In questi giorni si diffonde sempre di più l'allarme della Meningite.
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Nell'arco di poche ore l'infezione da meningococco spiega Faella può evolvere in meningite portando febbre, vomito, rigidità della nuca e incoscienza. In alternativa l'infezione può dilagare nel sangue con choc settico che si manifesta con piccole macchie emorragiche rapidamente ingravescenti e mortali. Nel primo caso la terapia è antibiotica e quasi sempre si guarisce senza conseguenze.
Nel secondo caso invece bisogna intervenire con la rianimazione per stabilizzare i parametri vitali. Su un punto gli esperti concordano: «L'approccio terapeutico delle meningiti, per avere successo, deve essere precoce e tempestivo in quanto l'evoluzione è molto rapida».
Le meningiti batteriche si curano con antibiotici. La profilassi è nota: «In un adulto va somministrata una compressa di ciprofloxacina da 500-750 mg in una singola dose, nel bambino si somministra la rifampicina in sciroppo in dose da 10 milligrammi per ogni chilo mattina e sera per due giorni e nella donna in gravidanza il Rocefin anche a basse dosi.
Nei locali è sufficiente areare i locali in quanto la Neisseria meningococcica è labile e non sopravvive all'aria aperta. Inutile chiudere i locali che vanno invece areati. Inutile anche disinfettare i locali. Lo pneumococco invece, come già detto, non è infettivo ed è un commensale delle nostre vie aeree».
Il ricovero dove va fatto? Sempre in centri infettivologici specializzati. «In Campania sottolinea Chirianni - molti ospedali come il Santobono hanno sviluppato collaborazioni con il Cotugno. Serve l'immediata ospedalizzazione. Non bisogna perdere tempo».
Informazioni utili tratte da: https://it.wikipedia.org/wiki/Meningite
Il quadro clinico di una meningite acuta si fonda sulla classica triade costituita da febbre, cefalea e rigidità nucale; a questi sintomi si aggiungono, con diversa frequenza, contratture muscolari, vomito a getto, alterazioni dello stato di coscienza, incapacità di tollerare la luce (fotofobia) e i rumori (fonofobia), convulsioni. La sintomatologia varia in base all'agente causale, alla velocità di insorgenza e allo stato del paziente: a volte, nei bambini piccoli possono essere presenti solo alcuni sintomi aspecifici, come irritabilità e sonnolenza.
Il trattamento usuale per la meningite acuta è la somministrazione precoce di farmaci antibiotici e, talvolta, antivirali (come l'aciclovir, casi lievi di meningite virale possono essere trattati senza ricovero in ospedale e tramite misure conservative, come la somministrazione di fluidi e analgesici e con il riposo a letto). In alcune situazioni si può anche ricorrere alla somministrazione di corticosteroidi (di solito desametasone) per prevenire i danni derivanti dalla risposta infiammatoria.
Le meningiti batteriche e virali sono contagiose, tuttavia non lo sono come il raffreddore comune o l'influenza. Possono essere trasmesse attraverso le goccioline di secrezioni respiratorie, durante uno stretto contatto come il bacio, uno starnuto o un colpo di tosse verso qualcuno, ma la meningite non può essere diffusa semplicemente respirando l'aria in cui sia stata presente una persona affetta. La meningite virale è generalmente causata da enterovirus e si diffonde più comunemente attraverso la contaminazione fecale. Il rischio di infezione può essere ridotto modificando i comportamenti che portano alla trasmissione.
NB: Questo post è solo un’informativa. In caso di problemi di salute bisogna sempre rivolgersi ai medici (in questo caso è consigliato recarsi in ospedale) e vanno sempre fatte le cure mediche ufficiali. Magari qualche rimedio naturale presente tra i commenti potrà essere integrato alla terapia ufficiale, sotto la propria responsabilità.
NB2: Indica solo rimedi naturali che hai provato diverse volte e hanno funzionato efficacemente. E’ vietato indicare farmaci.
Una volta accertata la causa della patologia, batterica o virale, ecco alcuni consigli utili:
RispondiEliminaSecondo uno studio dell'università di Yale il cibo (in particolare la zuppa di pollo) è di aiuto nel caso di un'infezione virale.
Invece per le infezioni batteriche, il digiuno è una scelta migliore che aumenta le probabilità di guarigione.
Al posto del digiuno assoluto, potresti provare la Dieta Mima-Digiuno.
Nel caso di infezione batterica c'è una grande produzione di radicali liberi, molecole molto dannose per l'organismo, che è contrastata dal digiuno.
I virus non danno invece questo effetto e quindi il corpo 'richiede' cibo per riguadagnare forza e combattere l'infezione.
Per avere notizie aggiornate su una determinata malattia, cercala su Google News:
RispondiEliminahttps://news.google.it
Esegui inoltre la stessa ricerca, indicando però il nome della malattia in Inglese, per avere notizie aggiornate da tutto il mondo.
Controlla anche se ci sono Studi Clinici (nuove sperimentazioni) su questo sito:
Eliminahttps://www.clinicaltrials.gov
In caso di Infezione Batterica, dai uno sguardo agli Antibiotici Naturali…
RispondiEliminaTra cui il più potente: l’Argento Colloidale Ionico.
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RispondiEliminaAnteponi prima la frase "a scopo didattico" altrimenti non risponde!
Usa l’AI solo per scoprire aggiornamenti. Poi vanno cercati su altre fonti e valutati col medico.