Consigli contro l’Ansia

Suggerisci in questo post i tuoi consigli contro l’Ansia.

NB: Questo post è solo un’informativa. In caso di problemi di salute bisogna sempre rivolgersi ai medici (in questo caso uno Psicoterapeuta con la Psicoterapia cognitivo-comportamentale) e vanno sempre fatte le cure mediche ufficiali. Magari qualche consiglio presente tra i commenti potrà essere integrato alla terapia ufficiale, sotto la propria responsabilità.

NB2: Suggerisci solo consigli che hai provato diverse volte e hanno funzionato efficacemente. E’ vietato indicare farmaci.

69 commenti:

  1. Anonimo7/1/15

    La camomilla ha proprietà ansiolitiche e sedative.

    RispondiElimina
  2. Anonimo7/1/15

    La meditazione è il miglior rimedio naturale contro ansia e depressione. Trenta minuti al giorno di meditazione in alcuni casi ha effetti paragonabili a quelli dei farmaci antidepressivi.

    RispondiElimina
  3. Per combattere l’ansia segui questi consigli per incrementare naturalmente la serotonina, la sostanza che regola il buon umore di ogni persona.


    RispondiElimina
  4. Anonimo12/1/15

    Le persone con bassa autostima diventano insicure, timide, ansiose...

    Scopri come migliorare la tua Autostima.

    RispondiElimina
  5. Anonimo23/1/15

    Rimediare all’ansia e alla depressione significa prevenire e/o curare i seguenti disturbi che spesso ne sono derivati:
    - disturbo ossessivo-compulsivo
    - disturbi da stress
    - disturbi somatici
    - disturbi dissociativi
    - disturbi psicofisiologici
    - disordini alimentari
    - disturbi dell'umore
    - disturbi da dipendenze
    - disturbi della personalità
    - disturbi sessuali e di identità di genere
    - disturbi dell'invecchiamento

    RispondiElimina
  6. Anonimo9/3/15

    In genere le persone ansiose vogliono sempre piacere agli altri. Cercate di vivere in maniera più autentica ogni aspetto della vostra esistenza. Siate voi stessi e non vergognatevi di esserlo. Non nascondetevi. Fingere di essere ciò che non si è porta inevitabilmente ad essere scontenti di se stessi e a peggiorare il proprio umore. Dovete piacere a voi stessi.
    Per superare con successo l’ansia, dovrai rompere questo schema mentale.

    RispondiElimina
  7. Anonimo9/3/15

    Per superare l'ansia dovrai inoltre rompere un altro schema mentale: quello del perfezionista.

    Ecco cosa dovrai limitare:
    - Perfezionismo
    - Fissazione sulle liste e l'organizzazione
    - Eccessiva dedizione al lavoro
    - Preoccupazione eccessiva per l'ordine, la pulizia e il controllo di spazi e ambienti
    - Mania del controllo sulle persone, che rende le relazioni familiari e d'amicizia difficili e pesanti
    - Ansia immotivata in situazioni divergenti dalla routine del soggetto
    - Attenzione eccessiva ai dettagli
    - Autocommiserazione o colpevolizzazione eccessiva in caso di errori secondari o anche futili
    - Timore eccessivo delle critiche, anche se costruttive
    - Pessimismo
    - Razionalizzazione eccessiva dei sentimenti (visti come una perdita di controllo) che porta a vivere gli affetti in modo limitato
    - Incapacità di esprimere direttamente la rabbia e/o comportamenti passivo-aggressivi
    - Difficoltà a lavorare in gruppo o a delegare compiti ad altri
    - Stile di vita improntato alla parsimonia. Il denaro è visto non come fonte di piacere ma come protezione, da accumulare in caso di disgrazie o problemi futuri.
    - Tendenza all'accumulo di oggetti, anche se privi di valore economico e/o affettivo
    - Inflessibilità su posizioni etiche, politiche, religiose e/o morali
    - Rigidità e difficoltà ad adeguarsi ai cambiamenti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anonimo29/12/16

      Lo scopo della vita è essere felici non perfetti

      Elimina
  8. Anonimo10/4/15

    *** Training Autogeno ***
    Il training autogeno è una tecnica di rilassamento di interesse psicofisiologico, usata in ambito clinico nel controllo dello stress, nella gestione delle emozioni e nelle patologie con base psicosomatica.

    Scegliere un momento tranquillo della giornata
    L'ambiente dovrebbe essere il più possibile esente da rumori
    Le posizioni che si possono utilizzare sono tre: posizione supina, posizione seduta, posizione a cocchiere
    Accomodarsi nella situazione scelta comodamente vestiti, meglio se in tuta.
    Chiudere gli occhi e mentalmente iniziare a verbalizzare:

    Sono calma/o tranquilla/o rilassata/o (un minuto circa pari a circa quattro ripetizioni)
    Il mio respiro è calmo e regolare (un minuto circa pari a circa quattro ripetizioni)
    Mi sento molto calma/o molto tranquilla/o molto rilassata/o e respiro lentamente e profondamente (un minuto circa pari a circa quattro ripetizioni)
    Il mio corpo e la mia mente sono sempre più rilassati e il mio respiro è calmo e regolare (un minuto circa pari a circa quattro ripetizioni)
    Sono molto calma/o molto tranquilla molto rilassata/o (un minuto circa pari a circa quattro ripetizioni)
    Sto respirando lentamente e regolarmente (un minuto circa pari a circa quattro ripetizioni)

    FRASE DI RIPRESA
    Faccio un profondo respiro, stringo i pugni, apro gli occhi.
    (Molto dolcemente profondo respiro, stringere i pugni e aprire gli occhi)

    Restare in attesa qualche istante

    RispondiElimina
  9. Anonimo11/4/15

    “Se un problema può risolversi, a che serve preoccuparsi? Se un problema non può risolversi a che serve preoccuparsi?”

    RispondiElimina
  10. Anonimo6/6/15

    “La puntualità è la virtù di chi si annoia.” 

    “Se non ami la solitudine, cerca di non essere puntuale.” 

    “La vita di un puntuale è un inferno di solitudini immeritate.” 

    “La vita del puntuale è un inferno in cui si attende la morte, sperando che almeno lei sia in orario.”

    RispondiElimina
  11. Anonimo21/6/15

    Mangiare lentamente
    Secondo gli esperti, mangiare velocemente nella vita quotidiana e quando ci si trova al lavoro o in viaggio può aumentare il livello di ansia. La cattiva masticazione può provocare un malassorbimento di nutrienti essenziali, un'evenienza che sarebbe in grado di influenzare tutto il nostro corpo, compreso il sistema nervoso. Al contrario, prendersi i tempi necessari per consumare i propri pasti con calma garantisce una riduzione dell'ansia e favorisce il benessere psico-fisico.

    Inoltre mangiare e masticare lentamente può rappresentare una forma pratica di meditazione. Non a caso i monaci occidentali e orientali nel corso del tempo hanno ritenuto opportuno seguire la regola del silenzio durante i pasti. Concentrarci sulle azioni che stiamo compiendo, compresi il mangiare e il masticare, aiuta a ridurre lo stress e a vivere meglio. Insomma, quando sei seduto a tavola per il pranzo o per la cena, mangia "davvero", senza pensare ad altro.

    RispondiElimina
  12. Anonimo5/7/15

    altre cose da limitare, per evitare di cadere nel perfezionismo che causa ansia:
    - fare meno progetti e meno programmi
    - non schematizzare sempre le cose che fai
    - essere meno rigido e più flessibile

    RispondiElimina
  13. Anonimo21/8/15

    La psicoterapia cognitivo-comportamentale è una delle più diffuse psicoterapie fra le psicoterapie brevi per la cura dell'ansia. L'obiettivo del terapeuta cognitivo-comportamentale è di ridurre il comportamento di evitamento e aiutare il paziente a sviluppare abilità di coping (fronteggiare le situazioni). Questo può comportare:

    - Sfidare credenze false o auto-lesionistiche
    - Sviluppare la sostituzione di pensieri negativi
    - Desensibilizzazione sistematica (usata principalmente per l'agorafobia e le fobie specifiche)
    - Fornire conoscenza al paziente che lo aiuterà a fronteggiare le situazioni (per esempio se qualcuno soffre di attacchi di panico, gioverà l'informazione che le palpitazioni in sé stesse, anche se rapide e prolungate sono del tutto innocue).

    RispondiElimina
  14. Anonimo21/8/15

    Alcune attenzioni a sé stessi e le tecniche di rilassamento giocano un ruolo importante nell'alleviare i sintomi dell'ansia. Per esempio:

    - Una dieta appropriata – Questo comprende la riduzione del consumo di caffeina, zucchero e, in generale, un miglioramento delle abitudini alimentari. La riduzione della caffeina dovrebbe essere graduale. Alcuni che soffrono di ansia riferiscono riduzioni considerevoli nella loro ansia semplicemente prendendo queste misure
    - Consapevolezza corporea - Riuscire a cogliere, interpretare e gestire le modifiche fisiologiche dell'organismo, attraverso un training appropriato e migliorando la relazione mente-corpo-emozioni con la Terapia Bioenergetica
    - Esercizio fisico – Si pensa che un po' di esercizio allevi lo stress. Chi soffre d'ansia dovrebbe notare che le palpitazioni di cuore durante l'esercizio fisico possono scatenare un attacco di panico quindi, probabilmente, è meglio sviluppare gradualmente un esercizio di routine all'interno di un programma cognitivo-comportamentale.
    - Ridere
    - Tecniche di respirazione.
    - Sonno appropriato.
    - Tecniche di rilassamento – Uno stato di rilassamento può essere raggiunto con l'aiuto di registrazioni di auto-ipnosi, training autogeno, yoga, riflessologia, meditazione. Ci sono una serie di libri specializzati nella gestione dello stress.
    - Gestione dello stress – Questo può comportare cambiamenti nello stile di vita e nella gestione del tempo. Ci sono un numero di libri specializzati nello stress management.
    - Strategie per affrontare gli attacchi di panico. Strategie specifiche per trattare con gli attacchi di panico, come una tecnica di respirazione adatta.
    - Gruppi di auto-mutuo aiuto (AMA): si basano sul modello dei gruppi alcolisti anonimi di matrice americana, con l'incontro di persone sofferenti lo stesso disagio in un luogo neutro con cadenza settimanale. Studi scientifici dimostrano che la dinamica di gruppo può sviluppare, grazie al confronto tra soggetti che si riconoscono nella identica situazione di sofferenza, un miglioramento dei sintomi e dei malesseri. Anche in Italia vi sono associazioni che hanno sviluppato le tecniche terapeutiche dell'auto mutuo aiuto (AMA) nel settore dell'ansia e dei disagi psichici correlati come agorafobia, attacchi di panico, ecc.
    - La ricerca del significato e dello scopo – L'ansia generalizzata residua può essere il risultato di una specie di noia dell'esistenza. Alcuni studi raccomandano di cercare un'occupazione che il paziente trovi significativa.

    Le bevande alcoliche sono probabilmente le sostanze più usate per i tentativi di autoalleviamento dell'ansia, ma con importanti conseguenze negative. Coloro i quali soffrono d'ansia devono infatti essere messi in guardia sul fatto che l'alcol è anche un potente depressivo, e crea una pletora di effetti collaterali gravi e pericolosi, oltre a provocare assuefazione e dipendenza.

    RispondiElimina
  15. Anonimo30/9/15

    "Fai sempre ciò che hai paura di fare"
    (R.Waldo Emerson)

    RispondiElimina
  16. Anonimo7/10/15

    Un adulto troppo ansioso spesso è stato un bambino che ha sperimentato l'accudimento invertito, una condizione in cui è stato lui a prendersi cura dei famigliari o dei fratelli.

    RispondiElimina
  17. Anonimo27/10/15

    E’ utile fare qualche esperienza di gruppo di auto-mutuo aiuto, cioè scambio di aiuto e sostegno reciproco attivato fra persone che vivono una stessa situazione di vita. Si tratta di gruppi supervisionati da uno psicoterapeuta.

    RispondiElimina
  18. Anonimo6/11/15

    Cura e trattamento: come guarire dal disturbo ossessivo compulsivo

    Le linee guida internazionali indicano nella terapia farmacologica e nella terapia cognitivo-comportamentale i trattamenti più efficaci.

    La terapia cognitivo-comportamentale è finalizzata a breve termine a ridurre la quantità e la frequenza dei sintomi e, più a lungo termine, a rendere il soggetto meno vulnerabile ai temi e ai meccanismi cognitivi che hanno contribuito alla genesi e al mantenimento del disturbo.

    La tecnica elettiva nel trattamento è l’Esposizione combinata con la Prevenzione della Risposta. L’esposizione (nelle sue diverse varianti: esposizione graduale o prolungata; per immagini o in vivo) consiste nel mettere un soggetto in contatto con uno stimolo o situazione che elicita disagio per un lasso di tempo maggiore a quello che il soggetto normalmente tollera. Ad esempio si chiede ad un soggetto che ha tra i suoi sintomi quello di evitare di toccare le maniglie delle porte, di toccare una maniglia e di mantenere il contatto per 2 minuti. La sperimentazione dell’ansia è negli obiettivi della tecnica; il paziente viene però aiutato sia graduando l’esposizione e sia attraverso interventi preventivi che motivano e riducono la minacciosità del contatto.

    La prevenzione della risposta consiste nel bloccare i comportamenti sintomatici normalmente messi in atto dal paziente dopo il contatto con la situazione temuta. Il comportamento viene bloccato per un tempo maggiore rispetto quello in cui il paziente è “naturalmente” capace di procastinare la risposta. Riprendendo l’esempio precedente, si chiede al paziente di non lavare le mani dopo aver toccato la maniglia per un ora.

    Alle tecniche di esposizione e prevenzione della risposta, la terapia cognitivo-comportamentale affianca interventi direttamente finalizzati al cambiamento dei contenuti e processi cognitivi che contribuiscono alla genesi e al mantenimento del disturbo. Nel nostro centro, per esempio, è in corso la valutazione di un protocollo direttamente finalizzato alla riduzione della sensibilità al senso di colpa (vedi approfondimenti), dal momento che esistono numerose evidenze del ruolo centrale che gioca la ridotta tolleranza alla minaccia di colpa nel disturbo.

    Le percentuali di guarigione registrate in letteratura variano tra il 50 e l’85%.

    La terapia cognitivo comportamentale negli studi di esito appare superiore a qualsiasi altra forma di trattamento psicoterapico, se si considera la riduzione della sintomatologia, la stabilità del cambiamento, gli effetti collaterali, il rapporto costi-benefici, il miglioramento clinico.

    Nel confronto con la terapia farmacologica il trattamento cognitivo-comportamentale risulta avere un’efficacia confrontabile a breve e medio termine, ma il vantaggio sembra essere nella stabilità del cambiamento (minori tassi di ricaduta) e nei minori effetti collaterali.

    RispondiElimina
  19. Anonimo25/11/15

    sei invincibile quando sai restare calmo in ogni situazione

    RispondiElimina
  20. Anonimo30/11/15

    Nuove frontiere di cura per depressione e autismo: risultati incoraggianti arrivano dall'applicazione di deboli correnti sul cuoio capelluto.
    La terapia si chiama 'Stimolazione Galvanica a correnti dirette' (Tdcs) e, secondo in dati presentati al convegno veronese, favorirebbe una riduzione dei sintomi del 25% nella depressione maggiore, mentre nell'autismo si arriva ad un miglioramento dei sintomi del 40%. La metodica in particolare viene applicata soprattutto ai pazienti con gravi depressioni che non rispondono alle terapie farmacologiche. La Tdcs non è una scossa, la corrente è più bassa di quella utilizzata per una normale elettrostimolazione nei centri di fisioterapia, e durante il trattamento, i pazienti sono coscienti e vigili, per cui possono leggere, telefonare, fare movimento. Nessuna controindicazione per i cardiopatici o per altre patologie. "Questa corrente - spiega il prof. Carlo Miniussi, Neurofisiologo dell'università di Brescia - va a modificare la capacità di riposta dei neuroni. I circuiti neuronali che stanno alla base dei nostri comportamenti, se sono pigri possono essere riattivati e portare miglioramenti dello stato di umore. I pazienti possono sottoporsi a una o due sedute al giorno, di 20 minuti ciascuna, per una, due o tre settimane".
    "A villa Santa Chiara - sottolinea il dott. Marco Bortolomasi, primario della clinica psichiatrica Villa Santa Chiara, sono stati trattati con Tdcs 500 pazienti con problemi di depressione grave. Età media 50 anni e prevalentemente donne. Siamo riusciti a togliere soprattutto l'ansia con somatizzazioni e a migliorare il sonno, componenti principali della depressione e ottenere una riduzione dei sintomi anche del 25%.

    RispondiElimina
  21. Anonimo1/12/15

    Il cloruro di magnesio cura praticamente tutto… già si sapeva dal 1915, grazie alla scoperta del professor Pierre Delbet… ma nessuno ci ha mai informato, dato il costo irrisorio perché è uno scarto del sale.
    Il Cloruro di Magnesio aiuta a curare “epilessie, distrofie, sclerosi, poliomielite, tumori, asma, bronchite cronica, broncopolmonite, enfisema polmonare, influenza, pertosse, raucedine, affezioni dell’apparato gastrointestinale, malattie cervicali, tensioni neuro muscolari, artriti, sciatiche, dolori ai muscoli, calcificazioni, osteoporosi, depressioni, ansie, paure, mali di testa, febbri, fuoco di sant’Antonio, orticarie, tetano (anche quando il paziente è già rigido), morsi di vipera (lavare anche la ferita), rabbia, parotite, scarlattina, rosolia, morbillo e le altre malattie dell’infanzia”.

    Preparazione:
    - Sciogliere 33g di cloruro di magnesio in 1 litro d'acqua
    - Usare una bottiglia di vetro scura. Non utilizzare bottiglie di plastica
    - 1 dose corrisponde a una tazzina da caffè (circa 62,5 ml)
    - Assumere fino a 3 dosi al giorno, prima dei pasti, per curare patologie

    Prevenzione:
    Dopo i 40 anni l’organismo assorbe sempre meno magnesio, producendo vecchiaia e dolori, perciò deve essere preso secondo l’età:
    - dai 40 ai 55 anni: mezza dose al mattino, prima della colazione
    - dai 55 anni ai 70: una dose al mattino, prima della colazione
    - dai 70 ai 100 anni: una dose al mattino ed una alla sera, prima dei pasti

    RispondiElimina
  22. Anonimo30/1/16

    *** Esami Diagnostici ***
    Per ogni tipo di patologia, sono del parere di farsi prescrivere dal medico, prima di una terapia, tutti i dovuti esami diagnostici, poiché ritengo siano molto più affidabili dell'opinione di qualunque medico esperto.

    Per la patologia in oggetto ecco i principali esami:
    - MMPI2 (è uno dei più diffusi test per valutare le principali caratteristiche della personalità. Chiedi ad uno psicologo di fartelo fare per avere un risultato immediato dei punti su cui “lavorare” con uno psicoterapeuta: ipocondria, depressione, paranoia, mania, ansia, stress post-traumatico, ossessività, bassa autostima, problemi familiari, problemi di lavoro…)

    RispondiElimina
  23. Anonimo4/4/16

    Lo stress dà spesso a una piccola cosa una grande ombra.
    (Harvey B. Mackay)

    Lo stress è il cestino della vita moderna – tutti noi generiamo scorie, ma se non le smaltiamo correttamente, si accumulano e superano la vostra vita.
    (Anonimo)

    Lo stress è uno stato di ignoranza. Esso crede che ogni cosa sia un’emergenza. Ma nulla è così importante.
    (Natalie Goldberg)

    Gli orologi facevano tic e tac; quelli di oggi fanno stress e relax, stress e relax.
    (Stefano Bartezzaghi)

    Alcune delle gioie segrete della vita non è mettersi a correre freneticamente dal punto A al punto B, ma inventare alcune lettere immaginarie lungo la strada.
    (Douglas Pagels)

    Alcune persone sono così abituate a vivere lo stress che non ricordano come era la vita senza di esso.
    (Andrew Bernstein)

    Il campo della nostra coscienza è molto piccolo. Accetta solo un problema alla volta.
    (Antoine de Saint-Exupéry)

    Ogni stress lascia una cicatrice indelebile, e l’organismo paga per la sua sopravvivenza dopo una situazione stressante, diventando un po’ più vecchio.
    (Hans Selye)

    Una crosta mangiata in pace è meglio di un banchetto mangiato con ansia.
    (Esopo)

    Quando ho pregato per il successo, mi sono dimenticato di chiedere un buon sonno e una buona digestione.
    (Mason Cooley)

    Per rilassarmi e combattere lo stress il dottore mi ha consigliato di dedicarmi alla pittura. Funziona! Domenica ho dipinto 26 quadri.
    (Anonimo)

    Per un sollievo ad azione rapida, provare ogni tanto a rallentare.
    (Lily Tomlin)

    Se le persone si concentrassero ogni tanto sulle cose veramente importanti nella vita, ci sarebbe una carenza di canne da pesca.
    (Doug Larson)

    RispondiElimina
  24. Anonimo12/4/16

    L’unica differenza tra l’ottimista e il pessimista sta nella direzione della loro attenzione. Il pessimista dirige l’attenzione su ciò che è privo di speranza e inquietante. La persona ansiosa si concentra regolarmente su ciò che è spaventoso. La persona allegra invece si concentra su ciò che è allegro.

    RispondiElimina
  25. Anonimo12/4/16

    Il pensiero catastrofico ti rende soltanto più infelice e di solito è pure falso. Perciò crea sofferenze inutili. Nella maggior parte delle persone raramente il pensiero catastrofico si concretizza.

    RispondiElimina
  26. Anonimo17/4/16

    Disturbo post traumatico da stress
    Il disturbo post-traumatico da stress (DPTS) (o Post-Traumatic Stress Disorder, PTSD), nella psicologia e nella psichiatria è l'insieme delle forti sofferenze psicologiche che conseguono ad un evento traumatico, catastrofico o violento:
    - terremoti
    - incendi
    - nubifragi
    - incidenti stradali
    - abusi sessuali
    - atti di violenza subiti o di cui si è stati testimoni
    - attentati
    - azioni belliche

    La desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari (in inglese eye movement desensitization and reprocessing da cui l'acronimo EMDR) è un metodo potenzialmente efficace per la cura di disturbi post-traumatici.
    L'utilizzo dell'EMDR in psicoterapia è volto ad eseguire uno specifico protocollo che si sviluppa in otto fasi, di ricordo e rievocazione delle esperienze negative, nel tentativo di far "abituare" (desensibilizzare) il paziente ai ricordi traumatici, "distraendolo" (rielaborazione adattiva del ricordo) nel frattanto con movimenti ritmici degli occhi, oppure con tamburellamento delle dita o stimolazione sonora.

    RispondiElimina
  27. Anonimo21/4/16

    Chi arriva in ritardo è ottimista di natura.
    Sfatato un mito: i ritardatari, che godono sempre di cattiva fama, sono invece i più positivi ed efficienti.
    I puntuali, al contrario, sono ansiosi…

    RispondiElimina
  28. Risposte
    1. Anonimo4/9/17

      Fai movimenti lenti e consapevoli tutto il giorno

      Elimina
  29. Anonimo11/6/16

    "È inutile voler pensare e programmare proprio tutto, tanto la vita fa ciò che vuole. Per ora pensiamo solo a goderci il caffè!"
    Marina Maiello

    RispondiElimina
  30. Anonimo5/8/16

    *** Biofeedback Frontale Portatile ***
    E’ il miglior sistema di biofeedback per il rilassamento psico-fisico. Si basa sul controllo elettromiografico del muscolo frontale (è quello che riflette più di altri il grado globale di tensione dell’organismo).

    Budzynski e Stoya (1969) dimostrarono che i soggetti che ricevevano un feedback acustico del grado di tensione del muscolo frontale, riuscivano a fare abbassare notevolmente in poche sedute il livello di microvoltaggio registrato e quindi il tono muscolare in esame, conseguendo con ciò un effetto di rilassamento psico-fisico generale.

    Se ti intendi di elettronica, vedi se trovi lo schema elettrico di questo sistema sul post: Tecnologia Biomedica Fai da Te.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anonimo13/9/16

      Probabilmente il seguente prodotto può essere usato anche come Biofeedback Frontale Portatile:
      SleepGuard Biofeedback Headband
      http://mysleepguard.com/sg-international

      Elimina
  31. Ti consiglio vivamente la lettura del libro:
    Amare ciò che è. 4 domande che possono cambiare la tua vita di Byron Katie

    Un libro per sostituire il dolore con la gioia e il sorriso, trasformare la depressione in leggerezza, ritrovare la libertà, arrivare a comprensioni nuove e profonde sulla vita.

    Ti aiuterà a sbarazzarti dallo stress e dall'ansia.

    RispondiElimina
  32. Anonimo5/9/16

    "La flessibilità trionfa sulla rigidità, la debolezza sulla forza. Ciò che è malleabile è sempre superiore a ciò che è inamovibile."
    Lao Tze

    RispondiElimina
  33. Anonimo22/9/16

    La depressione è un eccesso di passato.
    L'ansia è un eccesso di futuro.
    Vivi nel presente e stai in pace

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Se sei depresso stai vivendo nel passato. Se sei ansioso stai vivendo nel futuro. Se sei in pace, stai vivendo nel presente" (Lao Tzu). 

      Elimina
  34. Anonimo27/9/16

    L'ansia può essere combattuta con la gentilezza
    Lo studio di due psicologi della University of British Columbia è durato 4 settimane, durante le quali è stato chiesto al gruppo di compiere tre atti di gentilezza, due volte a settimana.
    Inoltre sono stati inoltre preparati con esercizi di respirazione, per far sì che riuscissero a gestire l'ansia nel momento in cui si mettevano alla prova.
    I risultati hanno dimostrato che aveva riportato dei benefici.
    Gli atti di gentilezza, infatti, contribuiscono a rafforzare le relazioni sociali, l’impegno sociale e ampliare le reti sociali. Il tutto favorisce l'aumento dell'ottimismo, che a sua volta, com'era già stato dimostrato in altri studi, riduce l'ansia.
    Per godere di questi benefici non servono gesti eclatanti. Un semplice grazie, un aiuto in qualche faccenda domestica, può avere risvolti terapeutici inaspettati.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anonimo14/5/18

      "dalle buone azioni derivano conseguenze felici, da quelle cattive provengono reazioni dolorose"

      Elimina
  35. Anonimo23/12/16

    Psicologia-In-Chat è una chat online che ti permette di parlare in modo gratuito con uno Psicologo:
    http://psicologiainchat.it

    RispondiElimina
  36. Anonimo9/1/17

    APP Salva Salute Mentale
    Con pochi minuti di esercizi dettati dallo smartphone è possibile migliorare sensibilmente la propria salute mentale. Ad affermarlo è uno studio della Northwestern University pubblicato dal Journal of Medical Internet Research.

    I ricercatori hanno sperimentato la piattaforma, chiamata IntelliCare, una suite completa di strumenti per dispositivi mobili per depressione e ansia (https://intellicare.cbits.northwestern.edu).

    Dopo otto settimane di utilizzo delle APP diverse volte al giorno, tutti i partecipanti hanno riportato miglioramenti significativi della loro salute mentale.

    Tra le APP (tutte della CBITs) messe a punto dagli esperti ci sono:
    - Worry knot: insegna a gestire la vostra preoccupazione con lezioni, distrazioni e una comprovata tecnica di gestione preoccupazione
    - Boost me: fornire attività positive che hanno lavorato per voi in passato o dare suggerimenti, in base a come ti senti
    - Social Force: che sprona gli utenti a identificare le persone più positive nella propri vita e a restare in contatto.

    A queste si aggiungono APP con esercizi per il rilassamento, il sonno e l'esercizio fisico.

    RispondiElimina
  37. Anonimo27/1/17

    Felicità è muoversi, più si è attivi più ci si sente felici
    Maxi studio conferma legame tra buon umore e attività fisica

    Il segreto della felicità? E' muoversi, fare attività fisica anche moderata, camminare, o magari una corsetta durante la giornata. Qualsiasi tipo di attività fisica è legata a un umore più luminoso sia nel breve sia nel lungo periodo.

    Non è la prima volta che si lega l'umore all'abitudine alla attività fisica. Numerosi studi epidemiologici, ad esempio, hanno evidenziato un maggior rischio di ansia e depressione per gli individui sedentari. Inoltre più studi hanno evidenziato che lo sport stimola la produzione nel cervello di molecole protettive e stimolanti il buon umore. Ma questo è il primo studio a guardare in maniera oggettiva il legame tra attività fisica e felicità individuale.

    E’ emerso che se nell'ultimo quarto d'ora l'individuo era attivo fisicamente (attività registrata dal contapassi), il suo livello di felicità in quel frangente risultava più alto.

    RispondiElimina
  38. Anonimo26/2/17

    [1/3]
    Ricapitolando, in generale, i Disturbi Psichici:

    Cause:
    - Ereditarie: esperienze irrisolte dei genitori (i figli possono avere lo stesso difetto o uno opposto)
    - Traumi Psicologici
    - Predisposizione biologica

    Trattamento con psicoterapia cognitivo-comportamentale:
    si basa sul "Modello A-B-C", (Antecedence-Belief-Consequence):
    - "Antecedence" rappresenta la condizione in cui il soggetto si trova precedentemente all'insorgere del comportamento problematico "consequence" (es. attacco di panico).
    - "Belief" rappresenta la credenza, convinzione, idea o immagine mentale in seguito alla quale si produce il comportamento problematico.
    Il modello interpretativo prevede che spesso gli individui, nella loro esperienza quotidiana, passino dallo stato "antecedence" direttamente a "consequence" senza la consapevolezza dei loro "beliefs", i quali scatenano una reazione psicofisiologica, emotiva o comportamentale problematica, spesso incomprensibile e inaspettata, che è dunque fonte di disturbo o apprensione per il soggetto tale da influire sul suo comportamento.

    La psicoterapia cognitiva ipotizza che alla base di molte disfunzioni psicopatologiche vi possano essere alcuni "errori" cognitivi. Ad esempio:
    1. Inferenze arbitrarie: anche conosciute come "saltare alle conclusioni", si riferiscono al giungere a conclusioni senza evidenze per provare che esse siano vere.
    Ad esempio, una madre molto ansiosa che vede che la figlia è in ritardo, potrebbe pensare che le sia successo qualcosa.
    Questa è un'inferenza arbitraria: la madre non ha prove a sostegno dell'ipotesi, perché la figlia potrebbe essere in ritardo semplicemente a causa del traffico.
    2. Astrazione selettiva: è il focalizzare un dettaglio di una situazione, non considerando gli altri, e basando solo su di esso le proprie conclusioni.
    Ad esempio, uno studente che prende un voto basso ad un esame, si soffermerà solo sulle domande che ha sbagliato, senza tener conto di quelle cui ha risposto correttamente, e quindi penserà di essere un fallito.
    3. Sovrageneralizzazione: raggiungere una conclusione generale partendo da una singola situazione
    4. Minimizzazione/sovrastima: sottovalutare le proprie capacità e sottolineare gli errori
    5. Omogeneizzazioni: posizionare tutte le opinioni altrui sullo stesso piano
    6. Sottovalutazione degli aspetti positivi: non riconoscere il giusto peso o valore ad un'azione o un comportamento nonostante oggettivamente lo meriti.

    Leggi anche:
    Trasformare Convinzioni Limitanti in Convinzioni Potenzianti
    [CONTINUA]

    RispondiElimina
  39. Anonimo26/2/17

    [2/3]
    La terapia comportamentale si avvale di tecniche d'intervento quali:
    - la desensibilizzazione sistematica: esposizione graduale allo stimolo che provoca ansia, associandolo a rilassamento muscolare (uno stimolo capace di produrre sensazioni piacevoli). Associando l’evento temuto allo stato di rilassamento, il soggetto fobico apprende ad affrontare le situazioni ansiogene senza ricorrere all’evitamento come faceva in precedenza. Questa tecnica di comprovata efficacia, prevede che l’ansia, una volta sostituita da un comportamento con essa inconciliabile come il rilassamento, può venire estinta.
    - il flooding (come sopra ma con esposizione allo stimolo provocante ansia, direttamente nella sua forma maggiormente incutente paura, senza passare per una esposizione graduale)
    - le tecniche di stop del pensiero e diversione dell'attenzione (si deve stimolare nel paziente la consapevolezza che non è condannato a pensare quei pensieri negativi, che non ne è schiavo, e può fare altro)
    - l'uso di tecniche di rilassamento (come il rilassamento muscolare progressivo di Jacobson, le tecniche di controllo della respirazione o il training autogeno)
    - il <a href="http://divertimento-risate-scherzi.blogspot.it/2015/09/tecnologia-biomedica-fai-da-te.html#biofeedback>Biofeedback</a>
    - ridurre il comportamento di “evitamento” (è un meccanismo di difesa messo in atto allo scopo di sottrarsi dall’esposizione a situazioni, persone, eventi temuti, cioè che suscitano emozioni considerate negative per chi le sperimenta)
    - esposizione e prevenzione della risposta: consiste nel mettere un soggetto in contatto con uno stimolo o situazione che elicita disagio per un lasso di tempo maggiore a quello che il soggetto normalmente tollera. Ad esempio, si chiede ad un soggetto che ha tra i suoi sintomi quello di evitare di toccare le maniglie delle porte, di toccare una maniglia e di mantenere il contatto per 2 minuti. La sperimentazione dell’ansia è negli obiettivi della tecnica; il paziente viene però aiutato sia graduando l’esposizione e sia attraverso interventi preventivi che motivano e riducono la minacciosità del contatto. La prevenzione della risposta consiste nel bloccare i comportamenti sintomatici normalmente messi in atto dal paziente dopo il contatto con la situazione temuta. Il comportamento viene bloccato per un tempo maggiore rispetto quello in cui il paziente è “naturalmente” capace di procastinare la risposta. Riprendendo l’esempio precedente, si chiede al paziente di non lavare le mani dopo aver toccato la maniglia per un’ora.
    - imitazione di modelli. Esempio: Le risposte fobiche possono essere apprese anche attraverso l’imitazione delle reazioni altrui. Vari esperimenti hanno dimostrato che osservare qualcuno mentre svolge certe attività può incoraggiare o scoraggiare vari tipi di comportamento, come la condivisione, l’aggressività e la paura.
    [CONTINUA]

    RispondiElimina
  40. Anonimo26/2/17

    [3/3]
    - intenzione paradossale. "Questa settimana dovete ricordarvi di litigare il più possibile, è importante che lo facciate, mi raccomando. Evitate di controllarvi o di smorzare i toni. Va bene? Vi chiedo anche di fare una cosa: quando state per rimproverare l’altro dovete ripetergli per tre volte, non una di meno, la frase con cui intendete redarguirlo. L’altro può decidere se rispondervi, ma se lo fa, deve farlo anche lui per tre volte di fila."
    Entrambi reagirono alla prescrizione con facce sbigottite che tradivano un’idea: "Questo è più pazzo di noi!". Lasciarono lo studio con l’aria seccata, ma non prima di promettermi solennemente che avrebbe svolto alla lettera le indicazioni.
    La settimana successiva, quando aprii la porta dello studio stavano ridendo come ragazzini. Era appena successo che il signor V. aveva detto tre volte alla moglie "Siamo in ritardo per colpa tua! Siamo in ritardo per colpa tua! Siamo in ritardo per colpa tua!" E lei aveva risposto, come un orologio a cucù: "Ma sono le sei in punto! Ma sono le sei in punto! Ma sono le sei in punto".
    Riportarono di non aver litigato per tutta la settimana, cosa che non succedeva da anni e che, anzi, soprattutto dopo i primi maldestri tentativi di eseguire l’assurdo compito avevano riso molto. Non ridevano così, insieme, da moltissimi anni.
    Il compito paradossale aveva certamente raggiunto l’obiettivo di consentire alla coppia un migliore controllo dell’aggressività e di accorgersi quanto i motivi reali per cui litigavano fossero ridicoli. Questo permise a entrambi di attuare cambiamenti nella relazione e di concentrarsi ciascuno sulle proprie difficoltà personali in quello specifico punto della vita di coppia e cominciare a supportarsi reciprocamente.

    Trattamento con Psicoanalisi (psicoanalisi freudiana, psicoterapia psicodinamica, psicoterapia ericksoniana):
    Anche se negli ultimi anni ha perso terreno, probabilmente perché è difficile trovare un buon psicoterapeuta che la pratichi correttamente, ha un’elevata efficacia.
    Infatti la psicoterapia ipnotica ericksoniana sarebbe da considerarsi come una delle psicoterapie più efficaci (media 1,82 contro i 1,13 della psicoterapia cognitivo-comportamentale).

    La tecnica prevede di portare alla coscienza i conflitti inconsci (quelli che sono stati rimossi, in genere esperienze traumatiche) che influenzano la vita della persona, tramite l’ipnosi.

    Altre tecniche per comunicare con l’inconscio e che potresti mettere in pratica senza aiuti sono: interpretazione dei sogni e sogni lucidi.

    Leggi anche:
    - La Psicoanalisi
    - EMDR - Trattamento dei Traumi Psicologici

    RispondiElimina
  41. L’MSM (metilsulfonilmetano), un composto contenente zolfo organico, contrasta tantissimi tipi di problemi, tra cui: stress e stanchezza (fisica e mentale)

    Consiglio: MSM - zolfo in polvere – puro al 99,9% - Vegan – naturale

    RispondiElimina
  42. Anonimo17/9/17

    NO al multitasking
    Non fare più di una cosa contemporaneamente. Danneggia il cervello

    RispondiElimina
  43. Anonimo30/9/17

    I Probiotici riescono a contrastare tantissimi disturbi e patologie, tra cui Ansia, Depressione e Stress.
    Leggi: Probiotici e Prebiotici

    RispondiElimina
  44. Anonimo30/10/17

    Assumete per 2 minuti una posizione aperta, dominante, espansiva, tipo quella di vittoria o a stella marina.
    Magari lo fate in un luogo appartato, dove non si è visti.
    Consigliato soprattutto prima di una situazione che mette stress, ansia, paura…
    Accresce il testosterone (ormone dell’assertività) e cala il cortisolo (ormone dello stress).
    Mentre una posizione di remissione, costrittiva… causa l’opposto.

    RispondiElimina
  45. Il miglior libro sulla Meditazione Mindfulness, per combattere lo stress, le tensioni muscolari e per raggiungere un più alto livello di benessere e di salute: Vivere momento per momento

    RispondiElimina
  46. Anonimo25/3/18

    Ordalie paradossali - Jay Haley
    Quando un atto corrisponde allo stesso sintomo, per Haley si parla di "ordalia paradossale" perché la persona viene incoraggiata a incentivare e a vivere ancora di più il problema per il quale è entrata in terapia.

    A una persona che desiderava guarire dalla depressione, per esempio, Haley chiese di programmare il proprio o i propri momenti depressivi a un'ora precisa di ciascun giorno, preferibilmente a un'ora in cui avrebbe voluto fare qualche altra cosa: i momenti liberi da altri impegni, per esempio, quando dopo aver messo a letto i bambini ci si può rilassare e guardare la televisione. In questo tipo di atto si chiede in sostanza alla persona di affrontare di petto, direttamente, proprio ciò che deve guarire.

    L'aspetto più importante ed efficace dell'atto paradossale è infatti che esso comporta sempre l'effettuare volontariamente un atto che si presenta e si è sempre presentato come involontario (il che è la definizione stessa del sintomo). La persona deve fare cioè deliberatamente proprio ciò che non può evitare di fare, come ad esempio mangiare impulsivamente oppure evitare di mangiare, provare dolore o essere ansiosa: quando tutto ciò viene effettuato deliberatamente, come scelta cosciente, per definizione non si tratta più di un sintomo e ne siamo usciti.

    RispondiElimina
  47. Anonimo2/5/18

    La relazione tra perdono e salute mentale è molto profonda:
    il perdono riduce l’ansia e aumenta il benessere, inoltre incide positivamente su fobie, attacchi di panico, abuso di sostanze e disturbo post traumatico da stress.

    RispondiElimina
  48. Anonimo2/5/18

    Cosa ci insegnano le emozioni:

    Nella tabella seguente sono riportate le principali emozioni “negative”, la loro origine e il messaggio che vogliono trasmetterci.
    Questa tabella illustra che non è corretto classificare le emozioni come “buone” o “cattive” (come abbiamo visto, per esempio, rabbia e collera esprimono uno stato di determinazione bloccata).

    Emozione: Collera
    Origine: Sensazione e idea di impotenza
    Cosa nasconde: Determinazione
    Messaggio: Prendiamo coscienza della nostra sensazione di impotenza e liberiamocene.

    Emozione: Paura
    Origine: Pensiero negativo di un evento futuro
    Cosa nasconde: Amore
    Messaggio: Non abbiamo paura di aver paura. Smascheriamo la nostra paura, dichiariamola e condividiamola. Troviamo il luogo in cui la avvertiamo nel corpo, appoggiamo una mano in quella zona e respiriamo attraverso quella sensazione per 10 minuti.

    Emozione: Vergogna
    Origine: Sensazione di inadeguatezza, di sentirsi “sbagliati”
    Cosa nasconde: Autostima
    Messaggio: Sentiamo in quale parte del corpo avvertiamo di essere “sbagliati”. Facciamo una lista dei successi più importanti della nostra vita e riviviamoli.

    Emozione: Senso di colpa
    Origine: Giudizio negativo su qualcosa che abbiamo fatto
    Cosa nasconde: Perdono
    Messaggio: Lasciamo andare il passato. Non esiste santo senza passato, né peccatore senza futuro.

    Emozione: Tristezza
    Origine: Giudizio negativo su un evento passato o futuro
    Cosa nasconde: Gratitudine
    Messaggio: Abbracciamo il cambiamento. Accettiamo il fatto che l’esistenza è transitoria e impariamo ad accogliere il cambiamento fuori e dentro di noi.

    Emozione: Ansia
    Origine: Paura di perdere qualcosa
    Cosa nasconde: Pace
    Messaggio: Impariamo a lasciare andare.

    Emozione: Gelosia
    Origine: Senso di possesso
    Cosa nasconde: Trascendenza
    Messaggio: Amare è il contrario di possedere. Ogni cosa è perfetta così com’è.

    Tratto da: Ventuno giorni per rinascere - Il percorso che ringiovanisce corpo e mente - di Franco Berrino

    RispondiElimina
  49. Anonimo23/9/18

    Gratitudine consapevole
    Ogni giorno dedica 5 minuti per pensare a qualcosa o qualcuno che puoi ringraziare

    Ecco tutti i benefici:
    http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/stili_di_vita/2017/09/21/giornata-della-gratitudine-dire-grazie-aiuta-corpo-e-mente_c6708310-20b8-4d27-a929-066d3129aafa.html

    RispondiElimina
  50. Scarica l'APP Health

    E’ un promemoria giornaliero per il benessere psicologico e fisico:

    1. Timer tutta la giornata, per ricordarti di…
    2. Psicoterapia sensomotoria
    3. Convinzioni
    4. Training Autogeno + Esplorazione del corpo
    5. Vivi nel presente (Mindfulness)
    6. Seduzione Compulsiva
    7. Difese
    8. Perfezionismo
    9. Paure - Fobie
    10. Allenamento Ottimismo

    Imposta il lancio automatico di questa APP almeno 3 volte al giorno (ore 9.30-17.30 e anche 7.30-10.30-15.00-18.45), con AutomateIt.

    È importante mettere in pratica i consigli proposti quotidianamente.

    RispondiElimina
  51. Anonimo9/12/18

    Come la passiflora viola può ridurre l'ansia in appena 30 minuti
    Passiflora, una pianta alleata di chi soffre di ansia o insonnia. La comune variante viola (passiflora incarnata), secondo alcuni studi, sarebbe un ottimo rimedio naturale in grado di ridurre l’ansia in soli 30 minuti.

    Alcuni studi sono arrivati alla conclusione che la passiflora viola può aiutare a calmare la mente, è infatti in grado di aumentare i livelli di acido gamma-aminobutirrico (GABA) nel cervello delle persone. Il GABA è un composto che riduce l'attività cerebrale, ciò è positivo in quanto favorisce il rilassamento. E la cosa straordinaria è che gli effetti calmanti della passiflora viola si evidenziano in soli 30 minuti.

    Uno studio ha evidenziato il successo di questa pianta nel ridurre l’ansia anche nei pazienti che stavano per subire un intervento chirurgico. Dopo mezz’ora le persone a cui era stata somministrata passiflora viola erano significativamente meno ansiose di quelle a cui era stato somministrato un placebo.

    Un’altra ricerca, invece, ha analizzato gli effetti di questo rimedio naturale su pazienti con disturbo d’ansia generalizzato. I ricercatori alla fine dell’esperimento hanno concluso che la passiflora viola era efficace quanto l’oxazepam (psicofarmaco prescritto in alcuni casi a chi soffre d’ansia) con l'enorme vantaggio che non presentava nessuno degli effetti collaterali del medicinale.

    Se volete sperimentare i benefici rilassanti della passiflora viola in modo da alleviare l’ansia, l’insonnia o stati di nervosismo potete scegliere di utilizzarla in diversi modi:
    • Tisana: erboristerie e negozi di alimentazione e salute naturale dispongono di tisane alla passiflora sfuse realizzate con la pianta essiccata. La preparazione è semplicissima, basta versare in acqua bollente dai 4 agli 8 grammi di erba secca al giorno, lasciandola in infusione per alcuni minuti prima di filtrare e bere. Se dovrà combattere l’insonnia si consiglia di assumerla nel tardo pomeriggio o dopo cena.
    • Estratto liquido: sono utili dalle 10 alle 30 gocce di passiflora da assumere da 1 a 3 volte al giorno (chiedete consiglio ad un erborista sul dosaggio più adatto alle vostre esigenze).
    • Integratore: esistono degli integratori di passiflora incarnata in capsule o compresse da assumere sotto consiglio di uno specialista.

    RispondiElimina
  52. Anonimo4/3/19

    A seguito di ulteriori ricerche Buteyko pose le basi teoriche della sua tesi: l’iperventilazione causa un esaurimento delle riserve di CO2, e livelli bassi di anidride carbonica nell'organismo provocano delle contrazioni dei vasi sanguigni ed una mancanza di ossigeno nei tessuti.

    Ciò causa tutta una serie di meccanismi di difesa messi in azione dall'organismo; questi meccanismi di difesa vengono capiti male, etichettati come malattie e combattuti, su tutto il:

    • sistema cardiocircolatorio (malattie come l'angina, palpitazioni, pressione alta o bassa, impotenza)
    • emorroidi
    • retina e nervo ottico
    • ansia, depressione, panico, irritabilità…

    Leggi: Riduzione volontaria della frequenza respiratoria

    RispondiElimina
  53. Anonimo27/4/19

    L’ansia moderna si basa, fondamentalmente, su preoccupazioni per cose che non accadranno mai
    “La verità è che sappiamo molto poco della vita, non sappiamo realmente quali siano le buone e le cattive notizie”, osserva lo scrittore americano Kurt Vonnegut, riferendosi al fatto che, in qualsiasi momento, le buone notizie possono trasformarsi in cattive notizie e viceversa, poiché ogni situazione contiene il seme opposto.

    Alan Watts si riferiva a questo fenomeno dicendo che “l’intero processo della natura è un processo integrato di immensa complessità, ed è davvero impossibile sapere se qualcosa di ciò che accade in esso è buono o cattivo”.

    Tuttavia, molti di noi non possono fare a meno di pensare in termini di perdite o guadagni, buono o cattivo. Abbiamo un pensiero dicotomico e, come tali, abbiamo bisogno di catalogare tutto in fenomeni opposti, per poterli relazionare con noi stessi. Pertanto, pensiamo che tutti gli eventi possano essere benefici o dannosi. Così trascorriamo la maggior parte del tempo a preoccuparci della possibilità che si verifichino eventi che consideriamo negativi e dannosi, perdite potenziali promosse da quelle che percepiamo come “cattive notizie”.

    Alcuni psicologi sostengono che l’ansia moderna si basa su cinque categorie di preoccupazioni, quattro delle quali sono immaginarie e solo la quinta riguarda preoccupazioni che hanno una base reale, ma queste ultime occupano solo l’8% delle nostre preoccupazioni quotidiane totali. In altre parole: siamo veri e propri maestri nell’arte di preoccuparci per niente.

    E quelle preoccupazioni alimentano paure presenti o augurate, manifeste o nascoste, genuine o supposte… Internet ha ulteriormente aggravato questa situazione. Il fatto di essere permanentemente connessi, sapendo sempre cosa succede in tutti gli angoli del mondo genera un’ansia difficile da sopportare. Come possiamo essere sicuri che non saremo le prossime vittime di un attacco terroristico? Come possiamo garantire che il nostro edificio non sarà il prossimo a bruciare?

    Essere consapevoli di tutte le catastrofi e le avversità che si verificano in ogni angolo del pianeta, sprofonda la nostra mente, già incline al catastrofismo, in uno stato di vero e proprio delirio. A questo proposito, il sociologo Zygmunt Bauman disse: “forse il volume di incertezza non è aumentato, ma il volume delle nostre preoccupazioni, sì”. Ciò rivela una verità tanto evidente quanto difficile da accettare: la maggior parte delle nostre preoccupazioni non ha una base reale, ma ciò non impedisce che i loro effetti sulla nostra quotidianità siano devastanti.
    [CONTINUA]

    RispondiElimina
  54. Anonimo27/4/19

    Seneca, il grande filosofo stoico, secoli fa analizzò la nostra tendenza a concentrarci sugli aspetti negativi delle situazioni e a preoccuparci eccessivamente. Disse: “gli animali selvatici fuggono dai pericoli che incontrano nella loro realtà e, una volta scappati, non si preoccupano più. Tuttavia, noi siamo tormentati dal passato e da ciò che verrà. La nostra ‘benedizione’ ci danneggia perché la memoria ci restituisce l’agonia della paura, mentre la preveggenza la provoca prematuramente.”

    Intendeva che la nostra mente viaggia continuamente tra il passato e il futuro, tra gli errori e i disastri che viviamo e gli errori e i disastri che potrebbero accaderci. Infatti, nella sua corrispondenza con il suo amico Lucilio, pubblicata in seguito come “Lettere di uno stoico”, concluse che: “ci sono più cose che possono spaventarci che schiacciarci; soffriamo più spesso nell’immaginazione che nella realtà”.

    Poi, con lo sguardo posto sulle abitudini umane, spesso autodistruttive ed estenuanti nel prepararci a un disastro immaginario, ci consiglia: “alcune cose ci tormentano più del dovuto; altre ci tormentano prima che arrivino e altre ancora ci tormentano quando non dovrebbero tormentarci affatto. Abbiamo l’abitudine di esagerare, immaginare o anticipare la tristezza.

    “Non essere infelice prima che arrivi la crisi, perché potrebbe essere che i pericoli che soffri prima che ti minaccino realmente, non ti raggiungano mai.”

    Certo, è molto più facile a dirsi che a farsi. Seneca lo sapeva, perciò analizzò anche la differenza tra preoccupazioni ragionevoli e irrazionali, mostrandoci la futilità di sprecare la nostra energia mentale ed emotiva in queste ultime, delineando anche una via da seguire:

    “È probabile che alcuni problemi si verifichino realmente, ma non è un fatto presente. Quante volte è accaduto l’imprevisto! Quante volte l’atteso non è successo! E anche se dovesse accadere, a che serve esaurire le nostre risorse per affrontare in anticipo la sua sofferenza? Soffrirai quando accadrà, quindi nel frattempo, guarda davanti a te per cercare di migliorare le cose. Cosa guadagnerai? Tempo. Nel frattempo, si verificheranno molti eventi che serviranno a rimandare o eliminare il problema. Anche la sfortuna è volubile. Forse sta arrivando, forse no; nel frattempo, non c’è. Quindi concentrati su cose migliori.”

    Seneca si preoccupò specialmente per avvertirci che il più grande pericolo della preoccupazione permanente è che ci mantiene sempre tesi, in guardia davanti a una catastrofe immaginaria, impedendoci di vivere pienamente il momento presente. Pertanto, il suo antidoto per alleviare l’ansia e liberarsi delle preoccupazioni è:

    “La vera felicità è godersi il presente senza dipendere ansiosamente dal futuro, non divertirci con speranze o paure, ma riposare tranquillamente, come chi non desidera niente. Le più grandi benedizioni dell’umanità sono dentro di noi e sono alla nostra portata. Un uomo saggio è felice della sua sorte, qualunque essa sia, senza desiderare ciò che non ha.”

    Pertanto, la chiave è vivere qui e ora, senza sviluppare desideri che ci mantengono in aspettativa e generano incertezza per il futuro. Se oggi ci preoccupiamo di diventare persone più resilienti e mettiamo nella nostra cassetta degli attrezzi per la vita gli strumenti psicologici di cui potremmo aver bisogno, il futuro non dovrebbe preoccuparci troppo, qualunque esso sia.

    RispondiElimina
  55. Anonimo2/3/22

    Trattamento fitoterapico dell’ansia e insonnia
    - Valeriana
    - Kava
    - Luppolo
    - Passiflora
    - Lavanda
    - Melissa
    - Camomilla

    Tratto dal corso: Fitoterapia (Federica Web Learning - Università degli Studi di Napoli Federico II)

    RispondiElimina
  56. Anonimo23/2/23

    Dieta mirata con psicobiotici riduce stress e ansia
    Gli psicobiotici, microrganismi benefici che si affiancano ai probiotici, che operano lungo l'asse microbiota-intestino-cervello e contribuiscono a migliorare le prestazioni del sistema nervoso umano.

    La ricerca ha confermato i benefici prodotti da questi microorganismi, compiendo un ulteriore passo nella direzione di un intervento preventivo o curativo attraverso l'alimentazione, di sindromi quali depressione, Alzheimer, autismo o disturbi da stress in generale.

    Dallo studio emergono, in particolare, quattro elementi principali della dieta che sono in grado di migliorare la salute mentale: gli acidi grassi omega-3, i polifenoli, le fibre e gli alimenti fermentati. Si può realizzare una dieta bilanciata, senza dovere assumere integratori, semplicemente associando ad una dieta mediterranea elevate dosi di alimenti fermentati, come crauti, yogurt, kefir e kombucha. (ANSA).

    RispondiElimina
  57. Anonimo11/10/23

    La luce naturale protegge da depressione e ansia, studio lo prova
    L'illuminazione artificiale interferisce con il ritmo circadiano

    Le persone che ricevono più luce diurna e meno luce artificiale di notte sono meno a rischio di soffrire di problemi di salute mentale, in particolare depressione, ansia, psicosi e autolesionismo.
    Ora invece trascorriamo la maggior parte del tempo al chiuso, con le nostre vite illuminate dalla luminescenza blu della luce elettrica. La luce artificiale può interferire con l'impostazione del ritmo circadiano, con conseguenze per il nostro intero sistema, cervello incluso.
    "Sappiamo che la luce condiziona enormemente la nostra psicologia". I dati raccolti rivelano una forte associazione lineare fra una maggiore esposizione alla luce di notte, e disturbi auto riferiti dai pazienti di depressione maggiore, disturbo di ansia e quattro altri disturbi di salute mentale. "Una più lunga esposizione alla luce diurna è associata ad un rischio ridotto di tutti e sei i disturbi mentali, mentre una maggiore esposizione alla luce del sole corrisponde ad un minore rischio di tutti e sei i disturbi. Per converso, una maggiore esposizione alla luce diurna è associata con soggetti che riportano di avere nell'insieme una migliore qualità di vita. (ANSA)

    RispondiElimina
  58. Anonimo21/3/24

    "Le nostre paure sono molto più numerose dei pericoli che corriamo. Soffriamo molto di più per la nostra immaginazione che per la realtà." Seneca

    RispondiElimina
  59. Anonimo4/7/24

    La stimolazione magnetica transcranica può combattere l'ansia
    I disturbi legati all'ansia e alla risposta allo stress potrebbero essere disinnescate grazie alla Stimolazione Magnetica Transcranica (Tms), ovvero alla neurostimolazione ed evitare così reazioni corporee di allarme associate alla memoria traumatica.
    La tecnica di TMS, applicata alla parte mediale della corteccia prefrontale anteriore (aPFC), ha permesso di modulare l'attività di specifiche aree del cervello in maniera non dolorosa e non invasiva, col risultato che dopo la neurostimolazione, ripresentando ai partecipanti lo stimolo minaccioso, il gruppo stimolato nella aPFC mostrava risposte corporee di allarme nettamente inferiori rispetto al gruppo di controllo sottoposto ad una stimolazione placebo. L'attenuazione delle risposte emotive persisteva in modo duraturo anche nel lungo termine, senza più dover ricorrere alla neurostimolazione, nonostante il ricordo consapevole degli stimoli minacciosi non venisse in alcun modo danneggiato. (ANSA)

    RispondiElimina
  60. Anonimo29/12/24

    “Preoccupati di ciò che pensano gli altri e sarai sempre loro prigioniero” (cit. Lao Tzu).

    RispondiElimina
  61. Anonimo29/3/25

    Therabot, un chatbot basato sull'intelligenza artificiale, potrebbe contribuire ad aiutare i pazienti con disturbi d'ansia o depressivi, in quei momenti in cui non possono recarsi da uno specialista.
    Lo studio ha coinvolto 106 persone con diagnosi di disturbo depressivo maggiore, disturbo d'ansia generalizzato o disturbi del comportamento alimentare. I partecipanti hanno interagito con Therabot attraverso un'applicazione per smartphone, riferendo come si sentivano o avviando conversazioni quando avevano bisogno di parlare.
    Le persone con diagnosi di depressione hanno registrato una riduzione media dei sintomi del 51%, con miglioramenti clinicamente significativi dell'umore e del benessere generale, riferiscono i ricercatori. I partecipanti con ansia generalizzata hanno registrato una riduzione media dei sintomi del 31%; molti sono passati da ansia moderata a lieve, o da ansia lieve a una soglia inferiore a quella clinica per la diagnosi. Tra i soggetti a rischio di disturbi alimentari - tradizionalmente più difficili da trattare - il chatbot ha portato a una riduzione media del 19% delle preoccupazioni relative all'immagine corporea e al peso, superando in modo significativo il gruppo di controllo.
    I ricercatori concludono che, sebbene la terapia alimentata dall'IA abbia bisogno della supervisione di un medico, ha il potenziale per fornire un supporto in tempo reale alle molte persone che non hanno accesso regolare o immediato a un professionista della salute mentale.
    Bisogna tuttavia tenere a mente che l'utilizzo dell'IA non sostituisce la complessità di un rapporto con il proprio terapista. (ANSA)

    RispondiElimina
  62. Anonimo26/4/25

    Il futuro è incerto e preoccuparsene ruba la gioia dell’oggi.
    Concentrati su ciò che hai ora e continua ad andare avanti.

    RispondiElimina

Rispetta la regola delle tre "S" quando scrivi i consigli: Sintetici, Semplici e Super-efficaci!