La “Medicina” per il Mal di Pancia, la Colite, il Colon Irritabile e la Stitichezza

Suggerisci in questo post tutti i rimedi naturali contro il Mal di Pancia, la Colite, il Colon Irritabile e la Stitichezza.

NB: Questo post è solo un’informativa. In caso di problemi di salute bisogna sempre rivolgersi ai medici (in questo caso un gastroenterologo) e vanno sempre fatte le cure mediche ufficiali. Magari qualche rimedio naturale presente tra i commenti potrà essere integrato alla terapia ufficiale, sotto la propria responsabilità.

NB2: Indica solo rimedi naturali che hai provato diverse volte e hanno funzionato efficacemente. E’ vietato indicare farmaci.

88 commenti:

  1. Anonimo6/11/14

    Il lievito di birra fresco (quello acquistabile al supermarket, tipo il lievital) è ottimo per la cura di coliti, stipsi e anche deficienze immunitarie (per le vitamine B2, B5 e B6).
    Inoltre è un valido sostegno per la flora batterica intestinale.
    Dividilo in 4 parti ed ogni giorno ne bevi un pezzetto sciolto in un bicchiere d’acqua.

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  2. Anonimo6/11/14

    Soggetti tendenzialmente perfezionisti o comunque portati ad una visione rigidamente schematica della vita o che diano eccessiva importanza al giudizio altrui, tendono a presentare col tempo un quadro di Colon irritabile con significativa maggior probabilità degli altri.

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  3. Anonimo6/11/14

    Non fare pasti troppo abbondanti. E' meglio fare pasti più piccoli e più frequenti, piuttosto che pasti importanti, molto distanti l’uno dall’altro.

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  4. Anonimo27/11/14

    Per favorire il riflesso gastro-colico consiglio appena svegli di bere un bicchiere d'acqua

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  5. Anonimo25/1/15

    Il colon irritabile è spesso generato da un meccanismo psicologico. Infatti la colite e il colon irritabile spesso sono causati dall'ansia. Dai uno sguardo a questo link:
    - Consigli contro l’Ansia
    - Tecniche di rilassamento (tra cui il Training Autogeno e la Meditazione)
    - E' la lentezza il segreto della felicità
    - La “Medicina” per il Buon Umore
    - Downshifting - Lavorare di meno e Vivere di più

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  6. Anonimo26/7/15

    Evitare di compiere sforzi fisici a stomaco pieno. È meglio aspettare due o tre ore dopo aver mangiato prima di compiere attività fisica. Subito dopo mangiato è bene anche evitare movimenti bruschi e improvvisi (per esempio piegarsi per raccogliere qualcosa).

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  7. Anonimo18/8/15

    La biologa Giulia Enders spiega perché fare la cacca da seduti non porta nessun beneficio. La giusta posizione da assumere per evacuare in maniera efficace e veloce è quella dello squat, ovvero rannicchiati (tenendo sollevate le gambe, ovvero nella stessa posizione che assumiamo quando ci troviamo di fronte a una turca).

    Il meccanismo di chiusura dell’intestino non è progettato per “aprire lo sportello completamente” quando siamo seduti è come un tubo piegato. E quindi lo squat è molto più naturale e mette meno pressione sul nostro fondoschiena. L’autrice, difatti, segnala che 1,2 miliardi di persone nel mondo che utilizzano lo squat hanno meno probabilità di soffrire di diverticoli e meno problemi di emorroidi. Per chi non rinuncia a stare seduto c’è uno stratagemma: basta appoggiare i piedi su uno sgabello e piegare la schiena in avanti.

    Problemi dati dalla defecazione da seduti: costipazione, emorroidi, malattie del colon, infezioni e difficoltà urinarie e problemi al pavimento pelvico.

    http://lastella.altervista.org/ci-hanno-insegnato-a-fare-cacca-nel-modo-sbagliato-non-ridere-e-vero/

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  8. Anonimo7/11/15

    Per i primi tempi, in attesa di regolarizzare lo stile di vita e la componente psicologica, anzichè utilizzare farmaci antispastici (che personalmente hanno dato pochissimi risultati), consiglio di utilizzare l'integratore Pelvilen Dual Act.

    Pelvilen Dual Act è indicato per contrastare i processi neuro-infiammatori dolorosi cronici associati a numerose patologie dell’area pelvica, tra cui sindrome del colon irritabile.

    Assumere per 2 mesi una bustina sublinguale 2 volte al giorno dopo i pasti. Trascorsi i 2 mesi sostituirlo con Pelvilen forte. Assumere 1 compressa 2 volte al giorno dopo i pasti.

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  9. Anonimo23/11/15

    Bere appena svegli acqua tiepida mescolata con mezzo limone fresco è un modo per disintossicarsi e rimineralizzarsi in maniera naturale.

    - si consiglia di fare colazione 15-30 minuti dopo aver bevuto
    - si consiglia di berla con una cannuccia e subito dopo sciacquare bene la bocca, per non rovinare lo smalto dei denti

    In questo modo si fa una "pulizia" dell'intestino

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  10. Anonimo5/12/15

    Il cloruro di magnesio cura praticamente tutto… già si sapeva dal 1915, grazie alla scoperta del professor Pierre Delbet… ma nessuno ci ha mai informato, dato il costo irrisorio perché è uno scarto del sale.
    Il Cloruro di Magnesio aiuta a curare “epilessie, distrofie, sclerosi, poliomielite, tumori, asma, bronchite cronica, broncopolmonite, enfisema polmonare, influenza, pertosse, raucedine, affezioni dell’apparato gastrointestinale, malattie cervicali, tensioni neuro muscolari, artriti, sciatiche, dolori ai muscoli, calcificazioni, osteoporosi, depressioni, ansie, paure, mali di testa, febbri, fuoco di sant’Antonio, orticarie, tetano (anche quando il paziente è già rigido), morsi di vipera (lavare anche la ferita), rabbia, parotite, scarlattina, rosolia, morbillo e le altre malattie dell’infanzia”.

    Preparazione:
    - Sciogliere 33g di cloruro di magnesio in 1 litro d'acqua
    - Usare una bottiglia di vetro scura. Non utilizzare bottiglie di plastica
    - 1 dose corrisponde a una tazzina da caffè (circa 62,5 ml)
    - Assumere fino a 3 dosi al giorno, prima dei pasti, per curare patologie

    Prevenzione:
    Dopo i 40 anni l’organismo assorbe sempre meno magnesio, producendo vecchiaia e dolori, perciò deve essere preso secondo l’età:
    - dai 40 ai 55 anni: mezza dose al mattino, prima della colazione
    - dai 55 anni ai 70: una dose al mattino, prima della colazione
    - dai 70 ai 100 anni: una dose al mattino ed una alla sera, prima dei pasti

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    1. Anonimo23/5/17

      ... per di più sintomi prolungati nel tempo di diarrea e vomito, sono alcune delle cause che portano ad una carenza dei livelli di magnesio.

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  11. Per ogni patologia, la medicina più efficace al mondo, per la prevenzione e la cura, è lo Stile di Vita Sano (segui tutti i consigli).
    Inoltre leggi, scarica, stampa e diffondi il Vademecum della Salute e della Vera Medicina, con gli stili di vita delle persone ultracentenarie.

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  12. Ho scoperto un modo per evitare le scariche di diarrea per chi soffre di sindrome di colon irritabile.
    Si deve agire quando si cominciano ad avvertire i primi segnali: spasmi e crampi.
    L’ho scoperto per caso una sera qualche anno fa, quando iniziavo ad avvertire i primi spasmi e crampi che normalmente precedono la diarrea :-(
    Passeggiavo per un mercato e nonostante gli spasmi mi venne voglia di mangiare i lupini (che in genere vengono trattati col sale). Dopo un po’ di tempo scomparvero gli spasmi e i crampi.
    All’inizio pensavo fosse una coincidenza, ma comunque tenni a mente il fatto che grazie ai lupini non ebbi scariche di diarrea.
    La ragione l’ho scoperta ieri sera, che mangiai di nuovo i lupini, che stavolta erano piuttosto salati, ed intuii che il sale potrebbe evitare le scariche di diarrea dovute al colon irritabile.
    Infatti leggendo qualche sito “La funzione principale del colon è quella di assorbire l’acqua, le sostanze nutritive ed i sali minerali dal cibo parzialmente digerito proveniente dall’intestino tenue. Se i fluidi in transito nel colon si muovono troppo velocemente, il colon perde la capacità di assorbirli. La diarrea si verifica quando c'è troppa acqua nel colon.”
    Da qui ho pensato che è risaputo che il sale consente l’assorbimento d’acqua… 2+2 fa 4… quindi cibo salato durante gli spasmi e sayonara diarrea!
    Non è uno studio scientifico… ma d’ora in poi porterò con me arachidi salati, crackers salati o meglio ancora acquisterò e mangerò dei lupini immediatamente ai primi spasmi e crampi!

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  13. Anonimo4/1/16

    Alcune ricerche recenti hanno dimostrato che la serotonina è connessa alla normale funzionalità gastrointestinale: la serotonina è un neurotrasmettitore, ovvero una sostanza chimica che trasmette i messaggi da una parte all’altra dell’organismo. Il 95% della serotonina presente nell’organismo si trova nell’apparato digerente e solo il restante 5% si trova nel cervello.
    Scopri come integrare la serotonina naturalmente.

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  14. Anonimo31/1/16

    *** Esami Diagnostici ***
    Per ogni tipo di patologia, sono del parere di farsi prescrivere dal medico, prima di una terapia, tutti i dovuti esami diagnostici, poiché ritengo siano molto più affidabili dell'opinione di qualunque medico esperto.

    Per la patologia in oggetto ecco i principali esami:
    - Ecografia addome completa
    - Esami feci: Ricerca sangue occulto, coprocoltura, esame parassitologico
    - esami del sangue: EMA (per la celiachia) e Sideremia
    - Vedi gli esami diagnostici dell’ansia, per capire se è un problema nervoso.
    - Breath test per la diagnosi di Intolleranza al Lattosio

    Esami invasivi (solo se davvero necessari):
    - Colonscopia

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    1. Anonimo26/11/19

      - Breath test per Helicobacter Pylori
      - Gastroscopia con biopsia per helicobacter

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    2. Anonimo20/5/21

      USA raccomandano colonscopia dai 45 anni in su

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  15. Anonimo7/2/16

    evitare assolutamente a digiuno: gomme da masticare, caramelle, caffè (se proprio si vuole provare a macchiarlo o a prenderlo decaffeinato), bevande gassate...

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  16. Anonimo19/3/16

    In caso di IBS (sindrome intestino irritabile) o dolore pelvico cronico
    Bisogna fare un’accurata indagine al paziente. Ci sono fattori che sono spesso ignorati dall’assistenza sanitaria ma che hanno un impatto significativo nel processo della malattia.
    Per fare ciò è estremamente importante stabilire un rapporto di fiducia e rispetto con il paziente.
    Ecco cosa bisogna indagare:
    - storia sociale (esplorando gli stati emotivi)
    - abusi sessuali (inclusi quelli infantili)
    - abusi fisici
    - soggetto con disturbo di somatizzazione
    - disturbi di panico (attuale o passato)
    - isterectomia (tecnica chirurgica di asportazione dell'utero )
    - malattie presenti e passate (insieme alla storia di famiglia)
    - precedenti interventi chirurgici, con particolare attenzione a quelli genito-urinari noti o risultanti da cistoscopia
    - storia sessuale del paziente
    - precedenti malattie sessualmente trasmissibili o uretrite
    - disfunzioni sessuali

    Una storia mirata dovrebbe esplorare le principali lamentele del paziente.

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  17. Anonimo25/3/16

    Pancia gonfia? Colon irritabile? La dieta FODMAP può essere una soluzione...

    I FODMAP sono alimenti che hanno proprietà osmotica (significa che attirano l’acqua nel tratto intestinale) e in caso non siano digeriti bene o non siano assorbiti dall’intestino tenue possono essere fermentati dai batteri intestinali, specialmente se consumati in eccesso; questo può causare: gas, gonfiore, crampi e diarrea.

    Una dieta a basso contenuto di FODMAP può contribuire a ridurre i sintomi, che sono strettamente correlati a quelli tipici della sindrome del colon irritabile

    FODMAP è l’acronimo di Fermentabili Oligo-, Di- e Mono-saccaridi e Polioli, ossia serie di carboidrati a corta catena; queste molecole si possono trovare in numerosi alimenti, per esempio sotto forma di:
    - Fruttosio (solo alcuni tipi frutta, miele, …),
    - Lattosio (latte e latticini, tranne formaggi molto stagionati e altri tipi come il provolone dolce. Ok latte vegetale, tipo quello di riso),
    - Fruttani (anche noti come inulina, si trovano in frumento, cipolla, aglio, …)
    - Galattani (fagioli, lenticchie, legumi come la soia, …)
    - Polioli (dolcificanti contenenti sorbitolo, mannitolo, xilitolo, maltitolo, frutta con nocciolo)
    come avocado, albicocche, ciliegie, pesche noci, pesche, prugne, …)

    Da limitare: pane, pasta, grissini, prodotti di pasticceria… se prodotti con grano (frumento). Vanno bene quelli senza glutine.

    Da limitare: birra, caffè d’orzo, superalcolici, vini dolci. Va bene: caffè (in quantità limitata), tè, vino rosso e bianco (in quantità limitata).

    Non si tratta di una dieta a vita. Si raccomanda che la piena restrizione di una dieta a basso contenuto di FODMAP venga seguita solo per 2-6 settimane. Molte persone possono tornare alla loro dieta usuale, con la necessità di evitare grandi quantità di pochi alimenti ad alto contenuto di FODMAP.

    Recenti ricerche hanno anche dimostrato che una dieta rigorosa a basso contenuto di FODMAP a lungo termine, può ridurre i livelli di alcuni batteri benefici nell’intestino, anche per questo motivo si consiglia di non seguire inutilmente una dieta rigorosa a basso contenuto di FODMAP.

    Lo scopo principale di una dieta a basso contenuto di FODMAP è quello di raggiungere un buon controllo dei sintomi. L’assunzione occasionale di FODMAP non può indurre sintomi quando il carico complessivo di FODMAP è ridotto. Se si verificano dei sintomi gastrointestinali, tornare a una dieta rigorosa a basso contenuto di FODMAP e i sintomi dovrebbero migliorare entro 1-3 giorni.

    Articolo Completo:
    http://www.farmacoecura.it/alimentazione/colon-irritabile-dieta-rimedi/

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  18. Finalmente in rrivo 2 farmaci per contrastare le CAUSE del colon irritabile:

    - Integratore "Colilen IBS" della ABOCA a base di Capsaicina (sostanza presente nel peperoncino)
    - Farmaco "Ibodutant" della Menarini

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  19. Anonimo12/4/16

    Uno studio pubblicato su un giornale americano di gastroenterologia, ha segnalato che 110 persone affette dalla Sindrome del Colon Irritabile, dopo aver preso una capsula di menta piperita, 1 ora prima dei pasti e per 1 mese, hanno notato un miglioramento significativo nel rigonfiamento, nella diarrea e nel dolore addominale. Suggerisco il prodotto Mintoil.

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  20. Anonimo12/4/16

    Mangia lentamente. L’abitudine a mangiare rapidamente, inghiottendo i bocconi ancora interi, provoca l’accumulo di aria nello stomaco (aerofagia) e meteorismo intestinale. Quindi è quindi importante mangiare lentamente e masticare bene il cibo.

    Per non dimenticartene, metti un promemoria sulla sedia dove abitualmente siedi a tavola: “mangia lentamente e mastica bene il cibo”

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  21. Mangiare tardi la sera o grandi abbuffate in programma!
    In genere è sconsigliato mangiare troppo tardi la sera e/o abbuffarti… ma se questi eventi sono in programma ecco cosa dovrai fare:
    - soprattutto in questi eventi (prima, durante e dopo) non dimenticare di masticare bene e mangiare lentamente
    - un’oretta prima, mangia qualche carota, così ti sentirai più sazio.
    - evita almeno i cibi spazzatura (fritture, dolci, alcolici, caffè…)
    - non fare i bis!
    - ancora una volta: soprattutto in queste occasioni, non dimenticare di masticare bene e mangiare lentamente
    - il giorno seguente, a colazione, evita cibi lassativi e favorisci quelli astringenti: un mela, una tazza di tè poco zuccherata (infusione lunga 3-5 minuti che estrae l’acido tannico per renderlo astringente e per disattivare la caffeina) e tre fette biscottate. Evitare assolutamente: caffè, latte, biscotti e prodotti troppo zuccherati...
    - al posto del tè, potresti anche preparare una tisana alla malva (proprietà antinfiammatorie ed emollienti) e melissa (un tranquillante naturale)
    - anche a pranzo e a cena cerca di non fare pasti troppo abbondanti e almeno evita: dolci, caffè, alcolici, latticini (specie quelli freschi), bevande gassate, cibo piccante, frittura, insaccati, fibre, cioccolata... se è possibile mangia: riso, carote...
    - dopo i pasti (colazione, pranzo e cena) evita di distenderti a letto

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  22. Anonimo15/4/16

    Stitichezza
    La funzione intestinale varia molto tra una persona e l’altra. Viene considerato nella norma evacuare da 3 volte al giorno a 3 volte alla settimana.
    In caso di stitichezza (defecazioni meno di 3 volte la settimana), le feci si induriscono restando più a lungo nell’intestino e l’evacuazione diventa più difficile e a volte dolorosa.

    Come Contrastare la Stitichezza
    - assicurati di assumere la quantità giusta d'olio extravergine d'oliva, pari a 3 cucchiai al giorno. Da usare preferibilmente a crudo e preferire olio extravergine di oliva di prima premitura a freddo.
    - in caso di stitichezza cronica, uno di questi 3 cucchiai, assumilo al mattino a digiuno.
    - prova a mangiare, dopo un pasto equilibrato, un pezzetto di cioccolato fondente che contenga almeno il 70% di cacao (che ha anche tantissimi altri benefici).
    - altri alimenti “lassativi”: caffeina, latte caldo (per la presenza di lattulosio), i vegetali molto ricchi di fibre, la crusca…
    - alcuni assumono bicarbonato o cloruro di magnesio per andare di corpo. Sciogliere un cucchiaino raso in un bicchiere d’acqua
    - se la stitichezza persiste ancora, nonostante i rimedi sopraelencati, assumi una bustina di Psyllogel Fibra la sera.

    Colon Irritabile e Stitichezza
    Siccome il colon irritabile crea un’alternanza di stitichezza e diarrea, bisogna agire analogamente con una dieta alternata.
    Inoltre, probabilmente, la stitichezza irrita il colon, causando poi la diarrea (constatato sulla mia pelle!)

    Dopo un giorno e mezzo che non si va in bagno, suggerisco di mettere in pratica le tecniche sopraelencate per contrastare la stitichezza.
    Mentre in caso di diarrea, evita dolci, caffè, latticini (specie quelli freschi), bevande gassate, frittura, insaccati, fibre, cioccolata e assumi alimenti astringenti: limoni, riso brillato, banane acerbe, nespole, tè poco zuccherato (infusione lunga 3-5 minuti che estrae l’acido tannico per renderlo astringente e per disattivare la caffeina).

    Evita in ogni caso i prodotti irritanti che sono in grado di favorire sia la stipsi, sia la diarrea (a seconda della suscettibilità individuale), tra cui: i piccanti (peperoncino, pepe e altre spezie) e gli alcolici.

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  23. Anonimo16/4/16

    Ragazzi, consiglio assolutamente questo libro:

    Un mal di testa nel bacino: Una nuova interpretazione e una terapia per le sindromi del dolore pelvico cronico.

    In pratica, spiega il famoso “Protocollo Stanford”, scritto dagli stessi inventori del metodo: David Wise e Rodney Anderson.
    Il dolore pelvico cronico è legato a diverse patologie e tra queste vi sono anche: il colon irritabile, stipsi, ragadi anali ed emorroidi.
    Anche il colon irritabile, come il dolore pelvico cronico, può essere visto come un ciclo che si autoalimenta di tensione, ansia e dolore… e questo libro spiega come rompere questo circolo vizioso.
    Ci sono testimonianze di persone che hanno già trovato benefici dopo aver letto il libro e senza mettere ancora in pratica il metodo…
    Il libro è disponibile nella versione Italiana e per di più costa davvero pochissimo.

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  24. Anonimo24/5/16

    Il trapianto di flora batterica - ovvero la 'somministrazione' di un nuovo microbiota intestinale da donatori sani - potrebbe aiutare la cura della colite ulcerosa, malattia infiammatoria che colpisce l'intestino (retto e parte del colon) e che può dare dolori addominali e diarrea ricorrente.

    Il trapianto di flora batterica è una terapia in uso per curare infezioni intestinali da 'Clostridium dificile' resistente agli antibiotici.

    La tecnica consiste nell'introdurre nell'intestino del paziente una nuova flora intestinale. Il microbiota usato per la terapia viene isolato da campioni di feci di donatori sani.

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  25. Anonimo28/5/16

    Colon irritabile: avete mai pensato al glutine?
    Secondo un nuovo studio, nel 25% dei casi proprio la sensibilità al glutine (patologia diversa dalla celiachia) è la causa di quei disturbi che finora sono stati attribuiti alla sindrome del colon irritabile e ad altre patologie del funzionamento dell'apparato digerente. Dunque, una dieta gluten-free potrebbe essere la soluzione.

    Per capire quale fosse la causa dei disturbi di cui i pazienti soffrivano, i ricercatori li hanno privati di alimenti con glutine per tre settimane, al termine delle quali i partecipanti hanno assunto la sostanza oppure un placebo. In questo modo, si è dimostrato che in 1 caso su 4 pazienti non celiaci e non allergici al grano con problemi simili a quelli della sindrome dell'intestino irritabile o di altre patologie intestinali possono attribuire i loro disturbi proprio al glutine. Da qui, gli esperti ipotizzano che sarebbe sufficiente una terapia esclusivamente basata sulla dieta, simile a quella per la malattia celiaca, ma soltanto per determinati periodi.

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  26. Anonimo2/6/16

    Qualcuno trova benefici bevendo Gel di Aloe Vera Forever ®

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  27. Anonimo13/6/16

    fai il pieno di fermenti, mangiando ogni giorno uno yogurt come spuntino.
    io preferisco lo yogurt greco della lidl, però aggiungo un cucchiaino raso di zucchero o miele.

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    1. Anonimo30/7/16

      Se soffrite di colon irritabile, alla dieta dovete aggiungere lo yogurt! Secondo una ricerca scientifica infatti questo alimento tanto sano e nutriente avrebbe anche questa ulteriore proprietà (curativa anche in questo caso) e cioè quella di aiutare in caso di colon irritabile. Non basta che aggiungerlo alla dieta!
      La ricerca è stata condotta dal University Medical Center (nello stato americano del Tennessee); gli scienziati hanno individuato nei fermenti lattici dello yogurt, una specifica proteina, denominata P40, che sarebbe in grado di lenire l’infiammazione alle mucose del colon.

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    2. Anonimo30/7/16

      non aggiungere miele. Se soffri di colon irritabile evita questo alimento

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    3. Anonimo19/8/18

      Un ottimo metodo è sostituire il latte con lo yogurt

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    4. Anonimo18/9/18

      per me lo yogurt è una sorta di vaccino contro il colon irritabile.

      in genere mi viene sempre una scarica di diarrea di domenica.

      allora ne mangio uno il venerdì e un altro il sabato pomeriggio e non ho più problemi.

      chi lo sa: o come se qualche sostanza dello yogurt si depositasse sulla parete del colon e lo proteggesse o come se irritasse lievemente il colon in modo da abituarlo prima del grande cambiamento alimentare che avviene di domenica

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    5. Anonimo31/5/19

      ps ora lo mangio il mercoledì e il sabato intorno alle 14 e ho max una scarica ogni 3 mesi...

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    6. Anonimo31/5/19

      Dalla mia esperienza, per proteggersi da alimenti "irritanti", abbuffate...: si dovrebbe assumere almeno 5 ore prima e protegge sicuro fino a 18-19 ore dopo.

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    7. Anonimo16/8/22

      Lo mangio anche il giorno prima di un abbondante pranzo o cena.
      Metto un promemoria già qualche giorno prima

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    8. Anonimo16/8/22

      È da un po' che ho cambiato i giorni con martedì e venerdì per "proteggermi" anche di sabato che spesso faccio una colazione diversa da quella in settimana.

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  28. Anonimo5/7/16

    Prevenzione disturbi gastrointestinali causati da alimenti infetti (frequenti in estate)
    Attenzione ai cibi conservati male, agli alimenti e bevande scadute, all'igiene negli esercizi pubblici. Tutte regole che valgono sempre ma soprattutto in estate quando i casi di disturbi gastrointestinali causati da alimenti contaminati da microrganismi, le cosiddette infezioni, o da sostanze tossiche prodotte dagli stessi microrganismi (intossicazioni) si triplicano.

    1) Al ristorante diffidare dei carrelli con cibi freddi, conservati a lungo a temperatura ambiente, specie se con gelatine, creme, maionese, mascarpone, salse e uova.
    2) Occhio all'aspetto. Controllare che non ci sia brina all'esterno delle confezioni surgelate, è indice di un cattivo mantenimento.
    3) Buttare i cibi le cui confezioni presentano un rigonfiamento. Prestare attenzione, in particolare, ai prodotti freschi come latte, mascarpone, creme…
    4) Non acquistare bottiglie d'acqua o bibite lasciate sotto i raggi del sole. Ricordare inoltre che anche le bibite hanno una scadenza, che va sempre controllata.
    5) Non acquistare pesce e frutti di mare di dubbia provenienza e prendere cozze e vongole solo se contenute in confezioni sigillate e avvolte da una retina di plastica e con un'etichetta che indica peso e scadenza dei frutti di mare. Ricordare che i frutti di mare possono essere conservati al massimo per 4 giorni, alla temperatura di 6°C, quindi, in frigorifero. Per il pesce ricordarsi di analizzare sempre anche il colore, l'odore e l'aspetto generale.
    6) Nei bar e nei negozi non acquistare prodotti se il congelatore è stracolmo di roba. Per una corretta conservazione, infatti, i prodotti non devono mai superare un certo carico. Meglio, poi, i freezer con gli sportelli chiusi (solitamente verticali).
    7) A differenza dei cibi congelati, quelli surgelati hanno dei cristalli di ghiaccio più piccoli, microscopici. Se, quindi, si nota che l'alimento ha dei cristalli di ghiaccio più grandi, della brina, questo può essere un sintomo dell'interruzione della catena del freddo. Insomma, se il gelato perde la sua compattezza e cremosità e diventa come la brina va buttato.
    8) Non consentire al negoziante di toccare il prosciutto con le mani. Stesso discorso se si chiede un panino al bar o viene servita una bibita prendendo il bicchiere dall'alto. Se poi il negoziante serve i clienti ma sta anche alla cassa vanno subito chiamati i vigili.
    9) Non acquistare nessun prodotto deteriorabile da carrettini ambulanti privi di celle frigorifere adeguate alla conservazione degli alimenti.
    10) Controllate sempre la data di scadenza di tutti gli alimenti.

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  29. *** Rilascio dei Trigger Points ***
    Il rilascio dei Trigger Points è una tecnica che permette di risolvere stati dolorosi muscolo-scheletrici.
    In tutti i casi di dolore (soprattutto quelli cronici o ricorrenti), la diagnosi dei Trigger Points (per riscontrarne la presenza) dovrebbe avere sempre la precedenza.
    Infatti, la maggior parte dei dolori, sono causati dai Trigger Points oppure quest’ultimi ne sono concausa.

    I Trigger Points nell'addome possono causare: bruciore di stomaco, mal di stomaco, coliche, crampi, falsa appendicite, diarrea, nausea, vomito, intolleranze alimentari, gonfiori e gas, sindrome intestino irritabile, colite, endometriosi, diarrea...

    Ecco come procedere:

    1. Diagnosi e Rilascio dei Trigger Points
    Si eseguono mediante la pressione su determinati punti del corpo (Trigger Points), per diagnosticarne la presenza (se si avverte dolore) ed eventualmente per rilasciare i corrispondenti muscoli contratti.
    Consiglio la lettura di questo libro: Il Manuale della Terapia dei Trigger Point - Clair Davies

    Per quanto riguarda i problemi in oggetto, gli esercizi per rilasciare i corrispondenti Trigger Points, si trovano nelle pagine 156-157 286-287 del suddetto libro.

    2. TheraCane
    Se intendi procedere a un auto-trattamento è necessario comprare il TheraCane.
    Il TheraCane permette di esercitare pressione in zone difficilmente raggiungibili da soli e inoltre evita di affaticare le dita che col tempo potrebbero avere problemi.

    3. Respirazione RSA
    Poco prima e anche durante il trattamento, è necessario praticare la respirazione RSA, per calmare il sistema nervoso e facilitare il rilascio dei muscoli.
    L’RSA viene illustrato nel dettaglio nel post Tecniche di Rilassamento

    4. Esercizio Aerobico e Stretching
    Successivamente, solo dopo il rilascio di tutti i Trigger Points, è consentito praticare esercizio aerobico e stretching, per non ricorrere più a problemi.

    5. Rilassamento Progressivo di Jacobson oppure Rilassamento Paradossale
    Si tratta di tecniche di rilassamento per calmare la tensione muscolare. Sono necessarie per evitare la contrazione cronica dei muscoli che può riattivare i Trigger Points.
    Anche queste sono illustrate nel post: Tecniche di Rilassamento

    6. Trigger Point e Alimentazione
    Anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nell’ambito dei Trigger Points.
    Non vi deve essere insufficienza di vitamine B1, B6, B12, Acido Folico, Acido Ascorbico (Vitamina C), vitamina D e neanche di Ferro, Calcio, Potassio e Magnesio.
    In pratica, bisogna attenersi a un’alimentazione che favorisca vegetali freschi e crudi e limitare fumo, alcol e zucchero.

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  30. Anonimo30/7/16

    Prova "Kijimea Colon Irritabile"
    Un numero crescente di ricercatori ritiene che una causa della sindrome del colon irritabile sia da attribuirsi alla barriera intestinale danneggiata.
    Le minuscole lesioni della parete intestinale possono infatti provocare un’irritazione del sistema nervoso enterico e la comparsa ricorrente dei sintomi tipici quali stitichezza, diarrea, flatulenza e dolori addominali.
    Kijimea Colon Irritabile combatte tali sintomi in modo causale, aderendo alla parete intestinale danneggiata proprio come un cerotto.
    Il principio attivo contenuto in Kijimea Colon Irritabile è un ceppo di bifidobatteri unico nel suo genere, denominato B. bifidum MIMBb75.

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  31. Anonimo5/10/16

    Il colon irritabile alterna:

    - risposta iper-dinamica con diarrea: legata ad attacchi simbolici di rabbia, risentimento, senso di colpa, umiliazione, ansia e conflitto. Situazioni catastrofiche o scioccanti o che suscitano la sensazione di essere sopraffatti.

    - risposta ipo-dinamica con stipsi: rilevata quando gli individui reagivano con sentimenti di paura, abbattimento, sconforto o sconfitta, insoddisfazione, noia, tensione e lieve depressione.

    Anche il colon irritabile, come il dolore pelvico cronico, può essere visto come un ciclo che si autoalimenta di tensione, ansia, dolore e sorveglianza protettiva.

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  32. Anonimo20/10/16

    Una delle caratteristiche della sindrome del colon irritabile è quella di manifestarsi in chi:
    - "Pensa troppo"
    - Si arrovella sempre sugli stessi pensieri ossessivi
    - Vive immerso in preoccupazioni di ogni genere
    - Soffre di ansia
    - Sviluppa la mania del controllo
    - Non riesce a sfogare o ad esprimere le emozioni e le razionalizza

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  33. Anonimo2/12/16

    Come evitare la diarrea
    Ecco alcune tecniche per evitare la diarrea, da mettere in atto IMMEDIATAMENTE allo scoccare dei primi sintomi: spasmi, gonfiore o dolore addominale, flatulenze…
    Queste tecniche possono essere abbinate, tranne quelle in cui dovrai assumere qualcosa (in quel caso scegli un solo rimedio):

    - Innanzitutto consiglio di slacciare i pantaloni e allentare la cintura *
    - Evita l’abitudine di tirare la pancia, anzi, in queste circostanze fai l’opposto di contrarre, tipo come se la volessi gonfiare *
    - Evita di distenderti a letto *
    - Assumi una capsula di menta piperita (suggerisco Mintoil) e poi bevi mezzo bicchiere di camomilla (meglio ancora una tisana mista: camomilla, finocchio e melissa), non troppo calda e senza zucchero. Dopo aver bevuto, rotolare per un po’ il bicchiere caldo sulla pancia *
    - Più tempo passa e più il colon riuscirà ad assorbire i fluidi evitando la diarrea. Distraiti mentalmente in modo da non concentrarti troppo sullo stimolo: guarda la TV, leggi un libro, ascolta della musica, fai un cruciverba… Attenzione, trattenersi troppo fa male *
    - Successivamente, evita di stressare il tuo apparato digerente più del necessario: mangia e bevi poco *
    - Il sale potrebbe evitare le scariche di diarrea dovute al colon irritabile. Provare a mangiare i lupini gialli (che in genere vengono trattati col sale)
    - Prova a bere un bicchiere, non troppo pieno, di tè (infusione lunga 3-5 minuti che estrae l’acido tannico per renderlo astringente e per disattivare la caffeina) senza zucchero e non troppo caldo. Non aggiungere ne limone, ne latte.
    - La fibra solubile è in grado di assorbire l'eccesso di liquidi nell'intestino (che genera diarrea) e quindi rende più solide le feci troppo morbide. In sostanza agisce un po’ come una spugna. Normalmente la vendono in bustine (Psyllogel Fibra). Da assumere non appena iniziano spasmi e crampi per evitare la diarrea
    - Fai una doccia o un bagno caldo oppure metti una borsa d’acqua calda vicino all’addome.
    - Prova anche a distendere la pancia con un massaggio molto dolce su tutto l’addome, da effettuare con movimento lento e circolare.
    - Alcuni usano un sondino rettale per togliere l'aria dalla pancia, che causa le coliche
    - Se falliscono tutti i rimedi sopraelencati, chiedi al tuo medico se è possibile, durante gli spasmi, assumere ed eventualmente farsi prescrivere farmaci contro la diarrea, tra cui: Tiorfix, Loperamide o Spasmomen.

    * Rimedi da adottare che personalmente suggerisco. Ricorda di metterli in pratica IMMEDIATAMENTE ai primi sintomi.

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    1. Anonimo31/1/17

      Nuovo Enterog Antidiarroico è in grado di bloccare la diarrea acuta,  svolgendo un triplice effetto:

      - Blocca le scariche
      - Riduce i movimenti intestinali
      - Calma i crampi 

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    2. al posto della borsa d'acqua calda, usa un Termoforo Elettrico. E' un dispositivo elettromedicale, simile a un tessuto, che rilascia calore per portare beneficio al corpo.

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    3. Anonimo26/8/17

      Durante gli spasmi prova anche a mangiare i semi di finocchio oppure a berne una tisana.

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    4. Anonimo24/10/17

      Durante gli spasmi pratica il Training Autogeno.

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    5. Anonimo19/9/18

      Ti consiglio di conservare la tisana in un contenitore di vetro posto nel frigo, per evitare la formazione di insetti

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    6. Anonimo15/3/21

      Enterog Antidiarroico ha lo stesso principio attivo di Imodium ma pare che costi meno

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    7. Anonimo8/5/22

      Una volta avevo lievi spasmi, ho mangiato una mela e sono stato molto bene

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    8. Anonimo6/11/22

      La mela è anche uno dei frutti più ricchi di tannini, sostanze che si concentrano sulle parti tagliate del frutto, che si ossidano al contatto con l'aria (più presenti soprattutto quando la mela viene sbucciata e/o grattugiata).
      La missione dei tannini è quella di pulire la mucosa intestinale (lo strato che copre l'interno del tubo digerente), riducendone l'infiammazione, quindi, si può affermare che hanno importanti proprietà astringenti e antinfiammatorie.

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  34. Anonimo8/1/17

    Potrebbe essistere una correlazione tra colon irritabile e alterazioni posturali.

    Leggi: Controllo della Postura ed Esercizi per Correggerla

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  35. Anonimo3/3/17

    Sindrome colon irritabile, mal di pancia e ansia, i colpevoli sono i batteri
    I batteri che compongono la flora intestinale possono alterare sia la funzionalità dell'intestino, sia la 'mente' di un individuo, esponendolo a sindrome dell'intestino irritabile e anche a comportamenti ansiosi.
    Per provare la complicità dei batteri intestinali nel causare questa malattia tanto diffusa quanto misteriosa, sono stati prelevati campioni di flora intestinale di pazienti e soggetti malati, trapiantandoli nella pancia di topolini. Il trapianto dei batteri intestinali dei pazienti ha determinato la comparsa della sindrome dell'intestino irritabile negli animali, con comparsa anche di disturbi d'ansia, esattamente come nei pazienti. Quando invece i topolini sono stati trapiantati con flora intestinale di soggetti sani, la malattia non è comparsa.
    Insomma, la flora dei pazienti 'contagia' i topolini, segno che ha un ruolo attivo nell'origine della malattia, compreso nello scatenare i sintomi comportamentali, quindi l'ansia.
    Lo studio suggerisce la possibilità di curare sia i sintomi intestinali sia l'ansia con una terapia a base di fermenti e fibre alimentari, in grado di ripristinare una flora intestinale sana.

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  36. Anonimo13/4/17

    Il digiuno terapeutico pare sia molto efficace per ogni tipo di patologia, tra cui la colite.

    Se non riesci a stare a stomaco vuoto, quando hai un problema di salute, prova almeno una dieta alcalina crudista che è più sopportabile rispetto al digiuno:
    - adotta una dieta 100% alimenti alcalinizzanti, inclusa acqua alcalina
    - digiuna almeno una volta a settimana, bevendo acqua alcalina e succhi, preparati da te, di frutta e di ortaggi (specie quelli verdi)
    - abbina anche tante preghiere e molta meditazione per ritrovare nuovamente il tuo equilibrio
    - successivamente adotta comunque una dieta 80% alimenti alcalinizzanti e 20% acidificanti

    Per approfondire:
    - Digiuno Terapeutico
    - Dieta Alcalina Crudista

    NB Prima di adottare uno di questi regimi dietetici, dovrai consultare un medico.

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  37. Anonimo8/8/17

    Come stabilire se si tratta di colon irritabile:
    • criteri di Manning
    • criteri di Roma III e IV (I e II sono obsoleti)

    Criteri di Manning (1978)
    • L'insorgenza del dolore è legata all'aumentata peristalsi.
    • La presenza di feci acquose, sfatte, è connessa alla comparsa di dolore.
    • Il dolore è alleviato/attenuato dall'evacuazione.
    • E' presente, oltre che visibile, un marcato gonfiore addominale.
    • Il paziente lamenta una sensazione soggettiva di evacuazione incompleta in oltre il 25% delle sue evacuazioni.
    • Compare diarrea con mucorrea in più del 25% delle evacuazioni.

    Criteri di Roma III (2006)
    Il dolore e/o il discomfort addominale devono ricorrere per 3 gg/mese negli ultimi 3 mesi, con insorgenza dei sintomi da oltre 6 mesi, o più, prima della diagnosi, associati con almeno 2 dei seguenti riscontri:
    • Migliorano con la defecazione.
    • Insorgono in associazione con variazioni dell’alvo.
    • Compaiono in associazione con variazioni della forma delle feci.
    Possono esservi sintomi suggestivi aggiuntivi:
    • meno di tre evacuazioni a settimana,
    • più di 3 evacuazioni giornaliere,
    • feci dure o grumose, spesso difficili da espellere,
    • feci sfatte, molli, pastose o acquose,
    • tensione, sforzo, durante l’evacuazione,
    • urgenza defecatoria (fretta di defecare),
    • sensazione di evacuazione incompleta,
    • emissione di muco bianco (mucorrea) durante l’evacuazione,
    • senso di pienezza addominale, distensione o gonfiori addominali.

    Alcune note:
    Per Discomfort si intende una sensazione di disagio non descritto come dolore.
    I pazienti da poter arruolare in lavori di ricerca e nelle sperimentazioni per IBS devono manifestare dolore/discomfort con una frequenza di almeno 2 giorni alla settimana.

    http://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1847-colon-irritabile-sindrome-intestino-cause-fare-diagnosi.html

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    1. Anonimo11/8/17

      Per i criteri di Manning occorre che si riscontrino almeno 2 delle condizioni elencate.

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  38. L’MSM (metilsulfonilmetano), un composto contenente zolfo organico, contrasta tantissimi tipi di problemi, tra cui: stitichezza, parassiti intestinali, digestione problematica (gonfiore, pesantezza, permeabilità intestinale)...

    Consiglio: MSM - zolfo in polvere – puro al 99,9% - Vegan – naturale

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  39. Anonimo30/9/17

    Probiotici e Prebiotici
    I dati relativi all'impiego dei Probiotici nel trattamento della Sindrome dell’Intestino Irritabile rimangono disomogenei e frammentari, ma molto promettenti.

    I probiotici sono disponibili in alimenti o, liofilizzati, in integratori alimentari o prodotti farmaceutici da banco (OTC). Gli alimenti contenenti i soli fermenti lattici, sono i più comuni derivati del latte fermentati ottenuti con i fermenti normali dello yogurt (Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus thermophilus), oppure con aggiunta di un ceppo probiotico specifico.

    È bene ricordare che, oltre che tramite il consumo di probiotici, l'equilibrio del microbiota intestinale viene favorito anche dall'assunzione con la dieta di prebiotici, sostanze di origine alimentare non digeribili che possono promuovere selettivamente la crescita e/o attività di uno o più batteri già presenti nel tratto intestinale o assunti contestualmente al prebiotico.

    L'uso congiunto di probiotici e prebiotici porta allo sviluppo di alimenti definiti “sinbiotici”.
    I prodotti sinbiotici possono essere composti ad esempio da un lattobacillo probiotico e da sostanze prebiotiche che favoriscono nello specifico la proliferazione di bifidobatteri, in modo da assicurare un'azione sia nel piccolo intestino (lattobacillo) sia nel colon (prebiotico).
    Va ricordato che i probiotici costituiscono una famiglia eterogenea, in cui le singole specie posseggono caratteristiche differenti e svolgono azioni differenti sull'intestino. Pertanto la valutazione dei risultati clinici con i vari probiotici deve essere effettuata testando il singolo prodotto in ambito clinico ed evitando di attribuire all'intera categoria le proprietà possedute da una singola specie.

    Studi sui Lattobacilli:
    - Lactobacillus GG (superiore al placebo: globale, frequenza dolore, intensità dolore)
    - Lactobacillus Reuteri (superiore al placebo: globale)
    - S.boulardii (superiore al placebo: globale, diarrea, dolore)
    - Lactobacillus Plantarum (superiore al placebo: flatulenza, dolore )
    - B. infantis (superiore al placebo: dolore, meteorismo) solo donne
    - L. Acidophilus-SDC2012-2013 (superiore al placebo: dolore)

    Consiglio alternare i sinbiotici:
    1. Prebio 9 forte
    2. Duodophilus
    3. Reviflor

    Alcuni sostengono che i FOS siano chimici. I seguenti integratori contengono solo probiotici:
    1. Simbiolact PLUS
    2. Floramax Block o Reuril Plus bustine
    Ma periodicamente assumere anche: Inulina naturale (un prebiotico)

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    1. Anonimo9/10/17

      "I risultati suggeriscono che il tè verde e quello nero sono prebiotici, cioè sostanze che inducono la crescita di microrganismi buoni che contribuiscono al benessere", evidenzia Susanne Henning, che ha guidato lo studio

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    2. Anonimo9/10/17

      Colon Irritabile e Flora batterica intestinale
      L'osservazione che la SII possa iniziare dopo una enterocolite acuta e/o in seguito a terapie antibiotiche, suggerisce l'ipotesi che un ruolo proprio possa essere assunto dalla flora batterica e da sue modificazioni quantitative o qualitative. Studi condotti con tecniche di amplificazione (PCR) hanno mostrato nei pazienti con SII, rispetto a soggetti di controllo, assenza di sequenze di Laclobacillus e notevole riduzione di quelle indicative di Collinsella.

      Altri autori hanno riportato che pazienti con SII stipsi prevalente e diarrea prevalente presentavano alterazioni differenti della composizione della flora batterica.

      La trasformazione di uno stimolo luminale in una risposta immunologica implica che la microbiota comunichi con il sistema immunitario, e questo ruolo potrebbe essere svolto dalle cellule dendritiche intestinali caratterizzate dalla capacità di riconoscere e fornire una risposta altamente specifica a batteri di specie differente.

      In altri pazienti è stata documentato un incremento della flora batterica nel tenue, condizione denominata con il termine di sindrome da contaminazione batterica del tenue.

      Tuttavia questi studi hanno notevoli limiti metodologici e rimane da chiarire la relazione tra le alterazioni descritte e i sintomi.

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    3. Anonimo22/4/18

      Mi sono trovato bene con questi probiotici e prebiotici. Ho iniziato con:
      - Prebio 9 Forte
      a base di fermenti lattici vivi e FOS

      E ho proseguito con:
      - Prebio 7
      a base di Fermenti lattici e Inulina

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    4. Anonimo24/5/18

      Il probiotico di latte fermentato, che si trova nel banco frigo del supermercato, oltre ad essere antinfiammatorio è, per l'intestino, anche antiossidante.

      Tutto ciò, grazie a un batterio 'buono', il Lactobacillus casei Shirota.

      La novità è l'effetto antiossidante del Lactobacillus casei Shirota, del quale già era stato notato l'effetto antinfiammatorio.
      Il probiotico, infatti, interagisce con la cellula dell'intestino che, se si trova sotto stress, viene protetta.

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  40. Anonimo22/10/17

    Stress come una dieta poco sana, stessi effetti su intestino
    Cambiamenti analoghi a quelli di un'alimentazione ricca di grassi.
    Una dieta poco sana può essere dannosa per l'organismo, in particolare a livello intestinale, ma lo stress produce effetti uguali.

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  41. Anonimo20/12/17

    Limita il consumo di caffè. Nel latte potresti aggiungere orzo solubile senza zucchero al posto del caffè.

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  42. Anonimo3/4/18

    Kuzu
    Pianta da cui si ottiene un amido con proprietà terapeutiche per la mucosa del colon.
    Venduto in polvere o cubetti.
    Da usare in caso di diarrea e patologie cronico infiammatorie dell’intestino: morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa, colon irritabile.

    Si prepara come bevanda. Si stempra in poca acqua fredda, in modo che si sciolga bene.
    Poi si allunga con dell’altra acqua per ottenere una tazzetta.
    La si mette nel fuoco senza farla bollire (1-2 minuti).
    Appena si riscalda, quando è diventata completamente trasparente e liquida, la si beve. Tre volte al giorno a digiuno.

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  43. Anonimo28/4/18

    Dieta mediterranea fa bene anche all'intestino
    Un regime alimentare ricco di frutta e verdura, aumenta i batteri buoni che vivono nell'intestino stesso fino al 7% rispetto a solo lo 0,5% di una dieta più basata sulla carne.

    Nello studio pre-clinico, dei primati sono stati assegnati in maniera casuale a due gruppi: uno basato sulla dieta in stile mediterraneo (con pesce e olio di pesce, olio di oliva, succo di verdura, purea di frutta), l'altro su un regime alimentare a base di carne e un alto livello di zuccheri e grassi (con lardo, burro, grasso animale, saccarosio e fruttosio). I primati sono stati studiati per trenta mesi e entrambe le diete avevano lo stesso numero di calorie.

    Al termine è stato analizzato il microbioma - i batteri buoni e cattivi che vivono nel tratto gastrointestinale - in entrambi i gruppi attraverso campioni di feci. È emerso che la diversità batterica dell'intestino nel gruppo che aveva seguito la dieta mediterranea era significativamente più alta rispetto a quella di coloro che avevano seguito il regime alimentare maggiormente incentrato sulla carne. "Abbiamo circa 2 miliardi di batteri buoni e cattivi che vivono nel nostro intestino - evidenzia l'autore principale della ricerca Hariom Yadav - se i batteri sono di un certo tipo e non adeguatamente bilanciati, la nostra salute può risentirne".

    "Lo studio - conclude - ha dimostrato che i batteri buoni, principalmente il Lactobacillus, la maggior parte dei quali sono probiotici, erano significativamente aumentati nel gruppo della dieta mediterranea".

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  44. Anonimo30/4/18

    In caso di celiachia, malattie infiammatorie intestinali… leggi anche: La “Medicina” per le Malattie Autoimmuni

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  45. in caso di colon irritabile consiglio di leggere:
    Noi e il nostro intestino - Curare i disturbi e ritrovare l'equilibrio - Enrico Stefano Corazziari

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  46. Per avere notizie aggiornate su una determinata malattia, cercala su Google News:
    https://news.google.it

    Esegui inoltre la stessa ricerca, indicando però il nome della malattia in Inglese, per avere notizie aggiornate da tutto il mondo.

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    1. Controlla anche se ci sono Studi Clinici (nuove sperimentazioni) su questo sito:
      https://www.clinicaltrials.gov

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  47. Ho notato che in vacanza, nei giorni di festa... non ho problemi di colon irritabile.
    Già qualcuno avrà notato che mangiando tutti giorni regolare e poi una volta tanto schifezze o in modo esagerato scatta la molla!

    Però ho anche notato che se mangio tutti i giorni schifezze non ho problemi... è come se la diarrea da colon irritabile avvenisse perché l'intestino non è abituato a mangiare alimenti irritanti… e se lo si abitua mangiando di continuo schifezze non dà problemi.

    Quindi, probabilmente, la diarrea non è dovuta ai tipi di alimenti ma al cambio di alimenti

    Ovviamente non significa che bisogna mangiare tutti giorni schifezze… ma è un utile promemoria!

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    1. Forse come gli sbalzi di temperatura favoriscono l'influenza, gli sbalzi alimentari favoriscono la diarrea da colon irritabile.

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  48. Anonimo1/11/18

    Antidiarroici naturali -> Carbone attivo: lega tossine, sostanze aggressive, microorganismi;
    colica intestinale -> finocchio, liquirizia

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    1. Anonimo1/11/18

      Da assumere immediatamente ai primi spasmi. Specie il carbone attivo. Il gastroenterologo me lo prescrisse come cura... ma non ricordo il nome del prodotto

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  49. Anonimo24/11/18

    Enteroscopia con videocapsula:
    niente più colonscopia, arriva la videocapsula che filma l’intestino.

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  50. Anonimo16/1/19

    Colite e morbo Crohn, nel melograno chiave per contrastarli
    Studio individua molecola frutto che rinforza barriera intestinale: l'urolitina
    L'urolitina e un suo analogo sintetico, aumentando le proteine che rafforzano le giunzioni delle cellule epiteliali nell'intestino, riducono l'infiammazione. Rafforzano insomma la funzione di "barriera" intestinale, considerato che la permeabilità dell'intestino è proprio una delle alterazioni correlate a queste patologie.

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  51. Anonimo15/4/20

    Trauma e malattie Autoimmuni
    Sintomi somatici in assenza di cause fisiche conosciute sono molto frequenti in adulti e bambini traumatizzati: dolori cronici alla schiena e al collo, fibromialgia, emicrania, problemi digestivi, sindrome da colon irritabile, sindrome da affaticamento cronico e varie forme di asma.

    « Questo rende il sistema immunitario ipersensibile alla minaccia e incline a mettere in atto una difesa anche quando non è necessario, finendo anche per attaccare le cellule del proprio corpo. »

    Tratto da: Il corpo accusa il colpo - Mente, corpo e cervello nell'elaborazione delle memorie traumatiche
    Leggi anche: Trattamento dei Traumi Psicologici

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  52. Anonimo28/11/20

    Intestino irritabile, anche un batterio tra possibili cause
    Così come nell'ulcera (causata dal batterio Helicobacter pylori), anche la sindrome dell'intestino irritabile, potrebbe dipendere da un microrganismo nocivo per l'intestino, il Brachyspira e normalmente assente nell'intestino sano. Infatti, il batterio è stato trovato nell'intestino dei pazienti ma mai in quello di soggetti sani di controllo.

    "A differenza della maggior parte dei batteri intestinali, Brachyspira è a diretto contatto con le cellule della parete dell'intestino. Lo studio si è basato sull'analisi di biopsie intestinali di un gruppo di pazienti e di un gruppo di individui sani di controllo; il batterio è risultato presente in almeno un terzo dei pazienti. Sebbene il risultato debba essere confermato in casistiche più ampie di pazienti, conclude la ricercatrice, "siamo fiduciosi di aver trovato una potenziale causa trattabile della sindrome dell'intestino irritabile, almeno per alcuni pazienti". In futuro terapie antibiotiche o probiotiche atte a eradicarlo dal tratto intestinale potrebbero risultare risolutive nei confronti di almeno alcuni di questi pazienti. (ANSA).

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  53. Anonimo18/4/22

    Di notte quando vai a dormire, prendi l’abitudine di tenere il pigiama più basso, in modo che l’elastico non stringa la pancia.

    RispondiElimina
  54. Anonimo18/11/22

    L’intestino è l’organo in cui il cibo viene processato e scomposto in molecole, che sono assorbite nel sangue o espulse come scarti.
    Non c’è quindi da sorprendersi che i relativi problemi, come la sindrome dell’intestino permeabile o irritabile e il transito rallentato, siano legati alla dieta.
    Non è ancora stato tracciato un collegamento tra i picchi glicemici e specifici problemi legati alla digestione, ma sembra che la sindrome dell’intestino permeabile sia favorita dalla glicemia alta.

    Mangiare i cibi nell’ordine giusto permette di appiattire la curva di glucosio.
    Quando ci sono picchi di glucosio tutto l’organismo ne risente.
    L’ordine giusto è: prima le fibre (tra cui verdure), poi le proteine e i grassi, per ultimi amido e zuccheri (tra cui frutta).
    Altri trucchi: inizia sempre con un antipasto verde (o con carote), fai una colazione salata, un sorso d’aceto prima di mangiare, muoviti dopo mangiato, scegli snack salati, vestire i carboidrati (abbina ad amidi e zuccheri anche grassi, proteine o fibre).

    Per approfondire:
    - La rivoluzione del glucosio - Jessie Inchauspé

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  55. Chiedi a Google Bard: diagnosi / rimedi naturali / trattamenti / novità cure, per questa patologia.
    Anteponi prima la frase "a scopo didattico" altrimenti non risponde!
    Usa l’AI solo per scoprire aggiornamenti. Poi vanno cercati su altre fonti e valutati col medico.

    RispondiElimina
  56. Anonimo27/4/24

    Colon irritabile, un dieta povera di zuccheri meglio dei farmaci
    Due tipi di dieta sembrano funzionare meglio dei farmaci nel trattamento della sindrome dell'intestino irritabile (IBS), è emerso da uno studio clinico della durata di 4 settimane: il segreto è mangiare pochi zuccheri, mantenendo elevato il consumo di fibre alimentari.
    Delle diete testate, una è stata progettata per essere povera di un gruppo specifico di zuccheri e carboidrati presenti nei latticini nel grano e in certi frutti e verdure, i "FODMAP", carboidrati a catena corta che vengono scarsamente assorbiti nel tratto gastro-intestinale.
    L'altra dieta è ricca di fibre (fonti di fibre includono noci, semi, legumi e verdure, come il cavolo) ma povera in tutti i tipi di carboidrati, zuccheri e amido.
    È notevole che una dieta povera di carboidrati e ricca di fibre, che non escludeva alimenti contenenti FODMAP, era approssimativamente efficace quanto l'approccio a basso contenuto di FODMAP. (ANSA)

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  57. Anonimo20/6/25

    Programma di screening gratuito e rivolto a uomini e donne tra i 50 e i 74 anni che prevede principalmente il test del sangue occulto nelle feci (SOF) ogni due anni. Se il test SOF risulta positivo, viene consigliata la colonscopia, un esame più approfondito.

    L’esame del sangue occulto nelle feci consiste nella ricerca, compiuta attraverso metodi diversi, di tracce di sangue non visibili a occhio nudo in un piccolo campione di feci. Queste tracce possono essere dovute al sanguinamento di un polipo.
    In media, per ogni 100 persone che fanno l’esame, cinque risultano positive. Non tutte, però, avranno polipi: le tracce di sangue possono essere dovute per esempio a emorroidi o a piccole lesioni dovute alla stitichezza. Inoltre, l’esame non sempre è in grado di rilevare la presenza di un polipo: può infatti capitare che un polipo o una lesione tumorale siano presenti ma non sanguinino il giorno dell’esame. Per questo è importante ripetere lo screening alla periodicità consigliata.

    È sufficiente portare in farmacia la tessera sanitaria e la lettera di invito ricevuta a casa. Il kit comprende la provetta per la raccolta del campione di feci e una bustina trasparente dove riporre il campione per riconsegnarlo.

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    1. Anonimo20/6/25

      Siccome le tracce di sangue possono essere dovute anche a emorroidi o a piccole lesioni dovute alla stitichezza è caldamente consigliato eseguire il test in un periodo di regolarità intestinale, cioè avere un'evacuazione che avviene generalmente da 3 volte a settimana a 3 volte al giorno, con feci di consistenza morbida. Non c'è un numero fisso, ma l'importante è che il processo avvenga senza sforzo e senza l'uso di lassativi.

      Per mantenere la regolarità intestinale, è utile (almeno da una settimana precedente):
      - Seguire una dieta ricca di fibre: Frutta, verdura, cereali integrali e legumi sono importanti per favorire il transito intestinale.
      - Bere molta acqua: L'acqua aiuta a mantenere le feci morbide e a favorire il loro passaggio nell'intestino.
      - Fare attività fisica: L'esercizio fisico regolare aiuta a stimolare la motilità intestinale.
      - Creare una routine: Cercare di andare in bagno alla stessa ora ogni giorno, preferibilmente dopo i pasti, può aiutare a regolarizzare l'intestino.
      - Ascoltare il proprio corpo: Se si sente lo stimolo, è importante non rimandare l'evacuazione.
      - Rilassarsi e prendersi il tempo necessario: Non avere fretta e cercare di rilassarsi durante l'evacuazione può aiutare.
      - l'assunzione di Cloruro di Magnesio può essere un'ottima strategia per favorire la regolarità intestinale. Iniziare gradualmente fino ad arrivare a 2/3 dosi al giorno

      Oltre alla regolarità intestinale, ci sono altri importanti accorgimenti da seguire per minimizzare il rischio di un risultato falso positivo. È importante notare che i test moderni, di tipo immunochimico (iFOBT o FIT), sono più specifici per il sangue umano proveniente dal tratto intestinale inferiore e hanno ridotto la necessità di restrizioni dietetiche, ma alcune precauzioni rimangono valide.
      Evitare il test in presenza di sanguinamenti noti:
      - Ciclo mestruale: Le donne non dovrebbero eseguire il test durante il ciclo mestruale e nei 3 giorni successivi alla sua completa conclusione.
      - Emorroidi sanguinanti: Se si è a conoscenza di emorroidi che sanguinano attivamente, è preferibile attendere la risoluzione del problema acuto prima di effettuare il test.
      - Presenza di sangue nelle urine (ematuria): È importante evitare la contaminazione del campione di feci con urina contenente sangue.
      - Sanguinamento dal naso (epistassi) o dalle gengive: Sebbene i test immunochimici siano meno sensibili al sangue proveniente dal tratto digestivo superiore, un sanguinamento abbondante potrebbe in teoria interferire.
      - Corretta raccolta del campione: Seguire scrupolosamente le istruzioni fornite con il kit di raccolta. Generalmente, si raccomanda di prelevare una piccola quantità di feci da diversi punti del campione.
      - Nessuna dieta specifica con i test moderni: Con i test immunochimici (quelli forniti nei programmi di screening regionali in Italia), non è più necessario seguire una dieta priva di carni rosse o di alcuni tipi di frutta e verdura (come rape, broccoli, rafano) che potevano interferire con i vecchi test al guaiaco.
      - Farmaci: In genere non è necessario sospendere le terapie farmacologiche in corso. Tuttavia, è sempre buona norma informare il proprio medico di tutti i farmaci e integratori che si stanno assumendo, in particolare farmaci a base di ferro o anti-infiammatori non steroidei (FANS), che in alcuni casi potrebbero causare irritazione gastrointestinale.

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  58. Anonimo17/9/25

    La dieta mediterranea biologica aumenta i batteri buoni dell'intestino
    Bastano quattro settimane di dieta mediterranea biologica per modificare in modo misurabile la composizione del microbiota intestinale e aumentare l'abbondanza di batteri considerati benefici, con miglioramenti antiinfiammatori, antiossidanti e immunomodulanti.
    In questo senso, la scelta del biologico amplifica gli effetti positivi della dieta mediterranea. (ANSA)

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