Suggerisci in questo post tutti i rimedi naturali contro la Prostatite e per l’Ipertrofia Prostatica Benigna.
NB: Questo post è solo un’informativa. In caso di problemi di salute bisogna sempre rivolgersi ai medici (in questo caso un Urologo o Andrologo) e vanno sempre fatte le cure mediche ufficiali. Magari qualche rimedio naturale presente tra i commenti potrà essere integrato alla terapia ufficiale, sotto la propria responsabilità.
NB2: Indica solo rimedi naturali che hai provato diverse volte e hanno funzionato efficacemente. E’ vietato indicare farmaci.
- Il peperoncino e i cibi piccanti fanno male alla prostata… limitare anche pepe e spezie
RispondiElimina- Evitare gli alcolici, specialmente la birra
- Limitare caffè, cioccolato fondente e the
- Limitare “cibi acidi” tra cui: latticini, carne (specie rosse), crostacei, insaccati, bevande zuccherate… ma anche pane bianco, riso bianco, pasta bianca…
- Favorire i “cibi alcalini” tra cui: frutta e verdura (possibilmente cruda). Mangiare regolarmente verdura riduce di un terzo il rischio di ipertrofia della prostata
- Bere almeno due litri di acqua al giorno per ridurre il peso specifico delle urine ed evitare infezioni
Evita di portare indumenti stretti come i pantaloni attillati che premono sulla prostata e rendono più difficoltoso il fluire di sangue e linfa, peggiorando il processo di smaltimento di tossine particolarmente critico per la vicinanza con l’intestino. Evita anche cinture strette che possono essere sostituite con le bretelle.
RispondiEliminaUsa un cuscino antiprostata, specie se guidi parecchio e stai seduto tante ore.
Modera l'uso delle due ruote (bici e moto) se la prostata è a rischio.
I semi di zucca sono ottimi per la prostata. Ti consiglio di mangiarne 10g al giorno (nei reparti dei prodotti biologici li vendono già sgusciati).
RispondiEliminaIl miglior integratore per la prostata è la Serenoa Repens (tra cui il Permixon).
Un altro ottimo integratore completo è Prostata SOS, a base di: estratto secco di semi di zucca, serenoa, succo di mirtillo rosso, estratto secco di ortica e zinco.
Infine ti consiglio di integrare anche il Polline in tintura madre.
Evitare la pratica del coito interrotto.
RispondiEliminaL'attività sessuale, se praticata con regolarità, ha effetti benefici. L'astinenza prolungata, al contrario, provoca ristagno di secrezioni nella ghiandola prostatica e una possibile infezione seminale. L’astinenza non deve superare i 4-5 giorni.
L’ansia e lo stress contribuiscono fortemente a peggiorare i problemi della prostata. Dai uno sguardo a questi link:
RispondiElimina- Consigli contro l’Ansia
- Tecniche di rilassamento (tra cui il Training Autogeno e la Meditazione)
- E' la lentezza il segreto della felicità
- La “Medicina” per il Buon Umore
- Downshifting - Lavorare di meno e Vivere di più
Colon irritabile, stitichezza, diarrea, alterazione della flora… creano problemi alla prostata. Applica tutti questi consigli:
RispondiEliminaLa “Medicina” per il Mal di Pancia, la Colite e il Colon Irritabile
Un valido aiuto può dartelo l’attività fisica aerobica.
RispondiEliminaAllenati con il cardiofitness che è anche la migliore attività fisica per bruciare i grassi.
Bisogna praticare esercizio fisico continuato (ad esempio la corsa) per almeno 35 minuti e mantenendo la frequenza cardiaca tra il 60 e il 70% della tua frequenza cardiaca massima.
La frequenza cardiaca massima può essere calcolata con questa formula: FC Max = 220 – età
Quindi se hai 25 anni, dovrai correre mantenendo la frequenza cardiaca compresa tra 117 e 136 pulsazioni al minuto, che potrai misurare con un orologio cardiofrequenzimetro.
Il dott. Roy Dittman di Santa Monica, California, sostiene che la prostata (e la vescica) della maggior parte degli uomini sia, in vari gradi, soffocata dalla rigidità dei muscoli e dei tessuti circostanti, in particolare gli abduttori, gli obliqui e lo psoas. La flessibilità e le normali pulsazioni necessarie a una prostata sana rischiano di essere limitate dalla tensione muscolare; se i muscoli sono rigidi, la ghiandola non si espande e contrae ad ogni respiro e non viene sufficientemente irrorata di sangue e ossigeno. È relativamente facile rilassare muscoli e tessuti tramite il massaggio interno ed esterno. L'automassaggio si pratica nel seguente modo: ci si sdraia sul dorso con le gambe allungate, poi si piegano le ginocchia, portandole verso il petto; quindi si allargano e si premono fermamente tra loro le piante dei piedi. Tenendole premute, si allungano le gambe sul pavimento. Ripetete il movimento da 6 a 12 volte al giorno, massaggiando allo stesso tempo la prostata (il rigonfiamento piuttosto fermo che si sente subito sopra l'ano) e il perineo.
RispondiEliminaIl massaggio esterno è utile, ma si rivela ancora più efficace se accompagnato da quello interno. Questo può essere definito un'estensione dell'esame digitale rettale comunemente effettuato. Un delicato massaggio praticato da un medico o un terapista può aiutare ad ammorbidire e ridurre una prostata ingrossata. La prostata e i tessuti circostanti si ammorbidiscono notevolmente anche con poche manipolazioni occasionali e il procedimento diventa sempre più agevole, una volta superato un certo disagio iniziale. Il massaggio interno viene spesso praticato dai medici quando i pazienti affermano di avere problemi urinari o di non sentire mai la vescica completamente vuota. È probabilmente meglio affidarsi, almeno in un primo tempo, a un professionista. Il sistema è questo: si inserisce nell'ano l'indice, dopo avere indossato un guanto di lattice e averlo lubrificato. Quindi si massaggia lievemente la ghiandola, che ha le dimensioni e la forma di una piccola castagna; a poco a poco si aumenta la pressione del dito, fino ad arrivare a una certa fermezza. Si passa poi ai muscoli che la circondano da entrambi i lati, cambiando, se necessario, mano e posizione. Questi muscoli, che all'inizio sono forse rigidi e indolenziti, si ammorbidiranno notevolmente ripetendo il massaggio. Le prime volte questa pratica potrebbe risultare dolorosa: continuate finché vi sembra tollerabile; se vi viene spontaneo, gridate pure, poiché aiuta a rilasciare emozioni represse. Resterete stupiti da quanto bene vi sentirete rilassando questa parte del corpo. La sensazione data dal massaggio è più gradevole in stato di erezione e di eccitazione e produce un'eiaculazione particolarmente forte e piacevole. Anche un solo intervento può generare grandi miglioramenti, liberando la ghiandola e i tessuti circostanti, incrementando il flusso di sangue e ossigeno e rilasciando l'energia rimasta intrappolata in questa sensibilissima regione.
RispondiEliminaQuesta nuova scioltezza fisica favorisce la circolazione in tutta la zona, ammorbidendo e curando ulteriormente la prostata. Migliora inoltre la qualità dell'attività sessuale. Attenzione: se avete un'infezione prostatica o un cancro, il massaggio potrebbe teoricamente diffondere gli agenti patogeni; risulterà inoltre piuttosto doloroso se la parte è infiammata. La nostra esperienza comunque si è rivelata estremamente positiva, così come i casi riportati nella letteratura medica. Ma nonostante esistano molti esempi di uomini affetti da prostatite acuta che hanno ottenuto grandi benefici dal massaggio, i medici sono generalmente contrari a questa pratica nel caso di infezioni gravi o tumori.
In generale il massaggio, la visualizzazione, i rapporti sessuali e lo stretching aumentano il benefico flusso sanguigno nella regione. Oltre ad aumentare l'apporto dì sangue e di energia, il massaggio e l'esercizio fisico rilassano i muscoli circostanti; quando questo accade, la prostata ingrossata spesso torna alle dimensioni normali nel giro di pochi minuti. Superati i 40 anni, gli uomini tendono a una certa rigidità muscolare, soprattutto all'inguine e alle gambe. Lavorando con l'esperto di integrazione strutturale Deed Preston di Santa Monica, California, ho capito che questi muscoli si possono "sciogliere" tramite il massaggio interno ed esterno e che nel giro di pochissime sedute è possibile riportare una prostata ingrossata e irregolare alla forma, alle dimensioni e alla consistenza normali. All'inizio queste manipolazioni risultano forse dolorose e sgradevoli, ma i risultati sono sorprendenti: molti pazienti che non erano riusciti a ridurre le dimensioni della ghiandola anche assumendo potenti farmaci, sono guariti in fretta e definitivamente. Anche solo pochi minuti di massaggio, che costano molto meno dei farmaci e della chirurgia, operano miracoli.
La prostatite abatterica CPPS, che rappresenta il 90%-95% delle diagnosi di prostatite, è caratterizzata da un dolore pelvico di causa ignota, che dura da almeno 6 mesi ininterrottamente. I sintomi solitamente presentano un carattere ciclico con dei periodi di miglioramento seguiti ad altri in cui si avverte una recrudescenza degli stessi. Il dolore può essere lieve o debilitante, e può irradiarsi dai glutei o dal retto, rendendo difficoltoso restare seduti. Disuria, mialgia, fatica cronica, dolore addominale, bruciore costante all'interno del pene, frequenza ed urgenza urinaria possono essere presenti. L'urgenza e la frequenza minzionale la fanno apparire simile alla cistite interstiziale (una infiammazione della vescica piuttosto che della prostata).
RispondiEliminaL'eiaculazione può essere fastidiosa o dolorosa a causa della contrazione della prostata durante l'emissione del liquido seminale benché il dolore muscolare e l'irritazione nervosa siano più comuni e debbano essere considerati un classico segno di CPPS. Alcuni pazienti riportano un calo della libido, disfunzioni sessuali ed erettili. Il dolore post eiaculatorio è un sintomo che permette di distinguere i pazienti affetti da CPPS da quelli affetti da ipertrofia prostatica benigna (IPB).
Ci sono differenti teorie riguardanti l'eziologia della CPPS, fra queste meritano una menzione l'ipotesi autoimmune, per la quale però ci sono scarse evidenze, l'infiammazione neurogena e la sindrome del dolore miofasciale. Le ultime due ipotesi, possono avere una genesi in disfunzioni locali del sistema nervoso causate da traumi passati o da una predisposizione genetica che in alcuni individui porta ad un'anormale ed inconscia contrazione della muscolatura pelvica che causa una infiammazione dei tessuti mediata da sostanze rilasciate dal sistema nervoso (come la sostanza P). La prostata (e gli altri tessuti dell'area genitourinaria: vescica, uretra e testicoli) possono infiammarsi a causa dell'azione di attivazione che il sistema nervoso pelvico ha sui mastociti nelle terminazioni nervose. Questa capacità dello stress di indurre infiammazioni genitourinarie è stata dimostrata anche in maniera sperimentale in altri mammiferi.
Gli individui affetti da CPPS hanno una maggiore probabilità di soffrire della sindrome da fatica cronica rispetto alla normale popolazione e di sindrome del colon irritabile. I livelli di PSA possono essere elevati sebbene non sia presente una neoplasia.
[CONTINUA]
Per la prostatite abatterica (categoria III), detta anche CPPS o mioneuropatia pelvica, che rappresenta la maggioranza dei soggetti con diagnosi da "prostatite", esiste un trattamento chiamato protocollo Stanford. Il protocollo consiste nella combinazione di una "terapia psicologica" (la paradoxical relaxation, che è un adattamento specifico alla CPPS di una tecnica di rilassamento progressivo, fisioterapia (basata sull'individuazione di trigger point all'interno del pavimento pelvico e sulla parete addominale) ed esercizi di stretching che aiutano ad ottenere un maggiore rilassamento del pavimento pelvico.
RispondiEliminaLa CPPS potrebbe avere come sua unica causa iniziale l'ansia, vissuta in maniera compulsiva. È stato teorizzato che lo stress abbia la capacità, in alcuni soggetti predisposti, di sensibilizzare la zona pelvica conducendo ad un circolo vizioso di tensione muscolare che aumenta con un meccanismo di feedback neurologico (neural wind-up). L'attuale protocollo si focalizza sul rilassamento dei muscoli pelvici ed anali (che solitamente presentano dei trigger points) attraverso sedute fisioterapiche interne (per via anale) e massaggi esterni, oltre a tecniche di rilassamento progressivo che hanno l'obiettivo di interrompere l'abitudine di focalizzare l'ansia e lo stress sulla muscolatura pelvica.
Le tecniche di biofeedback che re-insegnano come controllare la muscolatura pelvica possono essere utili in caso di CPPS.
L'esercizio aerobico può aiutare coloro i quali non soffrono della sindrome della fatica cronica e/o non accusano un peggioramento dei sintomi con l'esercizio fisico.
In questo tipo di prostatite gli antibiotici sono fondamentalmente inutili. Se a qualcuno ha procurato benefici momentanei, è solo perchè gli antibiotici possono avere un effetto antinfiammatorio.
La quercitina ha mostrato la sua efficacia in uno studio randomizzato, in doppio cieco e con il controllo del placebo, con l'assunzione di 500 mg due volte al giorno per 4 settimane. Successivi studi hanno mostrato che la quercitina è un inibitore dei mastociti, riduce l'infiammazione e lo stress ossidativo nella prostata. Anche l'estratto di polline (Cernilton) ha dimostrato la sua efficacia in uno studio controllato.
Almeno uno studio suggerisce che l'approccio multimodale (rivolto a differenti obiettivi come l'infiammazione e la disfunzione muscolare simultaneamente) è migliore di una singola terapia in un'analisi di lungo periodo.
Negli ultimi anni la prognosi per la CPPS è migliorata notevolmente con l'avvento di terapie multimodali, sostanze fitoterapiche e protocolli mirati al rilassamento della tensione muscolare attraverso lo scioglimento dei trigger point ed il controllo dell'ansia.
Ulteriori consigli su:
Nevralgia del Nervo Pudendo
In caso di problemi di cistite leggi qui
RispondiEliminaOgni volta che tratteniamo la pipì eseguiamo una contrazione del pavimento pelvico. Quando facciamo pipì dovremmo eseguire un rilassamento del pavimento pelvico. Per questo è molto importante NON tenere mai la pipì a lungo e NON spingere per fare pipì ma rilassare i muscoli in modo che esca da sola.
RispondiEliminaLo stesso vale anche per le feci. Bisogna evitare di trattenerle o sforzarsi troppo per evacuare.
Infine, non devi mai urinare preventivamente (senza stimolo).
Il cloruro di magnesio attenua sempre e spesso fa sparire i disturbi prostatici (minzioni frequenti e dolorose).
RispondiEliminaPreparazione:
- Sciogliere 33g di cloruro di magnesio in 1 litro d'acqua
- Usare una bottiglia di vetro scura. Non utilizzare bottiglie di plastica
- 1 dose corrisponde a una tazzina da caffè (circa 62,5 ml)
- Assumere fino a 3 dosi al giorno, prima dei pasti, per curare patologie
Prevenzione:
Dopo i 40 anni l’organismo assorbe sempre meno magnesio, producendo vecchiaia e dolori, perciò deve essere preso secondo l’età:
- dai 40 ai 55 anni: mezza dose al mattino, prima della colazione
- dai 55 anni ai 70: una dose al mattino, prima della colazione
- dai 70 ai 100 anni: una dose al mattino ed una alla sera, prima dei pasti
I medici Delbet, Neveu, Martin du Theil hanno ottenuto dei risultati positivi usando il cloruro di magnesio per prevenire l’ingrossamento della prostata con l’invecchiamento: «Aumentando l’approvvigionamento di magnesio», scrive Delbet, «si può fermare l’evoluzione dell’ipertrofia prostatica, addirittura spesso recede con l’uso continuato del cloruro di magnesio».
EliminaPadre Beno J. Schorr riporta anch’egli numerosi casi di benefici effetti del cloruro di magnesio sulla prostata: «Un anziano non riusciva a urinare, il giorno precedente quello in cui avrebbe dovuto essere operato alla prostata gli furono somministrate due dosi da 3 g di cloruro di magnesio; iniziò subito a migliorare […] e dopo una settimana era guarito, senza operazione. Ci sono casi in cui le alterazioni alla prostata regrediscono talvolta fino alla completa normalità. Riscontrato il miglioramento, si prosegue la somministrazione del cloruro di magnesio con dosi minori, quelle per la prevenzione.
Tratto da: Magnesio – Lorenzo Acerra
Per approfondire leggi: Cloruro di Magnesio.
Per ogni patologia, la medicina più efficace al mondo, per la prevenzione e la cura, è lo Stile di Vita Sano (segui tutti i consigli).
RispondiEliminaInoltre leggi, scarica, stampa e diffondi il Vademecum della Salute e della Vera Medicina, con gli stili di vita delle persone ultracentenarie.
in caso di problemi va fatto l'esame del sangue PSA.
RispondiEliminaE comunque va fatto a partire dai 50 anni.
Il massaggio prostatico ripetuto può aiutare a drenare i dotti prostatici occlusi e migliorare la penetrazione di antibiotici nella ghiandola.
RispondiEliminaIn uno studio non controllato, il massaggio prostatico, due o tre volte a settimana per 4-6 settimane, insieme ad un trattamento antibiotico, ha avuto qualche beneficio.
Anche l’eiaculazione frequente può ottenere un effetto simile.
Se le minzioni diventano insopportabili, chiedi al tuo medico se ti può prescrivere un famarco antimuscarinico, tra cui il Ditropan:
RispondiEliminaTrattamento dei disturbi minzionali conseguenti ad iperattività del detrusore vescicale: vescica instabile, vescica neurologica, deficit del controllo della minzione nei pazienti anziani con deterioramento neuro-vascolare su base arteriosclerotica e nei pazienti diabetici, enuresi, incontinenza involontaria con o senza stimolo alla minzione, pollachiuria diurna e notturna non su base ostruttiva, tenesmo e spasmi vescicali.
Coadiuvante nel trattamento delle cistiti di varia natura, anche dopo trattamento radiante e delle prostatiti croniche.
Disturbi psicosomatici della minzione (pollachiuria e cistalgie su base neuro-eretistica).
Esiste anche un nuovo farmaco, il Mirabegron, che trova indicazione nella gestione della vescica iperattiva, per il sollievo dei sintomi associati alla minzione: incontinenza urinaria da urgenza, urgenza minzionale, aumentata frequenza delle minzioni.
Ho sentito parlare anche di:
Eliminacerotti transdermici antimuscarinici
Gosha-jinki-gan
EliminaAlcuni studi realizzati in Giappone hanno scoperto l’utilità del gosha-jinki-gan.
Si tratta di un rimedio a base di erbe che porta alla riduzione della frequenza urinaria, delle contrazioni della vescica e della minzione notturna, sia negli uomini che nelle donne.
Normalmente un adulto, con un normale consumo di liquidi, espelle tra i 200 e 500 millilitri di urina ogni volta per 4-6 volte al giorno.
RispondiEliminaIl bladder retraining, viene utilizzato per il trattamento della vescica iperattiva.
Nel “bladder training” il medico prescrive di assumere gradatamente una quantità sempre maggiore di liquidi e di sforzarsi di rimandare il più possibile la minzione; inoltre vengono insegnati degli esercizi ginnici appropriati il cui compito è di rinforzare e rieducare i muscoli del pavimento pelvico.
Tale ginnastica dev’essere praticata per almeno tre settimane, ovvero con un allenamento costante (training).
usare sempre il preservativo nei rapporti sessuali occasionali.
RispondiEliminaE’ l'unico metodo preventivo che garantisce un'elevata protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili. Ricorda che non esiste solo l’HIV/AIDS ma più di 30 diversi batteri, virus e parassiti, alcuni difficili da debellare.
Prima di prendere antibiotici è necessario fare questi esami: spermocoltura e urinocoltura entrambi con antibiogramma (per risalire a un eventuale antibiotico specifico).
RispondiEliminaSe risultano negativi si procede con i tamponi uretrali che vanno fatti dopo aver praticato massaggio prostatico per stimolare la secrezione del liquido prostatico. Altrimenti si potrebbe avere un falso negativo.
La prostatite batterica spesso ha bisogno di un trattamento a lungo termine (almeno 30 giorni) con un antibiotico selezionato.
Nei casi più gravi vi è bisogno di ricovero in ospedale e agenti antimicrobici parenterali, come una combinazione aminoglicosidi penicillina, fino a quando la cultura e la sensibilità forniscono una guida per l’antibiotico alternativo e specifico.
Un ottimo integratore, nel caso di infiammazione delle vie urinarie, è il melograno. Da anni è radicato l’uso dell’estratto di frutti di melograno a scopo salutistico, per via della documentata attività antiossidante, antibatterica e antinfiammatoria.
RispondiEliminaInfezioni sessuali nuove linee guida
RispondiEliminaPer la gonorrea, le nuove linee guida dell'Oms sconsigliano l'uso di chinoloni, una classe di antibiotici caratterizzata da alti livelli di resistenza.
Per curare la sifilide, invece, si raccomanda una singola dose di penicillina benzatina iniettata in muscolo, che risulta essere più efficace e più economica di antibiotici orali.
“Le nuove linee guida rafforzano la necessità di trattare queste malattie con l'antibiotico giusto, al giusto dosaggio e nel momento giusto, per ridurre la loro diffusione e migliorare la salute sessuale e riproduttiva”
Se utilizzati correttamente, ricorda infine l'Oms, i preservativi sono un metodo efficace di protezione.
Per un uso responsabile degli antibiotici:
Elimina- APP Firstline
https://firstline.org/aifa
- Manuale antibiotici AWaRe (Access, Watch, Reserve)
https://www.aifa.gov.it/farmaci-antibiotici
Secondo uno studio dell'università di Yale il cibo (in particolare la zuppa di pollo) è di aiuto nel caso di un'influenza, un raffreddore o un'altra infezione virale.
RispondiEliminaInvece per le infezioni batteriche (come in questo caso), il digiuno è una scelta migliore che aumenta le probabilità di guarigione.
Al posto del digiuno assoluto, potresti provare la Dieta Mima-Digiuno.
Nel caso di infezione batterica c'è una grande produzione di radicali liberi, molecole molto dannose per l'organismo, che è contrastata dal digiuno.
I virus non danno invece questo effetto e quindi il corpo 'richiede' cibo per riguadagnare forza e combattere l'infezione.
La Finasteride è indicata per il trattamento della ipertrofia della prostata (o iperplasia benigna della prostata), in quanto determina una regressione dell'ingrossamento della prostata, migliorando il flusso delle urine e la sintomatologia associata.
RispondiEliminaE' utilizzata nel trattamento del tumore della prostata per ridurne le dimensioni, essi sono infatti molto sensibili all'azione degli ormoni androgeni come il diidrotestosterone. L'inibizione della sua sintesi può portare quindi ad una notevole riduzione delle dimensioni del tumore migliorando quindi il successo della chirurgia e delle terapie.
Venduto con il nome di Proscar (finasteride 5 mg) per il trattamento dell'ipertrofia prostatica e viene commercializzato da numerose società farmaceutiche come farmaco equivalente.
La dose raccomandata è pari a 5 mg, una volta al giorno, lontano dai pasti nel caso del trattamento delle patologie prostatiche.
Un trattamento di durata pari ad almeno sei mesi si può rendere necessario per stabilire se il farmaco sia in grado di determinare una risposta favorevole.
Sono comunque possibili miglioramenti in tempi più brevi.
Greenlight, il laser verde che cura l'ipertrofia prostatica beningna e migliora la vita sessuale dei pazienti
RispondiEliminaL'operazione, all'avanguardia, utilizza tecnologia “Greenlight”, un laser al triborato di litio. In anestesia spinale, prevede dimissioni in 24 ore.
Si tratta del risultato di un recente studio italiano pubblicato su “International Urology and Nephrology”, promosso 99 pazienti su 100 operati: l'operazione garantisce anche un miglioramento della soddisfazione sessuale e della funzione erettile .
"La tecnica laser – spiega il dottor Maurizio Carrino, direttore della divisione di andrologia del Cardarelli, dove il laser verde è in uso – si effettua in endoscopia e vaporizza o vapo-enuclea con precisione millimetrica solo l'eccesso di tessuto prostatico, ristabilendo una normale minzione. L'istantanea coagulazione dei vasi che evita il sanguinamento, fa del laser verde lo strumento d'elezione per l'oltre 1milione di pazienti con gravi malattie cardiovascolari in cura con anticoagulanti e/o antiaggreganti, che ora possono essere operati in tutta sicurezza senza mai sospendere la terapia salvavita”.
“Greenlight – prosegue Carrino – grazie all'evoluzione della tecnica, è ora in grado di operare maxi prostate di grosso volume, finora trattabili solo con la chirurgia open, con l'incisione cutanea, invasiva e con inevitabili complicanze. Non solo la sicurezza è assoluta, ma il progresso tecnologico consente oggi di effettuare biopsie durante l'intervento per escludere la presenza di cellule cancerose".
Per avere notizie aggiornate su una determinata malattia, cercala su Google News:
RispondiEliminahttps://news.google.it
Esegui inoltre la stessa ricerca, indicando però il nome della malattia in Inglese, per avere notizie aggiornate da tutto il mondo.
Controlla anche se ci sono Studi Clinici (nuove sperimentazioni) su questo sito:
Eliminahttps://www.clinicaltrials.gov
Colesterolo e dieta grassa, il mix che fa male alla prostata
RispondiEliminaDieta ricca di grassi, colesterolo alto e problemi alla prostata, che vanno dall'iperplasia benigna (un ingrossamento) al tumore.
Il primo consiglio degli urologi è di approfittare dell'estate per migliorare l'alimentazione. Sì a cereali, legumi e vegetali, al pesce e alla carne (rossa e bianca purché magra), ai pomodori cotti, ricchi di licopene, e ai broccoli, alla frutta secca e a bevande senza zuccheri, come il tè verde.
Il licopene dai pomodori è un carotenoide risultato in grado di proteggere dal tumore alla prostata e di contribuire a trattare i sintomi dell'ipertrofia prostatica benigna (ANSA)
EliminaGli alimenti diuretici promuovono l'eliminazione dei liquidi in eccesso attraverso le urine.
RispondiEliminaPer questa patologia occorre limitarli o evitarli specie verso sera.
Quali sono gli alimenti diuretici?
Le proprietà diuretiche di alcuni alimenti sono legate al loro generoso contenuto di:
• acqua
• potassio
• vitamina C
• caffeina
• vitamina B6
• FOS e zuccheri osmotici non riassorbibili a livello tubulare
Favorita dall'elevata digeribilità, l'azione diuretica degli alimenti è invece ridotta da:
• sodio e sale
• zuccheri semplici e Carboidrati complessi
Tra gli alimenti diuretici possiamo quindi annoverare:
• acqua, specie se povera di sodio
• succhi di frutta NON zuccherati
• tè e in misura inferiore caffè
• asparagi
• ananas
• sedano e prezzemolo
• tarassaco (radici e foglie)
• melanzana
• aglio, cipolle, porro, scalogno, erba cipollina (famiglia Liliacee)
• cavoli, broccoli e cavoletti di Bruxelles
• cocomero e meloni
• carote
In caso di Infezione Batterica, suggerisco di leggere Antibiotici Naturali, tra cui il più potente: l’Argento Colloidale Ionico.
RispondiEliminaVescica iperattiva, la dieta
RispondiEliminaLa dieta per la sindrome della vescica iperattiva non è un vero e proprio regime alimentare da seguire in maniera rigida, ma un elenco di alimenti da privilegiare oppure da eliminare o limitare dalla propria tavola, insieme ad alcuni utili consigli per cucinare in maniera sana per il benessere delle vie urinarie e, in generale, dell'organismo.
Cominciamo dagli alimenti da eliminare dalla nostra tavola, o perlomeno da limitare: nella lista ci sono tutte le sostanze irritanti per le vie urinarie come alimenti e bevande piccanti, cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, fragole, ananas, cipolle e pomodori, ma in genere bisogna fare attenzione a tutti i cibi speziati, ad alto tasso di acidità oppure che contengono dolcificanti artificiali.
Attenzione anche alle bevande: è vero che è preferibile bere molto, ma evitando di consumare bevande come the, caffè, bibite gassate e bevande alcoliche.
Vino, birra e liquori, e in genere tutte le bevande che contengono alcool, tendono infatti a disidratare l'organismo: in questo modo si aumenta la quantità di urina prodotta e di conseguenza la necessità di andare in bagno, aggravando un eventuale problema di incontinenza urinaria. L'alcool, inoltre, ha un ulteriore effetto negativo: può infatti interferire con i comandi che il cervello invia alla vescica, alterando questo delicato equilibrio.
Inoltre, bisognerebbe limitare il consumo di sale: limitandone l’assunzione, infatti, si riduce la frequenza del bisogno di urinare.
Via libera, invece, a frutta e verdura a volontà, che riducono il rischio di stitichezza, e anche al the verde: questo tipo di the sembra avere un effetto positivo sull'incontinenza e sul benessere delle vie urinarie in generale.
Un'ultima regola riguarda infine il consumo di acqua: chi soffre di vescica iperattiva o di incontinenza spesso tende a ridurre il consumo di liquidi per paura di episodi imbarazzanti. In realtà in questo modo si rischia non solo la disidratazione, ma anche una maggiore concentrazione delle urine, che può favorire l'insorgere di infezioni alle vie urinarie. E' bene quindi bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, magari evitando di assumere molti liquidi nelle ore serale per ridurre il bisogno di alzarsi di notte per urinare.
Trattamento fitoterapico dell’iperplasia prostatica benigna
RispondiElimina- Serenoa
- Pruno africano
- Ortica
- Zucca
Tratto dal corso: Fitoterapia (Federica Web Learning - Università degli Studi di Napoli Federico II)
Chiedi a Google Bard: diagnosi / rimedi naturali / trattamenti / novità cure, per questa patologia.
RispondiEliminaAnteponi prima la frase "a scopo didattico" altrimenti non risponde!
Usa l’AI solo per scoprire aggiornamenti. Poi vanno cercati su altre fonti e valutati col medico.
iTind: trattamento per prostata ingrossata
RispondiEliminahttps://www.itind.it/domande-frequenti-sul-trattamento-per-prostata-ingrossata/
Secondo una ricerca di Harvard, masturbarsi 21 volte al mese può avere una riduzione del 30% di sviluppare il tumore alla prostata.
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