fallo sedere su una bella sedia a sdraio o sul divano. Prepara una bevanda fredda o calda.

      16- Sistemagli il cuscino e offriti per togliergli le scarpe. Parla dolcemente e piacevolmente.

      17- Non fargli domande sulle sue azioni e non mettere in discussione la sua integrità.
      Ricorda, è il proprietario della casa e in quanto tale, eserciterà sempre la sua volontà con imparzialità e sincerità. Non hai il diritto di metterlo in discussione.

      18- Una buona moglie sa stare al suo posto.

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  13. Anonimo16/6/18

    quando c'era LUI

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  14. Quando c’erano più valori e tradizioni

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  15. Anonimo18/6/18

    La carne e i dolci si mangiavano solo nei giorni di festa, che venivano attese con più gioia.

    Non come adesso che vengono mangiati quasi tutti i giorni, facendo danni alla salute e come per tutti gli eccessi si spende tanto e si perde il piacere…

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  16. Anonimo20/8/18

    - Noi, che le nostre mamme mica ci hanno visti con l'ecografia.

    - Noi, che a scuola ci andavamo da soli e da soli tornavamo.
    - Noi, che la scuola durava fino alla mezza e poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con papà).
    - Noi, che eravamo tutti buoni compagni di classe, ma se c’era qualche bullo, ci pensava il maestro a sistemarlo sul serio.
    - Noi, che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, mamma a casa te ne dava 2.
    - Noi, che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.
    - Noi, che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta, tutti felici.
    - Noi, che avevamo le tute lucide acetate dell’Adidas che facevano fico, ma erano pure le uniche.
    - Noi, che la gita annuale era un evento speciale e nelle foto delle gite facevamo le corna ed eravamo sempre sorridenti.
    - Noi, che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su internet.

    - Noi, che la vita di quartiere era piacevole e serena.
    - Noi, che non avevamo videogiochi, né registratori, né computer. Ma avevamo tanti amici lo stesso anche senza s. n.

    - Noi, che andare al mare nei sedili posteriori della 850 di papà o nella 1100 di nonno era una passeggiata speciale e serbiamo ancora il ricordo di un bagno “pulito” a Rimini, Rapallo o all’Idroscalo

    - Noi, che per cambiare canale alla TV dovevamo alzarci e i canali erano solo 2.
    - Noi, che andavamo a letto dopo Carosello.
    - Noi, che sapevamo che era pronta la cena perché c'era Happy Days e Fonzie.
    - Noi, che guardavamo allucinati il futuro con “Spazio 1999” .
    - Noi, che se la notte ti svegliavi e accendevi la TV vedevi solo il monoscopio Rai con le nuvole o le pecorelle di interruzione delle trasmissioni.

    - Noi, che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
    - Noi, che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più fico e che se anche andavi in strada non era così pericoloso.
    - Noi, che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella.
    - Noi, che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'.
    - Noi, che giocavamo a nomi-cose-animali-città.
    - Noi, che ci divertivamo anche facendo Strega-comanda-colori.
    - Noi, che ci mancavano sempre 4 figurine per finire l'album Panini (celò, celò, celò, celò, celò, celò, mi manca!).
    [CONTINUA]

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  17. Anonimo20/8/18

    - Noi, che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa, ma che a quelli degli altri suonavamo e poi scappavamo.
    - Noi, che compravamo dal fornaio pizza bianca e mortadella per 100 £ire (= € 0,050!) e non andavamo dal dietologo per problemi di sovrappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare.
    - Noi, che bevevamo acqua dalle fontanelle dei giardini, non dalla bottiglia PET della minerale ed un gelato costava 50 £ire (pari a € 0,025!).
    - Noi, che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la Bic.
    - Noi, che sentivamo la musica nei mangiadischi sui 45 giri vinile (non nell’Ipod) e adesso se ne vedi uno in un negozio di modernariato tuo figlio ti chiede cos'è.
    - Noi, che al cinema usciva un cartone animato ogni 10 anni e vedevi sempre gli stessi tre o quattro e solo di Disney.

    - Noi, che giocavamo a pallone in mezzo alla strada con l'unico obbligo di rientrare prima del tramonto.
    - Noi, che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercurio cromo, e più era rosso più eri fico.
    - Noi, che giocavamo con sassi e legni, palline e carte.
    - Noi, che le barzellette erano Pierino, il fantasma formaggino o c’è un francese-un tedesco-un italiano.

    - Noi, che a scuola le caramelle costavano 5 £ire.
    - Noi, che si suonava la pianola Bontempi.
    - Noi, che la Ferrari era Lauda e Alboreto, la McLaren Prost, la Williams Mansell, la Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini e la Tyrrel a 6 ruote!
    - Noi, che la penitenza era 'dire-fare-baciare-lettera-testamento'.
    - Noi, che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
    - Noi, che il Ciao e il Boxer si accendevano pedalando.
    - Noi, che nei mercatini dell'antiquariato troviamo i giocattoli di quando eravamo piccoli e diciamo "guarda! te lo ricordi?" e poi sentiamo un nodo in gola.
    - Noi, che siamo ancora qui e certe cose le abbiamo dimenticate e sorridiamo quando ce le ricordiamo.

    - Noi, che trovammo lavoro tutti e subito.

    ......... Noi, che siamo stati tutte queste cose e tanto altro ancora.

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  18. Anonimo12/9/18

    Quando non avevamo:
    - Troppa libertà
    - Troppo benessere
    - Troppo "tutto e subito"

    Sembra assurdo ma avere "troppo" ci rende infelici, perché poi vogliamo sempre di più...
    Si entra in un circolo vizioso che ci conduce alla scontentezza...

    Che fine ha fatto:
    - un po' di sana disciplina?
    - la dinamicità e il temperamento?
    - la gioia durante l'attesa?

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    1. Anonimo20/10/18

      i giovani d'oggi non sanno più aspettare, perché non sono mai stati ore immobili davanti alla radio, attendendo quella canzone per premere REC

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    2. Anonimo5/1/22

      Abbiamo la “pancia strapiena”... abbiamo di tutto e anche tantissimo... e di conseguenza non apprezziamo più niente...

      Si era felici con poco… anzi, si era felici perché si aveva poco

      Anni fa, apprezzavamo qualsiasi cosa:

      Una canzone per radio tanto attesa da settimane
      Un film semplice ma con tutta la famiglia riunita a vederlo
      Un gruppetto di amici in piazza
      Una partita a pallone, usando qualsiasi cosa per fare le porte
      Dei soldatini di piombo e tanta fantasia
      Un giochino su Atari con grafica primitiva e dei beep come effetti sonori!
      L’attesa per vedere le foto fatte in vacanza
      Uno zainetto col pranzo e scampagnate in famiglia o con amici
      Stesso posto, stessa ora: uscite senza messaggi, telefonate, videochiamate…
      Spot pubblicitari semplici e divertenti
      Merenda con pane, zucchero e olio
      Escursione in campagna a vedere le lucciole
      Ogni tanto il nostro fumetto preferito

      Ora abbiamo tutto e anche subito:

      Qualsiasi canzone da Youtube rapidamente
      Migliaia di film e serie tv da Netflix che iniziano quando vogliamo
      Messaggi, chiamate, videochiamate senza limiti e con tutti
      Ogni genere di giocattolo e tantissime occasioni all’anno per riceverne altri
      Ogni genere di oggetto che sia mai stato inventato
      Libertà e comodità a più non posso
      Qualsiasi tipo di cibo di ogni parte del mondo a portata di click

      Ma non siamo per niente più felici rispetto a una volta…
      ci stanchiamo presto delle cose e non le apprezziamo…
      e chi crede di essere felice, forse non ha vissuto gli anni d’oro…
      è inutile… più si ha e più siamo scontenti…

      Ci vorrebbe proprio un bel “digiuno terapeutico” per ritornare ad apprezzare le cose ed essere veramente felici… per un po’ niente: smartphone, internet, aperitivi…

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    3. Anonimo11/3/23

      Quanto ci siamo annoiati da bambini. Direi tanto! Però la noia era uno stimolo per la creatività. Spesso inventavamo giochi dal nulla, anche con amici immaginari. La noia metteva in moto l’immaginazione, il suo “potere magico”.
      I bambini di oggi conoscono la noia? Con tutte le attività extra scolastiche che fanno, con la presenza costante dei cellulari, me lo chiedo seriamente. Hanno dei momenti in cui si ritrovano soli a pensare “che noia e adesso che faccio?”

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  19. Anonimo28/9/18

    Le Lettere
    Ti dovevi "isolare" per raccogliere i pensieri e trasferirli su carta.
    Tutta una serie di cose piccolissime come scegliere la carta.
    Scrivevi una lettera di brutta prima di scrivere in bella copia.
    Poi, quando la ricopiavi, aggiungevi altra roba e le righe prestampate non bastavano mai e si finiva a scrivere avanti, dietro e anche sul disegnino in fondo…
    Sulla busta scrivevi il mittente ed il destinatario…
    Il francobollo… e l'imbucare alla cassetta della posta, con il cuore in gola.
    Poi l'attesa del postino con la lettera di risposta.
    La lettera veniva letta e riletta.
    E il fatto che ti restava comunque qualcosa di fisico, da tenere come ricordo.
    Lettere da conservare negli anni, e da rileggere con tenerezza.

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  20. Anonimo28/9/18

    Le Cartoline
    Quando si andava in vacanza e si mandavano cartoline del luogo di villeggiatura…

    E anche quando a Natale si mandavano le cartoline di auguri.

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  21. Anonimo13/10/18

    Ti vuoi mettere con me?
    □ Si
    □ No

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  22. Anonimo11/11/18

    La sana e saggia lentezza di come si viveva all'epoca…

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  23. Anonimo11/11/18

    Le partite di calcio (che c’erano solo di domenica pomeriggio) sentite per radio.

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    1. Anonimo10/4/20

      Quando si giocava la schedina con meno di mille lire e non c’erano i centri scommesse, dove la gente si rovina buttando un sacco di soldi…

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    2. Anonimo12/5/23

      Il calcio vero...
      A imprecare con la schedina... e si aspettava con interesse l'importo del montepremi del totocalcio.
      Era bello la domenica pomeriggio ascoltare le partite alla radio con tutto il calcio minuto per minuto.
      Poi alle 18.30 90° minuto di Paolo Valenti con tutti i gol della serie A.
      A fine domenica c'era la domenica sportiva.
      Altro calcio e altri tempi

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  24. Anonimo11/11/18

    Quel modo di vestirsi poco curato…
    …e le ragazzine che non si vestivano da mi...

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  25. Anonimo11/11/18

    quando i film di prima serata iniziavano alle 20.30 e non finivano a mezzanotte, come adesso, a causa anche di tantissima pubblicità

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    1. A volte i film più lunghi venivano trasmessi in 2 serate!

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  26. Anonimo26/11/18

    Quando i film avevano pochi effetti speciali ma trame solide, avvincenti... l'opposto di oggi, tutto effetti speciali e trame dementi

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  27. Anonimo28/11/18

    Diritti omosessuali, matrimoni e unioni civili gay, teoria del gender, figli in provetta, utero in affitto, adozioni gay…
    Quando non esisteva tutto questo schifo di crimini contro natura.

    L'UNICA VERA FAMIGLIA è costituita da: un padre, una madre e i figli.

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  28. Anonimo1/12/18

    quando l’insegnante a scuola ti rimproverava e a casa i genitori ti davano il “resto”!

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  29. Anonimo1/12/18

    quando gli extracomunitari e i politici non aveva ancora distrutto l’Italia, facendoli invadere e rovinarci in tutti i modi, anziché aiutarli nei loro paesi:
    - criminalità spietata extracomunitari
    - negozi extracomunitari che proliferano e quelli Italiani che chiudono
    - delocalizzazione
    - concorrenza sleale (specie cinesi che lavorano con ritmi disumani)
    - prodotti alimentari esteri a discapito di quelli Italiani (i migliori del mondo)
    - città invase, in cui un Italiano ci si sente lui extracomunitario
    - irrispettosi delle nostre regole e nostre tradizioni

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  30. Anonimo25/1/19

    I NONNI RACCONTANO
    I miei nonni mi hanno raccontato che quando erano piccoli non vivevano bene come i ragazzi di oggi.
    La maggior parte delle persone viveva nei cortili dove i servizi igienici, spesso, erano situati all’esterno delle case perché venivano utilizzati da più famiglie.
    Le case erano riscaldate con i bracieri o con i camini e non avevano molte stanze. Spesso c’era un’unica stanza da letto dove dormivano genitori e figli insieme.
    I ragazzi, quando non erano occupati a svolgere lavori per aiutare la famiglia, giocavano nel cortile con i vicini perché si conoscevano tutti. Si giocava con la corda, con la palla, che spesso era fatta di stracci (‘a pall ‘e pezz), a settimana, a nascondino,….
    Di sera si ascoltava la radio o ci si riuniva in casa di chi già possedeva un televisore, per assistere ai primi programmi televisivi. La domenica, poi, si andava a messa indossando il vestito “buono”.
    Per risparmiare, i vestiti e le scarpe dei fratelli più grandi passavano ai più piccoli e, inoltre, non c’erano tante varietà di merendine e la carne si mangiava solo la domenica.
    A scuola c’erano banchi di legno con i sediolini attaccati. Gli alunni indossavano grembiuli neri; gli insegnanti erano molto severi e, spesso, punivano gli alunni con bacchettate sulle mani oppure facendoli stare in ginocchio dietro la lavagna. Le cartelle erano di cartone pressato e i quaderni avevano la copertina nera.
    Non tutti i ragazzi potevano continuare gli studi perché dovevano imparare un mestiere per dare il loro aiuto alla famiglia. Unici momenti di svago erano le feste organizzate in casa tra amici e parenti, o le feste di piazza.
    I nonni mi hanno anche detto che hanno trascorso la loro gioventù facendo molti sacrifici perché non avevano le comodità che abbiamo ora. Per spostarsi da un posto all’altro, infatti, usavano la bicicletta o la filovia e per sbrigare le faccende domestiche usavano … le mani.
    Quando dovevano svezzare un neonato, non avevano tutte le varietà di pappine che ci sono adesso, ma facevano bollire le “fette della salute” nell’orzo oppure nell’acqua zuccherata. Ai neonati facevano succhiare una specie di ciucciotto fatto con un pezzo di stoffa arrotolata a forma di pallina in cui era racchiuso dello zucchero ( ‘a pupatella ‘e zuccher).

    Gli uomini, nei giorni festivi, si incontravano nei bar o dal barbiere, per giocare a carte o per guardare insieme i programmi sportivi; le donne, invece, si riunivano nei cortili a chiacchierare.
    Quando il tempo lo permetteva, molti lavori domestici venivano svolti in cortile, come: lavare i panni, allargare la lana, rammendare oppure fare lavori per le fabbriche conserviere(sgranare agli, sfogliare basilico o spuntare fagiolini verdi).
    Tra i vari cortili giravano i venditori ambulanti che vendevano di tutto: dai generi alimentari ai detersivi, ed anche arrotini, ombrellai, gelatai che, oltre ai gelati al limone vendevano i “Cazzimbocchi”, che erano fatti di ghiaccio tritato bagnato con sciroppo alla menta o all’amarena o al limone.
    I nonni nel raccontare il loro passato, provavano un po’ di malinconia anche perché ritornava alla loro mente il ricordo di persone che ormai non ci sono più.

    MEMORIA E FUTURO
    I NONNI RACCONTANO

    RACCONTI
    FILASTROCCHE
    CONTE
    PROVERBI

    5^A - S. Chiara - Nocera Inf.

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  31. Anonimo1/2/19

    La Nevicata del 1985
    https://it.wikipedia.org/wiki/Nevicata_del_1985

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  32. Anonimo3/2/19

    Alcune belle tradizioni estere:

    Ballo Scolastico
    https://it.wikipedia.org/wiki/Ballo_di_fine_anno

    Annuario Scolastico
    https://it.wikipedia.org/wiki/Annuario_scolastico

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    Risposte
    1. Anonimo9/10/19

      Mak P
      https://it.wikipedia.org/wiki/Mak_P

      io andavo al Dinamik Area (Cinema Teatro Lendi - S. Arpino)

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    2. Anonimo21/2/21

      Progetto di scienze nelle scuole Americane...
      Non manca mai il classico vulcano che erutta davvero!

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    3. Anonimo27/9/23

      I concorsi di scienza nelle scuole americane: Science fair
      https://en.wikipedia.org/wiki/Science_fair

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  33. Anonimo18/5/19

    Quando in casa si autoproducevano tantissime cose.

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  34. Anonimo18/5/19

    Quando gli oggetti si riparavano invece di buttarli e comprarli nuovi.

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  35. Anonimo15/7/19

    Quando nel bagno ma anche nel resto della casa c'erano i giornali e le riviste e non lo smartphone

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  36. Anonimo27/10/19

    La pagina di un vecchio libro di prima elementare degli anni '60

    PAROLE BELLE
    « Permesso? » si dice entrando in un locale ove stanno altre persone.
    « Grazie! » si dice a chi ci porge o ci dona qualcosa.
    « Prego » si risponde a chi ci ringrazia.
    « Scusa » si dice al compagno quando inavvertitamente lo si urta.
    « Buongiorno » si augura al babbo ed alla mamma appena desti, e si ripete: «Buongiorno» o « Buonasera » alle persone che si incontrano durante la giornata.

    E tutte queste belle parole si dicono chiaramente, senza fretta, accompagnandole con un sorriso garbato.

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  37. Anonimo3/12/19

    Quando non c'era questa assurda mania dei cani.
    Oramai, senza rispetto per chi ha paura o per chi ci tiene all'igiene, li portano al ristorante, in spiaggia, al mare, nei negozi, nei supermercati, in chiesa... addirittura li vestono, li considerano come figli... e non sanno che l'antropomorfizzazione per un animale è molto dannosa.
    Leggi anche: Sicuri che chi possiede un animale lo rispetta davvero e chi non ne ha non li rispetta?

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  38. Anonimo19/2/20

    Quando usavamo le ciliegie come orecchini!

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  39. Anonimo1/3/20

    Passatempi Vintage
    - Leggere un libro
    - Leggere riviste / giornali
    - Lavorare a maglia
    - Solitario carte
    - Leggere fumetti

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  40. Anonimo31/3/20

    Quando a scuola insegnavano:
    Ai ragazzi: applicazioni tecniche (falegnameria elettricista…)
    Alle ragazze: economia domestica

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  41. Anonimo10/4/20

    Quando c’erano i videogiochi arcade e i flipper… e non i videopoker e tutti gli altri giochi mangiasoldi: sale bingo, centri scommesse…

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  42. Anonimo10/4/20

    Quando si giocavano saltuariamente i numeri a lotto, estratti solo una sola volta a settimana di sabato…
    E non proliferavano come ora giochi d’azzardo: superenalotto, 10 e lotto, gratta e vinci, win for life… che rovinano le persone.

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  43. Anonimo25/5/20

    Quando in TV non trasmettevano quegli stupidi programmi: reality, talk show, talent show... tipo Amici, Barbara D'Urso, Grande Fratello...

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  44. Anonimo24/6/20

    quando ci preparavano acqua e zucchero dopo un forte spavento!

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  45. Anonimo1/8/20

    La discoteca pomeridiana
    Chi è stato adolescente tra gli anni Ottanta e Duemila, come può non ricordare uno dei rituali tipici della provincia e non: la discoteca domenicale pomeridiana, intesa come luogo di ritrovo, di socializzazione, delle prime esperienze socio-relazionali e sentimentali.

    Ai tempi della mia adolescenza, centinaia di giovani delle scuole superiori si ritrovavano in una delle discoteche più famose della zona, trascorrevano l’intero pomeriggio a ballare e, talvolta, flirtare. Non necessariamente bisognava bere per divertirsi. Si rientrava la sera con i vestiti ed i capelli impregnati di fumo, in quanto non esisteva ancora il divieto di fumare negli spazi chiusi pubblici ed un fischio nelle orecchie che perdurava ore ed ore (evidentemente non vi erano ulteriori leggi a regolare volumi).

    Quali fattori hanno determinato la chiusura dei locali pomeridiani? Risse, presenza di baby-gang, concorrenza dei social network, crisi economica, genitori più permissivi che concedono ai figli uscite serali, la moda di ritrovarsi all’aperitivo.

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  46. Anonimo8/8/20

    Punizioni vintage... che farebbero molto bene ai bambini di oggi:
    - lancio di zoccoli di legno
    - cucchiarella di legno
    - “ti mangio il collegio”
    - “vieni qua che non ti faccio niente”
    - “se ti fai male ti do il resto”
    - quando le mamme ci picchiavano a intervalli: Ti-ho-de-tto-che-de-vi-fa-re-que-llo-che-di-co-io
    - “mo che viene tuo padre…”
    - lo sguardo di mio padre... era efficace anche senza alzare un dito!

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    1. Anonimo7/8/22

      - la finta telefonata al collegio

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  47. Anonimo1/9/20

    Il "Millenium bug" avrebbe dovuto far rincoglionire i computer, invece ha fatto rincoglionire le persone.
    Infatti siamo qui a rimpiangere il passato.

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  48. Anonimo2/9/20

    Il fioretto alle elementari

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  49. Anonimo9/9/20

    di sabato, il cornetto di notte prima di ritirarsi a casa!
    Noi andavamo alla cornetteria "Quelli della notte" a Secondigliano

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  50. Anonimo20/9/20

    - Come siete riusciti a stare insieme per 65 anni?
    - Siamo nati in un'epoca in cui le cose rotte non si buttavano, si aggiustavano.

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  51. Anonimo24/9/20

    La scuola di una volta:
    - Asilo
    - Elementari: 5 anni e poi esame
    - Medie: 3 anni e poi esame
    - Superiori: 5 anni e poi esame scritto (tema) e orale (solo 2 materie) e votazioni da 36 a 60

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    1. La scuola di una volta:
      - Lavagna, gesso e cassino
      - Registro di classe
      - Registro personale
      - Libretto giustificazioni
      - Bidelli

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    2. Gite scolastiche:
      Alle elementari luoghi vicini e duravano una giornata.
      Alle medie arrivava l'attesissimo momento della gita di tre giorni.
      Alle superiori, il viaggio dell'ultimo anno: una settimana intera all'estero.

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    3. - I Quadri (risultati)

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    4. Anonimo18/7/22

      - Fare filone (marinare la scuola)

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    5. Anonimo13/8/22

      - Occupazione
      - Autogestione

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    6. Anonimo2/2/25

      - la maestra la chiamavamo "signorina"
      - rilegare i libri

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  52. Anonimo26/9/20

    Calciatori Famosi:

    Anni 80:
    Diego Armando Maradona - Napoli
    Michel Platini - Juventus
    Ruud Gullit - Milan
    Marco Van Basten - Milan
    Antonio Careca - Napoli

    Anni 90:
    Roberto Baggio - Fiorentina
    Ciro Ferrara - Napoli
    Walter Zenga - Inter
    Alessandro Del Piero - Juventus
    Ronaldo - Inter

    Cerca su Google Immagini le corrispondenti figurine panini e gli scudetti delle squadre!

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  53. Anonimo30/9/20

    I Circoli

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  54. Anonimo4/10/20

    Quando non si sprecava tanta acqua. La doccia o il bagno si faceva una volta a settimana

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    1. Anonimo11/10/20

      Secondo gli esperti, lavarsi troppo può persino far aumentare il rischio di incorrere in problemi di salute, visto che la pelle secca e screpolata dall'uso frequente del sapone, potrebbe aprire la via a germi e batteri. Il corpo è una macchina ben oliata in modo naturale. Quindi meglio fare la doccia 1 o 2 volte a settimana. Non fare la doccia per più di 5 minuti. Inoltre evita i detergenti antibatterici.

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  55. Anonimo8/10/20

    Nel luglio 1923 il fascismo vieta le parole straniere
    Ritrovare la magnificenza della patria e la dedizione alla nazione attraverso la purezza del linguaggio quotidiano: questo il progetto promosso dal partito fascista a partire dagli anni Venti e fino agli anni Quaranta. Tutto, dai nomi propri dei cittadini alla toponomastica, dal cibo al lavoro allo sport, ogni cosa doveva essere profondamente “italiana”.

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  56. Anonimo17/10/20

    Videoteca
    Vendita e noleggio di VHS, DVD... una delle più importanti fu la Blockbuster.

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  57. Anonimo7/11/20

    Austerity
    Un periodo della storia a cavallo tra il 1973 ed il 1974, durante il quale molti governi dei Paesi occidentali, compreso quello italiano, furono costretti ad emanare disposizioni volte al drastico contenimento del consumo energetico, in seguito alla crisi petrolifera del 1973.

    Furono imposte tantissime iniziative atte a ridurre i consumi, che senz'altro ebbero un impatto molto positivo per l'ambiente e per la salute delle persone.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Austerity

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  58. Anonimo7/1/21

    La settimana bianca
    https://it.wikipedia.org/wiki/Settimana_bianca

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  59. Anonimo15/2/21

    Noi che... mettevamo l'alcool nei pennarelli per farli durare di più

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  60. Anonimo24/2/21

    che tempi quando finita la scuola andavamo in campagna dagli zii o dai nonni per tre mesi fino a settembre, col papà che ci accompagnava.

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  61. Anonimo14/3/21

    Quando mancavano le comodità, si era felici con poco... ora che abbiamo tutto, non siamo mai contenti.

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  62. Anonimo30/3/21

    Negli ultimi anni si è verificato un vero e proprio tracollo del QI.
    Le cause di questo tracollo sono molteplici, come sempre, ma una emerge su tutte le altre: la comparsa di nuove tecnologie digitali che, specialmente nel caso dei più giovani, rappresentano un potentissimo e pervasivo elemento di degradazione delle facoltà cognitive, emotive e relazionali.

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  63. Anonimo5/4/21

    Timbro sulla mano all'uscita della discoteca, per poter rientrare successivamente...

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  64. Anonimo18/4/21

    farei tornare di moda i bigliettini anonimi lasciati sul parabrezza delle macchine

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  65. Anonimo6/6/21

    Che bel ricordi quando non si aveva aria condizionata in auto!
    Quando affrontavo i terribili viaggi in agosto sull’autostrada del Sole, facevo scorta di “gelini”, quei panetti che si mettono in congelatore, poi nelle bocchette d’uscita avevo fatto dei semplici supporti per tenerli in verticale in modo che fossero lambiti da più aria possibile e via…
    (tratto da plcforum.it)

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  66. Anonimo22/7/21

    Le Riunioni IMCO

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  67. Anonimo12/9/21

    Noi che ci passavamo i vestiti tra fratelli/sorelle

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  68. Anonimo12/9/21

    Noi che uscivamo di casa vestiti in un modo e ci cambiavamo in auto per andare a ballare!

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  69. Anonimo12/9/21

    Noi che ci vedevamo con gli amici al solito posto e alla solita ora tutti i pomeriggi, senza bisogno di mandare messaggi e fissare appuntamenti

    Noi che ci trovavamo in piazza senza messaggi o chiamarci, perché tanto a quell'ora c'era sempre qualcuno

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  70. Anonimo12/9/21

    Noi che cercavamo i testi delle canzoni su Tv Sorrisi e Canzoni

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  71. Anonimo12/9/21

    Noi che registravamo le canzoni dalla radio sulle cassetta, sperando che lo speaker non parlasse troppo

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  72. Anonimo12/9/21

    Noi che una telefonata era "cronometrata"

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  73. Anonimo12/9/21

    Noi che passavamo ore e ore a non fare niente in compagnia ma ci divertivamo un sacco

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  74. Anonimo18/9/21

    Truccare i motori delle moto

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  75. Anonimo1/10/21

    quando si andava in villeggiatura e guardavamo le targhe delle auto per vedere da dove arrivavano

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  76. Anonimo3/10/21

    Finita la scuola, durante le vacanze estive, si andava a cercare un lavoretto per guadagnare qualcosina e magari imparare un mestiere

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  77. Anonimo13/10/21

    « Ci avete tolto la magia di una foto, la poesia di una lettera, la calligrafia, l'odore d'un libro, il ritaglio di un giornale, il "ci vediamo alle otto in piazza", il negozietto di alimentari sotto casa, le infinite chiacchierate in una cabina, i baci su una panchina, la paura che rispondesse il padre al telefono fisso, il diario segreto, il pallone nel cortile, l'attesa del rewind, la dedica alla radio, l'impaccio nel ballare un lento, i giochi di società, la comunicazione.
    Quando la tecnologia avrà seppellito anche l'ultimo sussulto relazionale, avrete completato l'opera inarrestabile di desertificazione emotiva perché allora, e solo allora, ci avrete reso animali urbani, sempre più vicini, eppur così lontani. »
    Michelangelo Da Pisa

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  78. Anonimo18/10/21

    dovremmo ritornare ad appannare i vetri della macchina... non quelli del cellulare

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  79. Anonimo30/11/21

    Quando c'erano le quattro stagioni
    Quando non c'erano i cambiamenti climatici
    Quando d'inverno faceva davvero freddo ma si era felici anche per quella atmosfera

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  80. Anonimo20/12/21

    Quando non era TUTTO a pagamento: parcheggi, ingressi in spiaggia, anche alcune delle nostre meravigliose città...

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  81. Anonimo28/12/21

    Suoni della Caserma
    Sveglia, alza bandiera, rancio, silenzio…
    https://www.youtube.com/watch?v=J6IgPE7D3SM

    Canti Naja
    - Inno dei congedanti (allarmi, allarmi, allarmi siam borghesi…)
    - Macchinista (guarda avanti, guarda avanti ce n’è un altro)
    - Canzone dei VAM (della marina ce ne freghiamo, noi dall'alto li bombardiamo!)

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  82. Anonimo30/12/21

    "E’ sbagliato vivere nel passato. Semmai il passato, i ricordi, ci devono servire per migliorare il presente. Per renderlo più caldo. Per portare nel presente un po' di quel passato che tanto amiamo ricordare."

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  83. Anonimo23/2/22

    In 3 sulla Vespa

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  84. Anonimo16/3/22

    Pensieri strani da piccini!
    - Quando da piccolo durante i concorsi a premi sentivo dire "in palio 1000 Mountain Bike!" oppure vinci 5000 peluches… pensavo si vincessero tutti.
    - Avevo paura che le stelle potessero caderci addosso!!!
    - Se scavo un buco nella terra e spunto dall'altro lato, esco a testa sotto?!
    - correvamo per il balcone di casa e pensavamo che la luna ci seguisse!

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  85. Quando in palestra si andava a sudare!
    Vi ricordate quando nelle palestre si faceva solo ginnastica oppure pesi?
    Poi man mano i pesi sono diventati body building, la ginnastica diventò ginnastica dimagrante, poi aerobica, poi fitness, poi cardiofitness, poi step, poi fit boxe, poi spinning, poi acquagym, poi hydrobike, poi zumba, poi pilates, poi cominciarono a mettere il personal trainer, le poltrone, i divani, il bar, la TV, i negozietti, si andava preparati con la tuta stile abito da sera, truccati, profumati, pettinati... finché il sudore non è scomparso definitivamente!!!

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    1. Anonimo16/3/23

      …e nelle vecchie palestre di arti marziali: locali freddi e umidi, NON adibiti a tale scopo! col raffinato pavimento in cemento armato, a piedi scalzi......
      non poteva mancare il poster in bianco e nero del vecchio giapponese che aveva inventato la disciplina!!

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    2. Anonimo16/3/23

      I macchinari della Technogym, tipo la cyclette BikeRace HC600

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  86. Noi che... Se eravamo gracili mandavamo giù delle belle sorsate di olio di merluzzo. La febbre passava da sola, bastava stare a letto un paio di giorni e bere un brodino fatto dalla nonna. Avevi mal di pancia? Un cucchiaino di olio di ricino. Il dottore erano mamma e papà : "mettiti a pancia in giù sul letto e vedrai che passa"! Non esistevano allergie e intolleranze

    Eppure siamo ancora qua!

    Ora ci riempiono di mille rimedi e veleni tossici e si notano i risultati.

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  87. Anonimo31/5/22

    Noi che festeggiavamo i compleanni e gli onomastici in classe e poi il pomeriggio a casa (in modo semplice e casareccio).

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    1. Anonimo21/9/22

      I biglietti di invito erano scritti, disegnati e colorati a mano...
      Spesso anche i biglietti di auguri erano così...

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  88. Anonimo20/6/22

    « Negli anni Ottanta si rideva. Si rideva molto di più. Si rideva al lavoro, a scuola, con gli amici e soprattutto si rideva in TV. Quegli anni erano un’epoca favolosa. L’Italia vinceva i Campionati del mondo in Spagna, la musica la facevano i DJ e il suo ritmo dance pulsava dalle radio e dalle discoteche. Perfino il papa sciava in quegli anni. A qualsiasi ora del giorno potevi accendere la televisione e trovare qualcuno che era stato messo lì per farti ridere, per distrarti un po’, per regalarti dei premi o anche solo per dirti una serie di frasi divertenti, tormentoni pronti per l’uso. Era piena di gettoni d’oro, di coriandoli, di trombette, di gonnelline luccicanti e di giacche colorate. Era piena di sorrisi splendenti, piena di labbra e di bocche che soffiavano baci ai telespettatori. Negli anni Ottanta si aveva la sensazione che si potesse comprare tutto. Anche l’allegria. I poveri potevano sembrare ricchi. Prima degli anni Ottanta nelle case si sentivano frasi come: “Non possiamo permettercelo” oppure “Questa è una cosa fuori dalle nostre possibilità”. Gli anni Ottanta sembrava avessero spazzato via tutto questo, insieme alla cultura del risparmio. Quello che guadagnavi spendevi, e se non bastava potevi fare un leasing ».

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  89. Anonimo10/7/22

    Le labbra della mamma sulla nostra fronte erano il miglior termometro che ci fosse in circolazione

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  90. Anonimo17/7/22

    Le raccolte dei punti
    Raccogliere i punti delle e spedirli, per avere dei regali bellissimi.
    E non c'era la fregatura del contributo aggiuntivo.

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  91. Anonimo22/11/22

    i TVB a fine messaggio
    💌

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  92. Anonimo9/1/23

    Il Calore delle case:
    - tinte classiche (non i colori grigi moderni)
    - mobili classici (non quelli bianchi moderni)
    - luci calde (non i freddi colori dei led)...
    ...inoltre tanto calore emanato dalla famiglia ❤

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  93. Anonimo22/1/23

    Quando c’era davvero il rispetto ed educazione

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  94. Anonimo22/1/23

    quando c’era la serenità, la spensieratezza, la sicurezza, la certezza di un futuro, la gioia, la felicità...

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  95. Anonimo22/1/23

    L'ingenuità, tanta meravigliosa ingenuità...
    non perché si era fessi ma perché si apprendevano le cose crescendo e si facevano le esperienze con gradualità...
    senza abbreviare le tappe e quindi si dava più valore a tutte le cose della vita

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  96. Anonimo22/1/23

    il contatto umano, il dialogo, i legami…

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  97. Anonimo14/2/23

    “San Valentino, la festa di ogni cretino, che crede di essere amato e invece è soltanto fregato!”

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  98. Anonimo22/2/23

    Noi che le feste con gli amici le organizzavamo dentro i garage!

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  99. Anonimo22/2/23

    le feste di carnevale nelle palestre

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  100. Anonimo11/3/23

    Ve li ricordate il saluto con i baci sulle guance 😘😘 quando vedevi gli amici?
    nei periodi delle grandi comitive, saranno stati anche 1.000 😘 al mese!

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  101. Anonimo27/3/23

    Andare ai concerti prima del 2000: compri il biglietto, vai al concerto
    Andare ai concerti adesso: punta la sveglia per la prevendita che apre alle 3 di notte, il biglietto costa come due giornate di lavoro, fai dieci ore di fila per entrare e poi ti vedi gran parte del concerto sullo schermo del tuo telefono per fare video

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  102. Anonimo10/6/23

    Il Peggio del Passato!
    - Il militare
    - Fumo luoghi chiusi
    - Niente raccolta differenziata
    - Le suore

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  103. Anonimo13/6/23

    tagliare il pane tenendolo sul petto

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  104. Anonimo22/8/23

    Ci sono molte cose che erano migliori del passato. Ecco alcuni esempi:
    - La qualità dell'aria e dell'acqua era migliore. Negli ultimi decenni, l'inquinamento atmosferico ed idrico è aumentato considerevolmente, causando problemi di salute e ambientali.
    - Il cibo era più fresco e più sano. I prodotti agricoli venivano coltivati localmente e stagionalmente, senza l'uso di pesticidi e fertilizzanti chimici.
    - La vita era più semplice e più lenta. Non c'era la pressione costante di rimanere aggiornati sui social media o di essere sempre connessi.
    - C'era più senso di comunità. Le persone erano più disposte ad aiutarsi a vicenda e a costruire relazioni durature.
    - La vita era più sicura. La criminalità era meno diffusa e le persone si sentivano più al sicuro a camminare da sole per strada.
    - La vita era più umana. Le persone avevano più tempo per interagire tra loro faccia a faccia, invece di passare tutto il tempo a guardare lo schermo di un telefono o di un computer.
    - C'era più rispetto per la natura. Le persone erano più consapevoli dell'importanza di proteggere l'ambiente e di utilizzare le risorse naturali in modo sostenibile.
    - Le persone erano più felici. Studi hanno dimostrato che le persone che vivono in comunità più piccole e solidali sono più felici di quelle che vivono in grandi città.
    - La vita era più autentica. Le persone erano meno preoccupate di apparire e di essere accettate dagli altri. Vivevano la propria vita secondo i propri valori e le proprie convinzioni.
    - Le persone erano più creative. Non c'erano così tanti distrattori come oggi, quindi le persone avevano più tempo per pensare e per sviluppare le proprie idee creative.
    - La vita era più romantica. Le persone si prendevano più tempo per corteggiarsi e per costruire relazioni significative.
    - La vita era più semplice. Non c'erano così tante complicazioni come oggi, in termini di tecnologia, politica e società. Le persone potevano concentrarsi sulle cose più importanti della vita, come la famiglia, gli amici e la comunità.
    - La vita era più sostenibile. Le persone vivevano in modo più armonioso con l'ambiente, utilizzando le risorse naturali in modo più responsabile.
    - La vita era più spirituale. Le persone erano più connesse alla spiritualità e al significato della vita.
    - La vita era più gentile. Le persone erano più disposte ad aiutarsi a vicenda e a fare del bene al prossimo.
    - La vita era più divertente. Le persone trovavano il modo di divertirsi con semplicità, senza bisogno di tecnologia o distrazioni.
    - La vita era più sana. Le persone mangiavano cibi più sani e facevano più attività fisica.
    - La semplicità: Il passato era un tempo in cui la vita era più semplice. Non c'erano computer, cellulari o altri gadget elettronici. Le persone passavano il tempo insieme, facevano attività all'aria aperta e si godevano la compagnia l'una dell'altra.
    - La connessione con la natura: Il passato era un tempo in cui le persone erano più connesse alla natura. Vivevano in piccoli villaggi e città e passavano molto tempo all'aperto. Erano più consapevoli dell'ambiente e del loro ruolo in esso.
    - La comunità: Il passato era un tempo in cui le persone erano più unite. Vivevano in comunità in cui si conoscevano tutti e si aiutavano a vicenda. C'era un senso di comunità e di appartenenza che è raro oggi.
    - La speranza: Il passato era un tempo in cui le persone erano più ottimiste. C'era la speranza di un futuro migliore e la convinzione che tutto fosse possibile. Questa speranza ha contribuito a guidare le persone attraverso tempi difficili e ha reso il mondo un posto migliore.
    (Google Bard)

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  105. Anonimo3/9/23

    Quando ero bambino, l'APP per le previsioni meteo, era il ginocchio di mia nonna!

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  106. Anonimo3/9/23

    Una volta si dragavano i fiumi, si pulivano le cunette delle strade, i tombini... ora si scrive: ALLERTA METEO… Ed è tutto fatto

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  107. Anonimo24/9/23

    Il libro Il mondo al contrario di Roberto Vannacci, sostiene che la società moderna è caratterizzata da un progressivo allontanamento dai valori tradizionali, quali la famiglia, la religione, la patria e la libertà di espressione.
    Il libro di Vannacci rispecchia i valori presenti negli anni '80 e '90, quando la società era ancora fortemente influenzata dal pensiero cattolico e dalla cultura popolare. In quegli anni, i valori tradizionali erano ancora largamente diffusi e la società era meno frammentata e divisa di quanto non lo sia oggi.

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  108. Anonimo20/10/23

    La spesa si faceva tutti i giorni. In questo modo si aveva pane e latte fresco sempre.
    Era anche piacevole per le mamme uscire.
    Poi si andava al mercato settimanale.
    E infine settimanalmente si andava anche in polleria, macelleria, fruttivendolo e pescivendolo…

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  109. Anonimo20/10/23

    Nel pomeriggio, mamma mi portava con lei a casa di zia.
    Si riunivano anche altri parenti e amiche.
    Prendevano caffè e anice.

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  110. Anonimo21/11/23

    quando da piccolo giudicavi la potenza di un'auto in base alla velocità massima scritta sul tachimetro

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  111. Anonimo2/12/23

    I rimedi di una donna di 105 anni
    "Per digerire meglio, bevo birra. In caso di perdita di appetito, bevo vino bianco. Se ho la pressione bassa, bevo vino rosso. Se è alta, bevo scotch. Quando ho il raffreddore, bevo grappa."
    "Quando beve acqua?"
    "Non sono mai stata così male."

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  112. Anonimo5/12/23

    Lampioni stradali a luce arancione
    Vi ricordate quando i lampioni stradali avevano la luce arancione?
    Forse ce ne sono ancora così ma oramai sono stati tutti sostituiti da quelli a led bianchi…
    Può sembrare una sciocchezza ma è un’altra cosa che rimpiango degli anni 80-90…
    Il colore arancione della luce dei lampioni stradali è spesso associato a sensazioni di nostalgia, tranquillità e sicurezza.
    La luce arancione è meno abbagliante di quella bianca, quindi è più confortevole per gli occhi umani.
    Inoltre, la luce arancione tende a fondersi meglio con l'ambiente circostante, creando un'atmosfera più naturale.
    I lampioni stradali con luce arancione hanno un aspetto più classico e tradizionale. La loro forma e il loro colore si armonizzano bene con l'architettura urbana, dando alle città un aspetto più caratteristico. I lampioni a LED bianchi, invece, hanno un aspetto più moderno e tecnologico, che può non essere apprezzato da tutti.
    I lampioni stradali con luce arancione emettono meno luce blu rispetto a quelli a LED bianchi. La luce blu è quella che maggiormente contribuisce all'inquinamento luminoso, che può avere un impatto negativo sulla salute umana e sull'ambiente.
    Lo stesso vale anche per le luci di casa.

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  113. Anonimo27/12/23

    quando c'era il Made in Italy

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  114. Anonimo23/3/24

    Il salone di casa: limite invalicabile!

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  115. Anonimo9/4/24

    Per me l'amore era vedere mio nonno che ogni pomeriggio tagliava una mela e ne dava sempre metà a mia nonna. (Sara Bertirossi)

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  116. Anonimo10/4/24

    "Hanno portato i giovani a non cercare altro che il lusso e l'ozio, sia fisico sia morale, li hanno resi molli e pigri, incapaci di resistere ai dolori e ai piaceri."

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    1. Anonimo10/4/24

      Purtroppo hanno raggiunto lo scopo: farli spendere tanto in cose inutili

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  117. Anonimo13/4/24

    Ad una riunione di famiglia, un giovane chiese ai suoi genitori, zii e nonni:
    Come potevano vivere prima?
    - Niente televisione
    - Niente Wi-Fi
    - Nessuna tecnologia
    - Senza Internet
    - Senza computer
    - Niente droni
    - Niente bitcoin
    - Niente cellulari
    - Senza Facebook
    - Senza Twitter
    - Senza YouTube
    - Senza WhatsApp
    - Senza Messenger
    - Niente Instagram

    Allora in mezzo a tutta la famiglia il nonno prese la parola e rispose:
    "Beh, guarda caro nipote. Proprio come vive oggi la tua generazione...
    - Niente preghiere
    - Senza rispetto
    - Senza valori
    - Nessuna personalità
    - Senza nozione di impegno
    - Senza il sé interiore
    - Senza carattere
    - Nessun condimento
    - Senza ideali
    - Senza amor proprio
    - Senza umanità
    - Senza modestia
    - Senza virtù
    - Senza onore
    - Senza scopi
    - Senza quel "non so cosa"
    - Senza essenza
    - Nessun gol
    - Senza identità, perché molti di voi non sanno se siete uomini o donne

    Noi: le persone NATE tra gli ANNI 1920 e 1975 sono fortunate e la nostra vita ne è una grande prova vivente:
    Dopo la scuola, prima i compiti e poi uscivamo a giocare!
    Abbiamo giocato con amici veri, non con amici virtuali su Internet.

    Eravamo soliti creare i nostri giocattoli e giocare con loro.
    I nostri GENITORI non erano ricchi.
    Ci hanno dato e insegnato l'AMORE, non i valori materiali o mondani.
    Non abbiamo mai avuto cellulari, Laptop, DVD, Play Station, Xbox, videogiochi, personal computer, internet... ma avevamo amici VERI.

    I membri della famiglia vivevano nelle vicinanze di “GODITI il tempo in famiglia*”.

    Potremmo essere stati in foto in bianco e nero, ma puoi trovare ricordi molto colorati in quelle foto.

    Siamo una GENERAZIONE UNICA e COMPRENSIVA perché siamo l'ULTIMA GENERAZIONE che HA ASCOLTATO i propri GENITORI... e anche la PRIMA che ha dovuto ASCOLTARE i propri figli.
    SIAMO UN' EDIZIONE LIMITATA

    Trasmettetelo ai vostri migliori amici e a "me" se sono tra questi!

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  118. Anonimo16/4/24

    Se credi di essere più intelligente delle generazioni precedenti, ricorda che 50 anni fa il manuale dell'auto informava come regolare le valvole, oggi ti avvisa di non ingerire il liquido della batteria.

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  119. Anonimo10/8/24

    Quando un tuo amico ti faceva uno squillo e tu velocemente rispondevi per fargli pagare lo scatto alla risposta!

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  120. Anonimo16/8/24

    Ma ve lo ricordate come era bello quando finite le vacanze si portavano i rullini delle foto a sviluppare e morivi di curiosità nell'attesa?

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  121. Anonimo18/8/24

    Archivio di giornali
    Utile per cercare articoli storici, vecchie programmazioni TV, notizie sportive, pubblicità di una volta...
    https://archive.org/details/newspapers

    È presente il quotidiano "La Stampa".
    https://archive.org/details/la-stampa-newspaper
    Cerca un quotidiano indicando: AAAA-MM-GG

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  122. Anonimo7/12/24

    Vedendo i video degli anni 80 ho notato che tutti avevano visi puliti, sereni, allegri… mentre oggi sono tutti così tristi e incazzati. Poi ho notato che non avevano tatuaggi e piercing…
    Non c'erano gli smartphone a rimbecillire la gente, solo circa una persona su mille si drogava, non c'erano neri e sussisteva quello che è il naturale orgoglio eterosessuale. E se ti fossi comportato male, papà e mamma a casa ti avrebbero fatto "la festa" (rectius: un culo così).
    Oggi, in appena una generazione e mezzo, la società è stata stravolta: impera l'esatto opposto rispetto ad allora, a causa della demoniaca gente di sinistra che è stata posseduta dal maligno ed opera in chiave Arcobaleno.

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  123. Anonimo5/3/25

    Una volta eravamo poveri di tutto ma non di valori.
    Anche la povertà era vissuta con dignità.
    Si aggiustava tutto, perché di ogni cosa si capiva il valore.
    Questa è invece la società dell'usa e getta. Nulla si aggiusta, si butta via tutto: sedie, vestiti, televisori, ombrelli, amicizie, amori, persone...
    (Agostino Degas)

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  124. Anonimo4/6/25

    Negozi che non ci sono più:
    - Standa
    - Città Mercato
    - Auchan
    - Euromercato
    - Mercatone Uno

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