La “Medicina” per i Denti e per il Cavo Orale

Suggerisci in questo post tutti i rimedi naturali per i Denti e per il Cavo Orale. In attesa di andare dal dentista!

NB: Questo post è solo un’informativa. In caso di problemi di salute bisogna sempre rivolgersi ai medici (in questo caso un Dentista) e vanno sempre fatte le cure mediche ufficiali. Magari qualche rimedio naturale presente tra i commenti potrà essere integrato alla terapia ufficiale, sotto la propria responsabilità.

NB2: Indica solo rimedi naturali che hai provato diverse volte e hanno funzionato efficacemente. E’ vietato indicare farmaci.

36 commenti:

  1. Anonimo6/3/15

    Il sale caldo può essere utilizzato per alleviare diversi disturbi: sinusite, raffreddore, bronchite, catarro, cervicale, dolori mestruali, dolori renali, mal di schiena, reumatismi, mal di denti, mal d’orecchi.

    Bisogna utilizzare sale di prima qualità, tra cui il sale marino integrale oppure di sale dell’Himalaya. Il vantaggio di questi sali è che sono ricchi di minerali che vengono ceduti al nostro corpo insieme al calore e allo stesso tempo, nel caso dell’impacco, riescono ad assorbire l’umidità in eccesso nel corpo.

    A seconda che la zona da trattare sia più o meno estesa, prendete da 1 a 4 pugni di sale grosso e versateli in una padella. Lasciate che il sale si scaldi fino a che non inizierà a scoppiettare ed emetterà un po’ di fumo, a questo punto spegnete e versate il contenuto in un pezzo di stoffa che può essere un canovaccio, una federa, un asciugamano sottile, della lana, ecc. Avvolgete bene il tutto in modo che i granelli di sale non possano fuoriuscire e semmai legate con uno spago o con un elastico.

    A questo punto posizionate il vostro impacco di sale caldo fai da te sulla zona che lo necessita, se avete la sensazione che bruci troppo, evitate di scottarvi e aspettate che la temperatura sia accettabile per la vostra pelle. Si può tenere sulla zona dolorante per circa 15/20 minuti, ovvero più o meno fino a che il sale sarà tornato a temperatura ambiente.

    Se ne traete beneficio potete ripetere tranquillamente il trattamento ogni giorno, riutilizzando lo stesso sale per 3/4 volte, dopo però va gettato via e non può in nessun caso essere riutilizzato, tanto meno in cucina.

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  2. Anonimo6/3/15

    Lavare i denti con acqua tiepida, mai troppo calda od eccessivamente fredda.

    Lo stesso vale per i cibi. Evitare di assumere alimenti troppo caldi o ghiacciati: le temperature estreme potrebbero aggravare il mal di denti.

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  3. Anonimo6/3/15

    Nella lista dei vecchi rimedi per il mal di denti, spicca il whisky. Gli sciacqui con l'alcol fungono da blando anestetico; pertanto, in presenza di mal di denti, il whisky allevia temporaneamente il dolore. L'alcol, che non va ingerito, dev'essere trattenuto in bocca per 30 secondi prima di espellerlo.

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  4. Anonimo6/3/15

    Coricarsi è sconsigliato in presenza di mal di denti, perché questa posizione può accentuare il dolore (specie se pulsante).

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  5. Per le patologie associate ad infiammazioni, suggerisco di leggere: Antinfiammatori Naturali

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  6. Anonimo1/11/15

    La camomilla ha ottime proprietà antidolorifiche e contribuisce inoltre al rilassamento dei muscoli, quindi è molto utile in caso di mal di denti.

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    1. Anonimo14/7/16

      Camomilla con Zenzero (antinfiammatorio e antidolorifico)
      Metti un cucchiaino raso di polvere di zenzero (o meglio grattugia della radice fresca di zenzero) nell'acqua e fai bollire (bisogna far bollire a lungo lo zenzero per far uscire tutti i principi attivi). Versa nella tazza con un filtro di camomilla e lascia per 5 minuti in infusione prima di bere.

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  7. Anonimo1/11/15

    *** Gengive Sanguinanti (Gengivite) ***
    Le principali cause sono:
    - insufficiente igiene orale
    - farmaci anticoagulanti o malattie come diabete…
    - gravidanza, fumo, masticazione di tabacco…
    - spazzolamento troppo energico dei denti e uso improprio del filo interdentale

    in attesa di andare dal dentista usare colluttori:
    - a base di acqua ossigenata allungata con acqua naturale, da usare per risciacqui orali senza ingerire
    - mescolare un pizzico di sale marino in una tazza di acqua calda, fino a quando non si scioglierà del tutto. Utilizzate acqua e sale tre volte al giorno per gli sciacqui della bocca, fino alla scomparsa dei sintomi.
    - evitare colluttori a base di alcol

    Infine usare uno spazzolino a setole morbide, affiancato da dentifrici poco aggressivi e specifici per gengive sanguinanti.

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    1. Anonimo29/5/25

      Il dentifricio Meridol combatte le cause del sanguinamento delle gengive e delle infiammazioni.

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  8. Anonimo1/11/15

    *** Collutorio ***
    Quando mangiamo, i cibi che rimangono tra i denti si deteriorano e formano batteri ed acidi, i quali sono in grado di attaccare i denti. Sia i batteri e gli acidi sono i nemici da combattere ed il bicarbonato di sodio è in grado di sconfiggere questi ospiti indesiderati.
    Preparazione ed uso: in un bicchiere di acqua fredda o tiepida, sciogli due cucchiaini di bicarbonato, sciacqua più volte la bocca (l'acqua non va ingerita) e concludi con un ultimo risciacquo con acqua di rubinetto.
    In questo modo è possibile sconfiggere anche: alitosi, carie, placca dentale, macchie, micosi e migliorare l'igiene degli spazzolini lasciandoli in ammollo in questa soluzione per una notte.

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  9. Anonimo3/11/15

    Rimedi naturali per sbiancare i denti:
    - Iniziate a ridurre il consumo di caffè, te, bevande zuccherate, salsa di soia, vino, mirtilli e il tabacco, che contribuiscono in modo evidente ad ingiallire i denti, e aumentate invece le dosi quotidiane di frutta e verdura croccante
    - Unendo ½ cucchiaino di bicarbonato di sodio con ½ di sale da tavola si piò creare un detergente efficacissimo. Va utilizzato come se fosse un normale dentifricio: bagnate lo spazzolino e lo passate sui denti. Evitate, però, di farlo non più di una volta a settimana, un uso frequente potrebbe danneggiare lo smalto
    - Fare degli sciacqui d'acqua di 30 secondi dopo i pasti, aiuterebbe la prevenzione di macchie
    - aggiungere qualcosa nella bevanda che si beve. La panna nel caffè o il latte nel tè, cambiano la chimica e ciò comporta una difficoltà maggiore per le macchie nell’aderire ai denti
    - utilizzare un bicchierino di succo di limone (unito ad un cucchiaio di bicarbonato) ed utilizzato bagnato sullo spazzolino una volta al mese, magari alternandolo con lo sfregamento di una scorza di limone direttamente sui denti

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    1. Anonimo21/5/19

      Come usare l'olio di cocco per sbiancare i denti:
      https://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/26484-olio-di-cocco-denti

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  10. Anonimo12/11/15

    IL DECALOGO "SALVA GENGIVE"
    1.Non fumare
    2.Introdurre adeguate quantità di vitamina C attraverso una dieta ricca di frutta e verdura
    3.Sottoporsi almeno due volte all'anno a una seduta di igiene professionale e a un controllo dal dentista
    4.Durante la visita di controllo, chiedere di eseguire sempre il test PSR (Periodontal Screening and Recording - Screening e registrazione della salute parodontale)
    5.Se le gengive sono un po' infiammate, lavare i denti almeno due volte al giorno spazzolandoli per 4 minuti
    6.Preferire lo spazzolino elettrico a quello manuale (tipo quello a setole rotanti Oral-B)
    7.Scegliere dentifrici delicati, appositamente studiati per denti e gengive sensibili
    8.Utilizzare gli scovolini interdentali di grandezza adeguata ai propri spazi, al posto del filo interdentale
    9.Farsi consigliare un adeguato collutorio antiplacca, facendosi indicare dal dentista anche le modalità corrette per l'utilizzo
    10.Se le gengive sanguinano, si ritraggono o sono arrossate, andare subito dal dentista per una valutazione adeguata

    PS Il dentista costa caro! La prevenzione e diagnosi precoce consentirebbero di risparmiare ogni anno quasi un miliardo di euro

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    1. Anonimo20/3/21

      Il modo corretto di lavarsi i denti
      La maggior parte delle persone sa come lavarsi i denti, ma sapevi che esiste una vera e propria arte per pulirli alla perfezione?

      Come spazzolare i denti
      Qual è il momento migliore per lavarsi i denti? Almeno due volte al giorno, dopo la colazione e prima di andare a dormire. Puoi anche spazzolarli dopo pranzo o dopo altri pasti. Ricordati, però, di aspettare almeno 30 minuti se hai consumato cibi o bevande contenenti acidi, quali agrumi, vino o succhi di frutta. Se li spazzoli mentre gli acidi stanno ancora potenzialmente attaccando lo smalto, potresti danneggiare i denti in un loro momento di vulnerabilità. Sappiamo che spesso non è possibile aspettare così a lungo, quindi eccoti una dritta: sciacqua la bocca con dell’acqua per un paio di volte; in questo modo ridurrai l’effetto degli acidi.
      Con cosa? Vanno bene sia uno spazzolino con setole medie che con setole morbide. Assicurati di scegliere una testina che si adatti alla tua bocca e ti consenta di raggiungere facilmente tutti i punti.
      Per quanto tempo? Almeno per due minuti, anche se molti dentisti raccomandano di lavare i denti per tre minuti, in particolar modo se si utilizza uno spazzolino manuale.
      (Se dividi il lavaggio in 9 parti significa almeno 13 secondi per parte)

      Come lavarsi i denti con uno spazzolino manuale
      - Il movimento deve essere sempre verticale: dalla gengiva verso il dente
      - Spazzola accuratamente anche l'interno della dentatura e la parte posteriore
      - Passa le setole anche negli spazi interdentali
      - Spazzola delicatamente anche la lingua e l'interno delle guance, aree in cui si depositano i batteri.

      Non dimenticare il filo interdentale
      Anche spazzolando i tuoi denti alla perfezione, alcuni punti interdentali sono impossibili da raggiungere. Ecco perché è fondamentale utilizzare il filo interdentale una volta al giorno, così da eliminare i residui di cibo e gli accumuli di placca. Ecco come fare:
      - Avvolgi le due estremità del filo interdentale attorno al dito medio di ciascuna mano, lasciando un paio di centimetri in più per maneggiarlo agevolmente
      - Inserisci il filo interdentale fra dente e dente, assicurandoti di pulire sotto il bordo gengivale sfregando delicatamente.

      Risciacqua per una freschezza ancora più intensa
      Sciacqua la bocca con un collutorio dopo aver utilizzato lo spazzolino e il filo interdentale.

      (Sito: Mentadent)

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  11. Anonimo20/3/16

    Uno delle migliori alternativa per rimuovere la placca dai denti è un rimedio naturale che si può fare in casa. Questo rimedio è sicuro, molto conveniente, facile da fare ed efficace! Hai solo bisogno di:

    Ingredienti ricetta:

    30 grammi di gusci delle nociAcqua

    Metodo di preparazione:

    Metti i gusci delle noci in una ciotola, aggiungere l’acqua e mettere il composto sul fuoco. Cuoci per 15 minuti. Immergi lo spazzolino nella miscela risultante e lavare i denti per 5 minuti.

    Ripeti questa procedura mattina, pomeriggio e sera.
    Sciacquare la bocca con un buon collutorio dopo ogni lavaggio.

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  12. Anonimo11/4/16

    Sembra che l’ansia favorisca la gengivite. Dai uno sguardo a questi link:
    - Consigli contro l’Ansia
    - Tecniche di rilassamento (tra cui il Training Autogeno e la Meditazione)
    - E' la lentezza il segreto della felicità
    - La “Medicina” per il Buon Umore (come integrare la serotonina naturalmente)
    - Downshifting - Lavorare di meno e Vivere di più

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  13. Anonimo23/6/16

    In caso di carie, ti consiglio di dare uno sguardo al metodo Ruffini, illustrato nel post: La “Medicina” per la Dermatologia

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  14. *** Rilascio dei Trigger Points ***
    Il rilascio dei Trigger Points è una tecnica che permette di risolvere stati dolorosi muscolo-scheletrici.
    In tutti i casi di dolore (soprattutto quelli cronici o ricorrenti), la diagnosi dei Trigger Points (per riscontrarne la presenza) dovrebbe avere sempre la precedenza.
    Infatti, la maggior parte dei dolori, sono causati dai Trigger Points oppure quest’ultimi ne sono concausa.

    I Trigger Points possono causare dolore a: occhi, orecchie, lingua, denti, mascella, gola, collo, nuca, testa, spalle, schiena, sinusite, schiocchi o scricchiolii, fianchi, natiche, anca, braccia, avambracci, gomiti, polsi, mani, pollici e altre dita, petto, addominali, genitali (entrambi i sessi), inguine, cosce, ginocchia, gambe, caviglie, piedi e dita.

    Ecco come procedere:

    1. Diagnosi e Rilascio dei Trigger Points
    Si eseguono mediante la pressione su determinati punti del corpo (Trigger Points), per diagnosticarne la presenza (se si avverte dolore) ed eventualmente per rilasciare i corrispondenti muscoli contratti.
    Consiglio la lettura di questo libro: Il Manuale della Terapia dei Trigger Point - Clair Davies

    2. TheraCane
    Se intendi procedere a un auto-trattamento è necessario comprare il TheraCane.
    Il TheraCane permette di esercitare pressione in zone difficilmente raggiungibili da soli e inoltre evita di affaticare le dita che col tempo potrebbero avere problemi.

    3. Respirazione RSA
    Poco prima e anche durante il trattamento, è necessario praticare la respirazione RSA, per calmare il sistema nervoso e facilitare il rilascio dei muscoli.
    L’RSA viene illustrato nel dettaglio nel post Tecniche di Rilassamento

    4. Esercizio Aerobico e Stretching
    Successivamente, solo dopo il rilascio di tutti i Trigger Points, è consentito praticare esercizio aerobico e stretching, per non ricorrere più a problemi.

    5. Rilassamento Progressivo di Jacobson oppure Rilassamento Paradossale
    Si tratta di tecniche di rilassamento per calmare la tensione muscolare. Sono necessarie per evitare la contrazione cronica dei muscoli che può riattivare i Trigger Points.
    Anche queste sono illustrate nel post: Tecniche di Rilassamento

    6. Trigger Point e Alimentazione
    Anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nell’ambito dei Trigger Points.
    Non vi deve essere insufficienza di vitamine B1, B6, B12, Acido Folico, Acido Ascorbico (Vitamina C), vitamina D e neanche di Ferro, Calcio, Potassio e Magnesio.
    In pratica, bisogna attenersi a un’alimentazione che favorisca vegetali freschi e crudi e limitare fumo, alcol e zucchero.

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  15. Anonimo13/11/16

    Il Diabete e la Parodontite
    1. Diabete (ne soffrono 3,9 milioni di italiani) e Parodontite (8 milioni con forme gravi) sono malattie infiammatorie croniche e sono spesso correlate.
    2. La Parodontite può rimanere a lungo asintomatica: il sanguinamento gengivale è il primo segno di malattia.
    3. La percentuale di casi di parodontite e di diabete non diagnosticati è molto elevata.
    4. Chi soffre di Diabete ha un rischio tre volte superiore di ammalarsi di Parodontite.
    5. Viceversa, chi soffre di Parodontite, ha una tendenza a sviluppare Diabete.
    6. Il Dentista deve eseguire un'accurata diagnosi (mediante una manovra specifica, il sondaggio parodontale) per individuare eventuali segni di parodontite.
    7. Se presente Parodontite, bisogna intervenire con adeguata terapia e suggerire al paziente un programma di regolari visite di controllo con il dentista e mantenimento con l'Igienista Dentale.
    8. Il Dentista attraverso la visita di denti e gengive e il colloquio con il Paziente può rilevare segni e sintomi di sospetto diabete.
    9. Nei casi di sospetto Diabete, il Dentista può consigliare alcuni esami del sangue e una visita diabetologica.
    10. Trenta minuti di attività fisica frequente e moderata, una dieta sana e un'attenta igiene orale aiutano la salute e la prevenzione di Parodontite e Diabete.

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    1. Anonimo25/11/16

      Potreste soffrire di malattia parodontale se:

      le gengive sanguinano facilmente;
      le gengive sono rosse, gonfie o sensibili;
      le gengive presentano fuoriuscita di pus;
      avete alito cattivo o sapore sgradevole persistenti;
      i denti presentano mobilità evidente;
      vi accorgete di spostamenti dei denti con creazione di spazi (diastemi) tra un dente e l'altro;
      notate modifiche della posizione masticatoria abituale.

      Per prevenire la malattia parodontale:

      spazzolare i denti correttamente dopo ogni pasto, usando un dentifricio a base di fluoro;
      usare il filo o lo scovolino interdentale per rimuovere la placca tra dente e dente, almeno una volta al giorno.
      mangiare in modo sano ed equilibrato;
      evitare di fumare;
      fare sedute di igiene orale professionale con rimozione del tartaro sopragengivale (detartrasi) e visite dentistiche di controllo regolarmente (di solito ogni sei mesi).

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    2. Anonimo23/10/24

      La salute della bocca è vitale, senza cura la vita è più breve
      I risultati sono allarmanti: la parodontite è associata a un aumento del rischio di mortalità per tutte le cause del 46%, a un incremento del 47% del rischio di morte per malattie cardiovascolari, del 38% per tumori, oltre il doppio per malattie coronariche e oltre il triplo per patologie cerebrovascolari.
      L'edentulia (la perdita totale dei denti), conseguenza dei casi più gravi di parodontite, si associa a un rischio di mortalità per tutte le cause aumentato del 66%, con un rischio di morte per malattie cardiovascolari raddoppiato, un aumento del 55% del rischio di decesso per tumori, del 72% per polmonite, e un rischio di morte per malattie cerebrovascolari come l'ictus più che triplicato.
      La prevenzione e il trattamento precoce della parodontite, attraverso controlli periodici dal dentista sono quindi di 'vitale' importanza". (ANSA)

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  16. Anonimo24/7/17

    Vitamina K2
    L’assunzione di Vitamina K2 migliora la Mineralizzazione Dentaria e contrasta il Sanguinamento Gengivale.

    La vitamina K2 è il maggior fattore di mobilizzazione del calcio. La funzione principale è quella di non consentire al calcio di depositarsi in modo eccessivo nelle arterie ed, in genere, nei tessuti molli e di depositarsi, al contrario, a livello osseo.

    Assumere la vitamina K2 della forma MK-7 (rimane attiva nell’organismo più a lungo rispetto a quella MK-4). Per attivare tutte le proteine K2 dipendenti ed in generale per andare incontro alle necessità organiche di vitamina K, sono necessari circa 200mcg/die di vitamina K2 (MK-7). La somministrazione dopo un pasto lipidico o in associazione con acidi grassi ne favorisce l’assorbimento.

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    1. Anonimo21/6/23

      La vitamina K2 MK-7 ha molte proprietà benefiche preventive, tra queste rimuove il tartaro dai denti mantenendoli in salute.

      Leggi altre informazioni sulla Vitamina K2.

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  17. Anonimo30/9/17

    I Probiotici riescono a contrastare tantissimi disturbi e patologie, tra cui i problemi dentali.
    Leggi: Probiotici e Prebiotici

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  18. Anonimo14/12/18

    I ricercatori che allevano cavie con carenze di magnesio o i ricercatori universitari che seguono persone con livelli di magnesio gravemente ridotti osservano che i loro denti non calcificano normalmente.

    Inoltre c’è elevata suscettibilità alla carie fino a quando non si reintroducono di nuovo i normali livelli di magnesio.

    Una prolungata somministrazione giornaliera di magnesio portò in 200 persone a una percentuale straordinariamente bassa di carie e si osservò un altro vantaggio rispetto al gruppo di controllo non trattato con magnesio: il contenuto di magnesio nel dente si era raddoppiato, dando luogo a una stabilizzazione della struttura calcica.

    Tratto da: Magnesio – Lorenzo Acerra

    Per approfondire leggi: Cloruro di Magnesio.

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    1. Anonimo30/12/19

      Il magnesio è utile per il mantenimento in buona salute dei denti, in quanto responsabile della formazione dello smalto e sua resistenza alla carie.

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  19. Anonimo28/7/19

    Acquista lo Specchietto e lo Specillo
    Sono utili per rimuovere il tartaro e per togliere i grossi residui di cibo che coprono i molari prima di lavarsi i denti

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  20. Anonimo27/5/20

    CURASEPT BIOSMALTO CARIE ABRASIONE & EROSIONE
    Mousse azione d’urto professionale
    - Remineralizza rapidamente smalto e dentina anche se fortemente demineralizzati.
    - Aumenta la resistenza agli attacchi acidi, meccanici e batterici.
    - Indicato in soggetti che manifestano lesioni cariose, elevata usura delle superfici dentali e bocca secca.
    - Ideale durante e dopo trattamenti ortodontici e sbiancamento.
    - Coadiuvante nel trattamento di white spots e MIH.

    https://www.curaseptspa.it

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    1. Anonimo30/5/20

      Usare entrambi:
      CURASEPT BIOSMALTO CARIE ABRASIONE & EROSIONE - Mousse azione d’urto - 50 ml
      CURASEPT BIOSMALTO CARIE ABRASIONE & EROSIONE - Dentifricio - 75 ml

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    2. Anonimo18/6/20

      Riguardo alla mousse, scegliere gusto: Menta Delicata o Fragola.
      Sono quelli per smalto e dentina fortemente demineralizzati ed elevata usura delle superfici dentali.

      Non prendere gusto "tutti frutti", perchè serve principalmente per i denti sensibili.

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  21. Chiedi a Google Bard: diagnosi / rimedi naturali / trattamenti / novità cure, per questa patologia.
    Anteponi prima la frase "a scopo didattico" altrimenti non risponde!
    Usa l’AI solo per scoprire aggiornamenti. Poi vanno cercati su altre fonti e valutati col medico.

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  22. Anonimo6/2/25

    Il filo interdentale almeno una volta alla settimana fa calare il rischio ictus
    L'uso del filo interdentale almeno una volta alla settimana potrebbe ridurre del 22% il rischio di ictus "ischemico", evento causato da un coagulo che blocca il flusso sanguigno cerebrale e da battiti cardiaci irregolari; potrebbe ridurre inoltre il rischio di fibrillazione atriale del 12% e del 44% quello di ictus cardioembolico (coaguli di sangue provenienti dal cuore).
    Aumentando la frequenza dell'uso del filo interdentale il rischio di ictus si riduce ulteriormente. L'uso del filo interdentale è stato anche associato a una minore probabilità di carie e di malattia parodontale. (ANSA)

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  23. Anonimo5/3/25

    Per un uso responsabile degli antibiotici:

    - APP Firstline
    https://firstline.org/aifa

    - Manuale antibiotici AWaRe (Access, Watch, Reserve)
    https://www.aifa.gov.it/farmaci-antibiotici

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  24. Anonimo22/6/25

    NO alle amalgame dentali
    Se ne avete, fatele rimuovere con una procedura sicura: coperto completamente il viso (c’è solo un buco per la bocca), applicazione della diga, che isola completamente il dente (c’è solo un buco per il dente) e sigillo intorno al buco del dente, con una sostanza che sembra silicone. Inoltre, contro dispersione vapori tossici: aspirazione a pavimento, aspira-saliva sotto la diga, aspira-saliva sopra la diga, aspiratore sul dente e poi un grosso tubo aspiratore tutto intorno alla zona operatoria. Fresa intorno all’otturazione per sgusciarla, con un abbondante getto d’acqua in maniera che dia l’adeguato raffreddamento che impedisca il rilascio dei vapori di mercurio. Inoltre da circa 5 giorni prima a circa 5 giorni dopo ogni rimozione, ti consiglio di assumere come ulteriore precauzione: 2 cps di C-Tard (1 grammo di vitamina C) dopo colazione che è a lento rilascio e 1 o 2 cps di Carbone Vegetale (usato nei casi d’avvelenamento accidentale o volontario, grazie al suo elevatissimo potere adsorbente) dopo pranzo e dopo cena e prima della rimozione (da due ore a mezz’ora prima). Successivamente assumere zeolite clinoptilolite, il miglior chelante naturale.

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