La “Medicina” per il Dolore Acuto e Cronico

Suggerisci in questo post tutti i rimedi naturali per La “Medicina” per il Dolore Acuto e Cronico.

"Il dolore acuto relativo a un trauma fisico è spesso reversibile naturalmente. Il dolore cronico, generalmente è causato da condizioni solitamente difficili da trattare. Talvolta i neurotrasmettitori continuano a inviare la sensazione del dolore anche quando la causa scatenante non esiste più." Wikipedia

NB: Questo post è solo un’informativa. In caso di problemi di salute bisogna sempre rivolgersi ai medici e vanno sempre fatte le cure mediche ufficiali. Magari qualche rimedio naturale presente tra i commenti potrà essere integrato alla terapia ufficiale, sotto la propria responsabilità.

NB2: Indica solo rimedi naturali che hai provato diverse volte e hanno funzionato efficacemente. E’ vietato indicare farmaci.

114 commenti:

  1. Anonimo25/3/16

    La Stimolazione Galvanica a correnti dirette (Tdcs) per contrastare il dolore cronico
    L’origine dell’effetto della tDCS nel trattamento del dolore cronico si ipotizza essere una modulazione dell’attività nelle aree cerebrali coinvolte nel processo del dolore. Recenti studi hanno rilevato una riduzione del dolore nel trattamento della fibromialgia (Fregni 2006b) e del dolore cronico dovuto a danni del tessuto spinale (Fregni et al. 2006a). L’effetto analgesico sembra aver connotati di tipo accumulativo: la riduzione del dolore aumenta in seguito a ripetute sessioni di trattamento.

    Cos’è la Stimolazione Galvanica a correnti dirette' (Tdcs):
    Nuove frontiere di cura per depressione e autismo: risultati incoraggianti arrivano dall'applicazione di deboli correnti sul cuoio capelluto.
    Alcuni studi clinici sono stati condotti sull'uso della tDCS per migliorare deficit di memoria nel morbo di Parkinson e la malattia di Alzheimer.
    La terapia si chiama 'Stimolazione Galvanica a correnti dirette' (Tdcs) e, secondo in dati presentati al convegno veronese, favorirebbe una riduzione dei sintomi del 25% nella depressione maggiore, mentre nell'autismo si arriva ad un miglioramento dei sintomi del 40%. La metodica in particolare viene applicata soprattutto ai pazienti con gravi depressioni che non rispondono alle terapie farmacologiche. La Tdcs non è una scossa, la corrente è più bassa di quella utilizzata per una normale elettrostimolazione nei centri di fisioterapia, e durante il trattamento, i pazienti sono coscienti e vigili, per cui possono leggere, telefonare, fare movimento. Nessuna controindicazione per i cardiopatici o per altre patologie. "Questa corrente - spiega il prof. Carlo Miniussi, Neurofisiologo dell'università di Brescia - va a modificare la capacità di riposta dei neuroni. I circuiti neuronali che stanno alla base dei nostri comportamenti, se sono pigri possono essere riattivati e portare miglioramenti dello stato di umore. I pazienti possono sottoporsi a una o due sedute al giorno, di 20 minuti ciascuna, per una, due o tre settimane".
    "A villa Santa Chiara - sottolinea il dott. Marco Bortolomasi, primario della clinica psichiatrica Villa Santa Chiara, sono stati trattati con Tdcs 500 pazienti con problemi di depressione grave. Età media 50 anni e prevalentemente donne. Siamo riusciti a togliere soprattutto l'ansia con somatizzazioni e a migliorare il sonno, componenti principali della depressione e ottenere una riduzione dei sintomi anche del 25%.

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  2. Anonimo25/3/16

    Lo stress è in grado di indurre una risposta infiammatoria simile a quella prodotta da un trauma o una infezione.
    Inoltre episodi cronici di stress possono dare origine ad una malattia infiammatoria cronica.
    Segui questi consigli:
    - Consigli contro l’Ansia
    - Tecniche di rilassamento (tra cui il Training Autogeno e la Meditazione)
    - E' la lentezza il segreto della felicità
    - La “Medicina” per il Buon Umore (come integrare la serotonina naturalmente)
    - Downshifting - Lavorare di meno e Vivere di più

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    1. Anonimo8/8/17

      Trattare il dolore senza farmaci si può: basta una sola sessione (di soli 15 minuti) di auto-ipnosi o di meditazione (di tipo 'mindfullness') per ridurlo del 25%.

      Le sessioni singole di meditazione e di ipnosi sono state sufficienti a ridurre il livello del dolore rispettivamente del 25% e del 29%, una riduzione comparabile a quella che si ottiene con una dose di 5 milligrammi di ossicodone, un oppioide.

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  3. Anonimo25/3/16

    Per contrastare i processi neuro-infiammatori dolorosi cronici, ti consiglio di applicare tutti i consigli presenti su:
    Antinfiammatori Naturali

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  4. Per ogni patologia, la medicina più efficace al mondo, per la prevenzione e la cura, è lo Stile di Vita Sano (segui tutti i consigli).
    Inoltre leggi, scarica, stampa e diffondi il Vademecum della Salute e della Vera Medicina, con gli stili di vita delle persone ultracentenarie.

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  5. Anonimo25/3/16

    Palmitoiletanolamide (PEA) è una sostanza prodotta dal corpo umano, con proprietà analgesiche ed antinfiammatorie.

    PEA in sostanza ha una funzione di protezione delle cellule, ripristina il loro l’equilibrio, le ripara da eventuali danni, riduce il dolore cronico e le infiammazioni.

    PEA è disponibile come integratore alimentare in varie forme: Pelvilen, Normast, PeaVera, PeaPure, Palmidrol...

    Ad esempio:
    Pelvilen Dual Act. Assumere per 2 mesi una bustina sublinguale 2 volte al giorno dopo i pasti.
    Trascorsi i 2 mesi sostituirlo con Pelvilen forte. Assumere 1 compressa 2 volte al giorno dopo i pasti.

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  6. Anonimo26/3/16

    TENS
    I TENS sono dispositivi per il trattattamento del dolore cronico muscolo-scheletrico e per tentare di alleviare le nevralgie.
    http://it.wikipedia.org/wiki/TENS

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  7. Anonimo26/3/16

    Il cloruro di magnesio cura praticamente tutto… già si sapeva dal 1915, grazie alla scoperta del professor Pierre Delbet… ma nessuno ci ha mai informato, dato il costo irrisorio perché è uno scarto del sale.
    Il Cloruro di Magnesio aiuta a curare “epilessie, distrofie, sclerosi, poliomielite, tumori, asma, bronchite cronica, broncopolmonite, enfisema polmonare, influenza, pertosse, raucedine, affezioni dell’apparato gastrointestinale, malattie cervicali, tensioni neuro muscolari, artriti, sciatiche, dolori ai muscoli, calcificazioni, osteoporosi, depressioni, ansie, paure, mali di testa, febbri, fuoco di sant’Antonio, orticarie, tetano (anche quando il paziente è già rigido), morsi di vipera (lavare anche la ferita), rabbia, parotite, scarlattina, rosolia, morbillo e le altre malattie dell’infanzia”.

    Preparazione:
    - Sciogliere 33g di cloruro di magnesio in 1 litro d'acqua
    - Usare una bottiglia di vetro scura. Non utilizzare bottiglie di plastica
    - 1 dose corrisponde a una tazzina da caffè (circa 62,5 ml)
    - Assumere fino a 3 dosi al giorno, prima dei pasti, per curare patologie

    Prevenzione:
    Dopo i 40 anni l’organismo assorbe sempre meno magnesio, producendo vecchiaia e dolori, perciò deve essere preso secondo l’età:
    - dai 40 ai 55 anni: mezza dose al mattino, prima della colazione
    - dai 55 anni ai 70: una dose al mattino, prima della colazione
    - dai 70 ai 100 anni: una dose al mattino ed una alla sera, prima dei pasti

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    1. Anonimo19/4/17

      Inizia con un dosaggio basso:
      1° settimana 1/4 di tazzina
      2° settimana 1/2 di tazzina
      dalla 3° settimana, tazzina intera

      La bevanda è molto amara, ma già alla terza volta non ci si fa più caso.
      Una persona viene considerata "magnesizzata" dopo circa 20 giorni di assunzione giornaliera di Cloruro di Magnesio.

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    2. Anonimo19/4/17

      Magnesio, Calcio e Stress
      Molti studi a livello cellulare, biochimico e fisiologico hanno mostrato che la risposta allo stress implica in modo estremo un influsso di calcio nelle cellule che produce un drastico cambiamento nel rapporto tra magnesio e calcio (Mg:Ca) all'interno delle cellule stesse.

      Gli ioni del calcio, per la maggior parte, sono situati al di fuori delle cellule mentre quelli del magnesio sono situati in maggioranza all'interno di esse. La risposta allo stress cambia questa disposizione. In reazione allo stress, gli ioni del calcio si spostano rapidamente all'interno delle cellule alterandone il rapporto Mg:Ca al loro interno. Tale alterazione del rapporto produce numerosi effetti perché, nonostante il magnesio e il calcio siano molto simili nelle loro caratteristiche chimiche, da un punto di vista biologico i due elementi funzionano e reagiscono in modo molto diverso.

      Il magnesio e il calcio sono come i due lati di una stessa moneta fisiologica: sono antagonistici l'uno dell'altro ma appartengono alla stessa squadra. Per esempio:
      - Il calcio eccita i nervi, il magnesio li calma
      - Il calcio fa contrarre i muscoli, il magnesio è indispensabile per rilassarli
      - Il calcio è necessario alla coagulazione del sangue, quindi è essenziale per sanare le ferite, il magnesio mantiene il libero flusso del sangue ed evita il suo ispessimento quando la coagulazione potrebbe rappresentare un pericolo

      Studi scientifici hanno mostrato ripetutamente che il cambiamento fondamentale delle cellule che attiva la risposta allo stress consiste nell'abbassarsi del rapporto Mg:Ca causato da un improvviso influsso di calcio all'interno delle cellule. La risposta allo stress si attenua quando il magnesio riassume la sua presenza dominante all'interno delle cellule e il calcio in eccesso ritorna ala sua posizione "normale", ristabilendo così il consueto rapporto Mg:Ca delle cellule.

      In condizioni normali, in assenza di stress, il rapporto Mg:Ca delle cellule è alto. Se questa condizione non può sussistere a causa di mancanza di magnesio o a causa di una sovrabbondanza di calcio nel corpo, il rapporto può essere incapace di mantenersi o ripristinare il suo valore normale, cioè quello in assenza di stress. In questi casi, la risposta allo stress si può verificare anche senza uno stimolo commisurato. Il fenomeno può essere osservato quando la carenza di magnesio nutrizionale causa ipertensione o aumenta la "viscosità" del sangue (accumulazione piastrinica). Inoltre, dato che un basso rapporto Mg:Ca può aumentare la secrezione di adrenalina e la risposta delle cellule all'adrenalina, una condizione di magnesio troppo basso può impedire che una risposta allo stress si estingua in modo opportuno.

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    3. Anonimo15/5/17

      se di dà molto fastidio il sapore, dopo aver ingerito il cloruro di magnesio, sciacquati subito la bocca.

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    4. Anonimo21/6/17

      NB. il Cloruro di Magnesio viene venduto in due forme chimiche. Per ciascuna di esse bisogna rispettare la concentrazione:

      MgCl2 + 6 H2O (esaidrato)
      25 g di Cloruro per 1 litro di acqua.
      Una dose è 125 grammi al giorno.

      MgCl2 + 4 H2O
      20 g di Cloruro per 1 litro di acqua.
      Una dose è 125 grammi al giorno.

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    5. Anonimo22/6/17

      Una volta ingerito, esso viene assorbito lungo tutto l'intestino e la quota assorbita è inversamente proporzionale alla dose assunta (in pratica se di 350 mg assunti giornalmente circa il 60% viene assorbito, per assunzioni che vanno da 550 a 850 mg/die la quota assimilata va dal 15 al 36%), il che dimostra l'inutilità di sovraccarichi del minerale che potrebbe, in alte dosi, diventare anche dannoso.

      Il suo trasporto attraverso la membrana delle cellule intestinali è drasticamente condizionato dalla presenza di grassi, fosforo e calcio nell'intestino (l'intestino preferisce l'assimilazione di questi ultimi per cui si crea una vera e propria competizione che va a scapito del magnesio) e diminuisce notevolmente in corso di diete ipoproteiche (diete dal contenuto proteico inferiore ai 30g/die).

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    6. Anonimo22/6/17

      MgCl2 + 6 H2O (esaidrato)
      Ne deriva che ogni grammo di magnesio cloruro apporta circa 120 milligrammi di magnesio elementare.

      Apporti giornalieri adeguati di magnesio (mg)
      Età ; Maschi ; Femmine ; Gravidanza ; Allattamento
      1-3 ; 80 ; 80 ; N/A ; N/A
      4-8 ; 130 ; 130 ; N/A ; N/A
      9-13 ; 240 ; 240 ; N/A ; N/A
      14-18 ; 410 ; 360 ; 400 ;360
      19-30 ; 400 ; 310 ; 350 ; 310
      31+ ; 420 ; 320 ; 360 ; 320

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    7. Anonimo27/6/17

      Studi recenti hanno evidenziato come la vitamina K2 sia il maggior fattore di mobilizzazione del calcio.
      La funzione principale della Vitamina K2 è quella di non consentire al calcio di depositarsi in modo eccessivo nelle arterie ed, in genere, nei tessuti molli e di depositarsi, al contrario, a livello osseo.

      Quindi sarebbe utile assumere questo integratore insieme al cloruro di magnesio, per accelerarne la funzione decalcificante.

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    8. Anonimo5/7/17

      Vitamina K:  Meglio se assunta durante un pasto e si assorbe meglio assieme ai grassi alimentari. Può essere assunta a qualunque ora del giorno, ma è meglio se assunta con la vitamina D, il calcio e la vitamina C.

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    9. Anonimo15/7/17

      Ridurre l'assunzione di calcio (limitando i latticini) può essere di ulteriore aiuto?

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    10. Anonimo21/7/17

      Si. Stando ad alcune ricerche è emerso che le quantità di magnesio presenti nell'uomo sono strettamente correlate a quelle del calcio: se il consumo di calcio è elevato, ne consegue che deve essere alta anche l’assunzione di magnesio, in caso contrario si potrebbero verificare degli episodi di carenza.

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    11. Anonimo21/7/17

      Per facilitarne l'assorbimento assumi il cloruro di magnesio con acqua tiepida.

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    12. Anonimo11/9/17

      Per avere una stima della quantità di magnesio intracellulare viene eseguito l’esame del magnesio eritrocitario.
      I livelli di magnesio infatti possono essere normali nel sangue (magnesiemia) ma essere poi effettivamente carenti all'interno delle cellule dove poi espleta la sua effettiva funzione.
      Per tale motivo si vanno a vedere i livelli di magnesio dentro le cellule per avere un profilo reale.

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    13. Anonimo11/9/17

      Nel libro “Magnesio” di Lorenzo Acerra viene rilevato come (nonostante lui proponga l'uso di cloruro di magnesio orale) molto spesso è necessaria una supplementazione per via endovenosa (flebo) o per nebulizzazione nasale (quindi bypassando l'intestino).

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    14. Anonimo21/9/17

      Fattori che riducono l'assorbimento di Magnesio (quindi evitare di assumere insieme al magnesio)
      - alimenti ricchi di calcio (come i latticini) e/o fosforo (contenuto in bevande gassate tipo cola)
      - eccesso di grassi
      - tè, caffè (fanno anche perdere)
      - fibre insolubili (crusca e cereali integrali)
      - alcuni farmaci (causano anche la perdita)

      Fanno Perdere magnesio
      - Alcol
      - Cereali raffinati: farina 00, zucchero, pane bianco
      - Diarrea, vomito
      - Sudore
      - stress (l'organismo tende a consumare più magnesio)

      Fattori che favoriscono l'assorbimento di Magnesio
      - Vitamina D (puoi assorbire la vitamina D trascorrendo più tempo al sole)
      - Mantieni tutti i minerali in equilibrio: no carenza potassio, no carenza sodio
      - fibre solubili (frutta fresca)

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    15. Anonimo30/9/17

      I Prebiotici del tipo Inulina aumentano l'assorbimento del calcio e del magnesio.

      Leggi: Probiotici e Prebiotici

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    16. Anonimo17/7/18

      Devi sapere che negli ultimi 6.000 anni, l’evoluzione dell’uomo è avvenuta in un ambiente naturale ricco di magnesio, ma povero di calcio e di sodio. Per questa ragione l’uomo è stato capace di sviluppare efficaci meccanismi di conservazione del calcio, principalmente la vitamina D, e del sodio, l’aldosterone.

      Per il magnesio, invece, non ha sentito la necessità di farlo. I nostri antenati non potevano sapere che noi, popolo all’avanguardia, avremmo raffinato e lavorato i cibi tanto da perdere molto del magnesio immagazzinato nei semi, nei cereali…( lo zucchero di canna perde il 99% del suo magnesio quando viene raffinato a zucchero bianco, il grano ne perde l’80-96%, quando viene convertito in farina bianca). Non sapevano nemmeno che noi avremmo concimato il terreno con fertilizzanti chimici, impoverendo il suolo, e quindi i vegetali, di questo prezioso minerale.

      Se l’avessero solo sospettato, durante il lungo cammino dell’evoluzione, si sarebbero dati da fare per sviluppare nel corpo umano dei meccanismi “salva magnesio”. Ma ciò non è avvenuto.

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    17. Rassegna della letteratura medica sulla deplezione di Magnesio:

      http://www.ilmagnesiochecura.org/letteratura_medica.php

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    18. Anonimo28/7/18

      IL MAGNESIO RIDUCE IL TASSO DI MORTALITA’
      Si deduce da recenti studi epidemiologici effettuati in Germania e negli Stati Uniti, che un consumo relativamente alto di magnesio riduce la mortalità, estendendo così la speranza di vita.

      Lo studio tedesco è stato pubblicato in Atherosclerosis nel 2011.

      Questo studio ha dimostrato che le persone con un livello di magnesio inferiore a 0.73 milli moli per litro hanno 1,58 volte più probabilità di morire rispetto alle persone il cui livello di magnesio è superiore a questo. [ Aterosclerosi . 2011 Nov ; 219 ( 1 ) :280 – 4 ] .

      Nel gruppo con livelli relativamente bassi di magnesio nel sangue, il rischio di morte per un problema cardiovascolare è 1,66 volte superiore rispetto al gruppo con elevati livelli di magnesio.

      Nello studio tedesco i ricercatori hanno seguito un gruppo di diverse migliaia di over 45 per una media di dieci anni. Anche se gli utenti di integratori di magnesio non hanno preso parte allo studio, i ricercatori sospettano che molte persone potrebbero realmente beneficiare da un assunzione di magnesio su base regolare.

      Il magnesio riduce il rischio di mortalità anche grazie alla vitamina D, riducendo l’incidenza delle malattie cardiovascolari, nonché del cancro all’intestino, in base ai dati raccolti tra il 2001 e il 2006 per il National Health americano e Nutrition Examination Survey . Oltre dodici mila americani sopra i 20 anni hanno partecipato a questo sondaggio . [ BMC Med . 2013 ago 27; 11 ( 1) : . 187 ]

      L’effetto del magnesio sembra da attribuire al suo intervento nella metabolizzazione della vit D.

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    19. Anonimo14/12/18

      Tratto da: Magnesio – Lorenzo Acerra
      - La dose giornaliera è personalizzata di caso in caso, va da 1 grammo a 4 grammi di cloruro di magnesio.
      - Test intracellulare del magnesio sublinguale
      - In alcuni casi: iniezioni settimanali di magnesio solfato
      - Gel di magnesio

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    20. Anonimo19/9/19

      Se hai problemi di assorbimento, dovresti prendere l'integratore a stomaco vuoto. A volte i minerali presenti nel cibo interferiscono con la capacità del corpo di ottenere il magnesio. Sappi però che l'assunzione a stomaco vuoto può creare qualche problema gastrico.

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    21. Anonimo4/12/19

      su un sito americano consigliano il magnesio citrato e sconsigliano il cloruro di magnesio perché causa reflusso gastrico.

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    22. Anonimo10/3/22

      “Uno squilibrio, viene indotto sia dal progressivo impoverimento degli alimenti che dalle varie forme di inquinamento ambientale, che possiamo esprimere, in termini molto semplificati, come presenza in eccesso di Sodio e Calcio e carenza di Potassio e Magnesio

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    23. Anonimo31/1/23

      Rassegna della letteratura medica sulla deplezione di Magnesio:
      https://web.archive.org/web/20120829221610/http://www.ilmagnesiochecura.org/letteratura_medica.html

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  8. Anonimo26/3/16

    Per cancellare il dolore cronico si può ricorrere alla neuromodulazione.

    Il neurochirurgo innesta una serie di elettrodi (da 2 a 35) sulla dura madre, ossia il rivestimento esterno del midollo spinale, collegandoli fra loro con un filo di titanio. Questi elettrodi ricevono da un pacemaker inserito sotto la pelle (in genere, nella regione glutea o addominale) una serie di deboli correnti, che attivano particolari fibre nervose (chiamate non nocicettive), in grado di coprire, fino a cancellarli, gli impulsi del dolore condotti da altre fibre nervose, più sottili e reattive (nocicettive).

    Tramite una sorta di telecomando, il paziente può azionare il pacemaker e variare l’intensità e la frequenza degli impulsi. Dopo nove anni circa, le batterie del dispositivo vanno sostituite con un piccolo intervento.

    Rivolgersi agli ospedali nei reparti di terapia del dolore.

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  9. Anonimo26/3/16

    Il biofeedback può aiutare e/o eliminare il dolore cronico, sia rettificando il problema sottostante che causa il dolore, sia riducendo lo stress che lo amplifica.
    Questa terapia è valutata come probabilmente efficace (Livello 3 su una scala di 1 - 5 con 5 che è il massimo).

    Per approfondire:
    Tecnologia Biomedica

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  10. Anonimo26/3/16

    In caso di dolore dovuto a nervo lesionato, dai uno sguardo alle nuove cure di rigenerazione della guaina del nervo e riparazione nervi lesionati su Malattie Neurodegenerative

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  11. Anonimo29/3/16

    Anche la Stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS) è utile per contrastare il dolore cronico.

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  12. Anonimo29/3/16

    I dolori e gli stress psichici, fisici o infiammatori aumentano la produzione di adrenalina, cortisolo e noradrenalina, gli ormoni dello stress.
    Un tenore elevato di noradrenalina provoca tensioni e dolori muscolari e articolari. Inoltre, se il corpo è sotto tensione, il tenore di ossitocina diminuisce, riducendo o azzerando il desiderio sessuale.
    Quando l’ossitocina diminuisce, aumenta inoltre il tenore di ormoni dello stress nocivi e si entra in un circolo vizioso di dolori e stress, stress e dolori.

    L’ossitocina è l’ormone della calma e della tranquillità. Il suo rilascio è stimolato fra l’altro da allattamento, carezze, massaggi, meditazione, ascolto di musica piacevole, passeggiate rilassanti, sport, danza, equitazione, piatti prelibati ecc. Quando il livello di ossitocina aumenta, quello degli ormoni dello stress diminuisce. L’ossitocina ci rende più aperti verso gli altri, migliora la memoria primaria e favorisce il naturale processo di autoguarigione del corpo. I tessuti danneggiati o lesi vengono riparati e aumenta la rigenerazione cellulare. Aumenta la soglia del dolore, la pressione sanguigna diminuisce e si riducono i momenti di angoscia e paura. Il desiderio sessuale aumenta. Dosi elevate di ossitocina conciliano il sonno. L’ossitocina è quindi la naturale ”pillola della felicità”.

    Tappetini chiodati Mysa
    E' un soffice tappetino rivestito di speciali punte che, sfruttando le innumerevoli proprietà terapeutiche dell’agopressione cutanea e della reflessologia, ti può aiutare ad alleviare: stress, tensioni muscolari a collo, spalle e schiena, problemi del sonno, problemi circolatori, spossatezza, mancanza di energia, tensioni nella zona cervicale e lombare...

    Ci si stende a casa propria, sulla schiena o altre parti del corpo, possibilmente a pelle nuda, tutte le volte che si vuole, per sessioni dai 20 ai 50 minuti, tutti i giorni o qualche giorno alla settimana, in base al disturbo ed alla disponibilità di tempo.

    Secondo i dettami dell’Agopressione Cutanea, le punte di materiale rigorosamente atossico ed anallergico, a contatto della schiena nuda, già dopo pochi minuti stimolerebbero il sistema nervoso (agiscono quindi come stimolatori con azione propriocettiva, ovvero stimolante del sistema neuro-motorio) inviando impulsi a livello spinale, fino al cervello, attivando la produzione di endorfina e di ossitocina.

    Le endorfine sono chiamate anche "l’ormone della felicità", in quanto bloccano gli impulsi del dolore producendo un senso di benessere (diminuzione di dolori muscolari, al collo, cervicale ed alle articolazioni).

    L’ossitocina è invece " l’ormone dell’amore e della serenità", in quanto regala un diffuso senso di tranquillità, nonché leggera sonnolenza (contro stress, spossatezza e problemi nell' addormentarsi).

    Altri effetti da molti riscontrati sono lo e stimolo della circolazione sanguigna e linfatica, con relativo maggiore rifornimento di ossigeno ai muscoli ed agli organi (problemi circolatori, cellulite, etc.).

    Cosa accade quando ci si sdraia sul tappetino Mysa
    15 minuti: L'effetto di ago-pressione cutanea delle punte sul corpo stimola il rilascio di ossitocina ed endorfina.
    20-30 minuti: I livelli di stress nel corpo diminuiscono, il sonno viene conciliato, si sciolgono le tensioni di mente e corpo, inoltre migliora la circolazione sanguigna ed il sistema linfatico.
    Oltre i 45 minuti: Effetto Analgesico. A questo punto si potrebbero iniziare a riscontrare benefici di tipo analgesico, tipici dell'acupressione. Molti avvertono già un sollievo dal dolore, il metabolismo aumenta, e già le infiammazioni potrebbero iniziare a diminuire.

    www.mysa.it

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  13. Anonimo29/3/16

    La somministrazione combinata degli ormoni ossitocina e gonadotropina corionica allevia il dolore cronico e riduce la dosi richieste di oppioidi.

    Tra i farmaci con principio attivo di ossitocina vi è:
    - Syntocinon spray nasale - Novartis (non commercializzato in Italia)

    Tra i farmaci con principio attivo di gonadotropina corionica vi è:
    - Gonasi

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  14. Anonimo29/3/16

    Trattamento dolore con mezzi farmacologici. Solo previa prescrizione medica

    Cure a breve periodo, quindi adatte principalmente in caso di dolore acuto e occasionalmente in caso di forte dolore in patologie croniche:
    1. analgesici non oppiacei
    - paracetamolo (tachipirina)
    - anti-infiammatori non steroidei (FANS): acido acetilsalicilico (aspirina), ibuprofene (moment)
    2. oppiacei
    deboli: tramadolo cloridrato (Patrol)
    forti: es. morfina

    Cure a lungo periodo, quindi adatte principalmente in caso di dolore cronico:
    1. antidepressivi triciclici: es. amitriptilina (laroxyl 10-25-50 mg die alla sera)
    2. anticonvulsivanti: es. gabapentin (neurontin 100-400mg x3 die), pregabalin (lyrica 25-50-75 mg x2-3 die)

    Altri farmaci indicati sono quelli che contengono principi attivi della cannabis.

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    1. Anonimo17/12/16

      I farmaci anticonvulsivanti (gabapentin e pregabalin) sono efficaci in caso di nevralgie.
      Se il dolore è di tipo muscolare, consiglio "Eperisone cloridrato" (farmaco commerciale Expose) che agisce favorendo il rilassamento sia della muscolatura scheletrica sia di quella liscia vascolare: ciò determina da un lato riduzione dell'ipertono muscolare e dall'altro una serie di concomitanti benefici, in particolare il miglioramento della circolazione sanguigna nel muscolo contratto, che aiutano alla risoluzione del quadro algico.
      Il farmaco inibisce difatti il circolo vizioso che s'instaura tra ipertono muscolare, ischemia e dolore, dando così sollievo antalgico e migliorando la rigidità e la spasticità del muscolo.
      Eperisone cloridrato esplicita la propria attività terapeutica mediante un triplice meccanismo d'azione: il farmaco combina infatti un effetto miorilassante ad un concomitante effetto vasodilatatore e analgesico, in sinergia tra loro.

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  15. Anonimo30/3/16

    le misure non farmacologiche più utilizzate sono: 
    - l'esercizio fisico 
    - applicazione di freddo 
    - applicazione di calore (utile servirsi di borse d'acqua calda) 

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  16. Anonimo30/3/16

    L’area del cervello responsabile, con tutta probabilità, del cuore del dolore è la corteccia insulare posteriore.

    Gli studiosi vogliono tentare di 'spegnere' questa regione cerebrale in chi soffre di dolore che non risponde ai farmaci.

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  17. Anonimo1/4/16

    Agopuntura
    L'agopuntura è considerata la prima forma di neuromodulazione. Benché rimane classificata come una forma alternativa di terapia, viene impiegata sempre più frequentemente in caso di dolore cronico.

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  18. Anonimo1/4/16

    Magnetoterapia
    Con la Magnetoterapia è possibile trattare Artriti, Artrosi, Crevicalgia, Dolori Mestruali, Epicondilite, Fratture, Lombalgia, Nevralgie, Osteoporosi, Sinusite, Tunnel Carpale e molte altre patologie.
    Grazie all’emissione in contemporanea di campi magnetici a bassa e ad alta frequenza, con lo stesso trattamento si ha un effetto terapeutico e antidolorifico. L’alta frequenza migliora anche la circolazione sanguigna e stimola la produzione di endorfine con conseguente riduzione del dolore, mentre la bassa frequenza è capace di stimolare una migliore assimilazione del Calcio rinforzando le ossa.

    Un buon prodotto per la Magnetoterapia è:
    MagnetoMesis

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  19. Anonimo17/4/16

    Combattere il Dolore con la Mente
    Altre tecniche per contrastare il circolo vizioso di dolori e stress, stress e dolori:
    - forti stati emotivi negativi aumentano la percezione del dolore, mentre gli stati emotivi positivi possono agire per diminuirlo. Sii ottimista e pensa positivo
    - i soggetti ansiosi, depressi o nervosi sono propensi a subire maggior dolore in generale.
    - non lasciarti prendere dalla paura: rompi gli schemi del pensiero catastrofico. Il pensiero catastrofico ti rende soltanto più infelice e di solito è pure falso. Perciò crea sofferenze inutili. Nella maggior parte delle persone raramente il pensiero catastrofico si concretizza.
    - cerca di accettare tutto ciò che avverti. Se avverti dolore da qualche parte, non fuggire da esso muovendo le gambe o cambiando la posizione. Prova a familiarizzare con esso. Il dolore non ha intenzione di ucciderti, è solo un muscolo
    - rompi lo schema della ruminazione mentale, cioè il pensiero ciclico basato su una valutazione negativa di se stessi e di episodi passati
    - esercitati a immaginare:
    una calda vasca da bagno
    sdraiati su una spiaggia
    un dolce appetitoso
    le pietanze che compongono il tuo pranzo preferito
    - concentrati in modo da staccarti dal dolore: per esempio, invece di pensare al mal di testa o al bruciore alle mani, prova a concentrarti sui piedi
    - distrazione: guardare un film, gioca o trascorri il tempo con un amico
    - le risate possono diminuire la sensazione del dolore perché permettono all'organismo di mettere in circolazione le endorfine. Una serata di cabaret, un film comico preferito...
    - ascoltare musica è un'altra attività che, secondo alcuni studi, è particolarmente efficace per le persone che soffrono di dolore cronico. È stato dimostrato, infatti, che ascoltandola per non più di un'ora al giorno, è possibile alleviare la sofferenza procurata dai dolori persistenti

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  20. Tra i principali farmaci per la terapia del dolore vi sono gli integratori di serotonina (la sostanza che regola il buon umore).
    Scopri come integrare la serotonina naturalmente.

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  21. Anonimo23/4/16

    Cuprum Heel è un medicinale omeopatico con efficace azione antispastica, miorilassante e antidolorifica.

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    1. Anonimo10/12/16

      I 3 "miorilassanti naturali efficaci" sono:
      1. il massaggio rilassante con olio di mandorle dolci ed oli essenziali, per es. agrumati
      2. l'Eros (non significa "rapporto sessuale", ma il modo con cui vivi l'Eros in generale)
      3. imparare a non portare i pesi altrui (sapere dire di no).

      Invece i rimedi da assumere per bocca come trattamento "di fondo", il più rinomato è il Luppolo (Humulus lupulus) che può trovare sotto forma di tintura madre in gocce (20 gocce 2-3 volte al giorno a seconda dell'intensità del dolore, lontano dai pasti, in poca acqua, iniziare con un ciclo di 30-40 giorni e valutare i risultati), eventualmente associato ad altre erbe antidolorifiche (artiglio del diavolo, incenso, tanaceto, uncario ecc.).

      Un altro miorilassante naturale è il tiglio che si trova sotto forma di macerato glicerico a bassa gradazione alcolica.

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  22. Anonimo29/4/16

    Altri dispositivi:
    - Esiste la terapia CRM (Convogliatore di Radianza Modulante) ma pare sia di dubbia efficacia.
    - Scrambler Therapy. Innovativo metodo per la terapia del dolore neuropatico e cronico, senza effetti collaterali.
    - Alpha Stim è un apparecchio medico per il trattamento di ansia, stress, depressione, insonnia o per la terapia del dolore, che sfrutta la stimolazione elettroterapica craniale (CES) oppure l’elettroterapia a microcorrente (MET) http://www.alpha-stim.it/

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  23. Anonimo30/4/16

    Gli amici sono antidolorifici naturali e più efficaci della morfina
    Una nuova ricerca dell’Università britannica di Oxford ha confermato che gli amici aiutano a sopportare meglio il dolore e a tenere lontana la depressione. Tutto ciò è possibile perché, quando siamo in loro compagnia, vengono liberate molte endorfine, sostanze utili a farci provare sensazioni di benessere, gratificazione e a regolare l’umore.
    Si è visto che, coloro che avevano più amici, erano anche quelli che resistevano meglio e più a lungo al dolore, mostrando così una sopportazione simile a quella che si ha assumendo morfina.

    Ecco degli ottimi consigli per farsi tanti amici

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  24. Anonimo30/4/16

    La produzione di endorfine nel nostro organismo può dar luogo ad una piacevole sensazione di benessere. Le endorfine inoltre aiutano ad alleviare il dolore.
    Ecco alcuni modi per stimolare la produzione di endorfine nel nostro organismo in modo naturale:

    1) Allenarsi e praticare sport (almeno trenta minuti)

    2) Gustare il proprio cibo preferito

    3) Ascoltare musica

    4) Scambiarsi baci e abbracci, carezze, coccole, fare la pace…

    5) Accarezzare un animale domestico

    6) Sorridere

    7) Sentire profumo di vaniglia o di lavanda

    8) Assaggiare qualcosa di piccante

    9) Ballare

    10) Meditare

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  25. Anonimo16/5/16

    L’uso della combinazione ossicodone-naloxone è efficace nell’indurre analgesia in pazienti con dolore cronico senza indurre effetti indesiderati intestinali in particolar modo costipazione.

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  26. Anonimo19/5/16

    La Dieta Mima-Digiuno (DMD) ha degli effetti positivi duraturi sullo stato di salute dell'organismo con cambiamenti in fattori di rischio associati a invecchiamento, patologie cardiovascolari, diabete, obesità e cancro. E potrebbe inoltre rafforzare vari sistemi, tra cui quello immunitario e nervoso.

    Consiste nel adottare periodicamente un’alimentazione a basso contenuto di proteine e a bassissimo contenuto di zuccheri, per soli 5 giorni, ogni 3-6 mesi a seconda della circonferenza addominale e dello stato di salute, e sotto controllo medico.

    Viene ricordata e proposta in “prima pagina” negli eventi di maggio e novembre.

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  27. Anonimo25/6/16

    TENS
    La stimolazione elettrica transcutanea nervosa è una tecnica elettroterapica con finalità antalgiche usata nella nella terapia del dolore.
    Si applicano sulla cute per mezzo di placche elettroconduttive di gomma dei particolari impulsi elettrici che eccitano solo le fibre della sensibilità tattile situate proprio sotto la pelle. Gli impulsi nervosi così prodotti attraverso i nervi sensoriali, risalgono verso il midollo spinale bloccando a questo livello “la porta d’ingresso al dolore” secondo la teoria del “Gate control” o chiusura del cancello d’entrata agli impulsi nocicettivi. Inoltre gli impulsi TENS comandano al mesencefalo di produrre betaendorfine completando così l’azione analgesica.

    Gli elettrodi NEGATIVI
    vengono applicati direttamente sui trigger points.
    Gli elettrodi POSITIVI
    vengono applicati in corrispondenza delle aree bersaglio o target
    area.
    Gli impulsi difasici erogati sono di tipo RETTANGOLARE della durata di 50-300 microsecondi, con FREQUENZA compresa tra 2 e 140 Hz e INTENSITA’ da 1 a 50 mA.

    DOLORE ACUTO: si usano frequenze più alte da 80 a 140Hz per circa 10 minuti. L’effetto analgesico si esaurisce dopo circa 2-3 ore.
    DOLORE SALTUARIO: si usano frequenze medie da 40Hz a 60Hz per 25-30 minuti. L’effetto analgesico si protrae per molte ore.
    DOLORE CRONICO: si usano frequenze più basse da 2Hz a 20 Hz per 60-80 min. L’effetto
    analgesico è ancora più duraturo per la liberazione di endorfine.
    L’INTENSITA’ della corrente deve essere tale da provocare COSTANTEMENTE al paziente
    una piacevole sensazione di formicolio.
    CONTROINDICAZIONI: Portatori di Stimolatori cardiaci, donne in stato di gravidanza o
    allattamento, soggetti con turbe del ritmo cardiaco, ferite, piaghe, zone con alterata sensibilità, zona anteriore del collo

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  28. *** Rilascio dei Trigger Points ***
    Il rilascio dei Trigger Points è una tecnica che permette di risolvere stati dolorosi muscolo-scheletrici.
    In tutti i casi di dolore (soprattutto quelli cronici o ricorrenti), la diagnosi dei Trigger Points (per riscontrarne la presenza) dovrebbe avere sempre la precedenza.
    Infatti, la maggior parte dei dolori, sono causati dai Trigger Points oppure quest’ultimi ne sono concausa.

    I Trigger Points possono causare dolore a: occhi, orecchie, mascella, lingua, denti, gola, collo, nuca, testa, spalle, schiena, sinusite, schiocchi o scricchiolii, fianchi, natiche, anca, braccia, avambracci, gomiti, polsi, mani, pollici e altre dita, petto, addominali, genitali (entrambi i sessi), inguine, cosce, ginocchia, gambe, caviglie, piedi e dita.

    Ecco come procedere:

    1. Diagnosi e Rilascio dei Trigger Points
    Si eseguono mediante la pressione su determinati punti del corpo (Trigger Points), per diagnosticarne la presenza (se si avverte dolore) ed eventualmente per rilasciare i corrispondenti muscoli contratti.
    Consiglio la lettura di questo libro: Il Manuale della Terapia dei Trigger Point - Clair Davies

    2. TheraCane
    Se intendi procedere a un auto-trattamento è necessario comprare il TheraCane.
    Il TheraCane permette di esercitare pressione in zone difficilmente raggiungibili da soli e inoltre evita di affaticare le dita che col tempo potrebbero avere problemi.

    3. Respirazione RSA
    Poco prima e anche durante il trattamento, è necessario praticare la respirazione RSA, per calmare il sistema nervoso e facilitare il rilascio dei muscoli.
    L’RSA viene illustrato nel dettaglio nel post Tecniche di Rilassamento

    4. Esercizio Aerobico e Stretching
    Successivamente, solo dopo il rilascio di tutti i Trigger Points, è consentito praticare esercizio aerobico e stretching, per non ricorrere più a problemi.

    5. Rilassamento Progressivo di Jacobson oppure Rilassamento Paradossale
    Si tratta di tecniche di rilassamento per calmare la tensione muscolare. Sono necessarie per evitare la contrazione cronica dei muscoli che può riattivare i Trigger Points.
    Anche queste sono illustrate nel post: Tecniche di Rilassamento

    6. Trigger Point e Alimentazione
    Anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nell’ambito dei Trigger Points.
    Non vi deve essere insufficienza di vitamine B1, B6, B12, Acido Folico, Acido Ascorbico (Vitamina C), vitamina D e neanche di Ferro, Calcio, Potassio e Magnesio.
    In pratica, bisogna attenersi a un’alimentazione che favorisca vegetali freschi e crudi e limitare fumo, alcol e zucchero.

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    1. 7. Altri metodi per il rilascio dei Trigger Point
      - Ultrasuonoterapia: disattivazione trigger points con gli ultrasuoni
      La terapia con ultrasuoni offre un effetto antalgico (antinevralgico, che riduce la sensibilità al dolore), rilassamenti dei muscoli contratti, azione fibrotica ed effetto trofico.
      La potenza del ultrasuono deve essere pari a circa 1 W/cm², con frequenze di 1 o 3 MHz e forma d'onda pulsata.
      Consigliato: Apparecchio per ultrasuonoterapia MIO-SONIC
      - Metodo “Stretch and Spray”
      - vibrazione acustica selettiva (120 Hz)
      Da uno studio tenuto presso l’Università degli Studi “G. d’Annunzio”, si è concluso che rappresenta un efficace metodo di trattamento
      es. di prodotto: V-actor (frequenze a 35 Hz)
      - l'algometro è ideale per aiutare a valutare la fibromialgia e individuare i trigger point - Misura facilmente le soglie di pressione e le tolleranze al dolore riportate dai pazienti

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    2. Anonimo17/4/17

      Per il metodo “Stretch and Spray” usare spray di raffreddamento "vapocoolant"

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  29. La tecnica "cupping"

    https://it.wikipedia.org/wiki/Coppettazione

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  30. Anonimo12/8/16

    Trattamento del dolore cronico con la Psicoterapia cognitivo-comportamentale
    Il dolore cronico risulta fortemente correlato ad aspetti di natura emotiva e cognitiva – legame riscontrato anche in studi con risonanza magnetica funzionale – la cui regolazione può contribuire significativamente a un esito terapeutico più favorevole nel trattamento del dolore cronico.
    Ecco le aree di intervento:
    - gestione della qualità del sonno: dormire poco e male si rivela tanto conseguenza quanto elemento amplificatore della situazione dolorifica (Call-Schmidt et al., 2003), oltre che un freno alla messa in atto di attività salutari che migliorino la qualità della vita (Tang & Sanborn, 2014). Leggi anche: La “Medicina” per l’Insonnia
    - riduzione del pensiero catastrofico, in quanto importante mediatore, assieme a depressione e credenze di evitamento, tra dolore cronico e autonomia personale (Smeets et al., 2006): il catastrofismo infatti non avrebbe soltanto un ruolo regolatore della percezione algica (Zhu et al., 2014), ma rappresenta altresì un importante ostacolo per la messa in atto e il mantenimento di condotte salutari, tra cui controllo del peso, regolare attività fisica e aderenza alle prescrizioni farmacologiche, rappresentando dunque un fattore prognostico decisamente sfavorevole (Edwards et al., 2011). Leggi anche: Dimagrire in modo efficace, duraturo e senza sacrifici
    - Radicate credenze di evitamento rappresentano elementi altrettanto sfavorevoli (Gatchel et al., 2016): l’anticipo di un’elevata percezione dolorifica nello svolgimento di attività quotidiane può condurre infatti a un importante livello di inattività, a sua volta rinforzante l’aspettativa iniziale, creando così un circolo vizioso e amplificando il senso di disabilità personale.
    - Molti pazienti presentano alti livelli locus of control esterno (Oliveira, 2012) che può portare ad atteggiamenti rivendicativi verso le persone e situazioni considerate origine del malessere (De Good & Kiernan, 1996) creando in tal modo un ciclo di rabbia che può amplificare notevolmente la sensazione dolorifica (Sarno, 1982), oltre che a rendere più difficile per il paziente una comunicazione adeguata con il personale medico (Hanscom et al., 2015) e la partecipazione attiva al programma di cure e di trattamento del dolore cronico (Beinart et al., 2013). A rabbia persistente è inoltre associata una risposta infiammatoria prolungata da parte dell’organismo, con il probabile sviluppo di ulteriori sintomi somatici (Abbass et al., 2008). Leggi anche: Consigli contro la Rabbia (Ira)

    Tutti questi elementi necessitano di essere tempestivamente riconosciuti e inquadrati, in modo da identificare situazioni con particolare rischio di cronicizzazione (Hasmi et al., 2013): a tal proposito possono essere somministrati in fase di screening questionari.

    L’intervento CBT (psicoterapia cognitivo-comportamentale) può inserirsi in una presa in carico multidisciplinare del paziente – con l’obiettivo clinico di ostacolare pensieri e comportamenti che prolunghino o peggiorino la condizione algica e il senso di disabilità – attraverso strumenti quali ristrutturazione cognitiva, sessioni di rilassamento strutturato, pianificazione delle fasi di addormentamento e programmazione di attività piacevoli, salutari e distraenti.

    Appare fondamentale inoltre, nel trattamento del dolore cronico, un lavoro sui meccanismi di attribuzione causale – favorendo il passaggio da un locus esterno a un locus interno – in modo tale che il paziente porti attivamente a termine l’intero percorso di cura e sia motivato a mantenere i risultati raggiunti nel tempo (Hanscom et al., 2015).

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  31. Anonimo28/9/16

    Crema di Magnesio
    L’applicazione transdermica del magnesio, ovvero l’assorbimento attraverso la pelle, è in grado di:
    • Disintossicare le cellule
    • Diminuire l’infiammazione (ottimo per artrite)
    • Abbassare la pressione alta
    • Sciogliere i dolori e contratture muscolari
    • Rafforzare ossa e cartilagini
    • Migliorare le funzioni cognitive
    • Far passare mal di testa ed emicrania
    • Migliora il sonno
    • Rafforza il cuore
    • Allontana lo stress e l’ansia
    • Ringiovanisce la pelle

    La carenza di magnesio è un epidemia globale per tre motivi principalmente:
    • Zucchero e farine raffinate “bruciano” magnesio per essere digerite
    • Stress, ormai diffusissimo, “brucia” le scorte di magnesio
    • Frutta e verdura sono ogni stagione più povere di magnesio a causa dell’agricoltura intensiva che usa fertilizzanti chimici e non effettua la rotazione dei terreni

    L’assorbimento di integratori di magnesio via orale è un ottimo modo per sopperire a questa mancanza, ma se vogliamo agire in parti specifiche del corpo o attraverso la via orale non abbiamo avuto grandi miglioramenti allora la vita cutanea è la soluzione migliore perché l’assorbimento è assicurato. Infatti se il nostro intestino è intasato avremmo problemi ad assorbire il magnesio, mentre spalmandolo sulla pelle sarà assorbito.

    Il Dr. Mark Sircus in uno studio sull’applicazione transdermica di una soluzione di cloruro di magnesio al 31%, ha trovato che dopo il trattamento di 12 settimane, l’89% dei soggetti ha aumentato i livelli di magnesio cellulare, con un aumento medio del 59,7%! Secondo il medico americano, risultati equivalenti si ottengono tra i 9 ei 24 mesi attraverso gli integratori orali, quindi il risultato è abbastanza impressionante!

    Inoltre, i pazienti hanno mostrato un miglioramento del loro rapporto calcio / magnesio; e il 78% ha dimostrato significativa evidenza di disintossicazione di metalli pesanti durante il trattamento.

    Inoltre chi ha dolori, infiammazioni, problemi alle articolazioni, artrite o anche dolori post-allenamento dovrebbe sfruttare assolutamente l’applicazione topica di magnesio per avere dei risultati immediati. E’ infatti il modo più efficiente per fornire il minerale essenziale nel luogo del dolore, in modo che possa rapidamente alleviare i dolori muscolari, crampi e la stanchezza; ridurre l’infiammazione; e favorire la rigenerazione dei tessuti.
    [CONTINUA]

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  32. Anonimo28/9/16

    Come fare la Crema di Magnesio
    Ingredienti
    1/2 tazza di cloruro di magnesio
    3 cucchiai di acqua bollente
    1/4 tazza di olio di cocco vergine biologico
    2 cucchiai di cera emulsionante oppure di cera d’api
    3 cucchiai di burro di karité
    10-20 gocce di olio essenziale a scelta (opzionale)

    Mescolare i fiocchi di magnesio con l’acqua bollente fino a completa dissoluzione. Lasciare raffreddare.
    A bagnomaria (o una pentola più piccola all’interno di una grande pentola piena a metà di acqua calda), mescolare l’olio di cocco, la cera e il burro di karité a fuoco medio-basso fino a quando sono perfettamente amalgamati. Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare a temperatura ambiente.
    Versare sia il composto oleoso che il magnesio liquido in una ciotola. Lentamente mescolare delicatamente con un frullatore ad immersione. Se si vuole mettere degli oli essenziali, aggiungerli alla miscela ora.
    Una volta amalgamato, lasciare la crema a raffreddare per qualche ora e poi mescolare ancora fino a raggiungere uno spessore e consistenza cremosa.
    Poiché questa lozione non contiene conservanti, è meglio conservarla in frigorifero o in altro luogo fresco e buio per un massimo di due mesi.

    Modo d’uso
    Inizia lentamente con questa crema applicando non più di un cucchiaino al giorno applicato dove preferisci
    • sulle ovaie se hai problemi mestruali
    • sui muscoli doloranti
    • sulle articolazioni infiammate
    • sullo stomaco per dormire meglio
    • sulla parte bassa della schiena per i reni
    • sul nervo sciatico in caso di sciatalgia
    • sul viso per un effetto ringiovanente
    • sul collo e le spalle in caso di cervicale
    • sui piedi e mani qualora fossero doloranti

    Lascia che assorbire la crema sulla pelle per almeno 20 o 30 minuti dato che la terapia transdermica di magnesio richiede questo periodo di tempo per l’assorbimento.

    Una volta che il tuo corpo si è adattato a un afflusso di magnesio supplementare puoi aumentare la dose giornaliera. Se i disturbi scompaiono puoi mantenere la dose di 1 cucchiaino al giorno o ogni 2-3 giorni come mantenimento.

    Il costo di questa crema è praticamente irrisorio e una volta presi gli ingredienti possiamo farne a volontà ogni volta che ne abbiamo bisogno.

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    1. Anonimo18/4/17

      Lo puoi trovare anche in commercio col nome "Zechsal Magnesium".
      La forma olio sembra la migliore: Zechsal Magnesium Oil

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    2. Anonimo24/4/17

      Olio di magnesio (è più semplice da preparare rispetto alla crema di magnesio)
      • Fai bollire l’acqua distillata (usare acqua distillata permette al composto di durare più a lungo)
      • Versa il magnesio (31% rispetto all’acqua) in un ciotola di vetro e aggiungi l’acqua bollente
      • Mescola bene i fiocchi cloruro di magnesio fino alla dissoluzione
      • Lascialo raffreddare e poi mettilo nel contenitore spray
      • Può essere conservato a temperatura ambiente per 6 mesi

      Questo “olio” viene messo in uno spruzzatore e polverizzato sulla cute e lasciato assorbire, alcune persone lo trovano gradevole e lo lasciano anche tutta la notte.
      Ad altre persone, inizialmente, l’olio di magnesio può risultare un po’ fastidioso, poiché potrebbe causare un leggero prurito sulla pelle, soprattutto nei casi in cui si soffre di carenza di magnesio. In questi casi lascialo agire almeno 30 minuti e poi lavalo via.

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    3. Anonimo24/5/17

      Forse è meglio la crema. Perché quest'olio lascia troppo umida la zona

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  33. Anonimo18/12/16

    Terapia a Onde d’Urto mista per contrastare la sindrome dolorosa miofasciale legata alla presenza di Trigger Points
    A Medicalive Magazine il dott. Bruno Corrado, Specialista in Ortopedia e Traumatologia e Professore Aggregato di Medicina Fisica e Riabilitativa presso Università "Federico II" di Napoli, spiega quali sono i benefici prodotti dalla terapia a Onde d'Urto sui pazienti affetti da sindrome dolorosa miofasciale (legata alla presenza di trigger points).

    Si tratta di una terapia a onde d’urto mista:
    - Focalizzate
    - Defocalizzate
    - Radiali

    Altre informazioni su:
    https://it.wikipedia.org/wiki/Terapia_con_onde_d'urto

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    Risposte
    1. Anonimo27/12/16

      altre informazioni:
      http://www.ondedurto.org/downloads/introdzione%20alla%20fisica%20di%20base.pdf

      http://www.ondedurto.org/downloads/LINEE_GUIDA_ISMST.pdf

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  34. Anonimo12/1/17

    Il sale caldo può essere utilizzato per alleviare diversi disturbi dolorosi.

    Bisogna utilizzare sale di prima qualità, tra cui il sale marino integrale oppure di sale dell’Himalaya. Il vantaggio di questi sali è che sono ricchi di minerali che vengono ceduti al nostro corpo insieme al calore e allo stesso tempo, nel caso dell’impacco, riescono ad assorbire l’umidità in eccesso nel corpo.

    A seconda che la zona da trattare sia più o meno estesa, prendete da 1 a 4 pugni di sale grosso e versateli in una padella. Lasciate che il sale si scaldi fino a che non inizierà a scoppiettare ed emetterà un po’ di fumo, a questo punto spegnete e versate il contenuto in un pezzo di stoffa che può essere un canovaccio, una federa, un asciugamano sottile, della lana, ecc. Avvolgete bene il tutto in modo che i granelli di sale non possano fuoriuscire e semmai legate con uno spago o con un elastico.

    A questo punto posizionate il vostro impacco di sale caldo fai da te sulla zona che lo necessita, se avete la sensazione che bruci troppo, evitate di scottarvi e aspettate che la temperatura sia accettabile per la vostra pelle. Si può tenere sulla zona dolorante per circa 15/20 minuti, ovvero più o meno fino a che il sale sarà tornato a temperatura ambiente.

    Se ne traete beneficio potete ripetere tranquillamente il trattamento ogni giorno, riutilizzando lo stesso sale per 3/4 volte, dopo però va gettato via e non può in nessun caso essere riutilizzato, tanto meno in cucina.

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  35. Anonimo13/1/17

    La Termoterapia
    Con termoterapia o terapia termica si intende il ricorso al calore per scopi terapeutici. Questo termine viene generalmente utilizzato per riferirsi alle terapie che sfruttano il calore con finalità analgesiche o lenitive.

    L’effetto diretto della termoterapia è quello di determinare una vasodilatazione che a sua volta ha effetti positivi sulla riattivazione della circolazione sanguigna e del metabolismo, oltre a stimolare l’attività secretoria ghiandolare e la rigenerazione dei vari tessuti. Al calore vengono ricondotti anche incisivi effetti ipotensivi e analgesici.

    Il calore riduce la percezione del dolore attraverso diversi meccanismi:
    1. stimola le terminazioni nervose, sensibili alla temperatura, modulando la trasmissione dei segnali dolorosi al cervello;
    2. favorisce la produzione da parte del nostro corpo di sostanze, chiamate endorfine, dotate di attività analgesica.

    Il calore induce sia la vasodilatazione, sia la formazione di nuovi vasi a livello del muscolo; questo fa sì che ci sia una maggiore irrorazione dei tessuti e, di conseguenza, una migliore ossigenazione e un maggior apporto di nutrienti. La vasodilatazione favorisce l’eliminazione delle sostanze che si formano nei processi infiammatori e che sono responsabili delle sensazioni dolorose. Il maggior apporto di nutrienti e di ossigeno favorisce il metabolismo energetico delle cellule muscolari, facilitandone il rilassamento e il recupero funzionale.

    Il calore, infine, aumenta la fluidità del liquido presente nelle articolazioni ed aumenta l’elasticità del collagene presente nei tendini, nei legamenti e nelle capsule articolari. In questo modo il calore contribuisce a migliorare la mobilità e la flessibilità articolare.

    La termoterapia è indicata per il trattamento dei dolori muscolari e delle articolazioni dovuti a diverse cause, quali affaticamento dei muscoli, contratture muscolari, distorsioni e stiramenti, artrite. Può essere indicata per il trattamento dei dolori cronici e occasionali. La termoterapia è anche indicata per il trattamento dei dolori mestruali; rilassando gli strati muscolari più profondi dell’addome, il calore fornisce sollievo dai crampi associati al ciclo mestruale, causati dalle contrazioni della muscolatura uterina. È importante chiedere il parere del medico prima di effettuare la termoterapia in presenza di diabete, problemi di circolazione, malattie cardiache, artrite reumatoide o se si è in gravidanza.

    ThermaCare
    ThermaCare è un prodotto che si basa sulla terapia del calore, allo scopo di alleviare i dolori articolari e le mialgie e aiutare a ripristinare lo stato normale di benessere dei muscoli.
    All’apertura della loro confezione, le fasce ThermaCare iniziano a scaldarsi, raggiungendo la temperatura terapeutica di circa 40°C entro 30 minuti.
    La tecnologia di ThermaCare consente l'applicazione di calore terapeutico costante e controllato, permettendo che le fasce mantengano per 8 ore la temperatura terapeutica.
    Il calore penetra in profondità per rilassare le tensioni muscolari, favorire la circolazione del sangue e, di conseguenza, alleviare il dolore fino a 16 ore1, cioè per 8 ore mentre lo si indossa e per le 8 ore successive la rimozione del prodotto. Le fasce autoriscaldanti ThermaCare rilasciano calore direttamente sulla parte interessata dal dolore e donano un sollievo prolungato e un profondo rilassamento muscolare.

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    1. Il Termoforo Elettrico è un dispositivo elettromedicale, simile a un tessuto, che rilascia calore per portare beneficio al corpo.

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    2. Anonimo11/3/17

      Prodotto simile a ThermaCare e Lasonil termico

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    3. Anonimo3/10/17

      Il caldo ha effetto miorilassante e analgesico, favorisce la vasodilatazione e quindi l'afflusso di sangue che "porta via" tossine e alcuni mediatori dell'infiammazione e diminuisce l'attività del sistema nervoso simpatico, ma sull'infiammazione acuta aggrava il problema. È indicato quindi per cervicalgie e lombalgie anche croniche, dolori muscolari, contratture muscolari.

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    4. Anonimo4/3/19

      Riduzione volontaria della frequenza respiratoria e Vasodilatazione
      A seguito di ulteriori ricerche Buteyko pose le basi teoriche della sua tesi: l’iperventilazione causa un esaurimento delle riserve di CO2, e livelli bassi di anidride carbonica nell'organismo provocano delle contrazioni dei vasi sanguigni ed una mancanza di ossigeno nei tessuti.

      Leggi: Riduzione volontaria della frequenza respiratoria

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    5. Anonimo9/5/24

      Sono in vendita termofori adatti per ogni punto sensibile: ginocchia, schiena, collo

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  36. Anonimo19/1/17

    Tratto da “Guarire con l'Ipnosi” di Milton H. Erickson
    Era venuta per avere sollievo dal dolore. Io le dissi che proprio come si possono avere abitudini di ogni genere, si possono avere abitudini quali tirar fuori la lingua o digrignare i denti, si possono avere abitudini legate alla parola, quali balbettare o farfugliare, e si possono avere abitudini legate al cibo e abitudini olfattive e abitudini gustative, allo stesso modo si possono avere abitudini legate al dolore.

    Si possono prendere vari stimoli e tradurli abitualmente in reazioni di sofferenza (e si può anche imparare a fare il contrario]. Questo effettivamente è vero. Pensate alla prima volta che avete mangiato del cibo messicano: gettavate fiamme dalla bocca, avete bevuto acqua ghiacciata, qualsiasi cosa che potesse estinguere il fuoco che avevate in bocca. E tuttavia qualsiasi bambino messicano vi può dire quanto sia squisito quel cibo. Una volta che avrete imparato a tradurre lo stimolo del pepe in una sensazione piacevole, anche voi troverete delizioso il cibo messicano.

    Uno stesso modo di vedere le cose l'ho trasmesso alla mia paziente dal dolore cronico, e per la prima volta lei cominciò a rendersi conto che c'erano delle cose nuove che poteva imparare sul dolore. Le dissi che se andavo in giardino a zappare per un'ora, mi sarebbero venute delle vesciche su entrambe le mani. Se poi aspettavo un paio di settimane finché le mani mi guarivano, tornavo a zappare per un'altra ora o due, avrei finito con l'avere nuovamente delle vesciche sulle mani. Ma se invece oggi esco e zappo per trenta secondi, domani esco e zappo per quaranta secondi e in questo modo accresco il lavoro un minuto per volta, ben presto sarò in grado di zappare dalla mattina alla sera senza avere delle vesciche perché mi saranno venuti i calli alle mani.

    Le feci notare che la prima volta che si mangia del cibo messicano senza avere dei calli sulla lingua o sulle labbra, lo si sente davvero. Ma dopo che vengono i calli adeguati, si può tranquillamente mangiare il cibo messicano. C'è infatti un callo che blocca tutto il dolore mentre le papille del gusto rimangono sensibili al meraviglioso sapore del cibo messicano. In questo modo presentai alla paziente l'argomento dei calli sui nervi del dolore. Capisco che questa dei calli è un'analogia ben poco scientifica, ma questa donna voleva qualche concetto che l'aiutasse. Io le dissi che avrebbe dovuto proprio essere disposta a passare a farsi venire dei calli sui nervi fino all'anca lo stesso periodo di tempo che io sarei dovuto essere disposto a passare a farmi venire dei calli sulle mani per poter zappare, oppure sulla lingua per poter mangiare quel cibo messicano tanto piccante.

    Lei se ne stava lì seduta ad ascoltarmi, attenta al fatto di potersi accorgere di ogni volta che prendevo una matita; ogni volta che guardavo l'orologio, ogni volta che giravo lo sguardo lei se ne accorgeva benissimo. Ma era meravigliosamente non consapevole del resto dello studio. Ascoltava e assorbiva le idee che le presentavo. Trascorsi due ore con lei e poi la mandai a casa.

    Domenica scorsa il suo medico di famiglia mi ha parlato e mi ha chiesto che diavolo avevo fatto. A quanto pare la mia paziente non ha aspettato molto tempo per farsi venire questi calli. E’ arrivata a casa da Phoenix libera dal dolore e molto orgogliosa di riuscire in qualche modo a tradurre l'esperienza dolorosa in una sensazione di benessere. Ora, con questa particolare paziente non avrei avuto successo se avessi tentato di diminuirle il dolore in modo diretto, inducendo un'anestesia o una analgesia. Lei aveva un orientamento per cui il dolore rientrava nella realtà. Io l'ho aiutata a realizzare quella realtà in un modo che le permettesse di provare anche benessere.

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  37. Anonimo19/1/17

    Tratto da “Guarire con l'Ipnosi” di Milton H. Erickson

    Eliminazione realistica del dolore: prurito residuo per rinforzare l'assenza del dolore

    Avevo suggerito a Cathy un prurito sulla pianta del piede, il più lontano possibile dal punto dell'operazione. E lei non ci riuscì, facendosi venire invece un intorpidimento.

    Ora, che cosa voleva veramente quella paziente: un prurito, o un intorpidimento? Fu lei stessa a generare l'intorpidimento, e io fui solo abbastanza intelligente da impiegare quell'intorpidimento e diffonderlo in tutto il suo corpo; dapprima lungo le gambe, anche qui tenendomi lontano dal punto e poi spostandolo verso l'alto in direzione del torace. Non commisi l'errore che fanno molti medici che sono troppo orientati e troppo limitati in ciò che cercano di ottenere con un paziente.

    Cathy provava dolore e la cosa migliore era lasciare che avesse un piccolo dolore sopportabile.

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  38. Anonimo23/1/17

    Tecarterapia (o Tecar o Diatermia)
    La diatermia è una pratica che ha delle proprietà curative per mezzo di un aumento della temperatura di alcune zone del corpo non superficiali.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Diatermia

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  39. Anonimo27/3/17

    Informati sulla Legge 38/2010:
    “Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”

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  40. Anonimo1/4/17

    Fortunatamente per noi, la capacità di guarigione è insita dentro di noi. A volte c'è bisogno dell'aiuto esterno ma l'intervento esterno non può mai sostituirsi alla capacità di guarigione del corpo.

    La malattia e la guarigione sono, infatti, due processi spontanei ed esclusivi degli esseri viventi che abbiano sufficiente energia e capacità funzionale organica e cellulare. Un cadavere, infatti, non ha questa capacità.

    La salute e la guarigione sono espressioni di organismi forti e con tutte le loro funzioni normali. Pertanto, la malattia acuta è una reazione di organismi forti con buona capacità funzionale, mentre la malattia cronica è l'adattamento di organismi deboli e che hanno carenze funzionali.

    Per cui, alla luce di ciò che ho appena detto, non esiste nessun altro rimedio, all'infuori dell'acqua, che sia in grado di recuperare la salute nei soggetti che hanno ancora sufficiente energia e capacità funzionale per attivare il processo di guarigione; e solo un corpo ben idratato può avere buone possibilità di guarirsi.

    Ma, se è vero che la malattia è la conseguenza della disfunzione degli organi a causa dell'accumulo di tossine (soprattutto acide), bere acqua, meglio se è alcalina, sarà un buon rimedio contro l'eccesso di acido accumulato nei tessuti.

    Pertanto, bevendo acqua alcalina, il corpo si libererà automaticamente di tutti quei sintomi causati dall'acidosi dei nostri tessuti. L'acqua semplicemente purifica, pulisce, disintossica; la guarigione rimane una prerogativa esclusiva del nostro corpo; ricordatelo sempre.

    Non abbiate paura delle malattie, cercate di comprendere dove avete sbagliato nel vostro vivere e fatevi aiutare dal vostro medico nel riparare i danni.

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    1. Anonimo25/4/17

      Il digiuno terapeutico pare sia molto efficace per ogni tipo di patologia.

      Se non riesci a stare a stomaco vuoto, quando hai un problema di salute, prova almeno una dieta alcalina crudista che è più sopportabile rispetto al digiuno:
      - adotta una dieta 100% alimenti alcalinizzanti, inclusa acqua alcalina
      - digiuna almeno una volta a settimana, bevendo acqua alcalina e succhi, preparati da te, di frutta e di ortaggi (specie quelli verdi)
      - abbina anche tante preghiere e molta meditazione per ritrovare nuovamente il tuo equilibrio
      - successivamente adotta comunque una dieta 80% alimenti alcalinizzanti e 20% acidificanti

      Per approfondire:
      - Digiuno Terapeutico
      - Dieta Alcalina Crudista

      NB Prima di adottare uno di questi regimi dietetici, dovrai consultare un medico.

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  41. Terapia chelante EDTA e Trigger Points

    Teoria della «Crisi Energetica»
    « L’eccessivo sovraccarico funzionale del muscolo scatenato da fattori diretti o indiretti realizzerebbe un danno del reticolo sarcoplasmatico delle fibre muscolari, con liberazione di ioni calcio indipendente dalla propagazione del potenziale d’azione ai tubuli T. Il danneggiamento impedirebbe la ricaptazione degli ioni dopo ogni ciclo di contrazione e la conseguenza dell’accumulo di calcio condurrebbe ad uno stato di contrattura permanente con lo sviluppo di ischemia locale. L’ischemia indurrebbe a sua volta una riduzione dell’apporto energetico, ed il deficit di ATP provocherebbe a sua volta uno stato di contrattura per la mancata dissociazione dei complessi acto-miosinici. L’ischemia a causa del danno muscolare indotto stimolerebbe tra l’altro il rilascio di sostanze vasoattive quali serotonina, istamina, bradichinina con attività algogena e sensibilizzante sui nocicettori muscolari. »
    Fonte: www.med.unich.it

    « Con l'avanzare dell'età, il calcio si accumula nel tessuto molle. È un dato di fatto, l'età di un organismo può essere determinata dalla quantità di questo calcificazione patologica dei tessuti molli. Nelle cellule muscolari, il calcio è l'innesco per la contrazione. Come il calcio entra nella cellula, i contratti di cellule muscolari, e poi come viene pompato fuori ancora una volta, il muscolo si rilassa. Se il calcio patologico in una cella raggiunge un certo punto, e la cella non è più in grado di rimuoverlo, quindi la cellula muscolare rimarrà in una posizione contratta indefinitamente. Questa è la definizione di un livello di attivazione, un gruppo patologicamente contratto di cellule muscolari che non può rilasciare. Con l'avanzare dell'età, i nostri muscoli diventano sempre più stretta con più punti di innesco diventando evidente. Questi punti trigger possono anche tirare le vertebre fuori allineamento causare sublussazioni e la compressione dei nervi spinali.
    La fibromialgia è l'accumulo patologico di punti trigger in una persona la cui età non giustifica la calcificazione. Il rigor mortis è la massima espressione di questa contrazione muscolare. Come tutta la produzione di ATP si ferma nelle cellule al momento della morte, le inondazioni di calcio in tutte le cellule muscolari e provoca le contrazioni a livello mondiale.

    Accade sono stati proposti vari meccanismi di come questo. Alcuni sostengono che l'incapacità del rene per rimuovere efficacemente il fosforo dai risultati del sangue in un accumulo di fosforo acido delle cellule. Il corpo allora importa calcio nelle cellule per mantenere un pH adeguato. I risultati positivi con Guanifenesin sostegno di questa affermazione.

    Alcuni suggeriscono che la carenza di magnesio riduce la produzione di ATP in modo che le cellule non possono liberarsi del calcio che entra naturalmente cellula per gradienti di concentrazione (1: 10.000)

    Altri suggeriscono infezioni come causa. Alcune infezioni causano ipercoagulazione che diminuisce circolazione locale, riducendo così i livelli di ossigeno locale. Livelli di ossigeno inferiori diminuisce la produzione di ATP e ATP è necessaria per azionare le pompe che tengono calcio accumulo nella cella.
    [CONTINUA]

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  42. Indipendentemente dalla causa iniziale di fibromialgia, il calcio deve essere rimosso per effettuare un recupero. Per questo motivo, EDTA chelazione è un'opzione quanto è in grado di chelare il calcio patologico fuori dal corpo.

    I 3 potenziali cause di fibromialgia possono anche essere affrontati con chelazione

    1) accumulo fosforo da insufficienza renale:
    EDTA chelazione ha dimostrato di avere un effetto normalizzante sulla funzione renale portare i livelli di creatina bassi fino ed elevati livelli di creatina giù. Queste informazioni si possono trovare nel seguente studio: "L'effetto di EDTA chelazione più supplementazione minerale multivitaminico / trace di supporto alla funzione renale Uno studio in creatina siero EW McDonagh, DO.".

    Inoltre, l'aumento di potassio metabolica di magnesio di-EDTA potassio aiuta spostare fosforo cellulare.

    2) produzione di ATP basso a causa di bassi livelli di magnesio:
    Il magnesio è un minerale difficile da assorbire e non si trovano comunemente in quantità adeguate nella dieta americana standard. Se si usa EDTA a base di magnesio, quindi i livelli di magnesio possono essere ripristinati.

    3) ipercoagulazione a causa di infezione:
    Chelazione è noto per ridurre ipercoagulazione a causa dei suoi effetti stimolanti sulla prostaciclina ed è effetti inibitori sulla trombossano (gli ormoni che controllano la coagulazione del sangue in cascata).

    Così magnesio basato chelazione non solo affronta le manifestazioni della fibromialgia (calcificazioni), ma anche le possibili cause di esso. »

    Fonte: https://www.balancedhealthtoday.com/Edta-Research-Fibromyalgia-medicardium-Chelation-therapy.html

    Da questo articolo si deducono alcuni metodi per contrastare i trigger points:
    - terapia chelante EDTA a base di magnesio
    - assunzione cloruro di magnesio
    - crema cloruro di magnesio
    [CONTINUA]

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  43. Allego anche articolo originale:
    « As we age, calcium accumulates in the soft tissue. As a matter of fact, the age of an organism can be determined by the amount of this pathological calcification of the soft tissues. In muscles cells, calcium is the trigger for contraction. As calcium enters the cell, the muscle cell contracts, and then as it is pumped out again, the muscle relaxes. If the pathological calcium in a cell reaches a certain point, and the cell is no longer able to remove it, then the muscle cell will stay in a contracted position indefinitely. This is the definition of a trigger point, a pathologically contracted group of muscle cells that cannot release. As we age, our muscles become tighter and tighter with more trigger points becoming evident. These trigger points can also pull the vertebra out of alignment causing subluxations and compression of the spinal nerves. Fibromyalgia is the pathological accumulation of trigger points in a person whose age does not justify the calcification. Rigor mortis is the ultimate expression of this muscle contraction. As all ATP production stops in the cells at death, calcium floods into all the muscle cells and causes global contractions.

    Various mechanisms of how this happens have been proposed. Some claim that the kidney's inability to effectively remove phosphorous from the bloodstream results in a accumulation of acidic phosphorous in the cells. The body then imports calcium into the cell to maintain a proper ph. The beneficial results with Guanifenesin support this claim.

    Some suggest that magnesium deficiency lowers ATP production so that the cells cannot rid themselves of the calcium that naturally enters the cell due to concentration gradients (1:10,000)

    Others suggest infections as a cause. Certain infections cause hypercoagulation which decreases local circulation, thereby lowering local oxygen levels. Lower oxygen levels decreases ATP production and ATP is required to operate the pumps which keep calcium from accumulating in the cell.

    Regardless of the initial cause of Fibromyalgia, the calcium must be removed to effect a recovery. For this reason, EDTA chelation is an option since it is able to chelate pathological calcium out of the body.

    The 3 potential causes of Fibromyalgia may also be addressed with chelation

    1) Phosphorous accumulation due to kidney insufficiency:
    EDTA chelation has been shown to have a normalizing effect on kidney function bringing low creatine levels up and high creatine levels down. This information can be found in the following study: "The effect of EDTA chelation plus supportive multivitamin/trace mineral supplementation upon renal function. A study in serum creatine. E. W. McDonagh, D.O."

    Also, the increase of metabolic potassium in magnesium di-potassium EDTA helps displace cellular phosphorous.

    2) Low ATP production due to low magnesium levels:
    Magnesium is a difficult mineral to absorb and not commonly found in adequate amounts in the standard American diet. If magnesium based EDTA is used, then magnesium levels can be restored.

    3) Hypercoagulation due to infection:
    Chelation is known to reduce hypercoagulation due to its stimulating effects on prostacyclin and it's inhibitory effects on thromboxane (the hormones which control the blood clotting cascade).

    Thus magnesium based chelation not only addresses the manifestations of fibromyalgia (the calcifications) but also the potential causes of it. »
    Fonte: https://www.balancedhealthtoday.com/Edta-Research-Fibromyalgia-medicardium-Chelation-therapy.html

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  44. Anonimo22/4/17

    Quell è un dispositivo indossabile, prodotto da Neurometrix, che afferma offrire sollievo dal dolore cronico senza l'uso di droghe.
    Quell è una fascia approvata dalla FDA indossata sul polpaccio e utilizza la tecnologia (TENS).

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  45. Diete per contrastare i Trigger Points
    Può una dieta contrastare i Trigger Points?
    Sto cercando di dare una risposta, leggendo alcuni articoli:

    « Per completare la descrizione generale dei trigger points cerchiamo di comprendere cosa accade a livello microscopico cellulare.
    Le cellule muscolari sono longitudinali e le contrazioni di tali cellule avvengono grazie a unità chiamate sarcomeri, le quali si contraggono e si rilasciano agendo come microscopiche pompe e facendo circolare il sangue ossigenato e il nutrimento nel tessuto muscolare.
    A seguito di eccessiva e prolungata contrazione, questo effetto pompa si interrompe e si crea localmente una crisi energetica di mancanza di ossigeno e di accumulo di residui metabolici. Il sarcomero diviene incapace di rilasciare la contrazione e assume uno stato di rigidità meccanica e permanente. La somma di più sarcomeri in tale stato abnorme, origina il nodulo del trigger point che a sua volta da luogo al fascio teso di fibre che corre lungo l'intero muscolo.
    A seguito di tale condizione quindi l'intero muscolo si viene a trovare in uno stato di ipertensione e in particolare le fasce fibrose muscolo-tendine e tendine-osso ne vengono a soffrire in maniera cronica. Pertanto un trigger point localizzato nel centro di un muscolo può originare dolore all'estremità del muscolo ed all' attaccatura del tendine. »
    Fonte: http://www.miofasciale.it/trigger-points.php

    Da un servizio delle Iene, che illustrava una dieta che permetteva in modo efficace di liberarsi dai metalli pesanti, ho sentito:
    « Con una sana alimentazione, aiutiamo le cellule a ripristinarsi dalla loro capacità di liberarsi dalle tossine, in particolare dai metalli pesanti. »

    Ora non so se per “liberarsi dalle tossine” significa anche liberarsi da “accumulo di residui metabolici” però varrebbe la pena provare: Dieta per liberarsi dalle tossine.

    Inoltre, sempre nel servizio, ho visto che grazie a questa dieta i valori di calcio sono passati dai 2900 a 962. Però non so se questi valori di calcio diminuirebbero anche a livello muscolare… Non so se lo sai che i trigger point persistono a causa del accumulo di calcio nelle cellule muscolari che porta a uno stato di contrattura permanente.

    Esistono anche altre diete che pare ripuliscano dalle tossine:
    - Digiuno Terapeutico
    - Dieta Alcalina

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  46. Anonimo23/5/17

    Rame Colloidale
    Il rame è utile per alleviare artrite, artrosi, reumatismi e disturbi infiammatori.

    Il rame è richiesto per la creazione delle sinapsi e la formazione e il mantenimento della mielina, lo strato protettivo che copre i neuroni.

    Effetti diretti del rame colloidale includono l’arricchimento del minerale nel sangue, la pulizia di arterie e vene e una stimolazione generale del sistema circolatorio.

    Importante utilizzare un rame colloidale puro in particelle ed evitare rame ad alta concentrazione di ioni.
    Il rame colloidale è una sostanza naturale, priva di sostanza chimiche, senza nessun altro additivo chimico aggiunto.
    Il rame colloidale è privo di controindicazioni, si consiglia di non assumerlo in caso di allergia ai suoi componenti.
    La concentrazione ideale per il rame colloidale, così come per l’argento, è 10 ppm (parti per milione) e, a seconda delle problematiche che si vogliono contrastare, si utilizza in ragione di un dosaggio tra i 4 ed i 10 ml al giorno ripartendolo nell’arco della giornata il più possibile, fino a finire il falcone. Da ripetere 1 volta a stagione.

    Inoltre, nei casi di artrosi e artriti, va spruzzato direttamente anche sulle parti doloranti. Il beneficio sarà veloce e continuativo.

    Ricordiamo che un tempo alcune persone indossavano rame ai polsi o alle caviglie per assorbire il rame nel corpo. Il rame colloidale originale è circa 40 volte più forte e circa 400 volte più fine in micron.

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  47. Anonimo7/6/17

    Dry Needling
    Il dry needling è un intervento qualificato che utilizza un ago filiforme per penetrare la cute e stimolare i sottostanti Trigger Point miofasciali, i muscoli ed il tessuto connettivo, con l’obiettivo di gestire il dolore neuro-muscolo-scheletrico e i disordini del movimento. È una tecnica utilizzata per diminuire la costante afferenza periferica nocicettiva, ridurre o ristabilire gli squilibri di funzioni e strutture corporee, migliorando l’attività e la partecipazione.

    Questa tecnica è basata su un modello differente dall’agopuntura.

    È importante ricordare come questa tecnica va sempre inserita in un piano di trattamento riabilitativo completo, comprensivo di stretching, mobilizzazione articolare, rieducazione muscolare, rinforzo ed altre tecniche fisioterapiche.

    La posologia è un argomento ancora in discussione; gli autori affermano che per un problema in fase sub-acuta siano sufficienti 2-3 sedute, mentre per un problema cronico siano necessarie anche 5-6 sessioni.

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  48. Anonimo7/6/17

    Esistono due esami per la localizzazione precisa dei trigger points miofasciali (la principale causa dei dolori):
    • L’Elastosonografia
    • La Risonanza Magnetica Elastografica (MRE)

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  49. Anonimo16/6/17

    Creme Miorilassanti
    a base di tiocolchicoside:
    • Muscoril crema
    • Miotens schiuma
    • Tioside crema

    Creme Antinfiammatorie
    • Voltaren Emulgel
    • Lasonil

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  50. Nel caso in cui il dolore sia causato da calcificazioni leggi:
    La "Medicina" per le Calcificazioni

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  51. Per i dolori neuropatici consiglio questo integratore: Acido Alfa Lipoico

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  52. Anonimo29/7/17

    Pulsed electromagnetic field therapy (Pemf)
    Si basa sull'uso di campi elettromagnetici pulsati che stimolano la vasodilatazione nel muscolo contratto facilitando il flusso sanguigno e con esso la riparazione dei tessuti.

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  53. Anonimo30/7/17

    Erbe Cinesi per contrastare i Dolori:

    • Corydalis
    Contrasta tutti i tipi di dolore cronico.
    E’ un antidolorifico naturale che a differenza degli oppiacei tradizionali non perde efficacia nel tempo.

    • Wu yang
    Cerotti per contrastare i dolori muscolari
    Da applicare 12 ore si e 12 ore no

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  54. Anonimo21/8/17

    L’MSM Naturale risolve problemi articolari (artrite, cartilagini, artrosi, osteoporosi) muscolari, intestinali, cutanei, intossicazioni, parassiti, unghie e capelli fragili e molto molto altro…

    L’MSM (metilsulfonilmetano) è un composto contenente zolfo organico, naturalmente presente nelle crucifere (broccoli, cavoli che infatti hanno il tipo odore di zolfo quando sono cotti), alghe marine e uova, che però viene facilmente distrutto dalla cottura e dalla preparazione dei cibi, ed inoltre l’impoverimento dei terreni dovuto all’uso eccessivo di pesticidi e mancata rotazione delle colture rende i cibi sempre più poveri di MSM. Si capisce facilmente quindi, come la nostra alimentazione ne sia carente e sia opportuno integrarlo. Oltretutto alcune errate abitudini alimentari (consumo di zuccheri e farine raffinate) e mentali (stress) contribuiscono notevolmente a bruciarne le riserve nel nostro organismo.

    E’ molto famoso per curare in modo rapido ed efficace coloro che hanno problemi di
    • artrosi
    • infiammazione delle articolazioni
    • artrite reumatoide
    • poca cartilagine
    • dolori alla schiena e al ginocchio
    • stitichezza

    La ragione per cui così tanti benefici sono attribuiti all’MSM è perché esso fornisce zolfo biologicamente attivo, che è il quarto minerale più abbondante nel corpo e necessario per molte diverse funzioni critiche nel nostro organismo:
    • Permette la formazione del glutatione, la più potente molecola antiossidante presente nel corpo che distrugge le cellule tumorali sul nascere e neutralizza le tossine e metalli pesanti con cui viene in contatto. Senza lo zolfo organico non c’è glutatione
    • E’ stato trovato in oltre 150 composti diversi all’interno del corpo umano. Ci sono composti di zolfo in quasi ogni tipo di cellula, quindi è estremamente importante averlo per non far ammalare l’organismo
    • Costituisce muscoli ed ossa, quindi senza zolfo i nostri muscoli saranno deboli e tendenti a strappi e crampi, e le nostre ossa saranno tendenti all’infiammazione, perdita di calcio, fratture. Inoltre l’MSM una volta ingerito attiva il ciclo dello zolfo che porta alla formazione di nuovo collagene e riduce l’infiammazione.

    L’MSM si trova in tutti gli organismi viventi ed è presente in diverse concentrazioni nei nostri tessuti e fluidi corporei. Le proprietà dello zolfo nell’organismo sono molteplici, e vanno dall’azione di enzimi disintossicanti (glutatione, coenzima A), al trofismo tissutale (apparato muscolo scheletrico), al metabolismo ormonale (insulina).

    E’ importante quindi integrare con MSM Naturale per avere beneficio in tutte queste situazioni:
    • Allergie (polline ad esempio) e intolleranze alimentari
    • Acidità di stomaco
    • Corpo non alcalino
    • Muco in eccesso
    • Stitichezza
    • Parassiti intestinali
    • Tossine (pesticidi, residui chimici, ecc)
    • Metalli pesanti (piombo, cadmio, mercurio)
    • Fegato affaticato
    • Capillari fragili
    • Unghie e capelli deboli
    • Dolori muscolari e crampi
    • Livelli di glicemia squilibrati (quindi peso in eccesso, fame continua, diabete)
    • Pelle (psoriasi, eczema, acne, macchie cutanee, ecc)
    • Dolore cronico articolare (artrosi, infiammazione delle articolazioni, artrite reumatoide)
    • Digestione problematica (gonfiore, pesantezza, permeabilità intestinale)
    • Malattie autoimmuni
    • Osteoporosi e suscettibilità alle fratture
    • Borsiti, tendiniti, lo sviluppo di tessuto cicatriziale e altri dolori muscolo-scheletrici
    • Asma
    • Infezioni da lieviti (Candida)
    • Sindrome premestruale (crampi, mal di testa, ritenzione idrica, indigestione)
    • Cattiva circolazione
    • Alta pressione sanguigna
    • Emorroidi
    • Stress e stanchezza (fisica e mentale)

    Il dott. Claudio Sauro a riguardo del MSM dice:
    “L’MSM potenzia l’azione della Vit D3 e della Vit A e così pure della Vit C, ed ha un azione eccezionale nello stabilizzare le membrane cellulari, ne deriva quindi un azione antitumorale potentissima; la dose in caso di tumore è di 3 gr al giorno, che corrispondono a 2 cucchiaini di polvere sfusa oppure a 6 cp da 500 mg da assumere preferibilmente durante i pasti.”
    [CONTINUA]

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  55. Anonimo21/8/17

    E’ importante scegliere l’MSM Naturale
    In commercio esistono tantissimi integratori di MSM ma quasi tutti sono prodotti in laboratorio usando un processo di sintesi chimica facendo reagire due molecole, il dimetilsolfossido e il perossido di idrogeno. Questa reazione forma una nuova molecola, l’MSM che deve subire un processo di purificazione per eliminare le impurità. Questo fa si che il prodotto non sia mai puro al 100% ma abbia per forza dei residui di lavorazione.
    Esiste tuttavia una forma di MSM naturale che viene estratto dalle cortecce dei pini, avendo quindi un composto totalmente naturale e quindi che viene assimilato molto più efficacemente dal nostro organismo grazie alla sua biocompatibilità.
    L’unico prodotto di MSM naturale presente in Italia è quello della Natural Earth distribuito da Vegamega: MSM NATURALE (DALLE CORTECCIE DEI PINI) – 210G

    Come usare l’MSM
    Quantità giornaliera raccomandata. 1 cucchiaino (2g) da 1 a 3 volte al giorno, e può essere assunto subito prima o subito dopo i pasti per facilitarne l’assorbimento e stimolare la digestione. L’MSM è praticamente atossico e quindi non ci sono rischi di sovraddosaggio perché il nostro organismo lo immagazzina e lo utilizza nel momento del bisogno, eliminando le quantità in eccesso dopo dodici ore.
    Durata. La durata del trattamento per curare eventuali disturbi è di circa 3 mesi.
    Aumentare l’efficacia. L’assorbimento del MSM viene aumentato se assunto in contemporanea ad integratori o alimenti ad alto contenuto di vitamina C.
    Curiosità. Poiché con l’uso del MSM, la pelle, capelli e unghie diventano più belli, più sani e splendenti, viene chiamato “Il Minerale della Bellezza”.

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    1. Anonimo30/1/18

      Tra le tipologie di dolore curate con successo tramite l'utilizzo di MSM comprendono:
      • Lesioni riportate in seguito ad incidenti, ustioni, ecc.
      • Osteoartrite e artrite reumatoide
      • Fibromialgia
      • Lombalgie
      • Cefalea, emicrania
      • Dolori muscolari
      • Borsite
      • Gomito del tennista e altri traumi legati alle attività sportive
      • Sindrome del tunnel carpale
      • Sclerosi;
      • Traumatismo cervicale di contraccolpo o "colpo di frusta"
      • Lesioni da sforzo ripetitivo o RSI (Repetitive Strain Injury);
      • Cicatrici riportate in seguito a ustioni, operazioni, incidenti, ecc.
      L'impatto dell'MSM sul dolore viene attualmente spiegato tramite i seguenti meccanismi:
      • L'MSM è un analgesico naturale: blocca il trasferimento degli impulsi dolorifici attraverso le fibre nervose (fibre C).

      • L'MSM blocca le infiammazioni e i processi infiammatori, intensifica l'attività del cortisolo, un ormone antinfiammatorio naturale prodotto dall'organismo.

      • L'MSM migliora la permeabilità delle membrane cellulari. Ciò comporta un migliore apporto di nutrienti e vitamine, e aumenta l'efficienza dei processi di eliminazione dei rifiuti e dei fluidi in eccesso dalle cellule.

      • L'MSM dilata i vasi sanguigni, migliorando la circolazione. Anche questo contribuisce alla eliminazione dei rifiuti dal nostro corpo, accelerando i processi di guarigione.

      • L'MSM è un efficace miorilassante, beneficio importante ma spesso sottovalutato; diverse forme di dolore cronico, infatti, sono aggravate proprio dalla costante tensione dei muscoli.

      • L'MSM è un coadiuvante nei meccanismi naturali di difesa del nostro organismo, esplicando azioni di regolazione nel metabolismo della prostaglandina e nella formazione di anticorpi e immunocomplessi. L'MSM rallenta e ripristina la formazione dei legami crociati nel collageno, un processo naturale nei fenomeni di cicatrizzazione che provoca la formazione di tessuti duri, spesso fonte di dolore. Tale dolore può essere cronico, soprattutto in caso di cicatrici da ustioni che interessano vaste zone del corpo. L'MSM consente la guarigione dei tessuti cicatrizzati, rendendo la pelle più morbida. Si conoscono casi sensazionali di persone che, grazie all'utilizzo di un unguento a base di MSM, hanno quasi visto sparire delle cicatrici riportate in seguito a ustioni, con contemporanea eliminazione del dolore da esse provocato.
      L'MSM è considerato un elemento sinergico per la maggior parte delle vitamine e per altri nutrienti quali: la vitamina C, il coenzima Q10, tutte le vitamine del complesso B, la vitamina A, D ed E, gli aminoacidi, il selenio, il calcio, il magnesio e molti altri.
      L'MSM migliora l'apporto di tali nutrienti alle cellule, allungandone la vita. Il nostro organismo, così, può utilizzare meglio questi elementi e beneficiare di una maggiore efficacia degli integratori alimentari, di cui, inoltre, si riduce il nostro fabbisogno.
      L'MSM è un potente antiossidante, capace di ostacolare l'azione dei radicali liberi, disattivandoli.
      Nel neutralizzare i radicali liberi, l'organismo utilizza una varietà di enzimi antiossidanti che contengono aminoacidi solforati e che derivano la propria struttura ed attività biologica da legami allo zolfo (S-S).
      Si sa che l'MSM si scioglie in diversi composti organici e inorganici. Legato alla mucosa e scisso in un gruppo ione CH3SO2. , l'MSM reagisce con le tossine, contribuendo a disattivarle e accelerandone l'espulsione.
      Inoltre, migliora la permeabilità delle membrane cellulari, favorendo così l'apporto di sostanze nutritive e l'eliminazione dei residui. In pratica l'MSM aumenta drasticamente la capacità delle cellule di espellere i rifiuti tossici.
      Molti medici possono decisamente affermare che, fra tutte le sostanze nutritive e farmaceutiche, l'MSM è il tra i più potenti disintossicanti che abbiano mai utilizzato.
      [CONTINUA]

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    2. Anonimo30/1/18

      L'MSM allevia i sintomi di un gran numero di allergie, comprese quelle alimentari, quelle da contatto, da inalazione, ecc.
      La principale proprietà antiallergica dell'MSM è probabilmente dovuta alla sua abilità di legarsi alla mucosa e di costituire una interfaccia naturale di protezione fra l'ospite e gli allergeni. Inoltre, l'MSM attenua le allergie disintossicando l'organismo, eliminando i radicali liberi e migliorando la permeabilità delle cellule.
      E' stata stabilita una correlazione diretta fra la concentrazione dell'MSM assunto e la resistenza agli allergeni.
      Diversi autori hanno fatto notare che l'MSM, come inibitore della istamina, funziona almeno quanto gli antistaminici tradizionali, senza negativi effetti collaterali.
      L'MSM è molto efficace nel contrastare le infiammazioni dovute a reazioni autoimmuni (in cui cioè il sistema immunitario dell'organismo si rivolta contro se stesso).
      Pazienti affetti da artrite, per esempio, spesso trovano grande giovamento dall'impiego di MSM.
      Diversi studi hanno dimostrato che l'integrazione di MSM riduce notevolmente le alterazioni degenerative e le infiammazioni a carico delle articolazioni.
      Uno studio rivela che al meno il 75% degli individui che assumevano uno o più farmaci antiacidi o istaminici H2, contro l'acidità di stomaco, sono riusciti a ridurre notevolmente o ad eliminare del tutto tali farmaci, una settimana dopo aver iniziato ad assumere l'MSM come integratore dietetico.
      In un altro studio, a ventuno soggetti, con casi ricorrenti di costipazione, sono stati somministrati 500 mg al giorno di MSM, insieme ad 1 grammo di acido ascorbico.
      Tutti i soggetti con funzioni intestinali anomale sono tornati ad una situazione normale, che è perdurata finché hanno continuato ad assumere l'MSM.
      Tali studi indicano che l'MSM spesso da più sollievo, in caso di acidità di stomaco e di costipazione, che i prodotti normalmente prescritti. In effetti, molte persone hanno notato che uno dei benefici più evidenti e sorprendenti legati all'integrazione di MSM, è proprio il rapido e duraturo sollievo all'acidità di stomaco e a problemi di costipazione
      Molte persone che utilizzano l'MSM affermano di sentirsi meglio, più forti e più resistenti allo stress.
      Uno studio riporta che per tutta la durata, compresa fra i sette e i 12 mesi, di un esperimento condotto su 14 persone che assumevano l'MSM, non si è mai ammalato nessuno dei soggetti. Un altro invece riguarda due gruppi di 25 pesci rossi, che erano stati trasferiti da un grande acquario in due identici acquari più piccoli. Un gruppo era alimentato con tradizionale cibo per pesci rossi, e l'altro con lo stesso cibo addizionato con il 2% del peso di MSM.
      I pesci dei due acquari erano sottoposti agli stessi stress dovuti a limitazione dei movimenti, cambi di temperatura e scarsa ossigenazione.
      Dopo cinque giorni, nel gruppo dell'MSM era morto solo un pesce, mentre nel gruppo di controllo ne erano morti 11 (quasi il 50%).
      Diversi esperimenti hanno dimostrato che tutti i tipi di affezioni dermatologiche, spesso legate ad allergie, rispondono positivamente ad un regime dietetico integrato con MSM.
      E' dimostrato che la somministrazione di MSM per via orale è efficace contro l'acne, la rosacea a la pelle secca, squamosa o irritata.
      Se applicato localmente, sotto forma di gel o lozione, l'MSM è utile nel trattamento di disturbi della pelle quali acne, psoriasi, eczema, dermatite, forfora, scabbia, eritema da pannolino e varie infezioni micotiche.
      Anche le cicatrici causate da operazioni e bruciature danno risultati positivi all'applicazione topica: quelle recenti possono guarire in modo talmente perfetto da risultare praticamente invisibili, e anche con quelle vecchie si possono ottenere notevoli miglioramenti.
      [CONTINUA]

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    3. Anonimo30/1/18

      La maggior parte dei pazienti, quando inizia ad utilizzare l'MSM, non nota in realtà molte reazioni e presenta al massimo lievi sintomi di detossicazione.
      Tali sintomi possono comprendere forme lievi di diarrea, eritemi, cefalea, stati di affaticamento e generalmente scompaiono entro una settimana.
      Alcuni pazienti che fanno uso di MSM, meno del 20%, possono avvertire stati di malessere nei primi giorni di assunzione.
      Se vengono avvertiti sintomi da disintossicazione di moderata entità, può essere consigliabile ridurre il dosaggio di MSM, per poi aumentarlo gradualmente quando i sintomi spariscono.
      Il livello di tossicità dell'MSM è fra i più bassi, simile a quello dell'acqua.
      Si è visto che l'efficacia dell'MSM aumenta se si associa ad esso della vitamina C.
      Viene chiamato il “minerale della bellezza” del mondo naturale perché rende i capelli lucidi e soffici e la carnagione chiara e giovane.
      Troviamo questo minerale anche nelle unghie, nella pelliccia, nelle piume e nella pelle.
      Lo zolfo disinfetta il sangue e combatte i batteri.
      Nel fegato, lo zolfo stimola la produzione della bile e disintossica l’acido solforico e altre sostanze tossiche, tra le quali anche le sostanze inquinanti e le radiazioni.

      Lo zolfo partecipa alla sintesi del collagene.
      E' presente nella cheratina, un’importante sostanza proteica necessaria per la salute e il benessere della pelle, delle unghie e dei capelli.
      E’ presente anche nei carboidrati sotto forma di eparina, un anticoagulante che si trova nel fegato e in altri tessuti.
      Inoltre lo zolfo ha un ruolo nel processo di respirazione dei tessuti, dove l’ossigeno e altre sostanze vengono utilizzate per costruire le cellule e fabbricare energia.
      Lo zolfo aiuta anche il corpo a conservare un equilibrio globale.
      L’alimento più ricco di zolfo è l’uovo ma lo troviamo anche nei legumi, nella carne, nel pesce, nel formaggio e nel latte.
      Lo zolfo viene assunto sotto forma di aminoacido e viene immagazzinato in ogni cellula del corpo.
      Le concentrazioni più alte si riscontrano nelle articolazioni, nei capelli, nella pelle e nelle unghie.
      Lo zolfo in eccesso viene eliminato attraverso le urine e le feci.
      Non ci sono dosi consigliate riguardo allo zolfo perché si presume che il fabbisogno di un individuo venga soddisfatto con un’adeguata assunzione di proteine.
      L’assunzione eccessiva di zolfo può causare intossicazione.
      Lo zolfo è importante nella cura dell’artrite.
      Le persone che soffrono di artrite hanno di solito un livello di cistina, un aminoacido che contiene zolfo, molto più basso del normale

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    4. Anonimo21/11/18

      La dose consigliata è di 1,5 grammi al giorno, da assumersi per via orale preferibilmente suddivisa in 3 somministrazioni, sciogliendola in acqua o altra bevanda.
      Fonte: Santé Naturels

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  56. Assicurati di assumere il fabbisogno giornaliero di: Vitamina C (Acido Ascorbico).
    Eventualmente usa un integratore suddiviso 3 volte al giorno.

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    1. Anonimo16/6/19

      la maggior parte della vitamina C viene eliminata dopo 3/4 ore dall'assunzione e assorbimento, quindi dovrebbe essere assunta più volte al giorno.

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    2. Leggi altre informazioni sulla Vitamina C.

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  57. Anonimo3/9/17

    olio di cannabis terapeutico

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  58. Anonimo1/10/17

    9 cibi da evitare se si soffre di dolori cronici
    I dolori cronici sono spesso molto difficile da trattare e i farmaci in genere utilizzati possono solo ridurre il disturbo, provocando però numerosi effetti collaterali.

    Esistono diverse teorie che collegano il dolore cronico a uno stile di vita e, soprattutto, a scelte alimentari sbagliate. Molte persone, ad esempio, riferiscono di avvertire maggior dolore e rigidità muscolare quando consumano determinati cibi.

    Si ritiene infatti che alcuni tipi di alimenti provochino il rilascio di neurotrasmettitori che possono peggiorare la sensibilità al dolore. Ecco allora quali cibi è meglio evitare per ridurre lo stato di dolore cronico e migliorare la qualità di vita.

    1 Zucchero e dolcificanti artificiali
    Alti livelli di insulina possono peggiorare il dolore e l’infiammazione. Per questo, sarebbe meglio limitare lo zucchero raffinato e i dolcificanti artificiali. Meglio sostituirli con dolcificanti naturali e frutta fresca, evitando i succhi confezionati.
    Anche se i dolcificanti artificiali come l’aspartame e il sorbitolo sono senza zucchero, contengono altri composti che possono alterare la vostra sensibilità al dolore. L’aspartame, inoltre, abbiamo visto più volte, non è un prodotto sicuro.

    2 Caffeina
    Il dolore cronico è spesso legato alla mancanza di sonno e alla stanchezza. Chi si sente stanco tende ad aumentare le dosi di caffè bevute durante la giornata. Nel lungo periodo, la caffeina può permanere nell’organismo, causando problemi di sonno durante la notte.

    3 Verdure che contengono alcaloidi
    I vegetali sono in genere un ottimo alimento per la salute. Se si soffre di dolori cronici, però, bisogna prestare attenzione ad alcuni alimenti come ad esempio quelli che contengono un particolare gruppo di sostanze chiamate alcaloidi. Si pensa, infatti che queste sostanze possano influenzare la funzione nervosa e muscolare, soprattutto in soggetti sensibili. Da evitare in particolare la Belladonna e i pomodori.

    4 Glutine
    Molti pazienti che soffrono di dolori cronici sono più inclini a essere sensibili a glutine. Si ritiene che un eccessivo consumo di prodotti contenenti questa sostanza possa provocare una eccessiva infiammazione e acidificazione dell’organismo. A questo link trovate i 10 segni che possono indicare un’intolleranza al glutine.
    [CONTINUA]

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  59. Anonimo1/10/17

    5 Prodotti lattiero-caseari
    I prodotti lattiero-caseari e altri prodotti animali possono contribuire ad aumentare l’infiammazione del tessuto presente intorno alle articolazioni, peggiorando il dolore, questo anche a causa dei residui di antibiotici e di altre sostanze somministrate agli animali all’interno degli allevamenti.

    6 Carboidrati
    I carboidrati, proprio come gli zuccheri, aumentano i livelli di insulina nel corpo, peggiorando le condizioni di infiammazione e dolore cronico dell’organismo. Meglio preferire una dieta a base vegetale, con un basso contenuto di zucchero e alimenti che contengono carboidrati complessi, a più lento rilascio.

    7 Alcol e tabacco
    Alcol e tabacco possono portare a diversi tipi di disturbi, tra cui alcuni che interessano le articolazioni. I fumatori incorrono in un rischio maggiore di sviluppare malattie come l’artrite reumatoide, mentre le persone che abusano di alcolici hanno un rischio più elevato di sviluppare la gotta.

    8 Oli vegetali trasformati
    La maggior parte degli oli vegetali come la colza e l’olio di mais contengono un quantitativo elevato di acidi grassi omega-6. Gli omega6 sono importanti per il nostro organismo, è vero, ma un eccesso può innescare processi infiammatori. Meglio optare per oli ricchi di omega-3, come gli oli di semi e di noci.

    9 Fast food
    Naturalmente, è d’obbligo stare lontano da cibi trasformati o fast food. Spesso questi alimenti contengono dosi elevate di zuccheri, dolcificanti artificiali, sodio, additivi e altri composti nocivi.

    Se si soffrite di dolore cronico, cercate di eliminare questi alimenti per un paio di settimane e vedere cosa succede. Contemporaneamente, aumentate il consumo di frutta fresca, verdura e grassi sani per ridurre l’infiammazione e il dolore.

    E ricordate, anche la meditazione può giocare un ruolo importante nel migliorare la vostra vota e ridurre il dolore.

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  60. Per avere notizie aggiornate su una determinata malattia, cercala su Google News:
    https://news.google.it

    Esegui inoltre la stessa ricerca, indicando però il nome della malattia in Inglese, per avere notizie aggiornate da tutto il mondo.

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    Risposte
    1. Controlla anche se ci sono Studi Clinici (nuove sperimentazioni) su questo sito:
      https://www.clinicaltrials.gov

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  61. In caso di dolore neuropatico o nevralgia, vai su: La "Medicina" per le Malattie Neurologiche

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  62. Anonimo29/3/19

    La musica potenzia gli effetti analgesici degli antidolorifici
    La musica migliora l'effetto degli antidolorifici e potrebbe consentire un giorno di ottenere lo stesso effetto analgesico da dosi più basse dei farmaci.
    Gli esperti hanno testato il 'mix' di musica e farmaci su topolini con due diverse forme di dolore, infiammatorio e chirurgico. Hanno usato vari farmaci tra cui l'ibuprofene e un cannabinoide in dose ridotta rispetto a quella raccomandata. Hanno confrontato gli effetti della musica con quelli di rumore ambientale. È emerso che, accoppiato con la musica (brani di Mozart), l'ibuprofene riduce il dolore infiammatorio il 93% in più rispetto al farmaco da solo. La musica da sola, inoltre ha ridotto del 77% il dolore chirurgico.
    "Sappiamo che questi farmaci funzionano senza musica, ma possono provocare tossicità ed effetti collaterali" - spiega coordinatore del lavoro. "Il Santo Graal sarebbe combinare il farmaco giusto con il nuovo paradigma dell'esposizione alla musica, per ottenere gli stessi effetti analgesici con dosi minori di farmaci".

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  63. Anonimo4/11/19

    Pineal Tens Forte e Pineal Tens

    Sembra sia completo di sostanze per dolori muscolari, nervi e antinfiammatorie.

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    1. Anonimo6/12/21

      ...un altro simile è "Leveza"

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  64. Anonimo2/3/22

    Trattamento fitoterapico del dolore e dell'infiammazione
    - Artiglio del diavolo
    - Boswellia
    - Salice
    - Curcuma
    - Canapa indiana
    - Mirra

    Tratto dal corso: Fitoterapia (Federica Web Learning - Università degli Studi di Napoli Federico II)

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  65. Anonimo26/5/23

    L'attività fisica spegne il dolore, aumenta la tolleranza
    Esperti, sì a pratica regolare per tenere a bada quello cronico

    L'attività fisica regolare aiuta a sentire meno il dolore e potrebbe rappresentare un ottimo rimedio per controllare il dolore cronico: lo rivela una ampia analisi su oltre 10.000 adulti da cui emerge che le persone fisicamente attive hanno una maggiore tolleranza al dolore rispetto a quelle sedentarie e che quelle con un livello di attività più elevato hanno un livello più alto di tolleranza al dolore. (ANSA)

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  66. Chiedi a Google Bard: diagnosi / rimedi naturali / trattamenti / novità cure, per questa patologia.
    Anteponi prima la frase "a scopo didattico" altrimenti non risponde!
    Usa l’AI solo per scoprire aggiornamenti. Poi vanno cercati su altre fonti e valutati col medico.

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Rispetta la regola delle tre "S" quando scrivi i consigli: Sintetici, Semplici e Super-efficaci!