BLS - Primo Soccorso - Emergenze Sanitarie

Tutti noi dovremmo imparare il BLS, le tecniche di Primo Soccorso e saper gestire le Emergenze Sanitarie.

Premesso che in caso di emergenza, la prima cosa da fare è avvertire il 118. Ma in attesa dei soccorsi dobbiamo essere pronti a fare delle manovre che potrebbero salvare la vita all’infortunato.

Ti invito a leggere, imparare, a stampare e a tenere a portata di mano i seguenti link:

Basic Life Support (BLS) - Rianimazione Cardiopolmonare (RCP)
In sintesi (ma occorre leggerla attentamente), si verifica prima se le vie aeree sono ostruite, poi si verifica se l’infortunato respira e infine si controlla la circolazione del sangue, preferibilmente con indice e medio sulla carotide o sul polso. Se è necessario si esegue la rianimazione cardiopolmonare, dove si alternano: 30 compressioni al torace (alla velocità di 100 compressioni al minuto, cioè 3 ogni 2 secondi) 2 insufflazioni nella bocca con la respirazione artificiale e tenendo il naso dell’infortunato chiuso. Dopo 5 di questi cicli si verifica di nuovo se respira e circola sangue. Per i neonati la procedura è analoga ma vi è un rapporto fra compressioni e insufflazioni di 15:2
http://it.wikipedia.org/wiki/Basic_Life_Support

N.B.:
- iniziare dalle compressioni (entro 10 secondi)
- premere forte con una profondità di almeno 5 cm per adulti e bambini e 4 cm per i lattanti
- permettere la completa riespansione toracica dopo ogni compressione
- eseguire ventilazioni efficaci che facciano sollevare il torace

Arresto cardiaco, anche i bambini riescono a fare il massaggio
I bambini tra i 10 e i 12 anni, se adeguatamente formati, sono già in grado di eseguire efficacemente le manovre necessarie per soccorrere le persone colpite da arresto cardiaco, come il massaggio cardiaco, mentre a 6 anni riescono a comprendere la situazione di emergenza, contattare i soccorsi e descrivere la situazione di pericolo. (ANSA)

Manovra di Heimlich
Serve per rimuovere un'ostruzione delle vie aeree, in caso di soffocamento. La persona che pratica la manovra di Heimlich si trova in piedi dietro la vittima, la cinge con le braccia intorno ai fianchi, sotto le braccia. Una mano è piegata con il pugno chiuso e viene posizionata con la parte del pollice appiattita contro l'addome, nella zona tra lo sterno e l'ombelico. L'altra mano afferra il pugno e provoca una serie di spinte verso l'alto finché l'oggetto che ostruisce le vie aeree non viene espulso. Le spinte non devono mai comprimere o stringere la gabbia toracica. Le nuove linee guida di European Resuscitation Council prevedono che vengano alternati 5 colpi dorsali e 5 compressioni sottodiaframmatiche.
http://it.wikipedia.org/wiki/Manovra_di_Heimlich

Posizione laterale di sicurezza
permettere ad un infortunato in stato di incoscienza di respirare liberamente.
http://it.wikipedia.org/wiki/Posizione_laterale_di_sicurezza

Estricazione rapida o presa di Rautek
http://www.asl9.marche.it/118/PresaRautek.htm

Ustioni
“Le ustioni possono essere causate da una varietà di fonti esterne classificate come termiche, chimiche, elettriche o da sorgenti di radiazioni Il raffreddamento precoce (entro 30 minuti l'ustione) riduce la profondità dell'ustione e il dolore, ma la cura deve essere presa senza eccedere per non provocare ipotermia. Deve, infatti, essere effettuata con acqua fredda tra i 10 e i 25 °C e non acqua ghiacciata, in quanto quest'ultima può causare ulteriori lesioni. Le ustioni chimiche possono richiedere irrigazione estensiva. La pulizia con acqua e sapone, la rimozione del tessuto morto e l'applicazione di medicazioni sono importanti aspetti della cura delle ferite. Se bolle intatte sono presenti, non perfettamente chiaro cosa dovrebbe essere fatto. Alcune evidenze preliminari consigliano di lasciarle intatte. Le ustioni di secondo grado devono essere rivalutate dopo due giorni. Nella gestione delle ustioni di primo e di secondo grado, esistono poche prove di qualità per determinare quale tipo di medicazione sia più idonea. È ragionevole trattare le ustioni di primo grado senza fasciature, tuttavia gli antibiotici topici sono spesso raccomandati nonostante non vi siano prove che sostengano il loro uso. La sulfadazina d'argento (un tipo di antibiotico) non è raccomandata in quanto può potenzialmente prolungare il tempo di guarigione. Non vi sono prove sufficienti per sostenere l'uso di medicazioni contenenti argento.” Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Ustione

Zaino di Salvataggio
http://it.wikipedia.org/wiki/Zaino_di_salvataggio

ICE (In Caso di Emergenza)
http://it.wikipedia.org/wiki/ICE_(In_Caso_di_Emergenza)

Come sopravvivere a un infarto quando si è soli:
La sintomatologia si presenta con un dolore toracico (angina) prolungato (> 20 minuti) che insorge a riposo e non regredisce spontaneamente.
Questo dolore ha determinate caratteristiche:
• intensità variabile, in genere intenso e talvolta insopportabile;
• è descritto come costrittivo, schiacciante, oppressivo (tipicamente "come un peso" o "una morsa" al centro del petto);
• è localizzato tipicamente dietro lo sterno, ma anche sopra lo stomaco (talvolta il dolore viene scambiato per bruciori di stomaco associati a cattiva digestione)
• può irradiarsi a tutto il petto, soprattutto la parte sinistra, al braccio sinistro fino al polso e alle dita, ma anche alla spalla, al collo, alla mandibola e tra le scapole;
• può accompagnarsi a sudorazione fredda, nausea, vomito, debolezza e vertigini.
Un'altra manifestazione può essere lo svenimento (in circa un caso su 10, questo è l'unico sintomo dell'infarto) e in una percentuale di casi, 15-20%, l'infarto può essere indolore (incidenza più elevata nei soggetti diabetici).

- Chiama il 118 immediatamente
- Valuta di chiamare qualcun altro che possa raggiungerti immediatamente
- Assumere “Carvasin” sublinguale
- Se non passa il dolore, masticare e ingoiare un'aspirina da 325 mg senza rivestimento gastro-resistente
- Non cercare di guidare
- Rimano calmo
- Sdraiati: mettiti sulla schiena e solleva le gambe
- Respira in maniera profonda e costante
- Non cercare di mettere in pratica la "Rianimazione Cardiopolmonare con la Tosse"
- Non mangiare e non bere

Manovre di Disostruzione Pediatriche
Nel primo soccorso le manovre di disostruzione pediatriche sono quelle manovre atte alla liberazione delle vie aeree di un bambino o di un lattante da un corpo estraneo.

Guarda i video:
https://youtu.be/dc1biiRq1m4
https://youtu.be/1AY34yKQNIc


• Ostruzione parziale
Nel caso in cui il bambino abbia ingerito qualcosa che gli ostruisce le vie aeree (come ad esempio un giocattolo o anche del cibo) ma riesce a piangere e a lamentarsi, tossire o anche a parlare è necessario "non fare nulla", evitando quindi pacche o colpi: la persona al suo fianco deve limitarsi a "invitare il bambino a tossire" e mantenere la posizione che preferisce.
Se la dispnea persiste è consigliato avvicinare alla bocca del bambino una fonte di ossigeno e allertare comunque i soccorsi, spiegando la situazione all'operatore di emergenza.

• Ostruzione totale
Se il bambino non riesce né a tossire né a parlare, ma è comunque cosciente, si porta le mani alla gola (segno delle "mani intorno al collo") e diventa rosso-blu in volto (cianosi), è opportuno evitare di inserire le dita in bocca per evitare di peggiorare la situazione: attuare invece le manovre di disostruzione.
Allertare i soccorsi o farli allertare (in Italia chiamando il 118 ed in alcune regioni il 112, nuovo numero nazionale unico di emergenza), spiegando la situazione: l'operatore vi aiuterà e vi seguirà nell'esecuzione delle manovre.

• Lattante (da zero a un anno di età)
1. Scoprire il lattante, afferrarne la mandibola e "sdraiarlo" a pancia in giù, a cavalcioni del proprio avambraccio, tenendo ferma la testa 2. con l'altra mano, dare all'infante fino a 5 energiche pacche interscapolari con via di fuga laterale, ovvero avendo cura di non colpire la testa. 3. afferrare quindi la nuca del bambino e girarlo sempre sdraiato, ora a pancia in su, sull'altro avambraccio.
4. con la mano ora libera effettuare fino a 5 compressioni toraciche, lente ma profonde, tra i capezzoli: per farle, si utilizzano due dita, avendo cura di mantenere sempre ferma e in posizione la testa. La tecnica è la stessa della rianimazione cardiopolmonare. Continuare ad alternare 5 pacche e 5 compressioni fino alla disostruzione, fino allo sfinimento del soccorritore o finché il lattante non diventa incosciente.

• Bambino
1. Porsi alle spalle del bambino e, passando il nostro braccio sotto il suo, lo afferreremo per la mandibola e lo appoggeremo sul nostro ginocchio in posizione declive a testa in giù
2. con l'altra mano, daremo al bambino fino a 5 energiche pacche interscapolari con via di fuga laterale, ovvero avendo cura di non colpire la testa.
3. Si alterna questa manovra alla manovra di Heimlich come per l'adulto
4. portare entrambe le mani, chiuse a pugno, alla bocca dello stomaco, subito sotto le ultime coste
5. e comprimere per 5 volte verso di sé (ovvero verso l'interno e verso l'alto), con la stessa tecnica della manovra di Heimlich.
Continuare ad alternare 5 pacche e 5 compressioni fino:
1 - alla disostruzione completa
2 - allo sfinimento fisico del soccorritore
3 - finché il bambino non diventa incosciente
4 - all'arrivo dei soccorsi avanzati che interverranno al nostro posto


• Paziente incosciente
Rianimazione di un lattante incosciente con la tecnica a due dita
Se il lattante o il bambino diventa incosciente, anche durante l'esecuzione delle manovre, occorre iniziare la rianimazione cardiopolmonare pediatrica. Contattare immediatamente il servizio di emergenza (118) e comunicare che c'è un bambino incosciente.
Dopo aver controllato che, nel frattempo, il corpo estraneo non sia fuoriuscito dalla trachea e si trovi ora in bocca (facilmente recuperabile), stendere il bambino o il lattante su un piano rigido ed allinearne gli arti. Nel lattante posizionare un piccolo spessore sotto la schiena, in modo da portare l'asse occhi-orecchie perpendicolare al terreno; nel bambino, invece, effettuare una modica estensione del capo.
Effettuare quindi 5 delicate respirazioni bocca-bocca o bocca-bocca+naso (nei lattanti, viste le dimensioni ridotte del volto) ed iniziare le compressioni toraciche.
Le compressioni vanno effettuate ad un ritmo di circa 100 al minuto (massimo 120 nel bambino e nel lattante), cercando di comprimere circa 1/3 del torace (nel lattante 4 cm e nel bambino 5 cm come nell'adulto); vanno alternate 30 compressioni a 2 ventilazioni di soccorso (rapporto 30:2) • nel lattante si utilizzano due dita, avendo cura di mantenere sempre ferma e in posizione la testa. Le dita possono essere quelle di una stessa mano oppure i due pollici: in questo caso, ci si farà aiutare per il posizionamento della testa;
• nel bambino si utilizza tipicamente una mano sola; se la corporatura del paziente lo consente, si può utilizzare anche la tecnica classica a due mani, come nell'adulto.

https://it.wikipedia.org/wiki/Manovre_di_disostruzione_pediatriche

PERICOLO SOFFOCAMENTO - DAL MINISTERO SALUTE LE REGOLE DA SEGUIRE PER SICUREZZA IN CASA
Dalle pile ai pistacchi, sono tanti gli oggetti e alimenti 'a rischio soffocamento' per i bimbi. Il ministero della Salute segnala la Top ten degli elementi pericolosi cui fare attenzione quando un bambino sotto ai 4 anni entra in casa nostra: giocattoli smontabili, pile al litio, magneti, detersivi, tappetti delle penne, palline di ogni tipo e materiale, caramelle rotonde e grandi, pistacchi e nocciole in salotto, monete, ciondoli e bottoni.

La maggior parte dei cibi responsabili di gravi incidenti da soffocamento, avvertono inoltre gli esperti, ha caratteristiche precise: sono alimenti piccoli, rotondi o di forma cilindrica (come uva, hot dog, wurstel, ciliegie, mozzarelline, carote a fette, arachidi, pistacchi), sono appiccicosi, sono alimenti che pur tagliati non perdono la loro consistenza (pere, pesche, prugne, susine, biscotti fatti in casa), si sfilacciano aumentando l'adesione alle mucose (grasso del prosciutto crudo, finocchio), hanno una forte aderenza (carote julienne, prosciutto crudo).

Molti di questi alimenti, poi, possono essere resi ancora più pericolosi dalla modalità di somministrazione e dal modo in cui vengono cucinati.

Occhio dunque a cibi e oggetti, ma ci sono ancora altre situazioni da considerare per garantire la sicurezza in casa.

Queste le regole da seguire: pensa con la mente imprevedibile di un bambino e rendi più sicura la casa; controlla che in cucina, sotto al lavello, non ci siano le pasticche per la lavastoviglie (sono caustici non detersivi e sono pericolosissime) e similari; in salone controlla che caramelle, pistacchi, nocciole, taralli non siano sul tavolo basso, o alla portata di bambino; i telecomandi è meglio tenerli in alto e fuori dalla portata dei bambini: a volte cadendo escono le pile al litio che sono pericolosissime; applica ai cassetti bassi le molle di sicurezza anti-apertura bimbo, soprattutto se al loro interno si trovano bottoni, spilli e aghi con filo; in camera da letto ricorda di liberare i comodini da tutti quegli oggetti che possono essere pericolosi, come ad esempio i farmaci; non lasciare mai a portata dei bambini borse con portamonete con 50 centesimi, 1 euro, 2 euro e spicci vari; attenzione al ripostiglio degli attrezzi, dove si trovano cacciaviti, viti, bulloni, colle, topicidi. Ricorda di chiudere sempre a chiave i ripostigli; ricorda di tenere chiuse le finestre o proteggere i balconi con le ringhiere troppo larghe.

Un bambino piccolo infila la testa ovunque; ricorda sempre di tenere lontano dai bambini i giochi dei fratellini più grandi, come le costruzioni o altri oggetti smontabili. Le parti staccabili e di piccole dimensioni sono molto pericolose per i più piccoli.

Il Paediatric Basic Life Support (PBLS) è una procedura di soccorso che ha lo scopo prevenire il danno anossico cerebrale favorendo la ripresa spontanea del circolo e della respirazione nei casi di arresto cardio-circolatorio.
A differenza del comune Basic Life Support (BLS), il PBLS è dedicato ai pazienti in età pediatrica. Può essere praticato da chiunque senza l'ausilio di strumenti o farmaci e viene differenziato in base all'età del paziente
• neonato: da 0 a 28 giorni
• infante: da 1 mese a 12 mesi
• bambino: da oltre 12 mesi alla pubertà (circa 10-11 anni)

Le linee guida Americane prevedono invece dall'ABC il CAB, cioè permettono al soccorritore, in caso di comprovato arresto cardiaco, di cominciare subito con le compressioni cardiache, senza "perdere tempo prezioso" a monitorare la respirazione. Infatti si dice che in un soccorso " il tempo è ...cervello". Ogni minuto è prezioso.

ABC
1. Verificare lo stato di coscienza chiamando il bambino e, se non c'è segno di risposta con uno stimolo doloroso, come un pizzicotto.
2. se il bambino non reagisce, se possibile, far allertare i soccorsi (in Italia componendo il 118)
3. posizionare il bambino supino su un piano rigido (tavolo o pavimento) e allinearne gli arti, evitando movimenti bruschi e potenzialmente dannosi
4. mettere la testa in posizione neutra:
o nell'infante posizionando un piccolo spessore (come una tovaglia ripiegata) sotto la schiena, in modo che l'asse occhi-orecchie risulti perpendicolare al piano
o nel bambino attraverso una modica estensione all'indietro del capo
5. verificare la presenza di respiro utilizzando la manovra GAS (Guardare l'espansione del torace, Ascoltare rumori respiratori e Sentire il flusso d'aria) per meno di 10 secondi
o se il bambino respira, ma è ancora incosciente, va messo in posizione laterale di sicurezza e ricontrollato periodicamente in attesa dei soccorsi
o se il bambino non respira, vanno fatte 5 delicate ventilazioni bocca-a-bocca oppure con un pallone autoespandibile da 500 ml; se non cambia nulla si inizia con la rianimazione cardiopolmonare.
6. se si è soli, è consigliabile allertare i soccorsi (in Italia componendo il 118) dopo un minuto dell'eventuale RCP; se i soccorsi sono già stati attivati, richiamare e comunicare le condizioni del bambino.

In caso di utilizzo del protocollo "per adulti" vengono semplicemente rimosse le 5 ventilazioni di soccorso iniziali. L'ultimo punto della sequenza sopra descritta viene così modificato:
• se il bambino non respira si inizia con la rianimazione cardiopolmonare: è inoltre questo il momento, se si è soli, di allertare i soccorsi (in Italia componendo il 118/componendo il 112 numero unico emergenze, già attivo in diverse regioni); se i soccorsi sono già stati attivati, richiamare e comunicare le condizioni del bambino.

Procedura per i neonati
Nel caso di bambini appena nati, se essi presentano
• atonia muscolare
• pianto flebile o assente
• frequenza respiratoria inferiore ai 30 respiri al minuto
• frequenza cardiaca inferiore ai 110 battiti al minuto

è necessario iniziare le ventilazioni ad un ritmo di 30 al minuto. Se dopo 15 ventilazioni (trenta secondi) il battito cardiaco si mantiene sotto i 60 al minuto è necessario iniziare le manovre di rianimazione, altrimenti continuare.

Rianimazione cardiopolmonare
Il massaggio cardiaco va eseguito premendo sulla metà inferiore dello sterno e comprimendo il torace di circa 1/3, per circa 5 centimetri, ad una frequenza tra le 100 e le 120 compressioni al minuto.
• Nel neonato e nell'infante si utilizzano due dita, avendo cura di mantenere sempre ferma e in posizione la testa. Le dita possono essere quelle di una stessa mano oppure i due pollici: in questo caso, ci si farà aiutare per il posizionamento della testa.
• Nel bambino si utilizza tipicamente una mano sola; se la corporatura del paziente lo consente, si può utilizzare anche la tecnica classica a due mani. La tecnica a due mani è meno faticosa e, se la rianimazione si prolunga, consente al soccorritore di mantenere una buona performance. Questo fa comprendere in maniera importante, quanto sia determinante (nel caso fosse presente) effettuare la rianimazione in due soccorritori al fine di mantenere una perfusione cerebrale ottimale, con l'alternanza dei due soccorritori.

Il rapporto compressioni-ventilazioni deve essere:
• nel neonato di una ventilazione ogni 3 compressioni (3:1)
• nell'infante e nel bambino di 2 ventilazioni ogni 30 compressioni (30:2)

Le ventilazioni bocca-bocca devono essere praticate solo se il soccorritore si sente al sicuro dai possibili rischi biologici: in caso di dubbio, è possibile e consigliato praticare le sole compressioni toraciche, senza sosta alcuna. In questo caso l'aria entrerà nei polmoni per induzione, durante le compressioni ed il rilascio del torace.

La rianimazione deve essere continuata limitando al minimo le interruzioni delle compressioni toraciche fino all'arrivo dei soccorsi, fino a che il bambino appaiono segni di presenza di circolo (movimento, tosse) o a respirare autonomamente, o fino allo stremo delle forze. È di fondamentale importanza che le manovre di rianimazione vengano effettuate su un piano rigido e non su superfici morbide (culla, letto) che potrebbero rendere inefficaci le compressioni.

Defibrillazione semiautomatica
Nel caso fossero disponibile un defibrillatore semiautomatico (DAE) ed il personale formato al suo utilizzo, esso può essere utilizzato su bambini con almeno 1 anno di vita, impiegando elettrodi pediatrici con attenuatore di energia se il paziente ha un'età inferiore agli 8 anni e pesa meno di 25 kg.
Se gli elettrodi distano tra loro almeno 3 centimetri si utilizza il normale posizionamento da adulto: uno "sternale" (sul torace sotto la clavicola destra) e uno "apicale" (a metà del torace, sulla linea ascellare sinistra)
In caso contrario si posiziona l'elettrodo sternale sempre alla stessa altezza ma sotto la clavicola sinistra (dal lato del cuore) e il secondo, quella apicale, va posizionato sulla schiena specularmente al primo, in modo che il cuore sia esattamente tra i due. Nel caso in cui il bambino abbia un'età compresa tra 1 anno e 8 anni si potranno utilizzare piastre con attenuatore pediatrico a 75 joule (mentre per l'adulto la scarica è impostata a 150 joule con i defirillatori di nuova generazione "bifasica"). In questo caso avendo l'attenuatore si potranno applicare le piastre o come l'adulto, o se lo spazio del torace è troppo piccolo ANTERO-POSTERIORMENTE. La cosa importante è che le piastre siano SEMPRE a 3 cm di distanza l'una dall'altra. La legislazione prevede che nel caso in cui ci si trova davanti ad un bambino di età compresa tra 1 anno e 8 anni, ma in assenza di piastre pediatriche, è possibile utilizzare le piastre per adulto. Il fine è quello di salvaguardare la vita del bambino ad ogni costo. Ma è molto importante controllare la presenza di piastre pediatriche all'interno della borsa e nei scompartimenti interni.

https://it.wikipedia.org/wiki/Paediatric_Basic_Life_Support

Urgenze ipertensive
Pressione arteriosa aumentata (di solito con una pressione diastolica >120) + sintomi associati.
La pressione deve essere ridotta entro alcune ore. L’obbiettivo della terapia è di ottenere una riduzione del 20-25% nella pressione media oppure una riduzione della pressione diastolica a 100-110 mmHg.
Bisogna evitare una diminuzione eccessiva o troppo rapida della pressione, altrimenti si rischia di precipitare un’insufficienza coronarica (infarto) oppure un’ipoperfusione cerebrale (ictus). Ecco perchè la nifedipina sublinguale dovrebbe essere sempre evitata (è da notare invece che essa viene comunemente adottata, anche dal personale sanitario del 118). Alla nifedipina sublinguale è preferibile la clonidina orale (Catapresan o Dixarit), alla dose di 0.2 mg x 1, seguita da 0.1 mg ogni 60 minuti (dose massima:0.7 mg), fino a che la pressione diastolica si abbassa di 20 mmHg. Il principale effetto collaterale della clonidina è la sedazione.

Shock anafilattici (grave reazione allergica)
Possono essere causati da alcuni medicinali, alimenti, punture d'insetti... Alcuni casi di anafilassi sono trattati semplicemente con antistaminici e corticosteroidi (tipo Bentelan), anche se in caso di severità è richiesto il ricovero ospedaliero e l'osservazione medica del paziente. Un'iniezione di adrenalina è spesso utile per rallentare la progressione dei sintomi, specie in caso di una reazione anafilattica grave.

Farmaci emergenza
Da tenere in casa. In attesa di portare una persona al pronto soccorso, telefonare al 118 e chiedere se è possibile far assumere all’infortunato uno di questi farmaci:
- Ventolin (broncodilatatore): attacco d'asma
- Bentelan (corticosteroide): attacco d'asma, dermatosi infiammatorie…
- Tachipirina: febbre molto alta
- Carbone vegetale (detto anche carbone attivo o carbone attivato): avvelenamento (chiedere prima al centro antiveleni)
- Clonidina orale (Catapresan o Dixarit): urgenze ipertensive
- Carvasin e Aspirina da 325 mg senza rivestimento gastro-resistente: infarto
- Betadine, acqua ossigenata, garze, bende, termometro…
- Antistaminici per reazioni allergiche. Forse non molto efficaci per shock anafilattico. Quindi per casi meno gravi. https://it.wikipedia.org/wiki/Anafilassi - https://www.my-personaltrainer.it/farmaci-malattie/farmaci-anafilassi.html
- Cerotti per sutura
- Aghi e i fili da sutura
- Antibiotici a largo spettro: Zimox (amoxicillina) - (non è di prima necessità ma è meglio averne)

Apparecchiature Mediche:
- Termometro
- Misuratore di Pressione
- Defibrillatore
- Saturimetro e bombola ossigeno (ossigenoterapia)
- Iniezioni
- Collare cervicale (limita le possibilità di movimento della testa e del collo, per evitare lesioni in seguito a traumi)
- Apparecchio Aerosol
- Otoscopio
- Dermatoscopio
(ovviamente non tutti sono indispensabili)

APP "salva una vita"
Scarica sul tuo cellulare l'APP "Salva una vita" realizzata dal Ministero della Salute.
Un progetto che aiuta le persone ad affrontare in modo corretto un'emergenza sanitaria di primo soccorso.

Sutura (chirurgia)
https://it.wikipedia.org/wiki/Sutura_(chirurgia)

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