Esistono milioni di articoli sulle diete, su come perdere peso, sul dimagrimento… spesso sono lunghi e noiosi e presentano consigli poco efficaci.
Raccogliamo in questo post solo i migliori consigli che avete provato e che funzionano davvero per dimagrire in modo efficace, duraturo e senza sacrifici.
PS: ricorda che si tratta solo di consigli indicativi. Non possono sostituire i consigli di dietisti e nutrizionisti. Non si assumono responsabilità sull'applicazione dei sottostanti consigli.
La migliore attività fisica per bruciare i grassi è il cardiofitness.
RispondiEliminaBisogna praticare esercizio fisico continuato (ad esempio la corsa) per almeno 35 minuti e mantenendo la frequenza cardiaca tra il 60 e il 70% della tua frequenza cardiaca massima.
La frequenza cardiaca massima può essere calcolata con questa formula: FC Max = 220 – età
Quindi se hai 25 anni, dovrai correre mantenendo la frequenza cardiaca compresa tra 117 e 136 pulsazioni al minuto, che potrai misurare con un cardiofrequenzimetro.
Leggi anche: Attività Fisica e Sport
EliminaNon dimagrire rapidamente. L’ideale è non perdere oltre 1 kg a settimana. Questo perché quando dimagrisci rapidamente il corpo si difende catabolizzando (consumando) i nostri preziosi muscoli. I muscoli consumano energia, quindi catabolizzandoli abbassi il metabolismo basale e di conseguenza devi mangiare ancora di meno altrimenti ingrassi!
RispondiEliminaPer questo può essere utile praticare almeno i principali esercizi di body-building, con cui potrai aumentare la massa muscolare e di conseguenza incrementare il metabolismo basale. Questi esercizi sono: la panca piana, lo squat e le trazioni.
Occorre mangiare almeno 5 volte al giorno (oltre ai tre pasti principali, fare uno spuntino a metà mattina ed uno a metà pomeriggio). In questo modo, il corpo assume regolarmente alimenti ed energie, senza cadere nel desiderio degli eccessi, in quanto la fame viene placata ogni volta che si ripropone la voglia di mangiare. Inoltre facendo così si evita il catabolismo muscolare.
RispondiEliminaMangiate con calma, lentamente, seduti e senza pensare ad altro. Questo perché il segnale di sazietà è molto lento e giunge dallo stomaco al cervello dopo circa 20 minuti dall’inizio del pasto.
RispondiEliminaIl team di ricerca, che ha visto pubblicare i propri risultati sul British Medical Journal, ha evidenziato come i polmoni abbiano un ruolo chiave nell’organismo anche per quanto riguarda lo smaltimento dei grassi e dunque la perdita di peso corporeo. Ciò sarebbe dovuto al fatto che per scindere le cellule adipose (formate da carbonio, idrogeno e ossigeno) è necessario spezzare gli atomi di cui sono composte le molecole attraverso un processo che si chiama ossidazione.
RispondiEliminaSarebbe proprio grazie ai polmoni e dunque attraverso la respirazione che noi riusciamo a smaltire l’80% del nostro peso. Il grasso ossidato, infatti, viene espulso dal corpo sotto forma di anidride carbonica mentre solo una piccola percentuale di trigliceridi viene smaltita utilizzando altri canali, ad esempio sotto forma di acqua attraverso i reni. Su 10 kg di grasso 8,4 sono smaltiti tramite i polmoni, 1,6 come acqua.
Cosa significa che in genere respiriamo male? Beh, la maggior parte delle persone si, e l'errore più comune che facciamo quasi tutti è la respirazione toracica.
Provate a respirare, fate un respiro profondo. Mentre respirate gonfiate la pancia o il torace?
Se avete scelto la prima risposta vi faccio i miei complimenti! La vostra respirazione è corretta almeno da questo punto di vista. Se invece è stato il torace a gonfiarsi anchevoi respirate male. Non c'è da preoccuparsi però, siete in bella compagnia! Io stesso prima scoprirlo respiravo cosi: razionalmente pensiamo di riempire i polmoni quindi facciamo cosi, tuttavia durante la respirazione i polmoni sono passivi e i muscoli incaricati per la respirazione sono i muscoli intercostali, toracici, addominali e il più importante fra i tutti il diaframma!
Ricordate prima che parlavo del sistema linfatico? Beh, in realtà un cuore c'è l'ha anche lui, ed è il diaframma che è il muscolo più importante della respirazione e dovrebbe svolgere lo sforzo più grande nella respirazione, permettendo cosi l'assorbimento di una maggiore quantità di ossigeno, favorendo una migliore ossigenazione del interro organismo e non solo, infatti l'uso corretto del diaframma nella respirazione permette una migliore digestione, nella circolazione del sangue, ed è anche responsabile dell'attivazione ed il sostenimento del sistema linfatico.
E' questa la ragione per cui dobbiamo respirare di pancia, perché cosi favoriamo maggiormente i movimenti del diaframma apportando svariati benefici al nostro organismo.
Hai presenti i bambini, urlano per ore senza mai stancarsi! La ragione è semplice, la loro resistenza è forte perché respirano perfettamente, e come puoi notare guardandoli, respirano di pancia. Stesso discorso per i cantanti! Una delle cose più importanti che imparano è la respirazione diaframmatica, essa permette loro di cantare per ore nei concerti senza problemi.
Cerca di seguire la Dieta Mediterranea
RispondiEliminaConsumo quotidiano:
- pane, pasta, riso, patate, polenta, farro, orzo, cereali...
- frutta, legumi, verdure
- olio di oliva
- latte e latticini
Consumo settimanale:
- pesce
- carne bianca
- uova
- dolci
Consumo mensile:
- carne rossa
Inoltre ricorda di praticare regolarmente attività fisica, di bere 6 bicchieri d'acqua al giorno e 1 bicchiere scarso di vino a pasto.
Scegliete sempre e solo olio extravergine di oliva e se potete usatelo a crudo.
RispondiEliminaSe consumi tanto latte, scegli preferibilmente quello scremato o parzialmente scremato (quest'ultimo ha lo stesso sapore di quello intero), che comunque mantiene il suo contenuto in calcio ma parecchi grassi in meno.
RispondiEliminaDa rivedere... qua dice:
EliminaBere latte intero riduce il rischio di sovrappeso e obesità infantile del 40% rispetto al consumo di latte scremato. (ANSA)
La fatica porta le persone ad avere più fame. Secondo alcuni specialisti, dormire poco e male porterebbe le persone ad aumentare di peso. La durata e la qualità del sonno influenzano la fame e la sazietà, così come anche la produzione di vari ormoni che agiscono direttamente sul metabolismo. Inoltre, chi è meno riposato è anche meno attivo e brucia meno calorie.
RispondiEliminaVedi: Consigli contro l'insonnia
La risposta del nostro corpo allo stress di tutti i giorni comporta un aumento della produzione di cortisolo. Nel tempo, troppo cortisolo nell’organismo può portare a un aumento dell’appetito e al desiderio di mangiare cibi poco sani che all’apparenza ci “consolano” in situazioni particolarmente stressanti.
RispondiEliminaDai uno sguardo a questi link:
- Consigli contro l’Ansia
- Tecniche di rilassamento (tra cui il Training Autogeno e la Meditazione)
- E' la lentezza il segreto della felicità
- La “Medicina” per il Buon Umore
- Downshifting - Lavorare di meno e Vivere di più
Meditare aiuta a dimagrire
EliminaUnire qualche esercizio di meditazione alla dieta potrebbe potenziarne gli effetti dimagranti: infatti uno studio clinico pilota pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism ha dimostrato che tecniche di meditazione mindfulness aiutano a dimagrire.
QUALI SONO GLI ORARI GIUSTI PER DIMAGRIRE MANGIANDO?
RispondiEliminaLa colazione dovrebbe idealmente essere fatta tra le 7 e le 7,30 del mattino (l'orario perfetto? Le 07,11).
Il pranzo orientativamente tra le 12,30 e le 13 (meglio ancora se sono precisamente le 12,38).
La cena non andrebbe consumata troppo tardi, prima delle 19, con le 18,14 come orario consigliato.
Una semplice doccia fredda può portare ottimi benefici alla nostra salute, tra cui promuove la perdita di peso e velocizza il metabolismo.
RispondiEliminaIl grasso bruno, a differenza di quello bianco e' molto utile, perché aiuta a bruciare calorie e regola il bilancio energetico dell'organismo. L'esposizione al freddo stimola la naturale produzione di questo tipo di grasso. Queste cellule, cercando di riscaldare il corpo il più possibile, bruciano glucosio.
Avere una maggiore quantità di grasso bruno ci porta a bruciare ogni secondo più energia favorendo la perdita di peso.
Aumentando i livelli di grasso bruno, la pressione sanguigna e la temperatura corporea, velocizziamo anche le reazioni chimiche nel nostro corpo aumentando cosi il metabolismo, cosa che tante persone desiderano fare.
Perché lo desiderano? Perche' grazie ad un metabolismo veloce tutti i processi del nostro corpo sono più efficienti, il peso scende e la crescita e la riparazione dei muscoli anch'essa accelera.
Bere mezzo litro d'acqua mezz'ora prima dei pasti principali può aiutare gli adulti obesi a perdere peso. E' quanto emerge da una ricerca dell'Università di Birmingham, nel Regno Unito, pubblicata sulla rivista Obesity.
RispondiEliminaIl tè verde è considerato un alleato benefico contro l'obesità e i chili di troppo. Gli esperti della Penn State University hanno identificato nel tè verde alcune sostanze in grado di portare ad una maggiore capacità dell'organismo di bruciare i grassi in eccesso e di ridurre l'assorbimento dei grassi introdotti con l'alimentazione.
RispondiEliminaDa dolcificare con poco zucchero o con miele.
NB è bene berlo non molto concentrato, a digiuno o alla sera prima di coricarsi, perchè contiene caffeina
Non zuccherare e non aggiungere limone. Inoltre fare un'infusione lunga: 10-15 minuti.
EliminaTÉ VERDE
EliminaOltre ad essere un ottimo antiossidante, non contiene calorie, combatte la stanchezza e facilita il raggiungimento di una piacevole sensazione di sazietà.
Per dimagrire in modo efficace, duraturo e senza sacrifici è importante condurre uno Stile di Vita Sano (segui tutti i consigli).
RispondiEliminaInoltre leggi, scarica, stampa e diffondi il Vademecum della Salute e della Vera Medicina, con gli stili di vita delle persone ultracentenarie.
Ridere fa dimagrire e non è uno scherzo, si bruciano calorie. Il segreto sta nella risata 'intensa'
RispondiEliminaNon è uno scherzo, ridere può essere un valido aiuto se si vuole dimagrire. E' stato calcolato come una risata molto intensa possa aiutare a bruciare fino a 120 calorie in un'ora.
Fonte Ansa:
http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/medicina/2016/01/20/ridere-fa-dimagrire-e-non-e-uno-scherzo-si-bruciano-calorie_59c9a148-5fca-4901-a1bb-5ad61d42a480.html
Quindi sei capitato nel blog giusto:
YouFunny il blog del Divertimento e del Benessere.
"Il cibo che mangi può essere o la più sana e potente forma di medicina o la più lenta forma di veleno" Ann Wigmore
RispondiEliminaNon iniziare una dieta che ha una data di scadenza... concentrati su uno stile di vita che duri per sempre
RispondiEliminaGli integratori a base di glucomannano, gomma guar, cellulosa e inulina, non venendo ben digeriti, si gonfiano nello stomaco in presenza d'acqua e danno un senso di sazietà.
RispondiEliminaConsigli contro la Fame Nervosa
RispondiEliminaMangiare pur non avendo fame, essere assaliti da un impulso irrefrenabile, da un atto compulsivo, presi da un raptus e ingozzarsi di qualsiasi cosa, per poi sentirsi in colpa subito dopo.
Si può avere la fame nervosa:
- per noia -> Combattere la Noia
- per ansia -> Consigli contro l’Ansia
- per tristezza -> Felicità e Ottimismo
- scarsa autostima -> Consigli per migliorare l’Autostima
- solitudine -> Come Fare Amicizia
- rabbia -> Consigli contro la Rabbia
- depressione -> Consigli contro la Depressione
- calo di serotonina -> Incrementare la Serotonina Naturalmente
La fame nervosa può essere alimentata da alcuni cibi, mentre altri alimenti possono contribuire ad evitarla.
- Cibi che allontanano la fame nervosa: un pezzetto di cioccolato fondente (almeno 70%).
- Cibi che inducono la fame nervosa: caffè, dà una sferzata di energia ma aumenta la tensione nervosa e, anche se non subito dopo l'ingestione, provoca un ulteriore attacco di fame.
In preda a un attacco di fame, possiamo evitare che l’abbuffata produca danni cambiando genere di alimenti.
EliminaRiempiamo il frigo e la dispensa di frutta e verdure fresche colorate e facciamocene pure una scorpacciata.
Potremmo mangiarci una grande scodella di macedonia di frutta, due grosse mele una dopo l’altra, una carota croccante… alla fine ci sentiremo ugualmente appagati, e molto meno in colpa!
Assumi il Cloruro di Magnesio.
EliminaIl magnesio produce un’azione distensiva sul sistema nervoso e da ciò ne consegue anche una riduzione della fame nervosa.
La Dieta Mima-Digiuno (DMD) ha degli effetti positivi duraturi sullo stato di salute dell'organismo con cambiamenti in fattori di rischio associati a invecchiamento, patologie cardiovascolari, diabete, obesità e cancro. E potrebbe inoltre rafforzare vari sistemi, tra cui quello immunitario e nervoso.
RispondiEliminaConsiste nel adottare periodicamente un’alimentazione a basso contenuto di proteine e a bassissimo contenuto di zuccheri, per soli 5 giorni, ogni 3-6 mesi a seconda della circonferenza addominale e dello stato di salute, e sotto controllo medico.
Viene ricordata e proposta in “prima pagina” negli eventi di maggio e novembre.
Inoltre, su questo stesso post, vengono suggerite altre tecniche di digiuno con enormi benefici in termini di salute.
EliminaSoddisfare il proprio 'appetito sessuale' potrebbe proteggere da abbuffate e chili di troppo attraverso la produzione dell'ormone dell'amore, l’ossitocina.
RispondiEliminaInfatti questa molecola, tra gli altri benefici, può ridurre l'appetito e il desiderio di ingerire cibi.
L’ossitocina può essere stimolata sdraiandosi su un tappetino chiodato Mysa.
Spesso accade una confusione tra la sensazione della fame e quella della sete.
RispondiEliminaSi è notato che oltre l'80% delle sensazioni di fame sono, in effetti, una richiesta di acqua da parte del corpo.
Se volete verificare anche voi questa asserzione, bevete mezzo litro d'acqua quando avete la sensazione di fame ed aspettate un'ora, possibilmente affaccendati. Il più delle volte la sensazione di fame sparirà o si tramuterà in sensazione di sete.
La cannella riduce la formazione di grasso specie sulla pancia
RispondiEliminaLo studio, di Vijaya Juturu, dimostra che assumere un po' di cannella ogni giorno riduce la formazione di grasso corporeo, specie sulla pancia, attiva dei processi antinfiammatori e antiossidanti protettivi per l'organismo. Inoltre il consumo regolare di cannella riduce la glicemia, i grassi nel sangue, l'insulina, e tutte le molecole note per essere coinvolte nel processo di immagazzinamento dei grassi.
La ricerca è stata condotta su due gruppi di topolini, tutti sottoposti ad un'alimentazione eccessivamente grassa. Solo il primo gruppo di animali ha preso per 12 settimane tutti i giorni un integratore a base di cannella. Rispetto agli altri topini, quindi, quelli che prendono la cannella risultano più in salute dopo la 12/ima settimana, più protetti dall'insalubre alimentazione cui sono stati sottoposti.
Una colazione abbondante, consumata come pasto principale della giornata, aiuta negli anni a dimagrire o mantenere il peso. A rafforzare l'indicazione già nota è un ampio studio pubblicato sul Journal of Nutrition:
RispondiElimina- le persone che hanno mangiato regolarmente solo uno o due pasti al giorno hanno avuto una diminuzione dell'Indice di massa corporea (IMC).
- al contrario, coloro che hanno mangiato più di tre pasti al giorno tendevano a ingrassare, e più i pasti consumavano, comprese le merende, maggiore era il guadagno di peso.
- le persone che facevano colazione regolarmente tendevano a perdere peso più di quelle che la saltavano.
- e, ancora più importante, i partecipanti il cui pasto più grande della giornata era la prima colazione hanno registrato una forte diminuzione del IMC, a differenza di coloro che hanno fatto di pranzo o cena il loro pasto principale.
- inoltre, saltare la cena contribuiva alla perdita di peso, così come lasciar passare 5 o 6 ore tra colazione e pranzo, astenendosi da snack.
- infine, anche tra persone over 60 anni, chi faceva della prima colazione il pasto principale tendeva ad evitare il guadagno di peso tipico di questa fascia di età.
La leptina, chiamata anche “ormone della sazietà“, invia segnali al nostro cervello per avvertire che siamo già “pieni”, e non abbiamo più fame.
RispondiEliminaPer ridurre la resistenza alla leptina si suggerisce di:
- aumentare il consumo di grassi buoni (olio d’oliva e avocado)
- eliminare il consumo di zuccheri e farine raffinate
- aumentare il consumo di fibra
- dormire 7-9 ore al giorno
- evitare i cibi che possono creare infiammazioni
Una delle principali novità del 2018 saranno le punture sciogligrasso, in Italia dallo scorso maggio. Basta una semplice iniezione per "distruggere il grasso in eccesso. Al momento si utilizza per il doppio mento, ma è utile per eliminare depositi di grasso anche in altre parti del corpo".
RispondiEliminaE sempre contro il grasso si sta affermando la criolipolisi, dove per rimuovere gli accumuli adiposi si applica una fonte di freddo per circa 70 minuti sulla zona da trattare.
Dieta di cibi Naturali, Vegetali e Integrali previene, blocca e/o cura molte patologie, tra cui Obesità (T. Colin Campbell)
RispondiEliminaPer approfondire: La Rivoluzione Delle Forchette - L'ABC del Mangiar Sano e Naturale
(T. Colin Campbell, Caldwell B. Esselstyn, Franco Berrino, Michela De Petris, Michele Riefoli)
Errori alimentari e rimedi per ogni patologia
RispondiEliminaSenza entrare in modo troppo approfondito nel merito di ogni patologia,
possiamo comunque sviscerare quali siano secondo la scienza gli errori
alimentari e quali le soluzioni dietetiche percorribili.
In caso di: sovrappeso e obesità
Ecco i comportamenti più a rischio degli onnivori:
1. Pasteggiare più volte alla settimana con il formaggio.
2. Consumare salumi e formaggi (soprattutto quelli stagionati) anche fuori pasto.
3. Spolverizzare grana, parmigiano o pecorino sulle pietanze.
4. Usare il burro per condire la pasta, mantecare i risotti o spalmato sul pane.
5. Utilizzare abitualmente biscotti, dolci, brioche e torte industriali (contengono
grassi saturi animali, colesterolo, zuccheri semplici).
E le soluzioni dei vegani:
1. Evitare i formaggi a favore di legumi, tofu e hummus che apportano meno
calorie e forniscono grassi di buona qualità.
2. Consumare verdura cruda, frutta fresca e disidratata come fuori pasto
(contengono fibre e aiutano a saziarsi più velocemente).
3. Utilizzare farina di mandorle, semi macinati, lievito alimentare in scaglie,
gomasio e germe di grano al posto del formaggio grattugiato.
4. Usare l’olio per condire la pasta e mantecare i risotti e il tahin da spalmare su
pane e gallette al posto del burro.
5. Preparare dolci fatti in casa senza uova, latte, burro e zucchero sostituiti da
olio, semi, frutta secca e malto.
Tratto da: Buono, sano, vegano - Michela De Petris
Mangiare mindfulness: 9 tipi di fame che dobbiamo imparare a soddisfare, prendendoci il giusto tempo
RispondiEliminaTutto ci spinge a “mordere la vita”: il che significa, sostanzialmente, azzannarla, prenderla mentre sta passando, in velocità.
E' un atto di potere e al tempo stesso di predazione per una soddisfazione, un gusto trionfante e tronfio di realizzazione e performance. Più o meno allo stesso modo, spesso, ci avviciniamo al cibo: lo mordiamo, più che masticarlo lentamente e gradualmente. Lo ingurgitiamo, più che assaporarlo in bocconi da deglutire.
Se ben impiattato, ne possiamo apprezzare per un secondo l'estetica; il profumo sollecita il desiderio, per poi tuffarci nella solita modalità di assunzione. Mangiamo forse per appetito (quasi mai per vera fame), per abitudine, per compensazione (di mancanze, di affetti, di tensioni, di insoddisfazioni; per soddisfare un piacere o annegare un dispiacere): un'attività funzionale, più o meno meccanica, di apporto di nutrienti. La visione Slow Food è relegata spesso al tempo libero, una coccola insomma per intenditori.
Quello che mettiamo nel piatto: è solo un oggetto, non un “soggetto” con cui entrare in relazione di per sè. Una volta invece lo si faceva: magari era solo un piccolo soffermarsi su quel contenuto, prima di cominciare a mangiare. Oppure diventava una preghiera, un ringraziamento.
Perchè quel cibo – di cui si conosceva l'origine (arrivava dall'orto proprio o del vicino, dal mulino che raccoglieva i grandi del territorio, dal fiume poco distante) – non era dato per scontato; la sua storia era nota e portava il senso e il legame, intrinseco, con la Terra, il ciclo di trasformazione e la vita. Quello che c'era nel piatto aveva un valore profondo oltre che una qualità nutritiva, energetica, differente.
Nulla però ci vieta di tornare alle buone, vecchie ma - più che altro - soprattutto sane (per il corpo, per il cuore e per l'anima) abitudini. Oppure, per dirla in modo moderno, possiamo scegliere di “mangiare mindfulness”. Senza fretta, prendendosi il giusto tempo, nella presenza consapevole del qui ed ora: si tratta di “stare”, interamente, con quello che c'è nel piatto. Qualsiasi cosa.
E vedere, osservare, sentire, pensare, semplicemente ascoltando, notando quello che emerge dentro di sè, in questa prima fase. E ringraziare, onorare quello che si è fatto dono per noi. E poi, di nuovo, sentire, pensare, annusare, ascoltare, notare, gustare, sostare nella sensazione mentre l'alimento arriva in bocca, e poi viene masticato e poi, ancora, nell'ascolto della sensazione che produce mentre scivola giù, verso la seconda e più profonda digestione. Quello che sta diventando nutrimento per noi.
Chi non sapesse bene come cominciare, può approfittare di “Mindful Eating”: appena uscito per i tipi di Enrico Damiani Editore, è un libro che invita a riscoprire una “sana e gioiosa relazione con il cibo” (da segnalare: un capitolo intero al mindful eating con i bambini e, in allegato, 75 minuti di meditazioni guidate). I benefici più evidenti dell'applicazione pratica: sintonizzazione con la propria saggezza interna per sapere cosa e quanto mangiare (non di più, non di meno); capacità di sentire quali alimenti il corpo chiede, di volta in volta; la possibilità di alzarsi da tavola appagati, avendo assaporato il cibo con tutti i sensi e senza conflittualità più o meno latenti.
[CONTINUA]
L'invito formulato da Jan Chozen Bays, autrice del libro, è a soddisfare ogni nostra fame. Lei ne ha individuate 9.
RispondiEliminaEcco un esercizio per conoscerle meglio (per farlo si può utilizzare, ad esempio, un frutto):
1. Fame degli occhi — Osserva il colore, la forma, il tipo di superficie. Ora valuta la fame degli occhi: su una scala da 0 a 10 quanta fame hai per questo oggetto, basandoti su quello che vedono i tuoi occhi?
2. Fame del tatto — Prendi il cibo che hai scelto tra le dita. Cosa senti? È liscio, viscido, appiccicoso? Duro o morbido? Basandoti sul tatto, su una scala da 0 a 10 quanta fame ti sollecita?
3. Fame delle orecchie — Porta l'alimento vicino al tuo orecchio. Ha un suono? Se lo stringi fa un qualche rumore? Basandoti sul suono che fa o non fa, quanta fame hai ora su una scala da 0 a 10?
4. Fame del naso — Annusa il cibo, poi allontanalo un momento dal naso e poi annusalo di nuovo. Sentendone l’odore, pensi sempre che sia commestibile oppure no? Valuta la fame del naso. Su una scala da 0 a 10 quanta fame hai per questo oggetto, basandoti sull’odore che hai percepito con il tuo naso?
5. Fame della bocca — Metti in bocca l’oggetto, ma non masticarlo. Fallo girare in bocca ed esploralo con la lingua. Cosa noti? Ora dai un unico morso, uno solo! E poi fallo girare di nuovo in bocca ed esploralo nuovamente con la lingua. Su una scala da 0 a 10, quanta fame hai ora basandoti su quello che hai sentito e assaporato con la bocca? In altre parole, quanto la tua bocca vuole ripetere quest’esperienza? Adesso puoi mangiare per intero questo alimento: masticalo lentamente e nota come cambia il suo sapore e la sua consistenza. Ora puoi mandarlo giù. Osserva se ne è rimasto qualche piccolo pezzetto in bocca. Che fa la tua lingua ora che hai finito di mangiarlo? Per quanto tempo resta il sapore in bocca?
6. Fame dello stomaco — Ora porta l’attenzione allo stomaco: è pieno oppure no, è soddisfatto oppure no? Su una scala da 0 a 10, valuta la fame dello stomaco. In altre parole, il tuo stomaco quanto ne vuole ancora di questo alimento?
7. Fame cellulare — Prendi consapevolezza del cibo che è entrato nel tuo corpo. L’assorbimento comincia nel momento in cui iniziamo a masticare. Ci sono delle sensazioni che ti dicono che il tuo corpo sta assorbendo questo cibo? Come lo stanno ricevendo le cellule del corpo? Su una scala da 0 a 10 le tue cellule ne vogliono ancora di questo cibo e quanto?
8. Fame della mente — Riesci a notare cosa ti dice la mente su questo cibo? Valuta la fame della mente. Su una scala che va da 0 a 10 la tua mente ne vuole ancora di questo cibo?
9. Fame del cuore — Il cuore ti sta dicendo qualcosa riguardo a questo cibo? Su una scala che va da 0 a 10, quanto rassicurante o confortante è questo cibo? Il tuo cuore ne vuole ancora?
[CONTINUA]
L'esercizio lo si può fare con una mela, un pezzo di pane o un quadrotto di cioccolato o anche con qualcosa di liquido, come un succo di frutta (i passaggi saranno sempre gli stessi, attraverso le nove tipologie di fame)...
RispondiEliminaConsigli mindfulness a parte, e obiettivi salutistici e di benessere raggiunti (con la pratica), resterà in ogni caso un modo nuovo di entrare in relazione: che piano piano potrebbe far tornare il desiderio di ringraziare, per quel cibo. Che potrebbe far ricordare che i nutrienti diventano poi il nostro corpo; e allora scegliere attentamente un alimento diventerà non solo un vezzo salutista ma qualcosa di importante, su un piano più ampio.
La sua storia e il suo simbolismo, il modo in cui è stato coltivato, quanto rispetto è stato messo nei suoi tempi di crescita, nella cura della terra, nell'etica delle scelte che la sua produzione ha richiesto, la sua origine cruelty free ci riguarderanno più da vicino: perché sono una parte dell'informazione implicita, del nutrimento non visibile a cui attingeremo e di cui saremo consapevoli.
Mangiare, allora, sarà proprio diverso. Nutriente, di più nutrimenti; appagante di ogni fame. Un "buon" appetito che si sintonizza sulle melodie della Terra, e ne fa parte. Un modo per onorare tutto quello che si è fatto dono, per noi.
Mangiare 'mindful' per dimagrire e star bene, le 5 regole
RispondiEliminaSono 5 le regole del mangiare 'mindful' (mangiare con consapevolezza, tutto il cibo sembrerà più gustoso e basterà mangiarne molto meno, perché ne saremo appagati molto prima) per dimagrire o almeno tentare di farlo.
"Bisogna abbandonare radicalmente la mentalità di stare a dieta, e mangiare ciò che piace con totale 'presenza' di spirito ogni momento, ogni boccone, ogni sapore", ha spiegato Susan Albers, psicologa della Cleveland Clinic. "Quando affiniamo ogni senso nell'assunzione di cibo, ascoltiamo il nostro corpo che ci dirà naturalmente quando smettere". Ma per riuscirci è bene seguire 5 regole di buon senso. Eccole:
- Sedersi sempre quando si mangia. Anche solo una merenda, due nocciole e così via.
- Assaporare attentamente e lentamente ogni alimento, pezzo per pezzo.
- Masticare lentamente, assecondando ogni gusto e retrogusto.
- Creare un ambiente consono, con poche distrazioni e che aiuti la concentrazione sul cibo.
- Sorridere: sempre tra un boccone e l'altro.
"L'intenzione dell'alimentazione 'mindful' - ha ripetuto Albers - è stimolare la concentrazione sull'attimo presente, accettando i propri gusti e appetiti, stimolando la curiosità verso ogni sapore".
La promessa - secondo gli esperti - non è di dimagrire. Ma la pratica condurrebbe naturalmente alla perdita di peso.
Aggiungere un po’ di peperoncino alla cena può aiutare chi sta seguendo una dieta a limitare l’appetito.
RispondiEliminaLo afferma uno studio della Purdue University pubblicato dalla rivista ‘Physiology & Behaviour’.
È facile controllare il peso se sai come farlo - Allen Carr
RispondiElimina« Un pasto a base di pasta e formaggio può pesare 360 grammi ma contenere 1.100 calorie di pessima qualità, mentre un pasto con poca pasta, più ceci e verdure e con l’aggiunta di un’abbondante porzione di olio può pesare più del doppio (770 grammi) e contenere solo 800 calorie di ottima qualità. »
RispondiEliminaTratto da: La dieta della longevità di Valter Longo
Allenarsi sempre stessa ora,così si mantiene perdita di peso
RispondiEliminaMantenere costante l'orario della giornata in cui ci si allena, indipendentemente dal fatto che si tratti di mattina, pomeriggio o sera. È questo uno dei segreti per mantenere la perdita di peso secondo uno studio della Brown Alpert Medical School, pubblicato sulla rivista Obesity.
La ginnastica prima di colazione brucia il doppio dei grassi
RispondiEliminaFare esercizio fisico alla mattina, a stomaco vuoto dalla sera precedente - invece che dopo colazione - fa bruciare più grassi e migliora la risposta all'insulina tenendo gli zuccheri sotto controllo.
Ora, l'indagine pubblicata sul "Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism", ha osservato un forte differenza tra i 30 volontari obesi, seguiti per quasi due mesi, che avevano mangiato o meno prima di andare ad allenarsi in bicicletta. Chi aveva affrontato l'esercizio fisco a stomaco vuoto ha bruciato esattamente il doppio dei grassi degli altri volontari con la pancia piena.
I ricercatori hanno rilevato inoltre un miglior controllo degli zuccheri nel sangue di chi si esercitava a stomaco vuoto.
L'IMC (Indice di massa corporea) è stato studiato per valutare i rischi correlati al sovrappeso e all'obesità in soggetti adulti (18-65 anni)
RispondiEliminahttp://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?id=135&area=Vivi_sano
La caffeina possiede effetti utili al dimagrimento; essa, se associata ad una dieta ipocalorica e ad attività fisica regolare, può indurre un miglioramento significativo del calo ponderale.
RispondiEliminaI meccanismi d'azione della caffeina nel dimagrimento sono:
- Stimolazione del rilascio di catecolamine che inducono un aumento del metabolismo basale del 10-15%
- Effetto lipolitico DIRETTO sul tessuto adiposo catecolamino-indipendente che facilità la mobilitazione degli acidi grassi (difficilmente quantificabile)
NB. Gli effetti positivi della caffeina sul dimagrimento appaiono significativi con dosaggi di almeno 500mg, mentre la dose raccomandata è minore o uguale a 400mg/die.
Il metabolismo cala solo dopo i 60 anni, stabile negli adulti
RispondiEliminaSi ingrassa per colpa dell'alimentazione (ANSA)
Fitoterapia del sovrappeso e dell’obesità
RispondiElimina- Efedra
- Arancio amaro
- Quercia marina
- Garcinia
- Gomma guar
Tratto dal corso: Fitoterapia (Federica Web Learning - Università degli Studi di Napoli Federico II)
Un calo della glicemia anche ridotto ci fa desiderare cibi ricchi di calorie.
RispondiEliminaIl problema è che la nostra glicemia cala spesso, in particolar modo in seguito a un picco.
Più alto sarà stato l’aumento, più drastica sarà la caduta.
Mangiare i cibi nell’ordine giusto permette di appiattire la curva di glucosio.
Quando ci sono picchi di glucosio tutto l’organismo ne risente.
L’ordine giusto è: prima le fibre (tra cui verdure), poi le proteine e i grassi, per ultimi amido e zuccheri (tra cui frutta).
Altri trucchi: inizia sempre con un antipasto verde (o con carote), fai una colazione salata, un sorso d’aceto prima di mangiare, muoviti dopo mangiato, scegli snack salati, vestire i carboidrati (abbina ad amidi e zuccheri anche grassi, proteine o fibre).
Per approfondire:
- La rivoluzione del glucosio - Jessie Inchauspé
«Ho perso due chili in nove giorni... e l’unica cosa che ho fatto è stata cambiare l’ordine degli alimenti.»
EliminaPlaca la fame prima di uscire: mangia un po' di frutta secca, così eviti di riempirti per fame di alimenti supercalorici: dolci, stuzzicherie, insaccati… inoltre, in questo modo eviti anche il dannoso picco di glucosio.
RispondiEliminaInoltre, segui queste regole che non comportano sacrifici: evita bevande zuccherate (meglio occasionalmente una birra piccola o un calice di vino), limita i superalcolici e riduci il sale.
Lentezza a tavola invoglia bimbi a mangiare frutta e verdura
RispondiEliminaPasti più lunghi di una decina di minuti e rilassati, incentivano i bambini a mangiare più frutta e verdura, senza avere ricadute sul consumo di altri alimenti.
I pasti familiari più lunghi sono stati associati a una velocità di alimentazione più lenta, a un aumento della sazietà e a minor rischio di obesità nei bambini (ANSA).
Il farmaco antidiabetico orale Rybelsus (semaglutide), che ha tra i suoi effetti anche la perdita di peso, ha registrato un aumento delle vendite del 75% rispetto allo stesso periodo del 2023 (ANSA)
RispondiEliminaNon solo per dimagrire, il semaglutide riduce il rischio di infarto e ictus (ANSA)
Riduce del 14% infarto, ictus e mortalità per cause cardiache in chi ha il diabete di tipo 2 e un rischio cardiovascolare elevato.
EliminaUna seconda analisi, lo studio Score, ha accertato invece mentre che nella formulazione per via iniettiva protegge il cuore di chi non ha problemi di glicemia ma è sovrappeso od obeso, diminuendo fino al 57% il rischio di attacchi cardiaci, ictus e decessi. (ANSA)
Per perdere peso, è più efficace ridurre l'apporto calorico piuttosto che fare più esercizio. Tuttavia, l'attività fisica è importante, poiché maggiore massa muscolare accelera il consumo di grasso. (ANSA)
RispondiEliminaDistrarsi quando si mangia fa dimenticare di essere sazi
RispondiEliminaChi mangia distrattamente, per esempio guardando la Tv o navigando sullo smartphone, potrebbe ritrovarsi ad avere nuovamente fame dopo pochissimo tempo.
La distrazione, infatti, non consente al nostro cervello di formare correttamente le memorie dell'esperienza del pasto e, in tal modo, impedisce anche il corretto sviluppo del senso di sazietà, di cui la memoria è una componente importante.
Per i ricercatori lo studio chiarisce diversi aspetti dei disturbi alimentari nell'uomo: per esempio è noto che le persone con problemi di memoria possono consumare più pasti in rapida successione perché non riescono a ricordare di aver mangiato. (ANSA)
Smettere di utilizzare il termine “dieta”
RispondiEliminaIl termine dieta deriva dal greco diaita ossia regime di vita; nell’immaginario soggettivo invece a questo termine viene dato il valore di privazione e/o astensione, dal consumare determinati alimenti soprattutto quelli più buoni. Racchiude un concetto di forte negatività per chi deve modificare il proprio stile di vita.
Il successo di qualunque intervento sui comportamenti alimentari è legato alla capacità del dietologo clinico di trasmettere presupposti positivi e non costrittivi. È importante evitare la frase deve stare a dieta, che può essere vissuta come un ordine che implica una minaccia e quindi genera resistenza.
Sostituire il termine dieta mediterranea con: stile di vita mediterraneo
L’UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) ha iscritto nel 2010 la Dieta Mediterranea nella Intangible Heritage Lists (IHL); dopo circa un anno si è avuta la pubblicazione della nuova piramide alimentare che in qualche modo ne è una conseguenza. Infatti, alla base della piramide ci sono i comportamenti caratterizzanti l’area mediterranea e non più gli alimenti: la convivialità, l’attività fisica, il riposo, la biodiversità, stagionalità ed eco-sostenibilità dei prodotti e le attività gastronomiche. Non è un caso se l’immagine grafica è sovrastata dalla scritta Pira-mide Alimentare Mediterranea: uno stile di vita quotidiano.