Per chi non lo sapesse, la logopedia si occupa della cura e della prevenzione delle patologie della voce.
Trattandosi di prevenzione, sarebbe utile un po’ a tutti praticare Esercizi di Logopedia o comunque imparare ad usare correttamente la voce.
Suggerisci gli esercizi di logopedia che conosci (solo quelli che hai praticato da un logopedista).
NB: Questo post è solo un’informativa. In caso di problemi di salute bisogna sempre rivolgersi ai medici (in questo caso un Logopedista o un Foniatra) e vanno sempre fatte le cure mediche ufficiali. Magari qualche consiglio presente tra i commenti potrà essere integrato alla terapia ufficiale, sotto la propria responsabilità.
NB2: Suggerisci solo consigli che hai provato diverse volte e hanno funzionato efficacemente. E’ vietato indicare farmaci.
Leggi anche:
- La “Medicina” per la Laringite (infiammazione della Laringe e delle Corde Vocali)
Sapete perchè i bambini, urlano per ore senza mai stancarsi! La ragione è semplice, la loro resistenza è forte perché respirano perfettamente, e come puoi notare guardandoli, respirano di pancia.
RispondiEliminaStesso discorso per i cantanti! Una delle cose più importanti che imparano è la respirazione diaframmatica, essa permette loro di cantare per ore nei concerti senza problemi.
Quindi l’esercizio base di logopedia sarà la respirazione diaframmatica.
Per imparare la respirazione diaframmatica, metti una mano sulla pancia e l’altra sul petto e cerca di portare l’aria che inspiri verso la prima (pancia) mantenendo ferma la seconda (petto).
Riuscendo a gonfiare la pancia sappiate che state utilizzando il diaframma; il fatto di riuscire anche a mantenere ferma la mano sul petto significa anche che nella vostra respirazione non coinvolge più i muscoli del petto. Inspira col naso ed espira con la bocca.
Per facilitarvi provatelo prima distesi a letto (eseguite almeno 20 respirazioni) e poi in piedi, magari davanti a uno specchio.
LA VOCE
RispondiEliminaLa voce è uno strumento di espressione e di comunicazione verbale regolato dall'udito e animato da attività fisiche, psichiche e volitive. Esistono diversi modelli di interazione vocale, classificati a seconda di:
• Strumento vocale
• Espressività della voce
• Circostanze del suo utilizzo
• Intenzionalità del soggetto
L'ultima classificazione è secondo la pragmatica, cioè secondo l'intenzionalità che il soggetto vuole realizzare: distinguiamo cosi la voce proiettata, non proiettata e di pericolo.
Funzionamento vocale
La voce è il prodotto di due forze fra di loro antagoniste: la prima è data dalla colonna d'aria espiratoria diretta dal basso in alto, la seconda è costituita dalle corde vocali vere, che nei loro movimenti di adduzione, tensione e vibrazione oppongono resistenza alla fuoriuscita della colonna espiratoria. L'amplificazione e la risonanza, che contribuiscono al timbro vocale di ciascun individuo, avvengono nei risuonatori. Gli organi risuonatori sono il faringe, la cavità orale, la cavità nasale e i seni paranasali e la loro combinazione determina il particolare e caratteristico suono della voce di ciascuna persona.
I parametri della voce
Ogni variazione della voce si riconduce alla modificazione delle tre qualità acustiche del "suono vocale"
• Frequenza o altezza tonale fondamentale: la tonalità utilizzata più comunemente
• Intensità
ANATOMIA
La voce è una funzione che ci distingue dagli altri esseri viventi, è un sistema integrato dato dall'integrazione dei seguenti apparati:
• mantice
• vibratore (laringe)
• risuonatori
La fonazione avviene grazie all'espirazione attiva, definita soffio espiratorio. Nella respirazione calma i polmoni si riempiono per azione dei muscoli inspiratori e si vuotano grazie al ritorno dei medesimi nella posizione dí riposo. Durante la fonazione l'aria percorre il percorso inverso, per avvicinare il laringe con una pressione e una velocità regolate in funzione della voce da produrre. La fonazione determina un ritmo respiratorio particolare, che si distingue dalla respirazione rilassata in quanto il tempo espiratorio assume un ruolo attivo e prolungato rispetto al tempo inspiratorio.
Modalità del soffio fonatorio
La respirazione si definisce in base al distretto muscolare interessato:
• toracica o costale superiore
• costo-diaframmatica
• addominale
Laringe
La laringe è l'organo principale della voce. E' collocata all'estremità superiore del tubo tracheale e ha tre funzioni principali:
1. sfinterica
2. respiratoria
3. fonatoria
Durante la fonazione, avviene l'accollamento posteriore e la vibrazione della mucosa che le ricopre.
La voce
Tre fattori interagiscono per determinare le frequenze o tonalità del suono prodotto:
• Diametro delle corde vocali
• Lunghezza della corda
• Grado di tensione
Teorie di oscillazione cordale
La teoria più importante sulla cinesi cordale è la: Teoria Muco-ondulatoria e Mioelastica completata.
Le cavità di risonanza (risuonatori)
• Ipofaringe
• Orofaringe
• Rinofaringe
• bocca
• fosse nasali
Organi articolatori
Sono costituiti da:
• Velo palatino
• Lingua
• Guance
• Labbra
Patologie benigne
Si definisce disfonia un'alterazione della voce caratterizzata da sintomi soggettivi, percepiti dalla persona, e da sintomi oggettivi, percepiti dagli altri. E' classificata in organica o disfunzionale; l'assenza completa di voce va invece sotto il nome di afonia. Se la produzione della voce è alterata per periodi prolungati, superiori ai dieci giorni, si consiglia di rivolgersi all'otorino per una visita di controllo.
[CONTINUA]
Basi per un buon uso vocale
RispondiEliminaRequisito più importante è la coscienza dello stato di funzionamento del proprio organo vocale che permetta una gestione personale ed autonoma della propria spesa lavoro. Un accorto ed articolato utilizzo di sé è fondato sulla consapevolezza ed il controllo di: postura, autoascolto, eventuale presenza di sensazioni dolorose localizzate, respirazione costo-diaframmatica ed infine coscienza dei propri limiti vocali. E' necessario sapere quando fermarsi e non insistere con l'uso della voce se:
• Compare necessità di raschiare
• La Voce diventa rauca e disfonica
• La Voce non tiene, fatica a portare a termine la giornata lavorativa
• Al termine della fonazione o durante compaiono dolori al collo o oppressioni toraciche
• Durante la fonazione si ha la necessità di tossire
IGIENE VOCALE
Bandire dalla quotidianità alcuni comportamenti nemici della voce non significa necessariamente sottoporsi a rinunce, ma scoprire delle alternative.
1. Evitare malmenage (grida) e surmenage vocale.
2. Moderare l'uso della voce durante gli stati flogistici
3. Evitare di parlare con intensità elevata e in ambiente troppo rumoroso e grandi
4. Parlare a distanza ravvicinata in modo che la lettura labiale sia d'ausilio alla comunicazione
5. Evitare di parlare durante o subito dopo lo sforzo fisico
6. Evitare le prolungate emissioni sussurrate o bisbigliate, portatrici, nel caso in cui si incrementi l'intensità di bisbiglio, di contratture fonatorie laringee ed extralaringee.
7. Evitare i raschiamenti di gola e tosse stizzosa, nel caso di estrema necessità farli in modo moderato e meno frequentemente possibile
8. Evitare le discussioni animate e gli urli
9. Respirare frequentemente, effettuando molte pause nella conversazione
10. Riguardarsi dai raffreddamenti e dai cambiamenti bruschi di temperatura.
11. Comprendere che i propri mezzi vocali non sono illimitati.
POSTURA
La verticalità è indispensabile per il libero passaggio dell'aria attraverso il vocal-tract, ed è una caratteristica che distingue l’uomo dalle altre specie animali. Il bacino è in posizione simmetrica (non basculato), la colonna vertebrale riveste perfettamente il suo ruolo di sostegno, completa libertà di movimento degli arti, della testa, del collo e del torace. Le spalle sono "riposate" e l'impressione generale è di stabilità, I'individuo è diritto pur essendo rilassato.
Esercizi
• La sfinge. Di fronte allo specchio, verticale, si ruota la testa a destra e a sinistra mantenendo lo sguardo fisso e verificando che non segua la testa nei suoi spostamenti. Le spalle e il resto del corpo non devono girarsi e testa e corpo devono essere uno il prolungamento dell'altro.
• Il sospiro dei samurai. Inspirare attivamente dal naso con elevazione del torace e espirazione passiva dalla bocca con ritorno del torace nella posizione giusta. Verificare che: le coste non siano divaricate, schiena e viso siano verticali, spalle passive, l'espirazione non deve determinare alcun disequilibrio.
• Il rollio. Consiste in un passaggio di peso lateralmente; gambe divaricate, di fronte allo specchio, si sposta il peso in modo che rimanga solo sulla gamba destra e poi solo su quella sinistra.
• Esercizio dei 5 cardini. Si distinguono cinque tappe per passare dalla postura verticale all'attitudine di flessione anteriore massima del corpo. Il passaggio da una tappa all'altra consiste in una postura ben definita sul piano fisico e su quello psicologico.
1. CARDINE: articolazione testa-collo riflessione;
2. CARDINE: articolazione collo-torace riflessione profonda;
3. CARDINE: centro-schiena avvilimento;
4. CARDINE: a livello della vita spossatezza;
5. CARDINE: articolazione dell'anca crollo.
Si segue con il ritorno graduale, rivivendo le posture
[CONTINUA]
Leggi anche: Controllo della Postura ed Esercizi per Correggerla
EliminaRESPIRAZIONE
RispondiEliminaLa respirazione costo-diaframmatica si basa sul movimento del diaframma, muscolo in parte controllabile grazie alla sua componente volontaria. Durante l'inspirazione (attiva) il diaframma si abbassa e si ha un'espansione della zona alto addominale e della zona costale inferiore, durante l'espirazione (passiva) il diaframma risale e la zona rientra. Non vi è nessun movimento superiore.
Esercizi
1. Inspirazione lenta e mediamente profonda per il naso, espirazione lenta per la bocca
2. Inspirazione lenta per il naso, pausa in apnea di qualche secondo, espirazione lenta per la bocca
3. Inspirazione lenta per il naso , espirazione per la bocca in 3, 4, 5 soffi
4. Inspirazione lenta per il naso , espirazione per la bocca articolando in modo afono le vocali (a - e - i - o - u)
5. Inspirazione lenta per il naso , espirazione veloce per la bocca
6. Inspirazione veloce per il naso , espirazione lenta per la bocca
7. Inspirazione lenta per il naso , espirazione per emettendo il rumore del vento (fffff...)
8. Inspirazione lenta per il naso , espirazione per la bocca emettendo il rumore del mare (sc )
9. Inspirazione lenta per il naso , espirazione per la bocca emettendo il suono del silenzio (sssssssssss
10. Soffio del drago: inspirazione emettendo una fffff al contrario, espirazione emettendo una scccc....
11. Il sagittario: senza violenza e sforzo scoccare tanti soffi come fossero frecce verso un bersaglio(variazioni di ritmo, intensità, velocità)
12. Inspirazione in più tempi
FONAZIONE
La riabilitazione della voce ha lo scopo di:
• Migliorare la comunicazione orale
• Ridurre lo sforzo
• Adeguare la voce a necessità personali, sociali e professionali.
L'obiettivo è ottenere la migliore voce possibile, il che non significa sempre una voce senza deviazioni. Gli esercizi sono suggerimenti di lavoro che enfatizzano e privilegiano determinati parametri vocali; la voce tuttavia rappresenta un tutt'uno e la sua divisione costituisce una semplificazione didattica. La rieducazione vocale comporta due parti distinte e complementari:
1. Esplorazione e sperimentazione del soggetto rispetto alle sue possibilità vocali reali e apprendimento delle informazioni date dal rieducatorie;
2. Trattamento del circolo vizioso dello sforzo vocale, quando è presente;
Voce cantata
Gli esercizi necessitano di una tastiera per lavorare su tonalità precise.
Suoni agevolatori
a) Suoni nasali. Emissione della "m" con bocca chiusa, "n" o "gn" continui, sostenuti, modulati o in scale. Obiettivo: addolcire l'emissione, ridurre lo sforzo laringeo, aumentare i tempi di fonazione, migliorare la proiezione vocale. Variazioni: isolati o associati alla masticazione, a vocali, a scale e glissati; dissociare intensità e frequenza; schiocco della lingua.
b) Suoni fricativi. Emissione dei suoni "f", "s" o "sc" continui (corrispondenti sonori). Associare il passaggio sordo - sonoro. Obiettivo: dissociare intensità e sforzo laringeo, addolcire l'attacco vocale, appoggio diaframmatico. Variazioni: emissione isolata o continua, associata al movimento cervicale, modulazione, scale e variazioni d'intensità; sorde - sonore in modo concatenato; brevi emissioni sorde "ssssss" con aumenti pressori di aria.
c) Suoni vibranti. Emissione sonora con vibrazione della lingua "rrrrrrrr..." o "trrrrrr " o delle labbra "brrr....." Obiettivo: mobilizzare la mucosa, ridurre lo sforzo laringeo, appoggio diaframmatico, riscaldamento della voce, riduzione delle fessure e della costrizione della glottide, proiezione vocale. Variazioni: emissione sostenute, modulazione in scale e variazioni d'intensità; associate alle vocali; glissate; associate ai movimenti della testa.
[CONTINUA]
Tecniche di cambiamento di postura
RispondiEliminaMirano all'armonia tra comunicazione orale e comunicazione corporale.
• Dislocamento linguale. Posteriorizzazione, anteriorizzazione ed esteriorizzazione della lingua per sfruttare maggiormente la cavità orale e impostare un'articolazione corretta e chiara.
• Emissione a bocca aperta. Suoni isolati con la bocca il più aperta possibile, per ampliare le cavità di risonanza.
• Cambiamento della testa. Spostamenti della testa per migliorare l'avvicinamento vocale sulla linea mediana, favorire il rilassamento. Esercizi cervicali sonorizzati. Emissione con movimento della testa e del collo (ES: il "sì", il "no", il "forse", i "circoli" associando rotazione delle spalle)
Tecniche con utilizzo di parlare concatenato salmodiato
E' utilizzata per raggiungere un miglioramento globale dell'emissione, associato ad un risparmio energetico.
a) Voce salmodiata. Produzione di un'emissione simile a quella dei salmi nelle Chiese. Si producono suoni come i giorni della settimana, i mesi dell'anno i numeri con emissione ripetuta nell'intensità e nell'altezza, o sequenze articolatorie. Obiettivo: Chiusura vocale in modo dolce e rilassato, diminuzione dello sforzo e rottura del modo abituale di parlare di ciascuno.
b) Modulazione di frequenza e intensità
c) Lettura di sole vocali
d) Masticazione
Voce salmodiata
Vocali
OOOAAAIII...
OOOIIIEEE...
AAAOOOIII...
AAAIIIOOO...
IIIOOOAAA...
IIIAAAOOO...
OOOAAAIII…
OOOAAAIII…
AAAOOOIII…
AAAIIIOOO…
IIIOOOAAA…
IIIAAAOOO…
Sillabe
MI MI ME MI MI ME MI MI MA MI MI MA MI MI MO MI MI MO MI MI MU MI MI MU ME ME MI ME ME MI ME ME MA ME ME MA ME ME MO ME ME MO ME ME MU ME ME MU
Parole
MONDO-MOLO-MORO-MODO-MOTO-MURO-MULO-MUSO-MUCO-MOSSO- NUDO-NONNO-NODO-NOCE-NOTO-NUOVO-NULLO-NUOTO-FOLTO-FORO-FONO-FOGLIO-FUMO-FONDO-FUSO-FUOCO-VUOLE-VOLO-VOGLIO-VOLTO-VOTO-VUOTO-SOLO-SONO-SOGNO-SUDO-SUNTO-SOGLIO-SONNO-SUONO-SOLO-SULLO-USO-UOMO-UNO-UFO-UOVO-OLMO-ONDA-OMBRA-ONTA
Filastrocche
Filastrocca brontolona, brontola il tuono quando tuona,
brontola il mare quando ha in testa di preparare una tempesta,
brontola il nonno: “Ah, come vorrei ritornare ai tempi miei…
Schema riabilitativo
a. Respirazione
b. Postura
c. Rilassamento
d. Esercizi vocali:
• suoni nasali
• suoni nasali associati a vocali
• suoni nasali associati ai movimenti della testa e delle spalle
• suoni fricativi con variazioni
• suoni vibranti
• masticazione con variazioni di tonalità
• attacchi dolci
• emissione di vocali accoppiate, con variazioni
• sillabe monotone e con variazioni
• voce salmodiata con numeri, mesi, giorni, filastrocche, scioglilingua
• voce declamata con sillabe, numeri, mesi, giorni, filastrocche, scioglilingua, frasi
• voce parlata, utilizzando le tecniche vocali acquisite correttamente
• simulazione della situazione lavorativa.
Esiste un software denominato MDVP (Multi-Dimensional Voice Program) per la valutazione acustica della qualità della voce, calcolando più di 22 parametri su una singola vocalizzazione.
RispondiEliminaPurtroppo non riesco a trovarlo. Se qualcuno lo trova, postasse il link. Grazie
Una determinazione quantitativa ed oggettiva della disfonia, ad oggi può essere ottenuta con l’analisi elettroacustica e multiparametrica del segnale vocale.
EliminaL’analisi acustica consente di applicare tecniche di feed-back visivo, aumentando così la compliance del paziente nella comprensione della propria affezione e nella approvazione del trattamento proposto dal logopedista.
Lo spettrografo digitale più diffuso a livello internazionale è il Kay Computerized Speech Laboratory (CSL), supportato dal software di base Multi Dimensional Voice Program (MDVP). Esistono però anche altri prodotti (Dr. Speech - SoundScope - SAV - Wavesurfer - TF32 - Praat) che consentono, in ambiente Windows e/o Macintosh, di catturare e/o analizzare il campione vocale attraverso un Personal Computer.
Sebbene ampiamente citato nella letteratura internazionale, il CSL, a causa del costo estremamente elevato, non è facilmente disponibile negli ambulatori e nei servizi di riabilitazione, sia ospedalieri che territoriali, né talvolta in sede diagnostica. Proprio per questo motivo sarebbe auspicabile una sempre maggiore diffusione dei software di elaborazione del segnale a basso costo. Tra questi, uno strumento rapidamente accessibile e particolarmente semplice da utilizzare è il Praat. Il software è open source, ed è disponibile gratuitamente al sito www.Praat.org.
Esiste un forum online in cui gli utenti possono chiedere chiarimenti e possono comunicare direttamente con i creatori del software http://uk.groups.yahoo.com/group/Praat-users.
Articolo completo: https://www.fli-lazio.it/images/allegati/rivista/logopedia_imp_1_14_low2.pdf
Principali Esercizi di Logopedia:
RispondiEliminaQuesti esercizi vanno eseguiti ovviamente con respirazione diaframmatica.
Bisogna stare rilassati e le spalle non devono sollevarsi.
Le prime volte, quando inspiri aria, metti una mano sul fianco per assicurarti che si gonfi il diaframma.
Respira frequentemente quando parli. Non andare mai in riserva d’aria.
Disteso a letto:
- inspirare dal naso e soffiare dalla bocca (le guance non devono gonfiarsi)
- inspirare dal naso ed emettere il suono del silenzio: SSSSSSSSSS
- inspirare dal naso ed emettere il rumore del vento: FFFFFFFFFF
- inspirare dal naso ed emettere il rumore del mare: SCCCCCCCCC
seduto sulla sedia con gomiti sulle gambe:
- Ripetere gli esercizi elencati
- Emettere FFFFF e senza fermarsi SSSSS
- Emettere SSSSS e senza fermarsi SCCCC
- Emettere FFFFF, senza fermarsi SSSSS e senza fermarsi SCCCC
Emetti MMMMM (a denti aperti e a labbra strette ma non chiuse)
Emetti MAAAA
Emetti MEEEE
Emetti MIIII
Emetti MOOOO
Emetti MUUUU
Emetti NNNNN
Girando la testa da sinistra a destra e viceversa emetti FFFFF poi SSSSS poi SCCCC e infine senza fermarsi FFF SSS SCC
Esercitati nella lettura a voce alta, con respirazione diaframmatica, spalle rilassate e senza andare in riserva d’aria.
PS Prendi l’abitudine di non parlare troppo veloce.
La disfonia può anche essere causata da reflusso gastroesofageo.
RispondiEliminaLeggi questo post:
La “Medicina” per il Mal di Stomaco e la Gastrite
Esiste una correlazione tra l’ansia e la disfonia.
RispondiEliminaDai uno sguardo a questi link:
- Consigli contro l’Ansia
- Tecniche di rilassamento (tra cui il Training Autogeno e la Meditazione)
- E' la lentezza il segreto della felicità
- La “Medicina” per il Buon Umore
- Downshifting - Lavorare di meno e Vivere di più
Il rilassamento è altrettanto importante. Un momento della giornata dedicato a meditazione, yoga, attività che consigliamo in particolare a persone ipercinetiche. (ANSA)
Elimina- Il videocorso "La Tua Voce" è un percorso di apprendimento dell'uso corretto della voce:
RispondiEliminahttp://www.logopedista.it/disfonia.html
- Il Videocorso "Rotacismo" per chi vuole migliorare la propra dizione e comprensibilità compromessa dal rotacismo (erre moscia):
http://www.logopedista.it/rotacismo.html
Il cloruro di magnesio cura praticamente tutto… già si sapeva dal 1915, grazie alla scoperta del professor Pierre Delbet… ma nessuno ci ha mai informato, dato il costo irrisorio perché è uno scarto del sale.
RispondiEliminaIl Cloruro di Magnesio aiuta a curare “epilessie, distrofie, sclerosi, poliomielite, tumori, asma, bronchite cronica, broncopolmonite, enfisema polmonare, influenza, pertosse, raucedine, affezioni dell’apparato gastrointestinale, malattie cervicali, tensioni neuro muscolari, artriti, sciatiche, dolori ai muscoli, calcificazioni, osteoporosi, depressioni, ansie, paure, mali di testa, febbri, fuoco di sant’Antonio, orticarie, tetano (anche quando il paziente è già rigido), morsi di vipera (lavare anche la ferita), rabbia, parotite, scarlattina, rosolia, morbillo e le altre malattie dell’infanzia”.
Preparazione:
- Sciogliere 33g di cloruro di magnesio in 1 litro d'acqua
- Usare una bottiglia di vetro scura. Non utilizzare bottiglie di plastica
- 1 dose corrisponde a una tazzina da caffè (circa 62,5 ml)
- Assumere fino a 3 dosi al giorno, prima dei pasti, per curare patologie
Prevenzione:
Dopo i 40 anni l’organismo assorbe sempre meno magnesio, producendo vecchiaia e dolori, perciò deve essere preso secondo l’età:
- dai 40 ai 55 anni: mezza dose al mattino, prima della colazione
- dai 55 anni ai 70: una dose al mattino, prima della colazione
- dai 70 ai 100 anni: una dose al mattino ed una alla sera, prima dei pasti
*** Esami Diagnostici ***
RispondiEliminaPer ogni tipo di patologia, sono del parere di farsi prescrivere dal medico, prima di una terapia, tutti i dovuti esami diagnostici, poiché ritengo siano molto più affidabili dell'opinione di qualunque medico esperto.
Per la patologia in oggetto ecco i principali esami:
- laringoscopia a fibre ottiche (permette di vedere la laringe e le corde vocali in essa contenute)
*** Rilascio dei Trigger Points ***
RispondiEliminaIl rilascio dei Trigger Points è una tecnica che permette di risolvere stati dolorosi muscolo-scheletrici.
In tutti i casi di dolore (soprattutto quelli cronici o ricorrenti), la diagnosi dei Trigger Points (per riscontrarne la presenza) dovrebbe avere sempre la precedenza.
Infatti, la maggior parte dei dolori, sono causati dai Trigger Points oppure quest’ultimi ne sono concausa.
In caso di dislessia vale la pena verificare problemi miofasciali all'orecchio interno.
Ecco come procedere:
1. Diagnosi e Rilascio dei Trigger Points
Si eseguono mediante la pressione su determinati punti del corpo (Trigger Points), per diagnosticarne la presenza (se si avverte dolore) ed eventualmente per rilasciare i corrispondenti muscoli contratti.
Consiglio la lettura di questo libro: Il Manuale della Terapia dei Trigger Point - Clair Davies
2. TheraCane
Se intendi procedere a un auto-trattamento è necessario comprare il TheraCane.
Il TheraCane permette di esercitare pressione in zone difficilmente raggiungibili da soli e inoltre evita di affaticare le dita che col tempo potrebbero avere problemi.
3. Respirazione RSA
Poco prima e anche durante il trattamento, è necessario praticare la respirazione RSA, per calmare il sistema nervoso e facilitare il rilascio dei muscoli.
L’RSA viene illustrato nel dettaglio nel post Tecniche di Rilassamento
4. Esercizio Aerobico e Stretching
Successivamente, solo dopo il rilascio di tutti i Trigger Points, è consentito praticare esercizio aerobico e stretching, per non ricorrere più a problemi.
5. Rilassamento Progressivo di Jacobson oppure Rilassamento Paradossale
Si tratta di tecniche di rilassamento per calmare la tensione muscolare. Sono necessarie per evitare la contrazione cronica dei muscoli che può riattivare i Trigger Points.
Anche queste sono illustrate nel post: Tecniche di Rilassamento
6. Trigger Point e Alimentazione
Anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nell’ambito dei Trigger Points.
Non vi deve essere insufficienza di vitamine B1, B6, B12, Acido Folico, Acido Ascorbico (Vitamina C), vitamina D e neanche di Ferro, Calcio, Potassio e Magnesio.
In pratica, bisogna attenersi a un’alimentazione che favorisca vegetali freschi e crudi e limitare fumo, alcol e zucchero.
Esercizi specifici per chi non riesce a respirare con l'addome:
RispondiEliminaa) Esercizio con una sciarpa/foulard: allacciare una sciarpa/foulard intorno all'addome; spingere l'addome all'infuori in maniera da allargare la sciarpa/foulard. Ripetere più volte. I muscoli del corpo hanno una loro "memoria", per cui questo esercizio è utile per facilitare una respirazione addominale. Può essere ripetuto varie volte al giorno. La respirazione durante quest'esercizio deve essere completamente "sconnessa" dall'esercizio muscolare (la domanda più comune è: «devo inspirare mentre spingo i muscoli all'infuori?»), bisogna concentrarsi esclusivamente sul movimento dei muscoli.
b) Esercizio con un libro: da sdraiati, con la testa appoggiata su un solo cuscino o anche senza cuscino, appoggiare un libro sull'addome. Rilassandosi, inspirare ed espirare in maniera che il libro si sollevi lievemente con ogni inspirazione. Anche quest'esercizio può essere ripetuto più volte al giorno.
Tratto da: Attacco all'asma: ...e non solo - di Fiamma Ferraro