Felicità e Ottimismo

La Felicità e l’Ottimismo sono alla base del divertimento e del benessere.
Suggerisci in questo post i tuoi consigli per essere felici e ottimisti.

87 commenti:

  1. Anonimo21/6/15

    Ecco quindi 3 semplici esercizi per imparare a creare il buonumore:

    1. Assumere una postura da persona allegra
    Cercate di tenere le spalle, le braccia e le gambe aperte sorridendo per qualche secondo con la bocca aperta e con lo sguardo rivolto verso l'alto. Non vi prenderanno per matti, no. Ma capirete sin da subito che l'abbiamo acquisita fin dall'infanzia. E allora tornate bambini e ripetete più volte l'esercizio soprattutto quando sentite di stare acquisendo una postura di chiusura che non aiuta a migliorare l'umore.

    2. Respirare con diaframma e sorriso
    partendo dal buttare fuori l'aria, spingendo in dentro la pancia. In questo modo si svuotano quasi completamente i polmoni. Prendete poi aria dalla bocca continuando a sorridere (in questo modo si ha come l'impressione di aver reagito all'effetto di una sorpresa positiva); prendete più aria permette di scoppiare a ridere. Ripetete da 3 a 10 volte.

    3. Parlare da persona allegra
    Il segreto? Convertite le tipiche frasi di sfiducia e di demotivazione in frasi comiche, motivanti. Per esempio, evitate di dire "oggi ho avuto una giornata pesante", sostituendolo con "ho avuto una giornata sfidante". Cambiare il proprio vocabolario, infatti, aiuta molto a evitare di ritrovarsi con un umore negativo.

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  2. Anonimo21/6/15

    Cinque semplici regole per essere più felici da subito:

    - Ascoltare un pezzo della propria musica preferita
    - stare cinque minuti in più con persone che ci piacciono
    - trascorrere del tempo all'aperto
    - aiutare qualcuno
    - fare una nuova esperienza

    Queste le cinque semplici regole per essere più felici da subito, secondo Paul Dolan, esperto di felicita', professore della London School of Economics e consulente del governo britannico su come rendere la popolazione più felice.

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  3. Anonimo27/6/15

    "Di solito gli uomini quando sono tristi non fanno niente; si limitano a piangere della propria situazione. Ma quando si arrabbiano, allora si danno da fare per cambiare le cose." Malcolm X

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  4. Anonimo27/6/15

    Tutti insieme:
    "La vita ha la data di scadenza. Vivi prima che sia troppo tardi"

    “Sorridi, i denti non li avrai per sempre... E non sai neppure se potrai permetterti una dentiera!”

    “Se la vita non ti sorride... tu falle il solletico!”

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  5. Anonimo27/6/15

    Siamo molto solerti a vivere con l’assillo della “Legge del dovere” che ci chiediamo spesso : “Cosa devo fare adesso“?

    Dimentichiamo invece che nella nostra giornata quotidiana esiste anche la “Legge del piacere” che se dovessimo solo per un attimo prendere in considerazione, potrebbe farci nascere la domanda “

    “Come mi sento ?” oppure “Cosa posso fare per sentirmi bene ? “

    Ecco che a questo punto anche le risposte che troveremo saranno diverse, ma soprattutto saranno propositive e costruttive. Io amo chiamarle “Le domande del benessere”.

    Tratto da:
    http://www.giacomobruno.it/index.php/2010/11/12/come-riappropriarsi-del-benessere-psico-fisico-e-creare-una-visione-ottimistica-della-vita/

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  6. Anonimo27/6/15

    Ecco 10 cose che dovremmo provare ad abbandonare in cambio della vera felicità.

    1) Competizione
    Si può vincere senza competere. Lo sapevate? Ognuno dovrebbe proseguire dritto sulla propria strada, seguendo i propri sogni, desideri e progetti, senza tenere conto degli obiettivi (più belli, più grandi, più elevati...) degli altri e, soprattutto, senza entrare in competizione con loro. La vita non è fatta per essere sprecata in un continuo paragone con chi ci circonda. Non lasciatevi distrarre dai traguardi raggiunti dagli altri, ma allo stesso tempo siate aperti all'aiuto e alla collaborazione, ancora una volta senza competizione. Sarete i veri vincitori.

    2) Pettegolezzi
    Il pettegolezzo è divertente all'inizio e può aiutare ad unire un gruppo di amici o colleghi, ma a lungo andare diventa deleterio. Invece dei soliti pettegolezzi, meglio raccontare qualche barzelletta divertente. Oltre ai comuni pettegolezzi, abbandoniamo anche le cattiverie gratuite espresse verso persone conosciute o sconosciute con qualsiasi mezzo.

    3) Giudizi altrui
    Solo noi sappiamo chi siamo veramente. Non siamo ciò che gli altri pensano di noi e non siamo nemmeno la somma delle loro opinioni su di noi. Soprattutto, non siamo lo specchio di un giudizio espresso, magari frettolosamente, dagli altri. E non dovremmo mai cadere nella trappola di voler piacere a tutti per ricevere soltanto elogi o per evitare le critiche.

    4) Collera
    Cerchiamo di abbandonare in fretta la rabbia, la collera e il risentimento. Il fegato è l'organo che corrisponde per tradizione alla collera e alla rabbia. Qui si accumulano i sentimenti negativi che possono portare a gravi sofferenze, sia fisiche che emotive.

    5) Serietà eccessiva
    Non prendiamoci mai troppo sul serio. Andiamo alla ricerca della leggerezza sia nei confronti di noi stessi che per quanto riguarda l'immagine che vorremmo dare agli altri del nostro sé. E' importante mantenere serietà nello svolgere la propria professione, ma una cosa è lavorare con scrupolo, mentre altra cosa è essere cupi, sempre troppo concentrati su se stessi, senza mai un sorriso o una parola cortese da rivolgere a chi incontriamo durante le nostre giornate. Sorridere a se stessi e al mondo è la strategia vincente per guadagnare qualche attimo di felicità in più.

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  7. Anonimo27/6/15

    6) Rimpianti
    Non possiamo cambiare il nostro passato, ma possiamo migliorare il nostro presente e il futuro. Cerchiamo di abbandonare i pensieri e le zavorre che ci legano troppo a situazioni precedenti della nostra vita e andiamo avanti.

    7) Preoccupazioni inutili
    Se un problema ha una soluzione, perché preoccuparsi? E se non ne ha una, perché preoccuparsene ancora? Le preoccupazioni inutili e insensate sono una perdita di tempo. Fanno in modo che i nostri pensieri continuino ad incanalarsi in un vicolo cieco e a scontrarsi con un muro insormontabile. Rilassatevi, dedicatevi alla meditazione, passate una giornata di completo svago, magari rigenerandovi camminando in un parco. Mettete da parte le preoccupazioni almeno per alcune ore, dedicatevi ad altro e poi, se esistono, le soluzioni ai problemi arriveranno da sole, magari con un'intuizione improvvisa.

    8) Vittimismo
    Non sempre siamo vittime. A volte siamo noi stessi a dipingerci come vittime. Con il vittimismo si tende a mettere da parte le proprie responsabilità rispetto agli obiettivi che ci si era prefissati, compresa la felicità stessa.

    9) Perfezionismo
    Mirare ad un ideale assoluto di perfezione può far male e portare le persone ad isolarsii. Non si tratta di rinunciare ad impegnarsi al meglio nel lavoro e nelle passioni, ma di vivere in modo più rilassato.

    10) Denaro
    Rinunciare al denaro è probabilmente la scelta più difficile. Ci sono persone nel mondo che vivono felici senza soldi. Hanno rinunciato al conto in banca e hanno cambiato la loro vita. Si dice spesso che i soldi non facciano la felicità, ma che in qualche modo possano essere d'aiuto per ottenerla. Tutto dipende dal tipo di felicità che si desidera raggiungere, se materiale o interiore. Non è detto che una persona molto ricca sia più felice di chi non lo è.

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  8. Anonimo28/6/15

    28 semplici abitudini che ti renderanno una persona più felice

    Se non sai quello che vuoi dalla vita, se ti chiedi cosa dovresti fare, la risposta è semplice: essere felice.
    Tutto il resto sono i mezzi, non il fine. Quindi quando sei di fronte a una scelta e non sai cosa fare, prova a chiederti: cos’è che mi renderà più felice sia nel breve che nel lungo termine? Non serve che fai giri mentali assurdi, non serve che la paura ti blocchi, rispondere non è difficile. Non pensare al resto, pensa a come vivere felice.

    1 – Sii gentile con il prossimo
    Lo sapevi che è stato dimostrato che essere gentile con gli sconosciuti aumenta la felicità? Ogni volta che aiuti qualcuno senza avere un ritorno personale il cervello produce seratonina, un ormone che ti rilassa e ti fa sentire meglio. In più stimola i neuroni specchio, che ti fanno assumere lo stato d’animo di chi ti circonda. Se sei insieme a persone felici perché tu sei stato generoso, anche tu sarai più felice.
    Inoltre ti permetterà di costruire relazioni più solide e soddisfacenti, un altro pilastro della felicità.

    2 – Non odiare
    Okay, qui devo confessarmi: sono una persona facile all’odio, soprattutto quando guido. Ma sto imparando a fregarmene del comportamento degli altri, anche se ho subito un torto. Continuare a pensarci non fa che aumentare la mia rabbia e il mio stress, due cose che non vanno a braccetto con la felicità.
    Piuttosto, dimenticatene. Non odiare e non lamentarti, perché è inutile. Piuttosto pensa a cosa puoi farci, e se la risposta è niente, ricorda la domanda fondamentale: per essere più felice è meglio se continuo ad essere arrabbiato, o scelgo di cambiare il mio umore e tornare felice? Fai così: alza il busto, sforzati a sorridere e respira profondamente. Assumi l’atteggiamento di una persona felice e la tua mente si convincerà di esserlo, è il potere dell’inconscio. Io fischietto una canzone.

    3 – Vedi i problemi come delle sfide
    L’unico problema irrisolvibile è quello che vedi come tale. Se usi la parola “problema”, stai già impostando la mente sulla modalità piagnone nella quale non puoi fare niente perché il mondo ce l’ha con te. Invece che trovare una soluzione inizierai a lamentarti e ti focalizzerai sui problemi piuttosto che sulle opportunità. Questo ha due ripercussioni:
    1. Mentale, perché l’inconscio si deprime se crede che il futuro sia nero. Quando invece hai la possibilità di cambiare le cose e ne sei convinto, hai una scarica di ormoni della felicità (seratonina, endorfina).
    2. Pratica, perché l’inevitabile fallimento porterà con sé altra infelicità e farà credere all’inconscio che non c’era niente da fare, innescando una spirale negativa che ti porta all’immobilità e inazione.
    Invece di parlare di problemi, parla di sfide. Vedi gli ostacoli come qualcosa che puoi superare, una normale deviazione nel percorso della vita. Perché è quello che sono.

    4 – Sii grato per quello che hai
    Le persone felici sono soddisfatte di quello che hanno e cercano di migliorare con un sorriso, perché non provano dolore per quello che non possiedono. Se rincorri i beni materiali, perderai di vista il vero obiettivo: la felicità. Il marketing è studiato per renderti insoddisfatto della tua situazione, vuole creare dei bisogni che non ci sono per venderti un prodotto. Quindi:
    1.Spegni la televisione.
    2.Accontentati di quello che hai.
    Ho appena finito un libro di Burt Bomhof, un ingegnere edile che ha fatto la sua fortuna in Alaska. Superata la soglia dei 40, quando aveva ormai abbastanza soldi da andare in pensione a Miami, ha deciso di lasciare tutto e andare a vivere in mezzo al nulla fuori da Anchorage (capitale dell’Alaska) per partecipare a gare di cani da slitta. L’elettricità veniva da un generatore diesel e il riscaldamento da una stufa a legna, ma lui era più felice così che sulle spiagge di Cape Coral.
    Questa storia vuole farti capire che non devi rincorrere l’iPhone di turno, ma il sogno che ti rende felice indipendentemente dai possedimenti materiali.

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  9. Anonimo28/6/15

    5 – Sogna in grande
    Trova il tuo sogno e raggiungilo efficacemente: questo è uno dei più grandi motori della felicità. Se hai un grande sogno ha più possibilità di raggiungerlo e avere il successo che speri, più sei attivo e meglio saprai cogliere le opportunità della vita.
    Trova un sogno che ti stimoli, quello che veramente vuoi fare nella vita. Le persone con un obiettivo chiaro sono più focalizzate e il loro lavoro produce risultati migliori, sono più felici perché sanno che si stanno avvicinando al loro obiettivo. Se invece vivi alla giornata e non ti interessa quello che va oltre il “arrivare a fine giornata con la pancia piena”, presto ogni giorno sarà uguale e la tua vita sarà senza emozioni.

    6 – Non preoccuparti dei dettagli
    Fatti la domanda: “me ne fregherà qualcosa fra un anno?” Se la risposta è no, non preoccuparti. Se la risposta è sì, trova una soluzione.
    La maggiore causa dello stress è il focus su problemi irrilevanti:
    • Quello con la Porsche che supera a destra.
    • L’amministratore di condominio incompetente.
    • Il bambino in spiaggia che fa casino.
    Chiediti quante di queste cose avranno un reale impatto sulla tua vita da qui a un anno e renditi conto di come ti stia preoccupando per robaccia inutile. Non dare a queste cose irrilevanti il potere di cambiare il tuo umore, non ne vale la pena. Se esiste qualcosa che merita la tua attenzione, cerca una soluzione invece che un modo per lamentarti. E credimi, al mondo ci sono più soluzioni di quelle che puoi immaginare. Se non la trovi, nel 99% dei casi non hai cercato abbastanza.

    7 – Viaggia
    Ti dirò un segreto: nessuno prevede il futuro.
    Come? Non è un segreto? Allora perché non vedo nessuno che agisce coerentemente con questo principio? La vita è mutevole, la vita è un mistero: ci sono troppe variabili per poter pianificare ogni cosa, troppe situazioni in bilico per sapere in anticipo il risultato. Il Virtus Lanciano può battere il Milan, se le condizioni sono giuste.
    Quando metti il naso fuori di casa, non sai cosa può succedere. Ma ti dirò: saranno cose che ti renderanno più felice. Ho studiato per un semestre a Riga, in Lettonia. Quando le sere di novembre il termometro stava sui -15, la voglia di uscire era alta quanto la temperatura. Ma mi dicevo: ogni volta che esco succede qualcosa di nuovo, qualcosa di cui vorrò ricordarmi, qualcosa che vorrò scrivere nel mio diario. Quindi uscivo e guarda te che caso, mi divertivo.
    La pigrizia è un killer della felicità. Non sto parlando di procrastinazione, ossia rimandare a domani i tuoi impegni, ma la non-voglia di fare qualsiasi cosa. Di alzarsi dal letto, di uscire di casa, di andare in vacanza. Te ne stai lì, in pantofole, a guardare il muro. Quella patina di stanchezza che non vuole andarsene, la sensazione che stai buttando la tua vita nel cesso senza saperlo.
    Visto che non puoi sapere quello che c’è nel tuo futuro, fai così: fai tutto. Esci di casa, trova le opportunità, diventa uno “Yes Man”: se qualcuno ti chiede di fare qualcosa, tu fallo. Più cose fai più hai possibilità di trovare la tua vera passione, perché non sai mai dove si nasconde l’ispirazione.

    8 – Non inventare scuse
    “Chi è bravo a inventare scuse raramente è bravo a fare altro” – Benjamin Franklin
    Quando ti succede qualcosa hai due possibilità:
    1. Lamentarti e non fare niente.
    2. Non lamentarti e fare qualcosa.
    Le persone felici non sono felici perché hanno avuto tutta la fortuna, ma perché hanno usato i loro insuccessi per costruire la felicità. Piuttosto che parlare di come le circostanze ti siano state avverse, trova il tuo errore e correggilo. La prossima volta non sbaglierai più e con il tempo avrai successo.
    La fortuna non esiste, ma alcuni imparano di più degli altri dagli insuccessi.

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  10. Anonimo28/6/15

    9 – Vivi nel presente
    Non preoccuparti del passato, non avere paura del futuro. Certo devi imparare dai tuoi errori, devi fare un piano di quello che vuoi fare negli anni a venire, ma la tua mente deve essere focalizzata su questo momento. Far vagare la mente causa inutili preoccupazioni, stress e fa crollare la tua produttività.
    Se c ‘è qualcosa che ti mette ansia nel futuro, pensa a cosa puoi fare adesso per arginare il problema. Concentrati su un compito e fatti assorbire, così non penserai al futuro. Un po’ di ansia è normale, ma non lasciare che questo blocchi l’azione.
    Molte persone si convincono che non possono trovare una soluzione, quindi smettono di provare: è il blocco della paura, anche quando è irrazionale. Ho visto studenti bloccarsi all’esame, anche quando in centinaia lo passano ogni sessione. Se non esiste nessun essere umano in grado di farlo allora okay, forse hai ragione. Ma se c’è anche solo una persona su questo pianeta che l’ha fatto, allora stai sbagliando qualcosa tu. Pensa a qual è il tuo errore e correggilo adesso.

    10 – Impara a dormire bene
    I problemi di sonno sono fra i più bastardi, perché fai fatica a riconoscerli. Se ti tagli un dito te ne accorgi, un cerotto e via. Ma se dormi male, potresti andare avanti una vita senza accorgerti dei danni. La stanchezza pomeridiana, l’umore grigio, la fatica ad addormentarti: crederai questi sintomi normali, smetterai di farci caso. Invece dormire bene ti darà due benefici:
    1. Diretto, perché un buon sonno aumenta la felicità dovuta al rilascio degli ormoni del piacere.
    2. Indiretto, perchè se dormi bene avrai meno difficoltà a raggiungere i tuoi obiettivi.
    Uno degli investimenti migliori che puoi fare è nel sonno: è l’attività che porta maggiori benefici con il minor sforzo.

    11 – Vedi il lato positivo delle cose
    La realtà non è oggettiva. Parla con dieci persone di politica, e avrai dieci convinzioni diverse. Le convinzioni sono interpretazioni della mente, semplificazioni che passano l’esame del filtro dei principi: la mente razionale non può elaborare ogni stimolo, quindi l’inconscio filtra il 99% delle informazioni senza che tu te ne renda conto. Il filtro agisce in base alle tue credenze: tutto quello che va contro ciò che pensi viene scartato. Così quando il tuo avversario politico parla, l’inconscio taglia tutte le informazioni che rendono il suo discorso sensato. Accendi il telegiornale e osserva il filtro in azione su di te.
    Quindi la realtà non è nera come puoi pensare, la crisi non ha cancellato ogni posto di lavoro (ce ne sono decine di milioni). La verità non esiste, la verità è un’interpretazione. Quindi puoi decidere di interpretare il mondo in maniera negativa e credere che tutto andrà male, o di credere in un futuro straordinario. Puoi credere che le cose andranno sempre meglio, il benessere sempre più diffuso. Le prove per crederci sono là fuori, puoi costruirti il futuro che vuoi.
    Più vedi il lato positivo e meglio saprai trovare le occasioni positive della vita: è la fortuna degli ottimisti.

    12 – Scegli con cura i tuoi amici
    Pochi ma buoni: segui questo principio quando scegli gli amici. Va bene conoscere tante persone, anzi te lo consiglio, ma non ascoltare tutti. Là fuori la gente ha i tuoi stessi problemi, dubbi, insicurezze. Gli altri non sono perfetti, i loro consigli sono opinioni e la loro interpretazione del mondo è soggettiva quanto la tua.
    Se ti circondi di persone pessimiste, che vedono il lato negativo delle cose, che pensano di non poter trovare un lavoro, alla fine ci crederai anche tu. L’inconscio si fida degli altri perché l’uomo è un animale sociale, se tutti dicono una cosa il cervello pensa che è vera.
    Inizia a ragionare con la tua testa e circondati di persone ottimiste, che sanno di avere i mezzi per superare ogni crisi. Parla con loro, ascolta la loro opinione, decidi di essere ottimista. Sono due interpretazioni del mondo egualmente soggettive, ma solo una ti porterà alla felicità. Detto questo, la scelta è semplice.

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  11. Anonimo28/6/15

    13 – Non cercare l’approvazione degli altri
    La scuola ti ha insegnato che esistono figure che possono valutarti: non nella vita vera.
    Le persone felici seguono il loro istinto, la loro logica, il loro cuore senza farsi influenzare dall’opinione degli altri. Nessuno ha il diritto di dirti cosa fare della tua vita, né di farti cambiare idea. Quando sei convinto di qualcosa, fallo. L’opinione degli altri vale quanto la tua, con la differenza che tu hai più informazioni di loro e sai cosa ti rende felice. Se qualcuno pensa di sapere cosa è meglio per te, tu ringrazia ma saluta e allontanati con le tue idee.
    Non devi dare una spiegazione razionale per tutto quello che fai. Ben inteso, se stai investendo dei soldi faresti meglio ad avere statistiche a supportare la tua decisione, ma se si tratta della tua felicità puoi rispondere: “perché mi rende felice.”
    Qualsiasi cosa fai, qualcuno avrà da ridire. Non cercare di soddisfare tutti, anzi vedi il rifiuto degli altri come un segno positivo: se nessuno contesta quello che stai facendo, significa che non stai facendo niente.

    14 – Ascolta
    Parla di meno, e ascolta di più. Nelle conversazioni le persone non ascoltano, aspettano il loro momento di parlare. Si interrompono a vicenda alla ricerca d’attenzione.
    Se non ascolti, non entrerai in sintonia con le altre persone. I tuoi rapporti saranno superficiali e poco soddisfacenti, perché sarai troppo concentrato su te stesso e poco sull’altro. Impara il buon valore del silenzio, e rifletti su quello che ti dicono gli altri. Vai oltre, nota il linguaggio, il tono, i movimenti. Rispondi a quello che ti è stato detto, inizia la frase con “tu” e non con “io”. Dai attenzione agli altri, e gli altri daranno più attenzione a te.
    L’uomo è un animale sociale: più le tue relazioni sono profonde, più sarai felice.

    15 – Esci di casa
    La casa è una benedizione e una tragedia:
    • Una benedizione perché è il fulcro del benessere moderno.
    • Una tragedia perché diventa una prigione.
    Girando il mondo e parlando con le persone ho scoperto una relazione fra l’infelicità e il tempo speso a casa: più la gente sta ferma, meno è felice.
    Meno esci e meno saprai del mondo, non sperimenterai tutte le bellezze di quello che ti circonda, non ti immergerai nella natura. Una passeggiata per i monti rinfresca la mente e fa salire l’umore, prendi la buona abitudine di farlo almeno una volta a settimana. Basta la pineta dietro casa.

    16 – Mangia bene
    Chi sente le mie idee radicali sul cibo mi crede pazzo: è una delle cause principali di malesseri, depressione, malattie, invecchiamento rapido. Una buona parte dei problemi dell’uomo moderno possono essere ricondotti a errori d’alimentazione.
    Ma se lo dico è perché l’ho provato: da quando mangio bene la mia vita è cambiata, mi sento più attivo e felice, sento che posso fare tutto. Quella pigrizia e stanchezza che mi caratterizzava è sparita, sono un uomo diverso.
    Se hai 10 o più chili di troppo chiudi il libro di crescita personale, non ti servirà. Prima torna in forma, poi ne riparliamo. Se non rispetti il tuo corpo e non hai la forza di volontà per rimanere in forma, qualsiasi altro progetto è destinato a fallire.

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  12. Anonimo28/6/15

    17 – Fai sport
    Questo va a braccetto con quello di sopra: senza un po’ di sport, mantenere un’alimentazione equilibrata è un’utopia. Se non hai problemi fisici, esci e fai qualcosa. Corsa, bici, nuoto, arti marziali, calcio. Ogni sport, specie se di resistenza, ti aiuterà a controllare il peso e avere il controllo del tuo corpo. Che vita è se non riesci a fare due rampe di scale senza avere il fiatone?
    Lo sport attiva il tuo apparato circolatorio, fa arrivare sangue al cervello e ti dà un nuovo punto di vista sulle cose. La maggior parte delle idee che ho per Mindcheats mi vengono in mente durante gli allenamenti, quando corro la mia mente è attiva e creativa. Se sei a un bivio o hai un dubbio, stacca e vai a correre: la soluzione arriverà.
    Ti lancio una sfida, un test per capire se sei in forma o il tuo corpo sta lentamente morendo: 10 chilometri di corsa in pista in 60 minuti. Se non passi il test ti consiglio di muoverti un po’ di più, perché alla lunga la mancanza d’esercizio si fa sentire.

    19 – Vivi minimal
    La confusione mentale deriva dalla confusione fisica: se intorno a te hai il caos, anche dentro alla tua testa ci sarà caos. Qui c’è un duplice rapporto di causa-effetto: se sei confuso la tua stanza sarà disordinata, se la tua stanza è disordinata sarai più confuso. Quindi puoi agire su due fronti:
    1. Ridurre la confusione mentale.
    2. Fare ordine in camera/casa tua.
    Una influenzerà l’altra, parti con la più semplice: l’ordine fisico. Ci metti un pomeriggio a buttare o donare quello che non ti serve, 10 minuti al giorno per essere ordinato. Non è un grande investimento di tempo, visti i benefici. Alzati adesso e butta 10 cose che non ti servono, ti sentirai subito meglio.

    20 – Dì la verità
    Se dici bugie, l’atteggiamento da mentitore sarà così radicato nella tua mente che comincerai a dubitare di te stesso. Perderai i tuoi principi e i tuoi obiettivi, non avrai la forza di volontà per raggiungere i traguardi o superare gli ostacoli. Invece che affrontare un problema cercherai di aggirarlo con le bugie e non lo farai mai andare via.
    Le bugie stressano la mente, perché sono difficili da elaborare e sostenere. Non importa quanto ti consideri bravo, un mentitore seriale sarà scoperto in poco tempo. E una volta che hai perso la fiducia degli altri in questo modo, sarà difficile riconquistarla. Le tue relazioni sociali saranno poco soddisfacenti perché si baseranno su un castello di menzogne, e tu lo sai. Non proverai la felicità di un rapporto sano e genuino, nel quale ti puoi fidare degli altri.
    La tua mente tende a proiettare le tue caratteristiche sugli altri: se sai di mentire spesso, penserai che anche gli altri lo fanno. Sicuro di voler vivere una vita così?

    21 – Fai beneficenza
    Negli Stati Uniti ho preso una bella abitudine: lasciare la mancia al ristorante. Quando vedo un barattolo delle mance, metto qualche moneta. Due euro non mi cambiano la vita, ma il sorriso e il grazie che ricevo valgono di più. Cosa posso comprarmi con due euro?
    • Un gelato piccolo.
    • 20 Goleador.
    • 2 canzoni su iTunes.
    • Un mazzo di carte.
    Ora, siamo tutti d’accordo che non sono le priorità della vita, non ti rendono più felice (Goleador a parte). Piuttosto che comprarti qualcosa di inutile prendi l’abitudine di lasciare la mancia, un gesto così piccolo ma disinteressato può fare la differenza nella tua serata.
    Provalo almeno una volta prima di dire che non fa per te: io non sono uno che fa beneficenza regolare perché i soldi vanno in mano ad associazioni no-profit che di no-profit hanno poco. Mandare i soldi in qualche parte in Africa senza sapere che di quei 10 euro che doni in media 3 raggiungono le persone che hanno bisogno non è il massimo, ma internet ha risolto il problema. Ecco un paio di siti (in inglese) dove puoi fare beneficenza o aiutare persone in modo diretto, senza intermediari, e senza che la tua donazione venga mangiata da qualche multinazionale:
    • GoFundMe
    • KickStarter

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  13. Anonimo28/6/15

    22 – Accetta quello che non puoi cambiare (ma aumenta l’influenza)
    La vita non è giusta.
    Il mondo non è un posto perfetto.
    Quando ti ficchi in testa questi concetti e impari ad accettarli, vivrai più in pace con te stesso. Invece che lamentarti di quanto la vita sia ingiusta, lascia perdere e concentrati su quello che hai. Abbiamo capito, il mondo non è il Paese dei balocchi, ma non sei l’unico. Tutti abbiamo delle difficoltà, anche le persone felici. Non lo danno a vedere, ma il mondo è ingiusto con loro quanto lo è con te. La differenza? Loro se ne fregano e non permettono che quello che non possono controllare cambi il loro stato d’animo.
    Ci sono cose che non puoi controllare, ma la linea può essere spostata: con la pianificazione puoi aumentare la tua influenza sull’ambiente esterno e non lasciare che le evenienze negative ti anneghino.

    23 – Viaggia
    Dovessi indicare il singolo momento che mi ha cambiato di più la vita, direi 28 luglio 2010: il giorno che sono partito per studiare a Riga, Lettonia, un semestre. Da lì non mi sono più fermato: in questi tre anni non so se ho passato più tempo in Italia o all’estero. Coincidenze della vita: è stato anche quando ho creato Mindcheats (maggio 2010).
    Viaggiare ti apre la mente come poche cose al mondo. Scopri nuove culture, incontri nuove persone, amplia i tuoi orizzonti. Per capire cosa ti rende felice devi sperimentare di tutto, e il viaggio è un ottimo modo di farlo.

    24 – Crea delle abitudini potenzianti
    Pensa alla mattina, quando di alzi: cosa fai?
    Io vado in bagno, cucina, riscaldo latte fresco e Gran Cereale, intanto mangio due biscotti, finisco la colazione, accendo il PC, guardo un episodio di una serie che sto seguendo, Facebook e altri siti per 30 minuti e inizio a lavorare. Sono l’unico ad essere così metodico?
    Se anche tu hai una routine quando ti svegli, sai quanto è importante per il tuo benessere. Quando fai qualcosa ogni giorno, raggiungerai grandi obiettivi senza accorgertene. Vince chi va avanti più a lungo, non chi corre più velocemente: il maratoneta fa più strada del centometrista.
    Ci vuole circa un mese per creare una buona abitudine (maggiori informazioni qui): inserisci il pilota automatico e lasci che la mente si occupi del resto: un compito stressante, dopo che è diventato abitudine, non ti darà più problemi. La mente ha il potere di adattarsi all’ambiente: quando una situazione si ripete costantemente, non ci fai più caso. Col tempo sommerai i progressi e arriverai al grande obiettivo, quello che ti rende felice.
    Un’altra idea: prendi delle abitudini che ti rendono più felice, giorno per giorno. Cose come:
    • Leggere un libro.
    • Meditare.
    • Fare una passeggiata.
    Sono piccoli gesti che, se inseriti nella quotidianità, ti renderanno più felice.

    25 – Segui un grande obiettivo
    La mia vita può essere definita dagli obiettivi che voglio raggiungere. Mi danno uno scopo, un motivo per alzarmi la mattina, qualcosa a cui ambire. Se non avessi degli obiettivi ambiziosi, mi trascinerei fino alla vecchiaia senza fare niente che valga la pena raccontare ai nipoti: che schifo!
    Una volta che sai quello che vuoi fare, prendi la tua vita per le orecchie e portala dove vuoi tu. Definisci il tuo obiettivo e raggiungilo: è la più grande motivazione che puoi avere. E quando l’hai raggiunto datti una pacca sulle spalle: è il momento di puntare ancora più in alto.

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  14. Anonimo28/6/15

    26 – Non pensare ai soldi
    Quando parlo di successo, le persone mi accusano di pensare ai soldi. È il contrario: il successo è la felicità, i soldi non sono che un mezzo (e nemmeno il migliore).
    Chiariamoci, per vivere bene devi avere dei soldi, per raggiungere un grande obiettivo devi investire denaro. Per questo ti serve un lavoro e uno stipendio, i sogni sono belli ma non ti riempiono la pancia né ti pagano le bollette. Ma una volta soddisfatti i bisogni, l’ossessione per i soldi diventa malsana.
    Oltre un certo limite, il denaro crea più problemi di quanti ne risolve. Una volta la pensavo diversamente, pensavo ai soldi come all’unico vero sistema per essere felice. Ma mi sono accorto che quello che conta è come investi i soldi, non quanti ne hai. Così compro quello che mi piace, quando esco con gli amici non sto a guardare il piatto che costa di meno. Sono attento ai miei soldi, ma non diventano un’ossessione. Se hai dei soldi, spendili (con buon senso). È per questo che sono fatti.

    27 – Smetti di credere nel destino
    Credere nel destino è una bella scusa per scaricare la colpa dei tuoi fallimenti su fattori esterni. Eh c’è la crisi, eh sono sfortunato, eh il cane mi ha mangiato i compiti.
    Balle.
    Ogni successo dipende da te, ogni fallimento dipende da te. Sul lungo periodo, fortuna e sfortuna non esistono. Se sei bravo avrai successo, se dai la colpa al destino no. Provaci, sbaglia, impara dai tuoi errori e riprova. Quando ero sovrappeso e facevo fatica a fare 3 chilometri di corsa avrei potuto dare la colpa alla genetica, al destino, alla costituzione. Ma ho deciso di dare la colpa a me stesso, ho deciso di cambiare. Adesso corro 25 chilometri.
    “Non posso” non esiste, esiste solo il “non ho voglia.”

    28 – Produci qualcosa ogni giorno
    Molte persone che leggono Mindcheats non fanno altro: leggono, dicono sì, è vero, dovrei fare questo e quello. Ma anche se lo sanno, non fanno niente. Anche tu?
    Puoi conoscere quello che vuoi, ma se non fai il primo passo non andrai da nessuna parte. Non basta guardare la partita per giocare come Messi. Questo articolo ha 4.300 parole, e in molti punti ci sono approfondimenti ad altri articoli. Hai abbastanza materiale da leggere per giorni.
    Ma non basta. Adesso prendi uno di questi punti, traducilo in una sola azione concreta e falla subito. Non aspettare domani, fallo adesso. Altrimenti il tempo che hai speso a imparare la teoria è buttato, come se avessi spento il cervello di fronte alla TV.

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  15. Anonimo11/7/15

    25 ABITUDINI DELLE PERSONE SANE, FELICI E DI SUCCESSO
    Vi siete mai chiesti cosa fanno le persone che sono quasi sempre felici, che sembrano ottenere successo in ogni campo della vita e che difficilmente si ammalano? Ecco qui di seguito alcune delle cose più importanti che le distinguono dalle persone ordinarie.
    1. Non portano rancore
    2. Pensano in maniera non convenzionale
    3. Stabiliscono dei programmi giornalieri e fanno in modo che di questi faccia parte anche un po’ di sano allenamento. Ci vuole pratica per sviluppare delle abitudini sane, ma appena compiuto il primo passo, tutto verrà da sé
    4. Sono accerchiate da persone che le supportano e non perdono tempo con chi ha un atteggiamento negativo
    5. Se ne infischiano di ciò che pensano gli altri. Una tigre non perde il sonno a causa del parere di una pecora…
    6. Non compiacciono le persone
    7. Vedono nelle situazioni difficili e impegnative delle opportunità di crescita personale
    8. Sono in grado di gestire un rifiuto e si adattano ad esso, facendone un valore aggiunto
    9. Trovano sempre il tempo per loro stesse. Che si tratti di dormire 8 ore ogni notte, di trovare 15 minuti per leggere il giornale in pace o un’ora per andare in palestra, fanno di questo una priorità, proprio come tutto il resto. Quando ci prendiamo cura di noi stessi, abbiamo un impatto migliore anche sugli altri
    10. Sono persone profondamente spirituali. Non significa necessariamente che siano religiose. Significa semplicemente che trovano del tempo per riflettere, magari attraverso yoga e meditazione
    11. Praticano la respirazione profonda
    12. Sanno che non è possibile ottenere sempre tutto e sono felici di questo. In caso contrario, il mondo sarebbe un posto davvero noioso
    13. Non si fanno bloccare dalla paura. Sono sempre pronte a correre dei rischi
    14. Sanno come dire no e a tirarsi indietro, se occorre. Sono persone che hanno imparato a fissare dei limiti
    15. Hanno imparato molto dalle persone che ammirano. Oppure hanno avuto un maestro importante, oppure hanno preso esempio da coloro che aspiravano ad essere tali su come gestire le situazioni della vita
    16. Seguono la loro guida interiore. Non solo hanno una visione, ma la perseguono
    17. Danno senza aspettarsi nulla in cambio
    18. Non sono pretenziose o presuntuose
    19. Sono spinte dalla passione. Credono in maniera autentica alle cose che fanno
    20. Non si lamentano quasi mai
    21. Considerano di pari valore sia la vita professionale che quella privata
    22. Sono felici di andare contro corrente
    23. Finiscono ogni cosa che iniziano
    24. Non si paragonano alle altre persone
    25. Desiderano che anche gli altri abbiano successo e non hanno timore che qualcuno faccia loro le scarpe

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  16. Anonimo5/8/15

    Come essere Felici - Francesco Narmenni

    La maggior parte di noi definisce il proprio concetto di felicità prendendo come esempio la vita di qualcun'altro e cercando di imitarla.
    E’ molto facile dare agli altri un'idea di successo, pensiamo per esempio alle star, che vediamo sempre felici e sorridenti e poi ritroviamo cadavere in una camera d'albergo; spesso sono totalmente infelici, ma ostentano il loro successo per apparire realizzate. D'altro canto anche noi, ogni giorno, facciamo lo stesso attraverso i social network: mettiamo in vetrina il meglio di noi e nascondiamo gli scheletri, perché vogliamo apparire migliori, felici, ma questo non ci impedisce di fallire con noi stessi.

    Le vite degli altri sono così, ne vediamo la faccia illuminata dal sole e non sappiamo nulla di quella in ombra, almeno fino a quando non diventiamo come loro, ma a quel punto, se quello che scopriamo non ci piace, probabilmente sarà troppo tardi.

    Ci sono tre passaggi fondamentali da seguire per trovare la felicità, tutti importantissimi e che vanno percorsi in sequenza:
    lasciare la nostra vita così com'è e tentare di rimuovere quello che non ci permette di essere felici. Se riusciamo a scremare ciò che non va bene, resterà solo ciò che ci da serenità, quindi avremo raggiunto il nostro scopo. Ad esempio, se la mia infelicità deriva dal non avere sufficientemente denaro per vivere in modo agiato, invece di prodigarmi per guadagnare di più, posso agire al contrario e fare in modo di aver bisogno di meno soldi. Il problema sarà comunque risolto. Se facciamo un lavoro stressante non siamo necessariamente obbligati a cambiare lavoro, possiamo adottare alcune tecniche per fare in modo che lo stress sparisca. Quando lavoravo ero parecchio stressato perché avevo sempre mille cose da fare e non riuscivo a stare al passo: invece di impazzire per riuscire a fare tutto, ho semplicemente stilato una lista dei lavori in sospeso, ne ho stimato i tempi e l'ho mostrata al capo, spiegandogli che non ce l'avrei mai potuta fare. Ho scaricato così la responsabilità ai piani alti (come era giusto che fosse) eliminando le mie preoccupazioni.
    [CONTINUA]

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  17. Anonimo5/8/15

    Il primo passo quindi è comprendere che per essere felici dobbiamo rimuovere definitivamente ciò che ci rende infelici. Solo allora potremmo incominciare a parlare di progetti. Facciamo una lista di ciò che non funziona nella nostra vita, seguita da una soluzione precisa, e da oggi stesso (non domani, oggi!) focalizziamoci sulla prima voce e concentriamo i nostri sforzi per riuscire a cancellarla.
    Ecco un esempio di lista efficace:

    1) Avere più tempo per me -> Spengo la TV
    2) Essere meno stressato -> Rimuovo dalla mia vita alcuni impegni
    3) Sentirmi meno sola -> Frequento un Knit cafè

    Rimosso tutto ciò che non ci permetteva di essere felici possiamo finalmente dedicarci ai nuovi traguardi, ma senza buttarsi a capofitto in un progetto che non dà certezze, puntando solo su ciò che conosciamo bene, che siamo certi ci renda felici, perché abbiamo provato in prima persona.
    Il terzo passo da eseguire per essere felici è comprendere la profonda differenza che esiste tra ciò che ci fa veramente sentire bene e ciò che facciamo per sembrare felici agli occhi degli altri.
    Non sottovalutiamo questo aspetto perché l'apparire è così profondamente radicato in noi che quando facciamo qualcosa di piacevole, non vediamo l'ora di dirlo a qualcuno. Non ci basta averlo fatto ed essere stati felici, abbiamo bisogno di raccontarlo per metterci in mostra, dimostrare che la nostra vita non è piatta e insipida come quella degli altri. Se la domenica siamo stati a visitare una città, state pur tranquilli che lunedì non perderemo occasione per raccontarlo a tutti i colleghi che incontreremo, senza considerare la condivisione in tempo reale sui social network. L'aspetto inquietante è che più la nostra vita fa schifo più ostentiamo ciò che d'interessante ci accade, e lo facciamo perché abbiamo bisogno di auto-convincerci che va tutto bene, che siamo felici e migliori degli altri.
    Nel profondo del nostro cuore però sappiamo come stanno veramente le cose, ma siamo così abituati a mentire a noi stessi, che preferiamo fare ciò che ci fa apparire felici, piuttosto che esserlo realmente. Questo accade perché essere veramente felici richiede un grande impegno, un cambiamento totale che non abbiamo la forza di affrontare, pertanto scegliamo la strada facile: restare infelici e mettere in vetrina solo il bello della nostra vita.

    Riassumendo
    Per essere felici è necessario essere autentici, smetterla subito di sognare la vita di qualcun altro.
    S'incomincia col fare una lista di ciò che non va bene ed eliminare con costanza, pazienza e dedizione, punto per punto. Facendolo si creerà nuovo spazio per ciò che amiamo e per nuove ambizioni, le quali però, ancora una volta, non devono essere l'imitazione di modelli di cui non sappiamo nulla di certo, ma l'ampliamento di quelle attività che già oggi ci rendono felici, ma che prima non riuscivamo a coltivare come desideravamo. Durante questo processo stiamo molto attenti a non cadere nella trappola dell'ostentare ciò che stiamo ottenendo, perché rischiamo di finire per dare più importanza all'apparire felici che all'esserlo veramente.

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  18. Anonimo2/9/15

    QUANDO HO COMINCIATO AD AMARMI DAVVERO di Charlie Chaplin

    Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
    mi sono reso conto che la sofferenza e il dolore emozionali
    sono solo un avvertimento che mi dice di non vivere contro la mia verità.
    Oggi so che questo si chiama
    AUTENTICITA’

    Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito
    com’è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri,
    pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta,
    anche se quella persona ero io.
    Oggi so che questo si chiama
    RISPETTO PER SE STESSI.

    Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso
    di desiderare un’altra vita e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda
    é un invito a crescere.
    Oggi so che questo si chiama
    MATURITA’.

    Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito di trovarmi sempre
    ed in ogni occasione al posto giusto nel momento giusto e che tutto quello
    che succede va bene.
    Da allora ho potuto stare tranquillo.
    Oggi so che questo si chiama
    RISPETTO PER SE STESSI.

    Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
    ho smesso di privarmi del mio tempo libero
    e di concepire progetti grandiosi per il futuro.
    Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento,
    ciò che amo e che mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi.
    Oggi so che questo si chiama
    SINCERITA’.

    Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono liberato di tutto ciò
    che non mi faceva del bene: cibi, persone, cose, situazioni e da tutto ciò
    che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso,
    all’inizio lo chiamavo “sano egoismo”, ma oggi so che questo è
    AMORE DI SE’

    Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
    ho smesso di voler avere sempre ragione.
    E cosi ho commesso meno errori.
    Oggi mi sono reso conto che questo si chiama
    SEMPLICITA’.

    Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
    mi sono rifiutato di vivere nel passato
    e di preoccuparmi del mio futuro.
    Ora vivo di piu nel momento presente, in cui TUTTO ha un luogo.
    E’ la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo
    PERFEZIONE.

    Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
    mi sono reso conto che il mio pensiero può
    rendermi miserabile e malato.
    Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore,
    l’intelletto è diventato un compagno importante.
    Oggi a questa unione do il nome di
    SAGGEZZA DEL CUORE.

    Non dobbiamo continuare a temere i contrasti,
    i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri
    perché perfino le stelle, a volte, si scontrarno fra loro dando origine
    a nuovi mondi.
    Oggi so che QUESTO è LA VITA!

    Charlie Chaplin

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  19. Anonimo13/9/15

    Se hai cibo nel frigo, vestiti addosso, un tetto sopra la tua testa e un posto dove dormire. Sei più ricco del 75% del mondo.
    Se hai soldi in banca, il tuo portafoglio e qualche spicciolo, siete tra i primi 8% dei ricchi del mondo.
    Se oggi ti sei svegliato con più salute che malattia sei più benedetto delle milioni di persone che non sopravviveranno questa settimana.
    Se non hai mai conosciuto i pericoli delle battaglia - l'agonia dell'imprigionamento o della tortura, o gli orribili morsi della fame - siete più fortunati di 500 milioni di persone che vivono in sofferenza.
    Se riuscite a leggere questo messaggio siete più fortunati delle tre miliardi di persone nel mondo che non sanno leggere affatto

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  20. Anonimo19/9/15

    La stupidità è la causa della nostra infelicità

    Nel mondo, è semplicemente la stupidità a generare tanta infelicità: siamo costretti ad adeguarci a determinati modelli, ma questi modelli non hanno alcun rispetto per gli individui.

    Chiunque si prenda la responsabilità di dominare le persone si comporta molto disumanamente, perchè degrada gli esseri umani, li priva della loro unicità, abolisce ogni differenza. Nessuno riesce ad adattarsi. Tutti soffrono. Tutti i vostri principi di vita hanno questo effetto.

    Se non conosci la tua fonte di energia vitale, finisci inevitabilmente per seguire le regole del gruppo di persone tra le quali, per caso, ti sei trovato a vivere. Non fai altro che seguire le masse, ti limiti a fare tutto ciò che le masse considerano giusto.

    Per mantenere la tua rispettabilità,
    fingi di credere in molte cose
    che tu stesso consideri inutili,
    stupide o addirittura pericolose.

    Un po' alla volta, appesantito dal fardello di tutti i comandamenti che ti vengono imposti dall'esterno, ti dimentichi completamente di avere il diritto di vivere la tua vita in armonia col tuo essere interiore.

    Cominci a vivere una vita artefatta,
    una pseudo-vita, che non può soddisfarti,
    non può renderti felice, non può arrecarti gioia, nè verità; una vita che finirà per distruggerti, per farti sprecare una grande opportunità
    che l'esistenza ti ha offerto.

    Forse nessuno vuole veramente cambiare.
    Per cambiare, occorre sforzarsi e l'uomo è uno scansafatiche. Cambiare, significa avventurarsi nell'ignoto, e l'uomo è un codardo, che sceglie di rimanere nella dimensione da lui conosciuta. Può anche essere fonte di infelicità, ma per lo meno è conosciuta.

    L'uomo non uscirà mai dai confini di ciò che conosce perchè, chissà? Ci si potrebbe perdere nell'ignoto. C'è il rischio di non poter più tornare a casa, di non ritrovare più la stessa infelicità, la stessa moglie, lo stesso marito, le stesse angosce e gli stessi problemi.

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  21. Anonimo13/10/15

    Come Superare le Difficoltà e Prevenire quelle Future
    La domanda giusta che tutti ci dovremmo porre non è come superare ora una difficoltà, ma come devo cambiare adesso il mio modo di pensare e di agire, per evitare di crearmi quelle difficoltà che mi renderanno la vita impossibile.

    Essere gentili con le persone gioca sempre a nostro vantaggio, anche se alle volte sarebbe più "naturale" essere scortesi, ma siccome, per evitare possibili difficoltà conviene essere gentili, chi è dotato d'intelletto e autocontrollo dovrebbe imparare che ad essere scortese ci rimette solo lui. Non si tratta di subire i maltrattamenti in silenzio, ma di comprendere che reagire malamente può crearci non poche difficoltà e spesso il nostro reagire è superfluo, perché nella vita le "brutte" persone sono già vittime di se stesse.

    La nostra vita è composta da due metà della stessa sfera: c'è una parte su cui abbiamo pieno controllo mentre una che dipende solo da fattori esterni. E' uno spreco di energie cercare di governare quest'ultima per superare le difficoltà, perché dipende da troppi aspetti che non sono sotto il nostro diretto controllo.

    Ad esempio non potremo mai far scendere il prezzo del carburante, e anche se questo è causa di difficoltà economiche, sarebbe una battaglia persa in partenza. Quello che però possiamo fare è utilizzare meno la vettura o addirittura rinunciarci, entrando nella sfera di ciò che controlliamo direttamente. Non riusciremo mai nemmeno a far fare ai nostri figli ciò che vogliamo, ma possiamo educarli perché qualunque scelta facciano siano poi in grado di cavarsela. Se il nostro capo ci sommerge di lavoro non riusciremo mai a farci assegnare meno compiti, perché probabilmente è il suo superiore a mettergli (a sua volta) pressione. Non riusciremo nemmeno a farlo licenziare o ad ucciderlo… o almeno diciamo che non conviene farlo :). Quello che invece possiamo fare è scaricare le responsabilità su di lui, spiegando che non riusciremo a raggiungere gli obbiettivi e che dovrà risponderne con i suoi superiori, oppure cambiare reparto così non avremo più a che fare con lui, cercare un altro lavoro, licenziarci, chiedere il part-time, chiedere che venga assunto qualcuno o chiedere aiuto ad un collega. In molte situazioni cercare di risolvere i nostri problemi cambiando il processo è quasi impossibile, oppure richiede troppe energie, mentre fare leva sul lato psicologico delle persone o cambiare noi stessi è concretamente attuabile e dipende quasi esclusivamente da noi.
    Questa è la tecnica di base per evitare le difficoltà future: concentrare tutte le energie solo su ciò che è controllabile.
    Questa tecnica è un ottimo punto di partenza per iniziare a comprendere come superare anche le difficoltà presenti.

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  22. Anonimo18/11/15

    SI a una mente positiva Pianifica nuovi progetti, assume le responsabilità dei propri errori, mostra il rispetto per gli altri, fa i complimenti, perdona gli altri, augura il successo agli altri, è felice per il successo altrui, condivide le informazioni e gli eventi che succedono, si circonda di persone positive e incoraggianti, è ottimista anche durante le avversità, rinnova le proprie abitudini, non ha paura del cambiamento, amplifica gli eventi positivi e li vive con molta partecipazione ed emozione e depotenzia gli eventi negativi (sono solo ostacoli temporanei), manifesta la gioia, ama fare tutto, vive il presente, si risvegliano con allegria, è soddisfatto di quello che ha…

    NO a una mente negativa Critica, accusa gli altri per i propri errori, pensa di sapere tutto, spera segretamente che gli altri falliscano, è sempre rabbioso, è invidioso, è pessimista, nasconde le informazioni e gli eventi, ha paura dei cambiamenti, guarda la TV tutti i giorni, si vanta delle proprie vittorie, porta il rancore…

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  23. Sapete cos’è la serotonina? E’ una sostanza presente principalmente nel sistema nervoso centrale che regola il buon umore di ogni persona.

    Non tutti sanno che è possibile integrare naturalmente questa sostanza.

    Scopri come integrare la serotonina naturalmente.

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  24. Anonimo2/2/16

    Se vuoi essere felice, non pensare

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  25. Anonimo13/2/16

    la vita è una sola:
    fa' tutto ciò che ti rende felice
    e fallo con chi ti fa sorridere.

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  26. Anonimo26/2/16

    "Io non sono ottimista. Io faccio l’ottimista. È solo imparando a
    farlo che poi se lo si fa bene si sembra tali e alla fine si diventa
    tali"

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  27. Anonimo12/4/16

    L’unica differenza tra l’ottimista e il pessimista sta nella direzione della loro attenzione. Il pessimista dirige l’attenzione su ciò che è privo di speranza e inquietante. La persona ansiosa si concentra regolarmente su ciò che è spaventoso. La persona allegra invece si concentra su ciò che è allegro.

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  28. Anonimo12/4/16

    “Intendo vedere le cose diversamente"
    Lezione su come siano i nostri pensieri a creare la nostra infelicità. Questa lezione sottolinea che, una volta accertato che la causa della propria sofferenza è il proprio punto di vista, non c’è alternativa, se si vuole essere felici, se non modificare il proprio punto di vista, adottandone uno che non ci turbi. Questo punto di vista, ribadito più e più volte, invita il lettore a vedere le cose diversamente: a vedere le cose in modo da permettere di essere indulgenti verso tutti i motivi di risentimento.

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  29. Anonimo21/4/16

    Chi arriva in ritardo è ottimista di natura.
    Sfatato un mito: i ritardatari, che godono sempre di cattiva fama, sono invece i più positivi ed efficienti.
    I puntuali, al contrario, sono ansiosi…

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  30. "Un pessimista vede la difficoltà in ogni opportunità; un ottimista vede l’opportunità in ogni difficoltà" 
    Winston Churchill 

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  31. Anonimo29/6/16

    Non diventare mai un pessimista; un pessimista ha ragione più spesso di un ottimista, ma un ottimista si diverte di più – e nessuno dei due può fermare il corso degli eventi.

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  32. Anonimo29/6/16

    L’ottimismo è un magnete della felicità. Se rimani positivo, le cose buone e le buone persone saranno attratte da te.

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  33. Anonimo29/6/16

    Un forte e positivo atteggiamento mentale produrrà più miracoli di qualsiasi droga potentissima.

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  34. Anonimo1/7/16

    La ricetta per la felicità ha 75 anni e viene da Harvard
    Iniziata nel 1938, la ricerca dell'ateneo di Boston ha coinvolto 724 persone e i risultati parlano chiaro: per vivere (e invecchiare) bene basta circondarsi delle persone giuste.
    «Il messaggio più chiaro che otteniamo da questo studio è che le buone relazioni ci mantengono felici e più sani. Punto».

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  35. Anonimo4/8/16

    Le persone OTTIMISTE ottengono risultati migliori praticamente in ogni ambito della vita, rispetto alle loro pessimistiche controparti.
    Non si tratta di farsi illudere da false speranze, né di negare la realtà dei fatti. Si tratta invece di incoraggiare la convinzione che le cose possano migliorare: il risultato è che, quasi sempre, lo faranno…
    Significa forse che tutti i vostri problemi si risolveranno con un colpo di bacchetta magica? Non necessariamente: ciò che conta è la CONVINZIONE che ogni situazione, per quanto negativa, possa migliorare in un modo o nell’altro. E’ uno dei segni distintivi di coloro che sanno vivere Felici.
    Richard Bandler

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  36. Anonimo11/8/16

    La profezia che si autoadempie: quello che pensi ti succederà
    La profezia che si autoadempie è presente come concetto anche in psicologia e indica il momento in cui un individuo si impegna con i propri comportamenti per evitare che ciò che più teme si avveri, ottenendo purtroppo proprio l’opposto rispetto al risultato sperato. Ecco che così lo stesso individuo finirà per causare quegli eventi che avrebbe tanto voluto evitare.

    Secondo la psicologia, le profezie che si autoadempiono accadono molto più spesso di quanto pensiamo. Ciò perché con la nostra mente, e con il pensiero possiamo determinare chi saremo e come ci comporteremo in futuro.

    Perciò non essere pessimista, che il peggio accadrà davvero…
    Sii ottimista così il meglio si avvererà sul serio!!!!

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  37. Anonimo14/8/16

    Le cornici mentali
    Una cornice mentale non è altro che la “lente” psicologica attraverso la quale osservi un evento, il contesto entro cui giudichi una situazione. La cornice che in un dato momento utilizzi per valutare una situazione determina la tua reazione a livello emotivo e psicologico. Esistono quindi cornici che possono limitare le tue azioni e comportamenti altre invece che possono espandere le tue possibilità d’azione e creare opportunità.

    “Un pessimista vede la difficoltà in ogni opportunità; un ottimista vede l’opportunità in ogni difficoltà.” Winston Churchill

    Lo stesso evento può essere interpretato in modi diversi a seconda della cornice mentale che indossi nel momento in cui lo stai osservando.

    Re-incorniciare, l’arte del liberarsi dalle gabbie mentali
    La cornice che applichi ad una situazione influenza totalmente la tua risposta emotiva, i tuoi pensieri e i tuoi comportamenti. Per questo sapere come re-incorniciare gli eventi che ti accadono nella vita nel modo più efficace è una capacità di valore inestimabile.

    Re-incorniciare significa sostanzialmente trovare un’interpretazione che si adatti alla situazione in un modo altrettanto valido ma che produca in te una riposta capace di espandere le tue possibilità. Una situazione in un primo momento etichettata come problematica dopo essere re-incorniciata potrebbe rivelare inaspettate occasioni di crescita.

    Attenzione. Re-incorniciare non significa interpretare tutto quello che ti accade in modo positivo ignorando eventuali problemi. Al contrario, significa osservare la realtà da un filtro mentale che t’incoraggi a intraprendere le azioni più appropriate per risolvere i problemi nel modo più efficace possibile.

    Adesso ti proporrò quattro cornici molto potenti nel trasformare la percezione degli eventi in modo efficace. Per rendere ciò che leggerai più utile e pratico, identifica una situazione specifica nella tua vita in cui possiedi convinzioni limitanti, ti senti bloccato, scoraggiato o semplicemente vorresti accedere ad una prospettiva più ampia. A mano a mano che ti illustrerò le diverse cornici applicale alla situazione che hai scelto.

    1. Cornice Temporale
    Lo stesso evento osservato attraverso cornici temporali diverse può essere percepito in modi totalmente diversi.
    Domande utili per intervenire sulla cornice temporale sono le seguenti:
    • Tra 3 mesi quale rilevanza avrà avuto questa situazione sulla mia vita?
    • Tra un anno?
    • Tra 10 anni?

    2. Cornice Obiettivo
    Le persone di successo tendono a utilizzare spesso questa cornice soprattutto quando si trovano di fronte ad ostacoli.
    Domande utili per assumere questa cornice mentale sono le seguenti:
    • Quali possibilità presenta X?
    • Cosa c’è di positivo in X?
    • Come posso migliorare X?
    [CONTINUA]

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  38. Anonimo14/8/16

    3. Cornice “Come se”
    Ecco delle domande utili per assumere la prospettiva “come se”:
    • Come sarebbe se tu avessi già risolto/ottenuto x? Come ti sentiresti? Come agiresti?
    • Agisci come se fossi capace di X. Come sarebbe?
    • Immagina di avere affrontato e risolto tutte le difficoltà legate a X. In che modo diverso penseresti e ti comporteresti? Fallo ora:)
    Questo filtro percettivo è utilissimo nel creare lo spazio mentale ideale nel quale avviare cambiamenti positivi.

    4. Cornici d’identità
    Pensa come uno stesso evento può essere percepito in modi diversi se osservato dalle seguenti persone:
    • Scienziato
    • Vecchio saggio
    • Bambino
    • Calciatore
    • Alieno
    • Aborigeno (indigeno)
    La cornice “Identità” ti aiuta a staccarti da una visione ad “imbuto” della realtà, ti permette di espandere la percezione degli eventi e di assumere mentalmente altre prospettive.
    Per assumere la cornice “identità” puoi portare alla mente la situazione problematica e chiederti:
    • Come interpreterebbe questa situazione un vecchio saggio? Uno scienziato? Etc..
    • Quali osservazioni utili potrebbe fare “altra identità” su questa situazione?

    Ora sei sicuramente più consapevole del potere che hanno le cornici attraverso le quali osservi il mondo. Puoi decidere di non essere vittima di un filtro automatico che freni le tue possibilità ma sceglierne uno che trasformi i problemi in opportunità, i limiti personali in occasioni di crescita e che arricchisca la tua vita.

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  39. Ti consiglio vivamente la lettura del libro:
    Amare ciò che è. 4 domande che possono cambiare la tua vita di Byron Katie

    Un libro per sostituire il dolore con la gioia e il sorriso, trasformare la depressione in leggerezza, ritrovare la libertà, arrivare a comprensioni nuove e profonde sulla vita.

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  40. Anonimo20/10/16

    La felicità a tutti i costi? Non c’è niente di più sbagliato
    Secondo gli studiosi cercare disperatamente e ossessivamente di essere felici porta a concentrarsi troppo su se stessi e a dimenticare chi sta intorno, le loro richieste e i loro bisogni, ci si chiude al mondo alla ricerca di una condizione che, quando si escludono gli altri, difficilmente si raggiunge.

    Se ci si ferma a pensare, in fondo, anche senza il supporto degli studi è facile intuire come la felicità si raggiunge soprattutto quando si riescono a conciliare perfettamente i propri bisogni e le proprie azioni con quelle di chi ci sta accanto: ci si sente felici quando ci si innamora, quando ci si realizza nel lavoro, quando si instaurano buoni rapporti a scuola, fra gli amici e così via: la felicità, in effetti, non può prescindere da chi ci sta intorno.

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  41. Anonimo2/11/16

    L'ignoranza è la chiave della felicità
    "Meno sai e meglio stai", recita un detto, e a dargli ragione è anche la scienza.

    Se ciò che facciamo ogni giorno non è altro che pensare, immagazzinare quante più informazioni possibili, anticipare il futuro nella nostra mente, forse sarebbe meglio imparare ad arrendersi al "nemico": l'ignoto, il non sapere.

    Sarebbe proprio questa la chiave della felicità, secondo uno studio della Australian National University: "Solo l'ignoranza ci dona la vera libertà".

    "Immaginate di sapete la trama e il finale del vostro libro prima di leggerlo o di sapere già quale sarà il vostro regalo di compleanno o di Natale". Nessuno accetterebbe mai un "affronto" simile.

    Quindi evita: telegiornali, film dossier, storie vere, trasmissioni politiche…

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  42. Anonimo27/1/17

    Felicità è muoversi, più si è attivi più ci si sente felici
    Maxi studio conferma legame tra buon umore e attività fisica

    Il segreto della felicità? E' muoversi, fare attività fisica anche moderata, camminare, o magari una corsetta durante la giornata. Qualsiasi tipo di attività fisica è legata a un umore più luminoso sia nel breve sia nel lungo periodo.

    Non è la prima volta che si lega l'umore all'abitudine alla attività fisica. Numerosi studi epidemiologici, ad esempio, hanno evidenziato un maggior rischio di ansia e depressione per gli individui sedentari. Inoltre più studi hanno evidenziato che lo sport stimola la produzione nel cervello di molecole protettive e stimolanti il buon umore. Ma questo è il primo studio a guardare in maniera oggettiva il legame tra attività fisica e felicità individuale.

    E’ emerso che se nell'ultimo quarto d'ora l'individuo era attivo fisicamente (attività registrata dal contapassi), il suo livello di felicità in quel frangente risultava più alto.

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  43. Anonimo18/2/17

    Che Cos'è la Felicità
    Lo scopo della vita di ognuno di noi è essere felice. Se riflettiamo bene tutto ciò che ogni giorno facciamo è funzionale alla nostra felicità; ogni azione e scelta la intraprendiamo nella speranza che questa ci permetta di essere più felici, ma se non comprendiamo profondamente cos'è veramente la felicità, rischiamo di incanalare male i nostri sforzi e non raggiungerla mai.

    La nostra vita è insopportabile
    Milioni di persone ogni giorno si svegliano controvoglia, fanno colazione alla velocità della luce, parcheggiano i figli negli asili o nelle scuole, si buttano per ore nel traffico, passano l'intera giornata a lavorare, facendo cose che se potessero scegliere non farebbero, stando con persone con le quali, se potessero scegliere, non starebbero. Poi la sera tornano a casa, lottano ancora contro il traffico, prendono qualcosa d'asporto o cucinano i Sofficini, si fanno una bella iniezioni di televisione/tablet/cellulare e infine vanno a letto, pronte l'indomani a ricominciare tutto daccapo. Ogni giorno è uguale all'altro, e giorno dopo giorno la vita passa, scivola tra le dita come un pugno di sabbia, e alla fine si diventa vecchi, ci si guarda indietro e ci si domanda che cosa ne abbiamo fatto del nostro tempo, che senso ha avuto quel continuo correre e rincorrere il nulla, e dove ci ha portati.

    Perché non ci ribelliamo?
    Vivere in questo stato di schiavitù è normale, tutti si comportano così, pertanto è un po' come respirare o camminare: è un modo di fare talmente radicato che nessuno si sognerebbe mai di metterlo in discussione. Questa è la vita, è così che fin da piccoli ci hanno spiegato che si fa, e noi lo facciamo. Ma questo non è l'unico motivo; ben più difficile da sradicare è la convinzione che questo modo di vivere sia quello che rende felici le persone: lavori quindi hai diritto a stare nella società, ti senti normale, hai i soldi per comprarti le cose belle che ti fanno vedere le pubblicità, puoi cenare al ristorante e andare in vacanza, quindi sei felice. Anzi, lavora più duramente così otterrai un ruolo di prestigio, gli altri ti ammireranno, metterai una cravatta, avrai più soldi e potere, macchine potenti, case lussuose e sarai molto più felice. D'altronde è così che si sentono i ricchi: felici(?).
    Questo è il motivo per cui non pensiamo ad un modo per vivere diversamente, perché ci hanno convinti che siamo sulla strada giusta, e che se non hai un ruolo di prestigio e del denaro non sei niente, una nullità, e le nullità sono dei reietti, dei diversi, assolutamente infelici.
    Inoltre, chi è dentro il sistema fa gruppo: i normali si danno delle gran pacche sulle spalle, parlano male di chi è diverso, lo schivano e lo deridono, e tutto questo è molto difficile da sopportare. Essere accettati dal gruppo è un bisogno primordiale perché l'uomo vive di relazioni, e brama di sentirsi accettato, per cui in modo del tutto naturale, quasi a livello di subconscio, omologhiamo il nostro modo di pensare e di agire a quello di tutti, così da trovare consensi e persone con cui vivere in armonia.
    Il prezzo che paghiamo per sentirci parte della società è la schiavitù, perché preferiamo sentirci accettati da gente che a malapena conosciamo e con cui non abbiamo scelto di stare, piuttosto che essere libere pecore nere.
    [CONTINUA]

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  44. Anonimo18/2/17

    La differenza tra essere accettati e amati
    La chiave del nostro arriva ora: essere accettati non vuol dire essere amati! Ciò di cui abbiamo bisogno, ciò che andiamo veramente cercando è l'amore degli altri, non l'approvazione.
    Ecco questa è la vera differenza, perché vivendo nel modo “normale” abbiamo solo l'approvazione degli altri non l'amore. L'amore è un'altra cosa, è qualcosa di molto più profondo di due chiacchiere scambiate in una sala ristoro o l'aperitivo delle sei. E' per questo che se ci fermiamo un istante e chiediamo a noi stessi se siamo veramente felici, ci accorgiamo di non esserlo, perché anche se apparentemente abbiamo una vita normale e siamo accettati dagli altri, ci manca tremendamente l'amore.
    E l'aspetto più grave è che questo modo di vivere, cioè giornate, settimane, anni trascorsi lavorando ogni minuto, fa si che trascorriamo il 90% del tempo con le persone che non ci amano, e dedichiamo solo il 10% del nostro tempo a chi invece ci ama veramente, cioè gli amici e la famiglia.
    Incredibile no? E' bastato riflettere qualche minuto per comprendere che il modo “normale” di vivere è l'opposto esatto di ciò che dovremmo fare per essere veramente felici. Abbiamo sempre creduto il contrario, studiato e lavorato per raggiungerlo, ma non c'era alcuna speranza di farcela, perché stavamo correndo nella direzione opposta al traguardo.

    Cos'è allora la vera felicità?
    Iniziamo sottolineando che la felicità è uno stato d'animo; quando ricerchiamo la felicità ricordiamoci sempre che è qualcosa che va coltivata giorno per giorno. Non dobbiamo immaginare la felicità come un traguardo da raggiungere, che una volta superato ci donerà per sempre (e senza sforzo) la serenità che stiamo cercando. Questa è l'idea sbagliata di felicità che abbiamo ora, ora che siamo persone “normali”, con una vita “normale”: sopportiamo una settimana di lavoro aspettando il weekend (il momento di felicità), per poi passare il sabato nei centri commerciali e la domenica a lamentarci che domani è già lunedì. La felicità, quella vera, è fatta di tre ingredienti fondamentali:

    La libertà
    Ogni tanto qualcuno mi dice: “Sì ma tu con tutto quello che fai, effettivamente lavori”. Certo, rispondo io, ma la differenza rispetto a qualche anno fa, è che ora in qualunque momento posso fare ciò che voglio. Nessuno mi può più dire quello che devo o non devo fare, perché non dipendo da nessuno, soprattutto economicamente. Questo ingrediente è essenziale per essere felici, perché non ci può essere felicità senza libertà, per cui cerchiamo costruirci ogni giorno un'alternativa a ciò che ora ci obbliga a fare ciò che non vorremmo fare o a essere ciò che non siamo.
    Dicevo che nessuno può obbligarmi a fare ciò che non voglio, nessuno tranne le persone che amo, ed è per questo che l'amore, in tema di felicità, è così importante e va curato.

    L'amore
    L'amore, l'ho già accennato, è un ingrediente fondamentale per la felicità. Incominciamo ad allontanarci dalle persone che frequentiamo per sentirci accettati attraverso il loro consenso, e dedichiamo più tempo a chi veramente ci ama. Ciò che cerchiamo è l'amore non l'approvazione degli altri, l'approvazione è superficiale e spesso nasconde disinteresse o invidia, l'amore invece è profondo e avvolgente, ci fa sentire sicuri e importanti, e riempie il cuore di felicità

    La creatività
    Il nostro lavoro difficilmente ci permette di esprimere noi stessi in modo creativo e libero. I nostri hobby invece molto spesso sono proprio questo, il mezzo che utilizziamo per lasciar correre la nostra creatività ed esprimere ciò che abbiamo dentro. Questo è il motivo per cui amiamo fare ciò che ci appassiona nel tempo libero, perché ci fa sentire felici e realizzati. Dedichiamo più tempo a tutto questo e anche questo importantissimo tassello ci aiuterà a costruire una vita realmente felice.

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  45. Anonimo25/4/17

    Le cose belle succedono a chi allontana da se i pensieri negativi: ringrazia il mondo, le persone e la vita per tutto quello che hai, pensa solamente in positivo. Così facendo tutto andrà bene e ciò che vuoi si arriverà.

    "Una delle cose meravigliose di questo processo è che non dobbiamo sapere come fare, tutto quello che ci serve, è essere disposti e aperti. L'intelligenza universale o la tua mente subconscia si occuperanno del come. Ogni pensiero che fai e ogni parola che dici ricevono una risposta e il punto di potere è adesso nel presente. I pensieri o le parole che affermi adesso nel presente, creano il tuo futuro! La mente è uno strumento, il modo in cui la usi ora è solo un'abitudine, ma le abitudini possono essere cambiate se lo vogliamo".
    Louise Hay

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  46. Anonimo12/5/17

    Hai il dovere di andartene:
    - da dove non sei felice,
    - da dove non sei te stesso,
    - da dove non ti vogliono.
    Sempre

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  47. Anonimo8/6/17

    Comportarsi con amore
    Dobbiamo semplicemente imparare a comportarci con gentilezza nei confronti degli altri. Con questa frase non intendo dire che dobbiamo parlare in modo educato o evitare di dire ciò che pensiamo, ma più precisamente di fare in modo che gli altri, quando sono con noi, si sentano a proprio agio.

    Ci sono moltissime persone che non perdono occasione per imporre il proprio pensiero o far notare gli sbagli degli altri; ogni giorno ho a che fare con gente che sembra quasi provare piacere nel mettere gli altri in difficoltà, umiliarli o farli sentire sotto esame. Mi chiedo sempre a cosa serva comportarsi in questo modo se non a sfogare la propria rabbia repressa, ma non ho certo bisogno di interrogarmi sulle conseguenze che questo atteggiamento genera, ovvero l'odio.

    Se vogliamo essere felici di noi sessi e quindi amarci come individui, dobbiamo creare armonia ed empatia con tutti gli altri, farli sentire compresi, ascoltarli (nessuno ascolta, tutti vogliono parlare!) sintonizzarci sulla loro lunghezza d'onda, farli ridere e ridere insieme a loro. Quando si crea questa armonia le persone ci vogliono bene, ci sentiamo felici e iniziamo ad amare in nostro modo di porci e di rapportarci.

    Sottolineo ancora una volta che questo è il comportamento da adottare con le persone che ci piacciono, per gli “ostili” eserciteremo il potere della trasparenza.
    Questo concetto si comprende più facilmente con un esempio: Se una persona a noi cara ci offende, ci arrabbiamo, rispondiamo per le rime e poi stiamo male per essere stati offesi e mal compresi. Se reagiamo in questo modo lasciamo che il comportamento dell'altro abbia un potere su di noi. Possiamo invece reagire in modo diverso, essere trasparenti alle sue parole comprendendo che la sua rabbia nei nostri confronti deriva da un suo problema, dalla sua incapacità di essere gentile, di rapportarsi con gli altri in modo sereno e che, in fondo, non capisce che nella vita chi offende sbaglia. Possiamo lasciare questa persona nelle sue convinzioni e considerarla debole perché non sa agire nell'amore e si fa governare dalla rabbia. Ciò che gli altri pensano e dicono di noi è un problema degli altri, non nostro.

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  48. Anonimo12/6/17

    I 9 segreti per raggiungere la felicità secondo i grandi filosofi della storia
    • "Di tutte le forme di cautela, quella in amore è la più fatale per la vera felicità" (Bertrand Russell).
    • "La felicità è la sensazione che il potere aumenti - che la resistenza sta per essere vinta" (Friedrich Nietzsche).
    • "Ho imparato a ricercare la felicità limitando i miei desideri, piuttosto che cercando di soddisfarli" (John Stuart Mill).
    • "Il segreto della felicità non consiste nel ricercare di più, ma nello sviluppare la capacità di godere di poco" (Socrate).
    • "Più un uomo medita sulle cose buone, migliore diventa il suo mondo e il mondo intero" (Confucio).
    • "Le più grandi benedizioni per il genere umano sono dentro di noi e alla nostra portata. Un uomo saggio è soddisfatto di quello che ha, qualunque cosa sia, e non desidera quello che non ha" (Seneca).
    • "Se sei depresso stai vivendo nel passato. Se sei ansioso stai vivendo nel futuro. Se sei in pace, stai vivendo nel presente" (Lao Tzu).
    • "La vita non è un problema da risolvere ma una realtà da godersi" (Soren Kierkegaard).
    • "La felicità è come una farfalla: più la insegui e più lei ti sfuggirà. Ma, se volgi la tua attenzione altrove, verrà da sola e ti si poserà leggermente sulla spalla" (Henry David Thoreau).

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  49. Anonimo1/7/17

    Impara a:
    Divertirti senza bere
    Parlare senza telefono
    Amare senza condizioni
    Sognare senza dormire
    Sorridere senza selfie

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  50. Anonimo1/8/17

    Chiudi gli occhi e esprimi un desiderio.
    Fatto?
    Ora, non aspettare che si avveri.
    Corri fuori, e fallo avverare tu stesso.

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  51. Anonimo7/8/17

    Qualcuno una volta ha detto:
    "Lavora come se non avessi bisogno dei soldi.
    Ama come se nessuno ti abbia mai fatto soffrire.
    Balla come se nessuno ti stesse guardando.
    Canta come se nessuno ti stesse sentendo.
    Vivi come se il Paradiso fosse sulla Terra."

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  52. Anonimo2/9/17

    Per essere veramente felici e sereni dobbiamo lavorare su noi stessi, sul nostro corpo, sulla nostra mente e sul nostro animo. Le persone malate, disabili e depresse sono più infelici di quelle sane.

    Inoltre, maggiore sarà il grado di armonia e coesione tra la mente e il corpo, lo stato di consapevolezza e di intelligenza intuitiva, più forti saranno le vibrazioni positive che il nostro corpo emetterà, e il profondo senso di serenità e di completezza che proveremo.
    (il Libro dei Mutamenti)

    A tal proposito leggi: Vademecum del Benessere, della Salute e della Vera Medicina

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  53. Anonimo10/10/17

    Inizia la giornata con un sorriso
    Di norma l'espressione del viso è considerata come una finestra sui propri sentimenti, ma la si ritiene altresì in grado di influenzare il nostro umore.

    A tal proposito, assicurati di sorridere spesso per mantenerti allegro e ottimista. Come prima cosa, ogni mattina salutati con un sorriso mentre ti guardi allo specchio, la vista di quell'espressione felice potrebbe essere sufficiente a mantenerti positivo durante l'intero arco della giornata.

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  54. Anonimo10/10/17

    Prenditi una pausa
    Perché una pausa sia fruttuosa è importante non lasciarsi semplicemente assorbire da qualcosa d'altro, per esempio dalla TV o da internet.

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  55. Anonimo23/10/17

    « Pensa alle disgrazie degli altri, così ti accontenterai della tua sorte »

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  56. Anonimo29/12/17

    Come Essere una Testa Vuota
    Prestare attenzione? Essere serio? Assumersi responsabilità? È fin troppo lavoro.
    Una testa vuota è indifferente alle difficoltà della vita, sceglie al contrario di coltivare una vita di ozi senza conseguenze. Puoi imparare a essere un pò testa vuota nella tua vita, a trovare una serie di opportunità di carriera adatte allo stile di vita di una testa vuota e ad evitare i cattivi stereotipi diffusi su quelli come noi che amano divertirsi.

    Sogna sempre a occhi aperti. Al posto dello stress, delle preoccupazioni, delle ansie e dei conflitti, la testa vuota riempie la propria testa di fantasie. Quando sei al lavoro, a scuola o a fare qualcosa di mondano, come andare al supermercato, dovresti rifiutare le responsabilità in favore del sogno ad occhi aperti.

    Dimentica il futuro e vivi adesso. Ambizioni? Piani? Non per le teste vuote. Osserva ogni tramonto, odora ogni fiore, saluta ogni passante. Sii nel momento. Non ti stressare su cose come il lavoro, l'università o la “carriera.” Non preoccuparti di problemi o di politica. Quella roba si risolve da sé. Divertiti.
    - Se lotti continuamente, ossessionato dal futuro, innervosendoti per il prossimo esame o per la laurea, o per quello che farai il prossimo fine settimana, prenditi un pò di tempo per meditare. Siediti. Rilassati. Cerca di calmare la mente per 15 o 20 minuti ogni volta, osservando i pensieri scorrere.
    - Non preoccuparti neanche del passato. Dimentica quello di brutto che hai fatto e focalizzati sull'essere qui, adesso, pensando all'oggi. Le teste vuote non sono arrabbiate, odiose e scortesi. Le teste vuote non serbano rancore a lungo. La gamma di emozioni di una testa vuota va dalla felicità alla moderata delusione, per tornare di nuovo alla felicità.

    Mantieni un atteggiamento felice. Sulla faccia di una testa vuota dovrebbe esserci stampato un sorriso. Perché no? Allontana i pensieri cupi, lo stress e focalizzati solo sulle cose divertenti della vita. Anche se stai andando a lavorare, puoi sorridere. Presto finirà, arriverà il fine settimana e potrai festeggiare.
    - Cerca di andare d'accordo con tutti. Una testa vuota non ha dei preferiti né si oppone agli altri. Per essere una testa vuota, cerca di essere allo stesso modo con tutti, nel bene e nel male. Se vuoi essere una testa vuota, dovresti uscire per i fatti tuoi e salutare sconosciuti, avviare conversazioni con tutti i tipi di persone.

    Mostra indifferenza al bene e al male. Una testa vuota tratta qualsiasi argomento pesante, successi, fallimenti, con totale indifferenza. Una testa vuota non ha bisogno di esprimere “profonde” emozioni, preferendo restare felicemente ignorante dello stress e delle preoccupazioni. Guardala come una calma zen.

    Non tenere traccia del tempo. Una testa vuota non ha mai bisogno di essere da qualche parte in orario. A che scopo? Cosa è il tempo se non una serie di piccoli attimi segnati su un congegno? Lascia a casa l'orologio e opera con il tuo cronometro interno.

    Scegli il divertimento al lavoro. I tuoi amici ti hanno appena inviato un messaggio dicendo che domani vanno in spiaggia, ma tu devi lavorare? Datti malato. Le feste in spiaggia con gli amici sono troppo belle per poterle perdere solo perché sei costretto in cucina o in ufficio o in classe. Cogli quest'attimo.
    [CONTINUA]

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  57. Anonimo29/12/17

    Sii l'anima della festa. Le teste vuote sono divertenti da avere intorno in tutti i tipi di eventi sociali e sono sempre pronte a festeggiare anche senza preavviso. Se vuoi essere una testa vuota, devi impegnarti per essere pronto al divertimento.
    - Non pianificare feste prima del tempo, segui il flusso. Vai a divertirti al bar o in un'altra zona frequentata in venerdì sera per vedere dove ti porta la notte. Sii una foglia nel vento delle feste. Dai la tua festa se non riesci a trovarne una bella.

    Sii più furbo di quello che sembri. Il vero segreto di una testa vuota? Accade molto più di quello che l'occhio riesce a vedere. Le vere teste vuote sorprendono gli amici e i conoscenti con dei momenti di improvviso talento. Essere testa vuota spesso è solo una maschera che nasconde un pozzo interiore di dignità illuminata. Per lo meno, a volte lo è.
    - Tieni i tuoi talenti sorprendenti ben nascosti fino al momento opportuno. Magari hai imparato a suonare il banjo molto bene, ma non l'hai detto a nessuno. Aspetta finché non salta fuori un banjo a una festa, poi suona "Clinch Mountain Backstep" come un mago del banjo. Quando tutti dicono: “Perché non hai mai detto di saper suonare il banjo?” una buona testa vuota dovrebbe rispondere: “Nessuno me lo ha mai chiesto.”
    - Le teste vuote sono spesso vaghe sul passato o su quello che succede nelle loro vite. C'è un certo mistero: da dove vengono? Cosa fanno? Se qualcuno fa domande, dai risposte vaghe: “Sono solo di passaggio, credo. Mi sto divertendo.”

    Lavora il meno ore possibile. Per alleggerire il tuo carico, scopri quanto poco puoi lavorare, in modo da mantenere il tuo stile di vita libero da responsabilità il più a lungo possibile. Componi qualche numero e scopri cosa è necessario fare, poi diminuisci le ore. Di quanti soldi hai bisogno al mese per affitto, cibo e altre spese? Hai un bonus di punti da testa vuota se riesci a trovare il modo di lavorare da casa. Lavorare al computer con il pigiama? Questo è parlare.
    - Prendi in considerazione di cambiare la tua situazione e cerca di vivere nel modo più economico possibile. Potrebbe essere difficile essere una testa vuota e possedere una casa, ma dividere un loft con altre 5 o 6 persone terrà l'affitto basso e le spese saranno gestibili. Festeggerai in ogni caso per tutto il tempo, quindi chi si preoccupa dei coinquilini? Più gente con cui divertirsi.

    Lavora in un posto dove puoi socializzare. Se sei il tipo di testa vuota che ha bisogno di gente intorno per rendere le cose più divertenti e intrattenere gli altri, cerca un lavoro in cui potrai socializzare. Se puoi divertirti al lavoro, non ti sembrerà di essere al lavoro.

    Cerca di lavorare all'aperto. Abbronzarsi mentre si lavora? Questo è il desiderio di tutte le teste vuote. Cerca di coltivare talenti e abilità che ti permettano di lavorare all'aria aperta. Alcuni buoni lavori all'aperto con poco stress per le teste vuote includono:
    - Giardiniere
    - Surfista
    - Guida escursionistica
    - Guida per la pesca
    - Paesaggista

    Suona. Viaggiare venendo pagati, girare per il mondo, ascoltare musica dal vivo ogni notte? L'industria della musica è piena di teste vuote e non devi neanche essere sul palco per esserne parte. Ci sono molte opportunità lavorative che potrebbero essere rimpiazzate da teste vuote come te. Prendi in considerazione lo studio della musica, del suono e di altre materie correlate, e cerca lavori quali:
    - Tecnico del suono
    - Musicista
    - Disc jockey
    - Tecnico della chitarra
    - Produttore

    Sii un artista. Testa vuota o genio? Se ti piace fare le cose con le tue mani, pensare all'arte o semplicemente apprezzare il disegno, creati delle competenze necessarie per fare ciò che ami. Ci vorrà del lavoro per coltivare il tuo talento, studiando le basi della pittura, del disegno, della scultura e altri talenti necessari, ma dopo sarai pronto per iniziare a rompere queste regole.
    [CONTINUA]

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  58. Anonimo29/12/17

    Assumiti meno responsabilità possibili. Una testa vuota ha bisogno di essere libera da impegni e responsabilità, per restare focalizzata principalmente su se stessa. Tenere animali, avere bambini, scalare la gerarchia aziendale: queste cose sono difficili per le teste vuote. Se vuoi vivere questo stile di vita il più a lungo possibile, è importante non restare incastrati da impegni a lungo termine e da conseguenze che ti porterebbero a sistemarti e a smettere di vivere alla giornata.

    Non temere di mostrare la tua intelligenza e le tue opinioni. Una testa vuota non è “stupida”, una testa vuota è qualcuno libero da preoccupazioni, focalizzato maggiormente sul divertimento che sulle responsabilità. Questo non ti rende stupido e non dovresti fingerti ignorante per attrarre altre teste vuote. Argomenta, esponi opinioni e metti in mostra la tua intelligenza. Essere onesto con te stesso è l'essenza dell'essere una testa vuota.

    Sviluppa una relazione sana con le feste. Fumare, bere e fare feste sono tutti comportamenti stereotipati delle teste vuote. Divertirsi può essere importante, ma devi prenderti cura di te stesso per assicurarti una lunga vita di feste a venire ed evitare comportamenti autodistruttivi che potrebbero essere presi per divertenti.

    Fissa delle regole per le feste e attieniti a queste. Se fare sempre feste inibisce la tua capacità di lavorare, di relazionarti o di stare in salute, devi diminuirle significativamente. Se sospetti di avere un problema con l'alcol oppure stai combattendo con altre dipendenze, cerca aiuto.

    Sii auto sufficiente. La differenza tra una testa vuota e un fannullone è che le teste vuote sanno prendersi cura di se stessi, perciò a volte perdoniamo il loro comportamento vuoto come una stranezza. Se queste stranezze ostacolano la tua abilità di nutrirti, di avere una casa, di vestirti, allora sono un problema. Se devi essere una testa vuota, è fondamentale che tu sia anche in grado di prenderti cura di te stesso con tutte le cose di base. Non devi essere un colono o un survivalista, ma devi essere in grado di farti strada da solo nel mondo.

    Sii sano e prenditi cura del tuo corpo. Se da un lato i cibi precotti possono essere un grande piacere, probabilmente non dovrebbero essere una parte fondamentale della tua dieta, a meno che non vuoi essere quel tipo di testa vuota con problemi di colesterolo a 30 anni. Bilancia il tuo stile di vita spensierato e le feste con scelte di cibo sano, esercizi e decisioni intelligenti.

    Accompagnati con persone ambiziose. Troppe teste vuote insieme possono essere una nave senza capitano, qualcuno deve condurre! Stai in compagnia di persone varie, alcune con personalità di Tipo A, che completano il gruppo e ti permettono di rilassarti nel ruolo di testa vuota che preferisci.

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  59. Anonimo11/1/18

    Buone abitudini da adottare per essere Felici

    1. Rendere la vita meno complicata
    Per vivere una vita felice occorre avere poche preoccupazioni, più cose si hanno da fare più preoccupazioni si hanno. Un gatto o un cane sono animali tranquilli perché non hanno nulla di cui preoccuparsi, si nutrono e dormono.
    L’essere umano, invece, è bravissimo a complicarsi la vita. Deve rispettare orari, aspettative e scadenze, deve essere sempre produttivo e all’altezza delle sfide, deve crescere i figli, vestirli, nutrirli, garantire loro un’educazione di buon livello, in società deve rispettare molte regole, vestirsi adeguatamente, comportarsi nel modo corretto a seconda delle persone con cui si relaziona. Deve mantenere tutto ciò che possiede, dall’automobile agli elettrodomestici per la casa, fino alle proprietà che vanno seguite, fatte fruttare, gestite nel modo corretto. Tutto va controllato, protetto, aggiustato, sostituito e questo richiede tempo ed energie. Più cose abbiamo, poi, più la burocrazia è complicata e maggiori sono le leggi che dobbiamo conoscere. Più possediamo e più tasse paghiamo, quindi dobbiamo lavorare di più, con la diretta conseguenza che abbiamo meno tempo per noi stessi, per la famiglia e i figli.
    Insomma, guardiamo le nostre vite, se non abbiamo un minuto libero, continuiamo a correre e siamo pieni di preoccupazioni per il presente e il futuro, come possiamo essere sereni?
    Per essere felici è necessario abbracciare la semplicità, avere poco, fare poco, rinunciare e semplificare la nostra vita in modo da avere meno pensieri, maggior serenità e tempo per vivere veramente la vita. Rinunciamo ad un impegno sociale, tagliamo i rapporti con le persone che non ci interessano, lavoriamo meno, acquistiamo meno e impariamo a trarre godimento dal tempo che dedichiamo a noi stessi e non dalle cose.
    [CONTINUA]

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  60. Anonimo11/1/18

    2. Non basarsi sugli altri
    Molte persone fanno il grave errore di voler per forza piacere agli altri, ma non solo, anche di dare retta alle opinioni altrui, farle proprie, riportarle come verità e comportarsi secondo le aspettative dei propri cari. Anche se crediamo di non appartenere a questa categoria chiediamoci, ad esempio, da dove derivano le nostre convinzioni politiche: per caso da un’attenta lettura del programma di ogni partito o dalle chiacchiere da bar e le liti che sentiamo in televisione? Sui social intavoliamo discussioni con le persone, magari perfetti sconosciuti, per cercare di far cambiare loro opinione o esporre il nostro punto di vista? E ancora, l’anno scorso, ci siamo mica comprati un paio di pantaloni con il risvoltino?

    Questi comportamenti sono tipici di chi dà retta a gli altri e crede a ciò che sente, cioè si comporta in un certo modo, acquista certe cose e si è creato una certa "cultura" quasi esclusivamente basandosi sulle chiacchiere.

    Purtroppo la maggior parte delle persone agisce così, e lo dimostra il fatto che in tutto il mondo gli estremismi hanno successo, perché chi li diffonde sa che basta spararla grossa in modo che le persone si indignino, ci credano ciecamente, senza chiedersi se quello che viene detto sia verità o bugia. Ma lo dimostra anche la larga diffusione della fake news, di chi crede che l’omeopatia funzioni (quando in realtà è una truffa), che i vaccini causino l’autismo o addirittura che la Terra sia piatta!

    Il problema in tutto questo ragionamento è che se crediamo che le cose siano in un certo modo, quando invece sono l’opposto, nella vita non faremo altro che prendere decisioni sbagliate, che ci porteranno inevitabilmente ad avere problemi e quindi essere infelici. Inoltre, se diamo troppo peso all’opinione altrui, non facciamo altro che consegnare nelle mani degli altri la chiave della nostra felicità: vediamo che gli altri ci accettano? Allora siamo felici! Vediamo che gli altri ci criticano? Ecco che siamo infelici.

    La felicità e la gioia, invece, devono dipendere solamente da noi, quello che pensano di noi gli altri è un problema degli altri, noi dobbiamo fare solo ciò che è giusto per noi. Inoltre le nostre idee e opinioni le dobbiamo basare su fonti attendibili, non sulle chiacchiere da bar o su quello che ha detto Arcobaleno97 su Facebook!
    [CONTINUA]

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  61. Anonimo11/1/18

    3. Affrontare le paure per riuscire a risolvere i problemi
    Ognuno di noi vive nella propria zona di comfort, cioè l’insieme di persone, abitudini e luoghi dove si trova a proprio agio, non si sente in imbarazzo e sguazza in allegria e spensieratezza. Tutti noi stiamo ben attenti a rimanere all’interno di questa sfera, perché uscirne significa esporsi al pericolo di commettere errori o non sapere come comportarsi.

    La maggior parte delle persone non riesce a cambiare la propria vita, e quindi trovare la felicità, perché rimane per sempre dentro questi confini: è più facile non fare nulla e lamentarsi di essere infelici, che tentare qualcosa di nuovo e rischioso ricercando un futuro di gioia. Se lo facessimo, allora, faremmo parte di quella piccola categoria di persone che cerca sempre di migliorarsi, si butta, prova nuove strade, prova a superare i propri limiti e paure, e non si ferma prima di provare adducendo le classiche considerazioni: "Questa non è roba per me", "Io non ci riuscirei mai", "Non mi interessa" o peggio ancora offende e disprezza chi vive in modo diverso da lui.

    Il fatto è che se siamo infelici significa che buona parte di quello che abbiamo fatto fino ad ora è sbagliato, e che serve cambiare e fare qualcosa di diverso, probabilmente uscendo dalla nostra zona di comfort. Se stiamo cercando la strada della felicità è probabile che questa sia nascosta in mezzo a quello che sappiamo dovremmo fare (o semplicemente dire), a quelle decisioni che dovremmo prendere o quelle abitudini a cui dovremmo rinunciare, per questo dobbiamo trovare la forza di farlo.

    Rimanere confinati nel proprio comodo orticello però ha anche un altro risvolto negativo: Ogni tanto la vita ci mette di fronte a delle prove, tipicamente difficoltà o problemi che richiedono forza interiore e azioni concrete. Queste azioni vanno eseguite quasi sempre fuori dalla nostra zona di comfort, per cui, quando capiterà (e capita sempre) se non siamo allenati ad andare oltre i nostri limiti non risolveremo facilmente i problemi e quindi non saremo mai felici.

    4. Essere buoni
    Questa, tra tutte le buone pratiche quotidiane per raggiungere la beatitudine, è quella che preferisco, perché la bontà è una qualità sempre più rara. Le persone sono sempre più individualiste, pensano ai propri affari, non si aiutano a vicenda e vanno avanti convinti che finché le cose stanno bene a loro, tutto andrà sempre bene. In questa società essere buoni è visto come una debolezza, se sei buono ti fregano, se sei buono con chi ti ha trattato male sei un pirla, se sei buono con chi ha sbagliato, questo non imparerà mai a comportarsi nel modo giusto.

    Io invece penso che la vita sia dura per tutti, e se tutti fossimo più buoni con gli altri, allora troveremmo conforto e aiuto quando ne abbiamo bisogno… e quante persone oggi hanno bisogno di aiuto?! Tantissime. Se fossimo tutti più buoni e ben disposti verso gli altri non saremmo così divisi; la divisione è ciò che ci rende vulnerabili, da soli non abbiamo sufficienti forza e risorse per evitare che i più forti ci mettano i piedi in testa, ma insieme è più facile far sentire la propria voce, forgiare le opinioni e risvegliare le coscienze. Inoltre arriverà certamente un momento in cui avremo bisogno di aiuto, fosse anche una malattia o la semplice vecchiaia, e allora sarà lì che le persone con cui siamo stati buoni si ricorderanno di noi e verranno in nostro soccorso.

    Tutto questo non i porterebbe alla felicità? Non ci sentiremmo più scuri e fiduciosi nel futuro se avessimo qualcuno sui con sappiamo di poter contare? Non rischieremmo di inseguire i nostri sogni (e quindi la gratificazione personale) sapendo che se le cose andassero male potremmo contare sull’aiuto delle persone care? Ma anche, più semplicemente, non si è felici quando si è circondati da persone che ci vogliono bene?

    Iniziamo ad essere buoni con gli altri, la bontà è contagiosa e rende tutti più felici.
    [CONTINUA]

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  62. Anonimo11/1/18

    5. Trovare sempre il lato positivo delle cose
    La prima volta che ho sentito questa affermazione credo di aver avuto dieci anni e se non erro la pronunciò Heidi quando la signorina Rottenmeier le chiese come potesse essere sempre così felice: "Cerco sempre il lato positivo delle cose", rispose candidamente. Ricordo che rimasi abbastanza colpito da quella affermazione, tanto semplice quanto reale.

    Quando capita qualcosa di spiacevole è totalmente inutile lamentarsi e concentrarsi su ciò che è andato storto, si perde tempo e non si fa altro che aumentare la propria infelicità visto che il passato non può essere cambiato. È molto più costruttivo provare a capire se si può ricavarne qualcosa di buono e utilizzarlo a proprio vantaggio, oppure, più semplicemente, pensare che le cose sarebbero anche potute andare peggio e che (nella sfortuna) siamo anche stati fortunati.

    Questa pratica ha lo scopo di aiutarci a costruire un approccio mentale positivo alle cose; è un’abitudine importante per migliorare la nostra serenità, perché la felicità altro non è che uno stato d’animo che possiamo imparare a governare. Col tempo si diventa così forti che nessun evento esterno può intaccare la nostra spensieratezza, i fatti accadono, i problemi si susseguono, ma noi li affrontiamo e li risolviamo mantenendo il sorriso, forti della consapevolezza che questo è esattamente ciò che va fatto, mentre lamentarsi e disperarsi peggiora solo le cose.

    6. Avere sempre un obiettivo
    Spesso l’infelicità è dovuta alla mancanza di stimoli, viviamo una vita piatta, senza nessun obiettivo a lunga scadenza, andiamo avanti giorno dopo giorno facendo sempre le stesse cose, lavoriamo, portiamo i bimbi a scuola, facciamo la spesa e aspettiamo agosto per andare in vacanza. Chi sarebbe felice in questo scenario?

    Invece, se si ha un traguardo, un progetto, qualcosa da realizzare, dove mettere il proprio tempo e le proprie energie, allora la vita si colora. Subentra l’entusiasmo, l’attesa del prossimo momento buono per aggiungere un pezzettino al puzzle, e la gioia di riuscire a creare qualcosa che derivi dal nostro intelletto e dalla nostra manualità.

    Avere un traguardo, poi, fa passare tutto il resto in secondo piano, compresi i fatti spiacevoli che accadono ogni giorno, perché l’obiettivo diventa un luogo dove dirigere i nostri pensieri e dimenticare le preoccupazioni. Siamo infelici perché lavoriamo in un posto orrendo; se non avessimo altro passeremmo la serata nell’ansia che arrivi il giorno seguente, mentre un progetto su cui concentrarci ci fa dimenticare i problemi e ci ridona qualche ora di felicità.
    [CONTINUA]

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  63. Anonimo11/1/18

    Alcune interessanti citazioni sulla felicità
    • La felicità più grande è essere utili agli altri (Madre Teresa di Calcutta)
    • Le persone più felici sono coloro che traggono il meglio da ciò che hanno (Khalil Gibran)
    • Se vuoi una vita felice devi dedicarla ad un obiettivo, non a delle cose (Albert Einstein)
    • Felice è chi è capace di amare molto (Hermann Hesse)
    • Un bambino può insegnare ad un adulto ad essere felice senza motivo (Paulo Coelho)

    Conclusioni
    Concludo questo lungo articolo volto alla ricerca della beatitudine intesa come stato di felicità prolungato, ricordando cosa non è felicità: Se crediamo che saremo felici cercando ricchezza, gloria o potere, probabilmente non saremo mai veramente felici. Ogni giorno vedo uomini e donne correre a destra e manca per inseguire obbiettivi futili, pestare i piedi a tutti per ritagliarsi un ruolo nel lavoro o nella società, invidiarsi per questioni di denaro e mettersi continuamente in mostra cercando di apparire migliori di quello che si è. La società ci spinge a credere che è felice solo chi è ricco bello e famoso, e noi ci crediamo ciecamente, altrimenti non imiteremmo il modo di vestire de ricchi e non sbaveremmo dietro le loro auto di lusso.

    Ma noi non siamo così, siamo gente comune con una vita normale e se continuiamo a fingere di essere ciò che non siamo, spendendoci tutto quello che guadagniamo, non saremo mai felici. Una persona si sente veramente appagata solo quando può essere sé stessa in tutto e per tutto, perché solo in quella condizione si trova la pace.

    Chiediamoci chi siamo veramente e di cosa abbiamo bisogno per sentirci realizzati, e usiamo tutte le nostre energie e il nostro tempo per diventare "veri", cioè veramente noi stessi. Così facendo la felicità arriverà automaticamente.

    Tratto da: https://www.smetteredilavorare.it/2018/01/come-essere-felici-usando-il-percome.html

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  64. Anonimo3/3/18

    Come Vivere Sereni Affrontando la Vita
    Creare ogni giorno le condizioni perché accadimenti spiacevoli non si verifichino.
    Di solito si agisce su due piani: quello materiale e quello personale.

    Dal punto di vista materiale, per evitare di avere problemi dobbiamo semplicemente avere meno cose possibili. Più possediamo più dobbiamo “difendere” e più abbiamo può è probabile che questo richieda tempo, denaro ed energie per essere gestito. Per essere veramente sereni liberiamoci di tutto ciò che non ci serve e le preoccupazioni svaniranno di conseguenza. Qui non si parla solo di oggetti ma anche di ruoli lavorativi e sociali; se sei l'ultima ruota del carro non hai nulla da difendere, quindi meno preoccupazioni.

    Sul piano relazionale, invece, le preoccupazioni nascono quasi sempre dalle incomprensioni tra persone e le incomprensioni derivano dalla superficialità e la falsità dei rapporti. Per vivere in maniera serena cerchiamo di essere sempre onesti con le persone, diciamo le cose come stanno, evitiamo di parlare male degli assenti e stringiamo legami profondi solo con le persone con cui vogliamo veramente stare. Non è necessario essere amici di tutti, così come non è necessario frequentare chi non ci interessa. È molto meglio essere circondati da poche persone con le quali stiamo bene, che avere a che fare con tutti in modo superficiale. Nella vita siamo veramente sereni solo quando l'ambiente sociale in cui viviamo ci è ospitale. Ricordiamoci infine che l'opinione degli altri riguarda gli altri, non noi: nella vita ci sarà sempre chi ci critica o non ci ama, ma chi vive nella quiete interiore non lascia che l'opinione di una persona esterna influisca sul suo stato d'animo.

    Tratto da: https://www.smetteredilavorare.it/2018/02/come-vivere-sereni-affrontando-la-vita.html

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  65. Anonimo8/4/18

    "Per essere felici bisogna eliminare due cose: il timore di un male futuro e il ricordo di un male passato; questo non ci riguarda più, quello non ci riguarda ancora"
    Seneca

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  66. Anonimo1/5/18

    ESERCIZIO: ALLENARE LA TENDENZA ALLA GIOIA
    La meditazione e la gratitudine sono fondamentali per migliorare la nostra “tendenza alla gioia” perché purificano corpo, energia vitale, emozioni e mente, facendoci prendere consapevolezza di ciò che di bello esiste nella nostra vita. La semplice e piena consapevolezza di esistere e la gratitudine ci permettono di compiere un’esperienza molto particolare di “gioia esistenziale”: un tipo di gioia che non dipende da ciò che facciamo o da ciò che possediamo, ma dalla consapevolezza di ciò che siamo e del costante miracolo che è la vita. Allenare la propria tendenza alla gioia è terapeutico per corpo e spirito.

    • Facciamo una lista di 21 aspetti per cui essere realmente grati alla nostra vita (persone che amiamo, esperienze, oggetti, opportunità, relazioni ecc.).

    • Sviluppiamo la nostra tendenza alla gioia: leggiamo il primo punto presente nella lista, appoggiamo le mani all’altezza del cuore e respiriamo profondamente, collegandoci a ciò che abbiamo scritto e diventando pienamente consapevoli del dono che la presenza di quella persona o di quella esperienza rappresenta nella nostra vita.

    • Quando sentiamo che è il momento adatto, pronunciamo a voce alta e sentitamente la parola “grazie”, poi, espirando, apriamo le mani e rilassiamole.

    • Ripetiamo la stessa pratica per tutti i 21 punti della nostra lista.

    • Alla fine di tutti i 21 ringraziamenti, appoggiamo nuovamente le mani all’altezza del cuore e ripetiamo questa affermazione: “Riconosco ciò che di bello esiste nella mia vita e sono grato/a per questo. Sono consapevole del dono dell’esistenza. Mi apro alla gioia”. Inspirando profondamente apriamo il nostro cuore all’esperienza della gioia ed espirando apriamo le mani in un gesto di accoglienza verso la vita.

    Tratto da: Ventuno giorni per rinascere - Il percorso che ringiovanisce corpo e mente - di Franco Berrino

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  67. Anonimo8/1/19

    Siete tristi perché avete tutto

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  68. Anonimo30/5/19

    Cibo, sesso e sole: vi diamo la ricetta per produrre gli ormoni della felicità
    Per fare in modo che il sistema del buon umore funzioni, dobbiamo imparare a conoscere alcune delle sostanze che lo governano come dopamina, serotonina e ossitocina.

    - Dopamina per sentirsi più motivati
    Avete presente quella soddisfazione che proviamo quando raggiungiamo un obiettivo importante o semplicemente ascoltiamo la nostra musica preferita?
    La responsabile di questa emozione è la dopamina, che si attiva in questi casi e avvia una sensazione di benessere e piacere.
    Per stimolare questa sostanza vi basterà svolgere tutte quelle attività che generalmente generano appagamento e soddisfazione.
    In cima alla lista troviamo una buona attività sessuale, le risate, l’attività fisica, la musica o il vostro cibo preferito.

    - Serotonina per stimolare il buon umore
    È la sostanza più utilizzata nei farmaci che curano la depressione proprio perché è la maggiore responsabile del buon umore.
    Oltre a questo, si occupa anche del sonno, del desiderio sessuale e dell’appetito.
    Per stimolarla ci possiamo ricaricare con la vitamina D che viene prodotta dall’esposizione solare, possiamo concederci un massaggio rilassante che aiuta a ridurre lo stress o ancora potremmo provare a ricordare o visualizzare momenti felici passati o futuri.

    - Ossitocina per i rapporti interpersonali
    L’ossitocina, detto anche ormone dell’amore, viene rilasciata con abbracci ed effusioni.
    Questa sostanza sembra essere un vero e proprio collante per le relazioni sentimentali e di amicizia perché genera empatia e favorisce l’affetto reciproco.
    Per stimolare la sua produzione dovrete semplicemente abbracciarvi o dimostrare il vostro affetto a un’altra persona, l’ossitocina vi renderà felici.

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  69. Anonimo1/9/19

    La parabola cinese - Tratta dal film "A che servono questi quattrini?"
    In Cina viveva un vecchio contadino, solo, con un figlio e un cavallo. Un brutto giorno se ne scappò il cavallo.
    Allora tutti i contadini andarono dal vecchio per manifestare il loro dolore per la disgrazia che gli era capitata. "Come sapete che sia una disgrazia?" disse il vecchio, furbo lui.

    Infatti pochi giorni dopo il cavallo torno al campicello con altri 7 cavalli selvaggi. Tutti i contadini andarono da lui per manifestare la loro gioia per la fortuna che gli era capitata.
    "Come sapete che sia una fortuna?" disse il vecchio.

    Infatti pochi giorni dopo il figlio del contadino montando uno di questi cavalli selvaggi cadde di sella e si spezzo una gamba. Tutti i contadini andarono da lui per manifestare il loro dolore per la disgrazia che era toccata al figlio. "Come sapete che sia una disgrazia?" disse il cinese.

    Infatti il figlio del contadino fu trasportato all'ospedale. Contemporaneamente la sua camera da letto sprofondò e il figlio del contadino per essere stato trasportato all'ospedale non perì sotto le macerie.


    Eduardo De Filippo con la sua filosofia ci voleva passare un gran messaggio. Non tutte le cose che accadono sono quel che sembrano. A volte un evento che noi valutiamo negativo, alla fine non è poi cosi negativo e viceversa.

    Non siate frettolosi nel trarre le vostre conclusioni, le migliori fortune che ci sono capitate magari non le abbiamo neanche considerate perché nascoste in quella che ad un primo momento sembrava una sfortuna.

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  70. Anonimo1/2/20

    “Non chiederti di cosa ha bisogno il mondo…
    Chiediti che cosa ti rende felice e poi fallo.
    Il mondo ha bisogno di persone felici!"

    (Antoine De Saint-Exupéry - Il piccolo principe)

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  71. Anonimo22/2/20

    Le 6 Droghe della Felicità e come procurarsele gratuitamente

    • ADRENALINA - REAZIONE
    Rompi la routine. Esci dalla tua Zona Comfort.

    • SEROTONINA - BUONUMORE
    Apprezza e sii grato per quello che hai (oggetti e relazioni).

    • DOPAMINA - EUFORIA
    Fai una lista di obiettivi da raggiungere. Raggiungili.

    • OSSITOCINA - AFFETTO
    Basta un semplice abbraccio di pochi secondi.

    • ENDORFINE - BENESSERE
    Ridi, sorridi, mangia cacao, ascolta musica…

    • GABA - ANTISTRESS
    Pratica meditazione tutti i giorni.

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  72. Anonimo1/8/20

    Chi è fortemente pessimista muore prima, parola di scienza

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  73. Anonimo16/9/20

    Solo per oggi, non arrabbiarti, non preoccuparti, sii onesto, sii umile, sii grato, sii gentile verso tutti gli esseri viventi.
    (tecnica Reiki)

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  74. Felicità è in 3 quadratini cioccolato extra fondente al di'
    Chi consuma un totale di 30 grammi di fondente all'85% nella giornata ha un umore migliore rispetto a chi sceglie di non mangiare cioccolato oppure opta per una versione con meno cacao.

    La ricerca ha rilevato che il consumo di cioccolato extra fondente, all'85%, ha ridotto significativamente gli stati d'animo negativi, mentre lo stesso effetto non si verificava in chi sceglieva quello fondente al 70%.

    I campioni fecali hanno mostrato inoltre che la diversità microbica intestinale era significativamente più alta nel primo gruppo rispetto a quello cosiddetto di controllo che non consumava cioccolata. (ANSA)

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  75. Anonimo19/1/22

    Stai lontano dalle persone negative.
    Hanno un problema per ogni soluzione.

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  76. Anonimo22/1/22

    Mi rendo conto che la vita è difficile, piena di problemi, molti dei quali creati sicuramente anche dagli altri e spesso non basta avere una sana autostima o pensare in positivo.
    Tuttavia converrai con me che la maggior parte dei problemi li creiamo da soli, anzi: posso garantirti che la Tua e la mia mente, sono in grado di partorire problemi talmente grandi, talmente complessi, che anche il grande Albert Einstein avrebbe difficoltà a risolverli.
    (Penso Positivo - di Giancarlo Fornei)

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  77. Anonimo7/8/22

    Felicità: questo semplicissimo esercizio creato dagli psicologi ci aiuta a ritrovarla ogni giorno
    Si tratta semplicemente, una volta arrivata la sera, di annotare 3 cose della giornata che sono andate bene o che vi hanno reso felici. Si possono scrivere un po’ di dettagli ma non c’è bisogno di fare un resoconto completo o di scendere troppo nei particolari.

    Perché funziona? La risposta è che spesso tendiamo alla negatività e quindi a concentrarci sulle cose che sono andate male (o non come abbiamo immaginato o desiderato). Rimuginiamo e ci facciamo assalire dalle paure focalizzandoci sui problemi piuttosto che sulle circostanze positive della nostra vita e della nostra giornata.

    L’esercizio non è finalizzato a vedere le cose positive nella negatività (che pure ci circonda) ma a concentrarci su ciò che è andato bene, stimolando la memoria ad andare “a pescare” i ricordi migliori e non permettendo a noi stessi di far pesare maggiormente sul piatto della bilancia la parte negativa della nostra vita.

    In sostanza quello che dovremmo imparare è, ogni sera, a rivivere i momenti positivi che sicuramente ci sono stati anche nella giornata più nera.

    Seligman sostiene che se questo esercizio diventa un’abitudine quotidiana, la nostra vita acquisterà quel pizzico di felicità in più e riusciremo a sentirci maggiormente soddisfatti.

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  78. Anonimo9/12/22

    Per me la chiave di tutto è:
    ESSERE FELICI CON POCO
    Anche se uno può permettersi tanto non dovrebbe mai eccedere...
    bisogna attendere con gioia qualcosa e poi godersela…

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  79. Anonimo24/3/23

    Il 20 marzo giornata internazionale della felicità
    Tre step per raggiungerla: 'Sii consapevole, grato, gentile'

    È fatta di tre step semplici la formula della ricerca della felicità scelta per celebrare la giornata dedicata a questo stato d'animo, il 20 marzo.
    Il primo passo, quello della consapevolezza, è fatto dal respirare profondamente e interrogarsi su come ci si sente in quel preciso momento.
    Il secondo, legato invece alla gratitudine, prevede che ci si guardi intorno, chiedendosi per cosa si è grati.
    E infine, il terzo step, quello della gentilezza, è fatto dall'invio di amore alle persone che ci circondano. (ANSA)

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  80. Anonimo22/8/23

    Concentrati sulle cose positive della tua vita.
    È facile concentrarsi sulle cose negative, ma è importante ricordare che ci sono anche molte cose positive nella nostra vita. Prenditi il tempo per apprezzare le piccole cose, come un caffè caldo, un abbraccio di un amico o una giornata di sole.

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  81. Anonimo3/9/23

    Prova anche tu la sfida dei 7 giorni per essere felice (supportata dalla scienza)
    Il quotidiano americano New York Times propone ai suoi lettori una sorta di “sfida della felicità” in sette giorni, basandosi su uno studio condotto dai ricercatori dell’Harvard School per oltre ottant’anni.

    Da tutti i dati è emersa una scoperta molto chiara: relazioni forti con le altre persone sono ciò che rendono l’esistenza felice e degna di essere vissuta. Più che la ricchezza, la realizzazione professionale e la classe sociale, è la solidità dei nostri legami che determina maggiormente se ci sentiamo realizzati.

    - Giorno 1: fai il punto sulle tue relazioni
    Prima di iniziare con la sfida vera e propria, facciamo una rapida analisi della nostra vita sociale. Quante sono le persone sulle quali possiamo contare davvero, che possiamo ritenere amici sinceri?
    Magari conosciamo molte persone con cui divertirti, ma non abbiamo nessuno con cui confidarti su cose veramente personali e private. Oppure, al contrario, abbiamo la fortuna di essere circondato dall’affetto sincero di persone che sanno tutto di noi, ma non conosciamo persone con cui divertirci e vivere esperienze.

    - Giorno 2: prendi in mano il telefono (per 8 minuti)
    Ci lamentiamo spesso di vivere relazioni deteriorate e di non trovare mai il tempo di contattare amici o parenti che non sentiamo da anni.
    In realtà, bastano pochi minuti per fare quella telefonata che rimandiamo da tempo – e attenzione, abbiamo detto “telefonata” e non “messaggio” per un motivo ben preciso: parlare dal vivo con una persona, e non scrivere semplicemente un messaggio, è un’azione davvero utile per farci stare bene e per farci sentire vicini al nostro interlocutore.
    Impostiamo un timer di otto minuti e chiamiamo la mamma, l’amico che non sentiamo da tempo, il nonno anziano o il figlio lontano. Possiamo farlo mentre portiamo raggiungiamo il luogo di lavoro o prepariamo la cena.
    Da quand’è che non sentivamo quella voce dall’altra parte dell’apparecchio? Otto minuti passeranno in un lampo, ma saranno un balsamo per la nostra anima.

    - Giorno 3: chiacchiera con uno sconosciuto
    Parlare con gli altri fa bene – anche se si tratta di persone che non conosciamo. E non stiamo parlando di semplice conversazione sul meteo, ma di qualcosa che scalfisca la superficie dei convenevoli e vada un po’ più in profondità: potremmo scoprire una bellezza insospettabile dietro persone che non avremmo mai considerato.
    Quindi, il terzo consiglio da mettere in pratica è quello di “attaccare bottone” con una persona che non conosciamo. Può essere il nuovo vicino di casa, una persona che abbiamo incontrato in fila al supermercato, il passeggero seduto accanto a noi sul treno.
    Questo tipo di interazioni può contribuire a migliorare il nostro stato d’animo, rendendoci più felici ed energici durante il giorno e migliorando il nostro benessere generale.
    [CONTINUA]

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    1. Anonimo3/9/23

      - Giorno 4: ringrazia qualcuno di speciale
      Pensiamo a una persona particolarmente importante nella nostra vita, a cui vogliamo molto bene. Cosa ha fatto questa persona per noi? Dove saremmo (o chi saremmo) oggi senza di lei? Può essere un genitore, il partner, il nostro migliore amico, o anche un docente con cui abbiamo stretto un legame speciale.
      Immaginiamo di non poter più rivedere questa persona e prendiamoci qualche minuto per pensare ai motivi per cui dovremmo esserle grati. Prendiamo nota della nostra riflessione (con carta e penna o con una tastiera digitale – fa poca differenza) e, quando siamo soddisfatti, inviamo questo ringraziamento speciale alla nostra persona del cuore.

      - Giorno 5: apprezza i colleghi
      Le relazioni sul posto di lavoro sono spesso trascurate, eppure sono vitali per il nostro benessere. Trascorriamo buona parte delle giornate in compagnia dei colleghi, con i quali condividiamo anche eventi (riunioni, workshop, eventi di formazione) e momenti ricreativi (cene e feste aziendali).
      Con il passare del tempo, il gruppo dei nostri collaboratori diventa una specie di famiglia: coltivare la nostra relazione con queste persone è una delle chiavi per la nostra felicità. Del resto, avere ottime relazioni con i colleghi ci rende anche più produttivi sul lavoro e ci insegna ad apprezzare ciò che facciamo.
      L’esercizio di oggi è il seguente: avviciniamoci a un collega con cui non abbiamo stretto un legame solido e proviamo a stringere con lui una relazione più profonda. Potremmo scoprire interessi comuni e dare avvio a una piacevole collaborazione lavorativa (e non solo).

      - Giorno 6: pianifica un evento sociale
      Siamo sempre presi da mille cose da fare, e trovare il tempo da dedicare alla cura delle relazioni sociali sembra essere un’impresa impossibile. L’esercizio da fare oggi consiste proprio in questo: ritagliare un blocco temporale da dedicare a una persona o a un’attività sociale che ci faccia stare bene.
      Potrebbe trattarsi di una passeggiata con un vecchio amico che non vediamo da anni, della pausa pranzo trascorsa con un collega, di un aperitivo con il nostro partner o con nostro fratello. Se siamo soliti dire a qualcuno che ci piacerebbe incontrarlo “qualche volta”, oggi è il giorno giusto per concretizzare il nostro proposito.

      - Giorno 7: cura le tue relazioni
      Per essere benefiche e durare nel tempo, le relazioni sociali vanno coltivate e curate con costanza. In questo ultimo giorno di sfida, passiamo in rassegna le persone importanti nella nostra vita: cosa possiamo fare oggi per far sentire loro la nostra presenza e il nostro affetto?
      Proprio come l’allenamento costante o la sana alimentazione portata avanti nel tempo portano a risultati concreti, anche delle relazioni “ben tenute” possono portare benefici nella nostra vita.

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  82. Anonimo10/4/24

    Nel dubbio rimani in silenzio: è sicuro, non dà problemi, non fa spendere energie inutilmente...

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  83. Anonimo28/8/24

    La felicità arriva quando smetti di lamentarti per i problemi che hai e ringrazi Dio per tutti quelli che non hai.

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  84. Anonimo21/9/24

    Se vuoi essere felice, concentrati su quello che hai, non su quello che manca

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  85. Anonimo8/12/24

    “Esistono due modi per essere felici in questa vita, uno è di diventare un idiota e l'altro è di esserlo.”
    Sigmund Freud

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  86. Anonimo13/12/24

    I veri lussi della vita:
    - tempo
    - salute
    - una mente tranquilla
    - mattine lente
    - possibilità di viaggiare
    - riposa senza sensi di colpa
    - una buona notte di sonno
    - giornate tranquille e "noiose"
    - conversazioni significative
    - pasti cucinati in casa
    - le persone che ami
    - persone che ricambiano il tuo amore

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Rispetta la regola delle tre "S" quando scrivi i consigli: Sintetici, Semplici e Super-efficaci!