In giro ci sono molte persone atee che ritengo siano molto egoiste o molto più probabilmente esibizioniste, visto che comunque festeggiano il Natale, la Santa Pasqua, si sposano in Chiesa...
Capisco che sembra difficile in questo secolo avere fede in Dio. Un secolo di tecnologia, dove la scienza sembra avere una risposta a tutto. Ma in realtà è difficile credere perchè c'è una scarsa “cultura” religiosa.
Prova a leggere libri di religione, la Bibbia, a scoprire tutti i miracoli che sono avvenuti, la storia dei Santi, le migliaia di persone convertite e vedrai che sarà la scienza a non avere la risposta a tutto.
Raccogliamo in questo post tutti i consigli per credere e avere fede in Dio.
Al mondo esistono oltre 2 miliardi di Cristiani.
RispondiEliminaTantissime Chiese sono cosparse in tutto il mondo. Solo in Italia ne sono quasi 40.000.
Diverse migliaia di persone furono martirizzate piuttosto che rinnegare il loro Signore. Molti muoiono per quello che credono di essere la verità. Ma persone non muoiono per quello che sanno di essere una bugia.
Le vite cambiate di tantissime persone, tra cui l'apostolo Paolo che godeva della cittadinanza romana, non conobbe direttamente Gesù, perseguitava i cristiani. Eppure si convertì.
Ora chiedi a te stesso: ci sarebbero al mondo tutte queste Chiese, fedeli, martiri se non esistesse Dio?
Pensa a quanti miracoli sono avvenuti. Qualcuno razionale potrebbe non crederci ma forse non sa che i casi di guarigione inspiegabile per essere accertati come miracoli sono necessari i seguenti fattori:
RispondiElimina1) La malattia deve essere incurabile in base alle conoscenza attuali e ben documentata;
2) La guarigione deve essere improvvisa e completa;
3) La guarigione deve essere duratura (ecco perchè si aspettano anni prima di proclamare un fatto come miracolo);
4) Il fatto deve essere confermato dalla scienza ufficiale, con la partecipazione di eminenti scienziati (medici specialisti) anche non credenti, i quali devono affermare che il fatto non è spiegabile dalla scienza.
Inoltre la chiesa non è così superficiale: alcune guarigioni inspiegabili non le ha riconosciute come miracoli. Su circa settemila guarigioni dichiarate a Lourdes, oltre duemila sono state giudicate inspiegabili; di queste ultime, fino a oggi, solo sessantotto sono state riconosciute come miracolose dalla Chiesa Cattolica.
Il dottor Giulio Tarro ha dichiarato: « Indubbiamente, la remissione spontanea di neoplasie è un fenomeno conosciuto da decenni dalla Medicina; i casi di remissione spontanea, comunque, “normalmente” riguardano singole masse tumorali non già spaventose metastasi diffuse in tutto il corpo con la conseguente distruzione dei tessuti sani. Tre guarigioni esaminate a Lourdes riguardano appunto quest'ultimo quadro clinico. »
Inoltre le remissioni spontanee sono lentissime, durano mesi o anni… mentre i miracoli sono guarigioni ISTANTANEE da malattie molto gravi. E non è un caso che i miracoli sono avvenuti proprio mentre pregavano Dio o ricevevano un suo sacramento.
Infine, ti consiglio di leggere il caso della guarigione di Pieter De Rudder, avvenuta il 7 aprile 1875, nel santuario Della Madonna di Lourdes a Oostacker. La gamba sinistra di Pieter era stata fracassata dalla caduta di un tronco: dopo otto anni di inutili cure, con tibia e perone ridotte in frammenti, e il "terzo inferiore della gamba e il piede penzolanti come uno straccio", si recò al santuario "trascinandosi con le grucce", tornandone «senza stampelle e ballando». Aveva 44 anni, e visse fino a 75: quattordici mesi dopo la morte, il suo corpo fu riesumato e il fenomeno verificatosi, non spiegabile dalla scienza, fu constatato da oltre cento medici. La Chiesa cattolica riconobbe la guarigione come miracolosa il 25 luglio 1908.
In commercio esistono tanti libri che intendono smentire la Chiesa, la religione, la Bibbia… che spesso, purtroppo, influenzano negativamente i fedeli che non sanno che gli autori hanno solo lo scopo di far soldi scrivendo libri privi di fondamento. Ad esempio, parecchie persone si sono fatte influenzare negativamente col romanzo “Il Codice Da Vinci”.
RispondiEliminaQuesto libro è basato sui vangeli apocrifi. I vangeli apocrifi non solo non sono riconosciuti dalla Chiesa, ma neanche dagli storici, perché sono stati scritti a distanza di diversi secoli dagli eventi. Alcuni addirittura 300 anni dopo. Invece i vangeli canonici (Matteo, Marco, Luca e Giovanni) sono risalenti al I secolo d.C. e sono tra le fonti cristiane più antiche e meglio documentate per numero dei manoscritti.
Oggi la ricerca sulla storicità dei vangeli è sostenuta da una molteplicità di scoperte storiche e archeologiche. Esistono evidenze archeologiche, per esempio, dell'esistenza di Ponzio Pilato e di altri personaggi citati nei vangeli (Caifa, Simone di Cirene). Scavi condotti negli ultimi due secoli inoltre confermano l'attendibilità delle descrizioni fornite dai vangeli in relazioni a luoghi quali la Piscina di Siloe e la Piscina di Betzaeta, così come la pratica della crocifissione a Gerusalemme nel I secolo d.C. Si hanno inoltre evidenze archeologiche degli antichi villaggi di Nazaret e Cafarnao, o della tomba di San Filippo apostolo, e attestazioni della presenza di cristiani nei primi secoli, come molteplici sono anche i riferimenti storici presenti nei vangeli e confermati dall'esame comparativo di altre fonti. A tal proposito esistono concordanze tra i vangeli sinottici e le testimonianze del mondo greco-romano: nel Vangelo di Luca (3,1-3) il testo enumera sette distinti capi religiosi e politici, tutti con i loro nomi e titoli e tutti storicamente documentati. Anche la figura di Giovanni il Battista è attestata da fonti storiche non cristiane.
Se hai dubbi sull’esistenza di Dio devi chiederti: chi altro avrebbe potuto creare il cielo, la terra e tutte le creature?
RispondiEliminaPensa ad una macchina da scrivere. E’ composta da una tastiera. Quando batti un tasto, una cosa lunga salta su dalla macchina e stampa una lettera sulla carta. Qualcuno ha pensato e progettato molto per creare questa macchina. Non c'è una possibilità su un miliardo che la macchina sia stata formata per caso. Era progettata.
Lo stesso vale per il creato. Alza gli occhi e guardati intorno. Prendi qualsiasi cosa che vuoi nell'universo di Dio e la troverai meravigliosamente e meticolosamente disegnata.
Un altro motivo per credere è la Bibbia.
RispondiEliminaLa Bibbia è piena di profezie che si sono avverate. Fin dal tempo di Mosè, la Bibbia predisse degli eventi in cui nessuno voleva credere. Prima che Israele entrasse nella terra promessa, Mosè predisse che Israele sarebbe stato infedele, che avrebbe perso la terra che Dio gli dava, che sarebbe disperso in tutto il mondo, raccolto e poi ristabilito (Deuteronomio 28-31). Poi la principale profezia dell'Antico Testamento era la promessa di un Messia che avrebbe salvato il popolo di Dio dai loro peccati e poi portare il giudizio e la pace al mondo intero. E ancora tante altre.
Qualcuno ha calcolato matematicamente la possibilità che tutte le profezie dettagliate si adempissero per caso. Il numero conteneva abbastanza zeri per riempire una stanza!
C’è da dire inoltre che gli scrittori umani delle Scritture avevano quasi niente in comune. Mentre Mosè era un uomo dotto, essendo stato educato delle migliori scuole di Egitto, Pietro certamente non era uno scrittore. Era un pescatore, e non sembra di aver ricevuto nessuna educazione. Eppure gli scritti di tutti e due sono saturi della sapienza di Dio. Tra gli scrittori alcuni avevano capacità naturali per scrivere. Ma molti degli altri scrittori no. Eppure ognuno di queste persone adempie perfettamente la sua parte nella composizione di questo libro unico. La domanda naturale è, "Come?".
C'è solo una risposta soddisfacente. Dio parlò attraverso loro.
Sii onesto: la mente umana potrebbe inventare insegnamenti come quelli contenuti nella Bibbia?
Martin Dibelius osservò che prima della risurrezione gli apostoli e i discepoli se ne stavano nascosti e impauriti, mentre dopo le apparizioni di Gesù risorto diventano audaci. Una truffa volontaria o un'allucinazione non può aver spinto i primi cristiani a rischiare la vita e a morire per una menzogna. La risurrezione è stata la causa di questo radicale cambiamento, proporzionata all'effetto ottenuto.
RispondiEliminaL'«Istituto per l'ateismo scientifico» di Leningrado, attivo nell'Unione Sovietica, nonostante abbia operato per oltre settant'anni ricerche e studi accademici nel tentativo di dimostrare l'inesistenza di Dio, non ha prodotto alcun risultato.
RispondiEliminaLa prova dell'esistenza di Dio formulata da John Locke:
RispondiElimina“pensare che una semplice materia non pensante produca un essere pensante intelligente è altrettanto impossibile quanto pensare che il nulla produca da se stesso materia”
In pratica, in ogni effetto non può essere contenuto nulla più di quanto sia contenuto nella causa. Nel mondo esistono persone dotate di intelligenza; quindi la causa del mondo deve essere intelligente.
Altre prove che sostengono l’esistenza di Dio:
RispondiElimina- L'argomentazione teleologica, che sostiene che l'ordine e complessità dell'universo mostrano segni di una volontà e che deve essere stato disegnato da un progettista intelligente dotato di proprietà che solo Dio può avere.
- L'argomentazione della maggioranza sostiene che persone di tutte le epoche e in luoghi diversi hanno creduto in Dio, quindi è improbabile che non esista.
Per i più scettici, esistono addirittura prove matematiche:
- Il matematico italiano Vincenzo Flauti pubblicò la "Teoria dei miracoli", una dimostrazione matematica dell'esistenza di Dio.
- George Boole, inventore dell'algebra della logica, nel capitolo XIII del suo libro "The Laws of Thought" (MacMillan 1854) espresse in formule la dimostrazione dell'esistenza di Dio ideata dal teologo non conformista Samuel Clark.
« Che Dio esista si può provare per cinque vie. » Tommaso d'Aquino
RispondiElimina1. In questo mondo alcune cose si muovono. Ora, tutto ciò che si muove è mosso da un altro. Se dunque l'essere che muove è anch'esso soggetto a movimento, bisogna che sia mosso da un altro e questo da un terzo e così via. Ora, non si può in tal modo procedere all'infinito, perché altrimenti non vi sarebbe un primo motore. Dunque è necessario arrivare ad un primo motore che non sia mosso da altri, ovvero Dio.
2. Tutte le cose possiedono una causa efficiente che le produce. A sua volta la causa che produce una cosa ha alle spalle un'altra causa e così via. Questo rapporto causale non può essere infinito, deve esistere una causa, priva di un'altra causa alle sue spalle, che dia inizio alla catena ininterrotta delle cause e degli effetti, ovvero Dio.
3. Il mondo è fatto di cose possibili, ovvero di cose che nascono e finiscono, che passano da uno stato di essere a non essere più. Ciò comporta la possibilità che tutto ciò che esiste possa essere stato un giorno un puro nulla. Ammettere la possibilità che qualcosa fosse un nulla significherebbe dire che non potesse esistere questa cosa anche in seguito, visto che dal nulla non si genera il nulla. Ecco allora la necessità di un essere assolutamente necessario, ovvero qualcosa che non può non esistere, la base stabile nelle quali le cose prendono forma, ovvero Dio.
4. La quarta via si prende dai gradi che si riscontrano nelle cose. Nelle cose si trova il bene, il vero, il nobile e altre simili perfezioni in un grado maggiore o minore. Ma il grado maggiore o minore si attribuisce alle diverse cose secondo che esse si accostano di più o di meno a qualcosa di sommo e di assoluto; così più caldo è ciò che maggiormente si accosta al sommamente caldo. Vi è dunque un qualche cosa che è vero al sommo, ottimo e nobilissimo e di conseguenza qualche cosa che è il supremo ente. Ora, ciò che è massimo in un dato genere, è causa di tutti gli appartenenti a quel genere. Dunque vi è qualche cosa che per tutti gli enti è causa dell'essere, della bontà e di qualsiasi perfezione, ovvero Dio.
5. Noi vediamo che alcune cose, le quali sono prive di conoscenza, cioè i corpi fisici, operano per uno scopo. Ora, ciò che è privo d'intelligenza non tende ad uno scopo se non perché è diretto da un essere conoscitivo e intelligente, come la freccia dall'arciere. Vi è dunque un qualche essere intelligente, dal quale tutte le cose naturali sono ordinate a un fine: e quest'essere chiamiamo Dio.
Gira e rigira è sempre la stessa dimostrazione, cioè, che esiste un fondamento su cui tutto si erge. Questo fondamento è Dio.
Il defunto Isaac Asimov dichiarò che « Dentro l’uomo c’è un cervello di 1300 grammi che, per quanto sappiamo, è l’insieme di materia più complesso e più ordinato nell’universo. » È enormemente più sofisticato del computer più potente mai costruito. Non sarebbe logico suppore che, se il cervello intelligente dell’uomo ha disegnato il computer, allora anche il cervello umano è stato a sua volta disegnato?
RispondiEliminaMolto spesso, il racconto storico della Bibbia è stato rafforzato dall’archeologia, dalla biologia, dalla geologia e dall’astronomia. Nessuna contraddizione nè informazione falsa è mai stata trovata nelle sue pagine, anche se fu scritta attraverso centinaia di anni da tanti autori diversi, ognuno ispirato dallo Spirito Santo di Dio.
RispondiEliminaChiunque comprende la biologia riconosce per certo (come Darwin riconosceva) che la selezione naturale è un processo logico che si può osservare in natura. Però, la selezione naturale opera solamente sull’informazione già contenuta nei geni e NON fabbrica nessun’informazione nuova. In realtà questo è in armonia col racconto della storia della creazione nella Bibbia, nel senso che Dio creò distinti «tipi» di animali e di piante nel modo che ognuno sia capace di riprodursi secondo il proprio «tipo» di appartenenza.
RispondiEliminaÈ vero che si possono osservare grandi variazioni tra esemplari appartenenti ad un genere e si possono vedere i risultati della selezione naturale. Ad esempio le volpi, i coyote e il dingo (cane australiano) si sono sviluppati col tempo, il risultato della selezione naturale che opera sull’informazione trovata nei geni del « genere » volpe/cane. Ma il punto è che NESSUNA nuova informazione è stata fabbricata. Invece queste varietà di cane sono risultate da un riordinamento, divisione e separazione dell’informazione nella « genere » di cane originale. Non si è mai visto un genere che cambi in un’altra genere completamente diverso senza un’informazione che non esisteva già! Senza un coinvolgimento intelligente che integra con nuove informazioni, la selezione naturale non funziona come meccanismo di evoluzione.
Le mutazioni possono fabbricare nuove informazioni? In realtà anche gli scienziati sanno ormai che la risposta è NO ! Il dottor Lee Spetner, scienziato molto qualificato che insegnava teoria dell’informazione e di comunicazione all’Università Johns Hopkins, chiarisce abbondantemente questo fatto nel suo erudito e ricercatissimo libro « Not by chance » (Non a caso):
RispondiElimina« In questo capitolo darò tanti esempi di evoluzione e di mutazioni in particolare, per dimostrare che non c’è aumento di informazione…Però tra tutte le cose che ho letto nella letteratura delle scienze della vita, non ho mai trovato una mutazione che aumentasse l’informazione genetica. »
« Tutte le mutazioni che si sono studiate a livello molecolare risultano in una riduzione di informazione genetica invece di un incremento. »
« La teoria neo-Darwiniana dovrebbe spiegare come l’informazione che produce la vita sia incrementata con l’evoluzione. La differenza biologica essenziale fra un essere umano e un batterio si trova nell’informazione che contengono. Seguono tutte le altre differenze biologiche. Il genome [la totalità dei geni dell’organismo] umano contiene tanta più informazione del genome batterico. Non si può aumentare informazione per mezzo di mutazioni che perdono informazione. Un’attività commerciale non può guadagnare soldi se man mano sta perdendo soldi. »
« Non si è mai osservata nemmeno una mutazione che aggiunga un pezzettino di informazione al genoma. Ciò dimostra sicuramente che non ci sono milioni e milioni di mutazioni come richiede la teoria. Magari non ce n’è nemmeno una. La mancata osservazione di alcuna mutazione che aggiunge informazione è più di una mancanza di difesa per la teoria. Invece è un’evidenza contro la teoria. Abbiamo quindi una sfida molto seria alla teoria neo-darwiniana. »
Questo fatto è confermato dal dottor Werner Gitt, direttore e professore all’Istituto Federale Tedesco della Fisica e Tecnologia che, alla domanda, “È possibile creare nuova informazione tramite mutazioni?” risponde così:
« …questa idea è centrale nelle rappresentazioni dell’evoluzione, però le mutazioni possono causare cambiamenti solo nelle informazioni già esistenti. Non è possibile aumentare le informazioni, ed in genere le mutazioni sono dannose all’organismo. Non possono sorgere nuove cianografie che risultano in nuovi funzionamenti oppure nuovi organismi. Le mutazioni non possono essere la fonte di nuove (creatrici) informazioni. »
Il dottor Werner Gitt spiega chiaramente che, se c’è una cosa sicura che la scienza ci insegna è che l’informazione non può sorgere dal disordine a caso. Ci vuole sempre maggiore informazione per produrre informazioni, e infine l’informazione è il prodotto di intelligenza:
« Un sistema codificato è sempre il risultato di un processo mentale (cioè richiede un’origine o un inventore intelligente)… enfatizzando così l’ipotesi che le sostanze materiali in sè non possono generare nessun codice. Tutte le esperienze indicano che solo un essere in grado di pensare esercitando liberamente la sua volontà, conoscenza e creatività, è capace di farlo. »
« Non conosciamo nessuna legge naturale per la quale delle sostanze materiali potrebbero creare informazione, nè esiste alcun processo fisico o fenomeno tangibile che potrebbe farlo. »
« …non c’è nessuna legge della natura, nessun processo e nessuna successione di eventi che possano causare la fuoriuscita di informazione dalle sole sostanze materiali. »
Tratto da:
https://answersingenesis.org/it/risposte/esiste-davvero-un-dio/
Può essere molto utile confrontarsi con persone religiose. Magari frequentando catechesi per adulti. Dove puoi esporre i tuoi dubbi...
RispondiEliminaCome avrebbero potuto gli apostoli inventarsi una religione così complicata?
RispondiEliminaLEGGI ATTENTAMENTE:
La più straordinaria dimostrazione che la religione Cristiana è opera di Dio e non degli uomini, sta proprio nella complessità e assurdità per la mente umana dei principi sui quali è basata.
Volete che degli uomini che intendano diffondere una loro religione inventata di sana pianta da essi, la basino su dei principi quali:
1) Che Dio è uno e trino contemporaneamente. Egli è nello stesso tempo Dio Padre, Dio figlio e Dio Spirito Santo, cioè è composto da tre Persone distinte e con ruoli diversi ma raggruppate in un solo Dio?
2) Che la seconda Persona di questo Dio, cioè il Figlio, è venuto tra gli uomini assumendo forma umana, nascendo da una ragazza vergine, che continuerà a rimanere vergine anche dopo aver partorito?
3) Che questo Dio Figlio, che è stato dagli uomini ucciso e messo in croce perché sobillatore del popolo contro le autorità costituite, dopo tre giorni se ne sarebbe risorto a nuova vita con un nuovo corpo glorioso capace di passare attraverso i muri e poi addirittura di ascendere al cielo. davanti a numerosi testimoni?
E’ evidente che chiunque avesse basato la diffusione della sua nuova religione su questi principi, avrebbe ben potuto supporre che essi sarebbero sicuramente stati rifiutati e respinti da chiunque avesse avuto un briciolo di cervello e quindi la religione che si voleva inventare si sarebbe dissolta prima ancora di iniziare.
Invece ecco che il gruppo di Apostoli e discepoli seguaci di questo Dio Figlio, che per la maggior parte è formato da persone ignoranti, illetterate e probabilmente analfabete, diventa improvvisamente intelligentissimo tanto da mettersi a parlare tutte le lingue allora conosciute e inizia a girare per il mondo e a compiere azioni e guarigioni miracolose subito dopo essere stato toccato dal Dio Spirito Santo sotto forma di fiammelle depositatesi sulla testa di ognuno di loro.
Orbene, da tutta questa architettura mentale così complicata e stupefacente è evidente che non siamo di fronte ad elucubrazioni mentali di uomini, i quali non sarebbero mai stati in grado di inventarsi principi religiosi così complicati, e destinati ben presto a naufragare di fronte alle critiche degli studiosi, bensì a qualcosa di proveniente da un’intelligenza superiore, cioè alla mente di Dio.
Come avrebbero potuto da soli i vari Pietro, Giacomo, Giovanni e gli altri, cioè persone illetterate, pavide e timorose, inventarsi delle cose così complicate che a distanza di duemila anni ancora si reggono in piedi avendo superato la critica e il vaglio severo di milioni di studiosi, ed essendo entrate nel cuore e nella pratica religiosa quotidiana di miliardi di credenti, se non ammettendo che il tutto è opera di Dio?
Sulla banconota da un dollaro degli Stati Uniti, dal 1957, vi è l’inserimento del motto, "In God We Trust", in italiano, "noi confidiamo in Dio".
RispondiEliminaSul dollaro, il governo federale afferma apertamente di riporre la propria fiducia in Dio e questo esso lo fa solo per la fede e per la volontà espresse dal popolo che ne legittima il potere.
A guidare il governo in quell’affermazione pubblica è solo la fede collettiva del popolo statunitense nell’esistenza certa di Dio.
La terza ricerca del Gesù storico è nata intorno agli anni Ottanta. Come per le precedenti ricerche, utilizza metodi storici, invece che religiosi, per costruire una biografia accertata di Gesù.
RispondiEliminaI suoi risultati sono ancora frammentari, tali da non rendere possibile una considerazione univoca, sebbene, grazie al suo contributo, la ricostruzione della figura di Gesù tende ad essere, nei tratti essenziali, per gli studiosi sempre più praticabile e storicamente affidabile.
"In quei giorni, si alzò nel sinedrio un fariseo, di nome Gamalièle, dottore della Legge, stimato da tutto il popolo. Diede ordine di far uscire per un momento e disse: «Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare a questi uomini. Tempo fa sorse Tèuda, infatti, che pretendeva di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quelli che si erano lasciati persuadere da lui furono dissolti e finirono nel nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse gente a seguirlo, ma anche lui finì male, e quelli che si erano lasciati persuadere da lui si dispersero. Ora perciò io vi dico: non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questo piano o quest'opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerli."
RispondiEliminaInfatti sono passati quasi duemila anni e quest'opera non è andata ne dissolta, ne dispersa, ne distrutta, perché viene da Dio.
"le emozioni, l'amore... non possono essere state create dal nulla o da un'esplosione"
RispondiEliminaAvere dei dubbi sulla fede è umano.
RispondiEliminaAnche san Tommaso aveva dei dubbi.
Papa Francesco ha dichiarato: “anche io ho avuto smarrimenti e dubbi di fede.”
Spesso questi dubbi nascono da alcune classiche domande a cui non sappiamo darci una risposta.
Per fortuna su internet ho trovato delle risposte abbastanza esaudienti, che vi elencherò in seguito:
1° Domanda: Perché Dio Permette la Morte e la Sofferenza?
spontaneamente ed inevitabilmente, sorge in noi sempre la stessa domanda, ‘Come è possibile che un Dio benevolo, che controlla l’universo, possa permettere la morte e la sofferenza se davvero tiene a cuore la nostra sorte?’
All’inizio Dio creò un mondo perfetto, definito da Dio come ‘molto buono’ (Genesi 1, 31). Sia l’uomo che gli animali mangiavano piante, invece di nutrirsi l’un dell’altro (Genesi 1, 29-30). Non esistevano né violenza né dolore, in questo mondo ‘molto buono.’ La morte non faceva parte della creazione originale di Dio, che veramente fu ‘molto buono.’
Però questo mondo buono, privo del peccato, fu rovinato a causa della ribellione del primo uomo, Adamo. Il suo peccato ha fatto entrare un intruso nel mondo, cioè la morte. In verità, Dio provocò apparentemente la prima morte nel mondo, sacrificando un’animale per farne dei vestiti per coprire Adamo ed Eva (Genesi 3, 21). Dio, da allora in poi, come risultato del Suo giudizio sul mondo, ci ha dato un assaggio della vita priva di se stesso, quindi oggi vediamo un mondo che si esaurisce, pieno di morte e sofferenza.
Morte e sofferenza sono la pena al peccato. Quando Adamo si ribellò a Dio, in effetti dichiarava che voleva vivere la sua vita senza Dio. Voleva decidere sulla verità autonomamente e indipendentemente da Dio. Allora, la Bibbia ci dice che Adamo fu il capo della razza umana, e che egli fu il rappresentante di ognuno di noi, poiché noi siamo i suoi discendenti. Paolo dice nell’Epistola ai Romani 5, 12-19 che noi pecchiamo ‘in Adamo,’ cioè nello stesso modo con il quale egli peccò. In altre parole, noi abbiamo lo stesso problema che ebbe Adamo . Quando egli ribellò contro Dio, tutti gli esseri umani, rappresentati da Adamo, dicevano effettivamente che volevano vivere la propria vita senza Dio.
Di conseguenza Dio dovette giudicare e punire il peccato di Adamo con la morte. Aveva già ammonito Adamo che, se avesse peccato sarebbe morto sicuramente. Dopo la caduta di Adamo, egli e tutti i suoi discendenti persero il diritto alla vita. Alla fin fine, Dio è il Creatore della vita. La morte è la pena naturale della scelta di vivere senza Dio, senza colui che dà la vita. Eppure, siccome il Signore è santo e giusto, ci doveva essere una pena per questa ribellione.
La Bibbia chiarisce il fatto che la morte è la pena per il nostro peccato e non solo per quello di Adamo. Se accettiamo il racconto storico della Bibbia, allora i nostri stessi peccati, e non solo sempre i peccati degli altri, sono la causa della morte e della sofferenza nel mondo! In altre parole, in realtà è colpa nostra se il mondo è così com’è. Nessuno è veramente innocente.
Un giorno il mondo verrà rinfrancato (Atti degli Apostoli 3,21) ad uno stato in cui di nuovo non ci saranno né violenza né morte. Secondo Isaia 11, 6-9, volpi ed agnelli, leopardi e capre, leoni e vitelli, serpenti e bambini, dimoreranno insieme in pace. Chiaramente questo stato futuro riflette il paradiso ormai scomparso, e non una terra ‘qualsiasi’ e immaginaria che non è mai esistita.
[CONTINUA]
La Bibbia ci insegna che la sofferenza fa parte della ‘vista panoramica’ che coinvolge il peccato, però i casi individuali di sofferenza non sono sempre in correlazione con i peccati particolari degli individui. Ad esempio :
RispondiEliminaDio ha permesso la sofferenza del giusto Giobbe.
Un uomo chiamato Giobbe, che a suo tempo fu l’uomo più giusto sulla terra, soffrì intensamente. Perse tutti i figli, servi e beni in un giorno solo; poi fu colpito con una malattia ripugnante e fastidiosa. Il Signore permise la sofferenza di Giobbe per un motivo ben chiaro a noi, ma non rivelò mai quei motivi a Giobbe, ed inoltre non permise a Giobbe di sindacare le decisioni del suo Creatore.
Quando Gesù e i suoi discepoli passarono al fianco di un cieco, i discepoli gli chiesero se fosse cieco dalla nascita a causa del proprio peccato oppure del peccato dei suoi genitori. Gesù spiegò che non era né l’uno né l’altro, ma nacque cieco affinché Dio potesse dimostrare la Sua potenza, guarendolo (Giovanni 9, 1-7).
‘Oppure pensate voi che quei diciotto, sui quali cadde la torre in Siloe e li uccise, fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, vi dico!’ La sofferenza individuale non è sempre collegata col peccato personale.
ma se non vi ravvedete, perirete tutti allo stesso modo.’ Benché si riferisse alla morte fisica avvenuta nel crollo di Gerusalemme, alla base però dimostra che nessuno è innocente. Siamo tutti peccatori e quindi condannati a morire. Migliaia di persone hanno perso la vita nella strage del World Trade Center, così come anche i miliardi di persone che hanno saputo della strage, un giorno moriranno. Anzi, migliaia fra loro muoiono ogni giorno, perché tutti gli esseri umani sono sotto la pena di morte a causa del peccato.
Un uomo maligno viveva con splendore, mentre un mendicante fedele di nome Lazzaro sedeva al portone del ricco, tutto ricoperto di ulcere e mangiando briciole.
Cosa fa Dio al riguardo della morte e della sofferenza?
Quelli che accusano Dio di non far niente, non hanno afferrato una grande verità: in realtà Dio ha già fatto tutto ciò che vorremmo che un Dio d’amore faccia—anzi ha fatto infinitamente di più!
Il Figlio di Dio diventò uomo e poi subì sia la sofferenza sia una morte orribile a favore degli uomini.
Il peccato di Adamo ha lasciato gli uomini in un imbroglio. Benché i nostri corpi muoiano, siamo fatti ad immagine di Dio, quindi abbiamo anime immortali. Il nostro ‘essere cosciente’ vivrà per sempre. Se Dio non fosse intervenuto, a causa del peccato di Adamo avremmo dovuto passare l’eternità soffrendo, separati da Lui.
L’unica via di restaurare il rapporto con Dio e di venire a Lui avendo già pagato la pena del peccato. Levitico 17, 11 ci aiuta a capire come è possibile farlo. Dice, ‘la vita della carne è nel sangue.’ Cioè, il sangue rappresenta la vita. Poi il Nuovo Testamento spiega che ‘senza spargimento di sangue non c'è perdono dei peccati’ (Epistola agli Ebrei 9, 22). Dio chiarisce che, siccome siamo creature fatte di carne e sangue, l’unica via di pagare la pena dei nostri peccati è quella di spargere il nostro sangue per portare via i nostri peccati.
Nel giardino dell’Eden, Dio uccise un’animale per vestire Adamo ed Eva, illustrando così, simbolicamente, la copertura dei nostri peccati. Era necessario lo spargimento di quel sangue come sacrificio a causa dei nostri peccati. Gli israeliti sacrificarono ripetutamente animali; però siccome il sangue di Adamo non circola anche nel corpo degli animali, il sangue animale benché potesse coprire temporaneamente i nostri peccati, non avrebbe mai potuto toglierli del tutto. Infatti la parola che si traduce in ‘redenzione’ ha origine dall’ebraica kafar che vuol dire ‘coprire.’
[CONTINUA]
La soluzione nel piano di Dio fu quella di mandare la seconda persona della trinità, suo figlio Gesù Cristo, che diventò uomo—anzi, uomo perfetto— a sacrificarsi per abolire il nostro peccato. Nella persona di Gesù Cristo, il nostro Dio Creatore entrò fisicamente nella storia (Giovanni 1, 1-14) diventando discendente fisico di Adamo, e difatti fu chiamato‘l’ultimo Adamo’ (1 Corinzi 15, 45), nato da una vergine. Poiché lo Spirito Santo venne sulla madre (Luca 1, 35) Egli fu uomo perfetto, senza peccato, nonostante che fu sottoposto alle tentazioni in ogni modo,così come noi (Epistola agli Ebrei 4, 15) e perciò ha potuto spargere il Suo sangue sulla croce, per i nostri peccati.
RispondiEliminaQuelli che si lamentano della sofferenza su questa terra devono cercare di capire il ‘tempo’ dal punto di vista di Dio. Dio dimora nell’eternità, e sta preparando il Suo popolo in un modo affettuoso, affinché possa passare l’eternità con Lui. Come disse l’apostolo Paolo, ‘Io ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non sono affatto da eguagliarsi alla gloria che sarà manifestata in noi’ (Epistola ai Romani 8, 18). L’Epistola agli Ebrei dice che è Gesù stesso, ‘il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio’ (Epistola agli Ebrei 12, 2). Anche se la nostra sofferenza presente sembri intensa, è comunque di nessun conto in una prospettiva eterna, tanto che non si può confrontarla con la gloria dell’avvenire.
Dio ci ha preparato una dimora eterna dove non ci saranno né morte né sofferenza.
Quelli che hanno fiducia in Cristo come Salvatore hanno una speranza meravigliosa—possono passare l’eternità in un luogo in cui la morte non esisterà più. ‘E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e non ci sarà più la morte né cordoglio né grido né fatica, perché le cose di prima son passate’ (Apocalisse di Giovanni 21, 4).
La Bibbia ammonisce che quelli che rifiutano Cristo gusteranno la seconda morte—separazione eterna da Dio (Apocalisse di Giovanni 21, 8).
La maggior parte di noi abbiamo sentito che l’inferno è un luogo di tormento. Addirittura Gesù Cristo ci fece degli ammonimenti riguardanti l’inferno, e parlò più spesso di quest’ultimo che del Cielo. Gesù chiarì anche che il tormento degli empi sarà tanto eterno (dal greco aionios) quanto la vita dei benedetti (Matteo 25, 46).
Noi abbiamo due alternativi: essere liberati dal peccato per mezzo di fiducia in Cristo, e dimorare con Dio per sempre; oppure aggrapparci ai nostri peccati, in tal caso Dio soddisferà il nostro desiderio, separandoci da Lui per l’eternità.
Dal punto di vista biblico, il male e la sofferenza non sono la prova dell'inesistenza di Dio ma la conseguenza dell'abuso che gli angeli e gli uomini hanno fatto della loro libertà.
Elimina2° Domanda: Dove sono i dinosauri nella Bibbia?
RispondiEliminaUn’aura di mistero circonda i dinosauri.
Di certo nell’antichità i dinosauri popolarono la terra! Fossili di dinosauro sono stati trovati in tutto il mondo e le loro ossa sono esposte nei musei per essere viste da tutti.
Alcuni erano piccoli come polli, altri invece erano ancora più piccoli. Certamente alcuni erano molto grandi; il loro peso è stato valutato attorno alle 80 tonnellate e la loro altezza di 12 metri circa.
Secondo gli evoluzionisti, i dinosauri ‘dominarono la terra’ per 140 milioni di anni, estinguendosi circa 65 milioni di anni fa. Inoltre, gli evoluzionisti sostengono che i dinosauri si evolsero nel corso di milioni di anni.
Tuttavia, molti esperti di fossili ammettono che nessun indubbio passaggio da una specie animale ad un’altra è stato trovato. Se i dinosauri si sono evoluti dagli anfibi, ci dovrebbero essere ad esempio, testimonianze di fossili di animali, che sono dinosauri solo per metà, ma non c’è nessuna prova di quanto sopra menzionato. Infatti, se andate in un qualsiasi museo, vedrete fossili di dinosauri al 100%, e non una via di mezzo. Non esistono dinosauri al 25%, al 50%, al 75% o addirittura al 99%, ma solo dinosauri al 100%.
La Bibbia dice chiaramente che Dio creò tutti gli animali della terra il sesto giorno. Dal momento che i dinosauri erano animali della terra, devono essere stati creati il sesto giorno, proprio come Adamo ed Eva (Genesi 1:24-31). Se era nel disegno divino quello di creare i dinosauri, allora dovevano essere stati animali creati per svolgere una particolare funzione, quindi dinosauri al 100%. Ne abbiamo infatti la testimonianza attraverso i fossili. Gli evoluzionisti affermano che nessun uomo è mai vissuto al tempo dei dinosauri. La Bibbia invece ci fa capire chiaramente come i dinosauri e i primi abitanti del pianeta coabitassero; e tra poco ne vedremo le prove.
La Bibbia racconta che (Genesi 1:29-30) ai primi animali (e ai primi uomini) fu ordinato di mangiare erba e frutti. Nessuno si cibava di carne, inoltre, era un mondo perfetto, non c’era la morte. Adamo ed Eva e gli animali (inclusi i dinosauri) vivevano in perfetta armonia, cibandosi solamente di piante. Ma non fu così a lungo perché Adamo si ribellò a Dio e portò il peccato nel mondo (Genesi 3: 1-7; Romani 5: 12) e a causa di questa ribellione, Adamo e tutti i suoi discendenti (e anche voi ed io) hanno perduto il diritto di vivere con un Dio santo (senza peccato) e giusto. Dio, quindi, condannò il peccato con la morte. La Bibbia, dalla Genesi all’Apocalisse, dice chiaramente che prima del peccato di Adamo non esisteva la morte, nè per gli uomini nè per gli animali.
Ciò significa che non ci potevano essere fossili (ed ossa di dinosauro) prima del peccato. Dopo il peccato di Adamo ci fu la morte per gli animali e per gli uomini.
[CONTINUA]
Nel sesto capitolo della Genesi si legge che ogni carne (uomo o animale) ‘aveva corrotto la sua condotta sulla terra’ (Genesi 6:12). Forse uomini e animali si uccidevano a vicenda; forse i dinosauri iniziarono ad uccidere altri animali, e gli stessi uomini. In ogni caso, la Bibbia descrive il mondo come ‘corrotto’, e a causa della sua corruzione Dio si rivelò ad un uomo giusto chiamato Noè e gli disse che stava per distruggere la terra con un Diluvio (Genesi 6:13). Dio perciò gli ordinò di costruire un’Arca in modo che tutti gli animali terrestri (inclusi molto probabilmente anche i dinosauri) e la sua famiglia potessero sopravvivere, mentre il Diluvio distruggeva la terra (Genesi 6:14-20). Alcuni pensano che i dinosauri fossero troppo grandi, o che ce ne fossero troppi per stare stipati nell’Arca.
RispondiEliminaNell’Arca Dio mandò due animali terrestri per ogni specie (e sette di altre), (Genesi 7: 2-3; 7:8-9) senza eccezione, nemmeno per i dinosauri. Anche se c’era molto spazio nell’Arca per gli animali grandi, Dio forse ne mandò di giovani esemplari, perché avevano ancora molto spazio per crescere. Bene, cosa accadde agli altri animali che non entrarono nell’Arca? Essi molto semplicemente annegarono. Molti sono stati coperti da tonnellate di fango mentre la furia dell’acqua imperversava coprendo la terra (Genesi 7:11-12,19). A causa di questo rapido sotterramento, molti animali si conservarono per diventare poi fossili.
Se i diversi esemplari di dinosauri sopravvissero al Diluvio, devono essere quindi usciti dall’Arca e vissuti sulla terra del dopo Diluvio. Nella Bibbia, nel libro di Giobbe, cap. 40, versetti 15-24, Dio descrive a Giobbe (il quale visse dopo il Diluvio) un grande animale con il quale Giobbe aveva dimestichezza.
Questo grande animale, chiamato ‘behemoth’, viene descritto come ‘la prima delle opere di Dio’, forse il più grande animale sulla terra che Dio abbia creato. Faceva oscillare la sua coda, paragonabile ad un cedro, in modo impressionante! Sebbene alcuni commenti alla Bibbia dicono che questo animale possa essere stato un elefante o un ippopotamo, la descrizione in verità calza con quella del dinosauro Brachiosaurus. Elefanti ed ippopotami certamente non hanno la coda come piante di cedro!!
Che Cosa Accadde Ai Dinosauri?
Gli evoluzionisti usano molto l’immaginazione per rispondere a questo quesito. Secondo il loro punto di vista, i dinosauri ‘governarono’ la terra per milioni di anni e poi scomparvero milioni di anni prima che l’uomo facesse la sua comparsa. Sono dovuti arrivare a diverse ipotesi per spiegare questa misteriosa scomparsa. Quando si legge la letteratura dell’evoluzione, si rimane stupiti dalla varietà di idee riguardanti la loro presunta estinzione. Quello che segue è solo un piccolo elenco di teorie: i dinosauri sono morti di fame, oppure sono morti per il troppo cibo, oppure sono stati avvelenati, oppure sono diventati ciechi a causa della cataratta e non furono in grado di riprodursi, oppure i mammiferi mangiarono le loro uova.
È ovvio che gli evoluzionisti non sanno cosa accadde e quindi cercano di dare qualsiasi soluzione attendibile.
Se vi allontanate dallo schema dell’evoluzione e vi sbarazzate dei milioni di anni e prendete seriamente in considerazione la Bibbia, troverete una spiegazione che si adatta ai fatti, dandogli un senso. Al tempo del Diluvio molti animali marini morirono, ma alcuni sopravvissero. Inoltre, tutti gli animali terrestri rimasti fuori dall’Arca morirono, ma i rappresentanti di quelle specie che sopravvissero nell’Arca, vissero nel nuovo mondo dopo il Diluvio. Quegli animali (inclusi i dinosauri), trovarono quel mondo molto diverso da quello di prima. Molte specie di animali poi in seguito morirono: per la competizione del cibo perché non ce n’era più in abbondanza, la distruzione dell’habitat, etc. Anche i dinosauri si estinsero. Infatti molti animali si estinsero ogni anno e l’estinzione sembra sia stata la regola della storia della terra (e non la formazione di nuove specie, come vi aspettereste dall’evoluzione).
3° Domanda: Che cosa dice la Bibbia a proposito di alieni?
RispondiEliminaCon il termine "alieni" ipotizziamo l’esistenza di esseri capaci di fare scelte morali, con un’intelligenza, delle emozioni e una volontà.
Gli astronomi trovano costantemente nuovi “pianeti” in distanti sistemi solari. Alcuni suggeriscono che l’esistenza di così tanti “pianeti” dimostra che debba esserci vita da qualche altra parte nell’universo.
L’enorme distanza fra la terra e questi pianeti rende impossibile esprimere qualunque giudizio. Potrebbero esserci altri "pianeti", lì fuori da qualche parte, ma certamente non li conosciamo così bene da poter verificare se potrebbero anche lontanamente avere le condizioni favorevoli alla "vita".
Quindi, che cosa dice la Bibbia? La terra e l’umanità sono unici nella creazione di Dio:
Genesi 1 insegna che Dio creò la terra ancor prima di creare il sole, la luna e le stelle.
Atti 17:24, 26 afferma che "il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso […] ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione".
In conclusione, la Bibbia non ci dà alcun motivo di credere che vi sia vita da qualche altra parte nell’universo. In effetti, ci fornisce diversi motivi chiave per cui non può essercene. Certo, accadono molte cose strane e inspiegabili. Non c’è alcun motivo, però, di attribuire questi fenomeni agli alieni o agli UFO. Se esiste una causa comprensibile per questi ipotetici avvenimenti, probabilmente è spirituale e, più specificamente, di origine demoniaca.
Ringrazio il sito Answers in Genesis per avermi fornito alcune di queste risposte.
Answers in Genesis cerca di dare gloria ed onore a Dio come Creatore, affermando la veridicità del contenuto della Sacra Bibbia, delle vere origini e della vera storia del mondo e dell’uomo.
https://answersingenesis.org/it/
Ringrazio anche il sito:
http://www.gotquestions.org
Segui la ricerca storica dell’Arca di Noè:
RispondiEliminahttps://it.wikipedia.org/wiki/Arca_di_Noè#Ricerca
Ultime notizie:
«Un nuovo annuncio di un presunto ritrovamento è stato dato il 27 aprile 2010 da una spedizione congiunta turca e di Hong Kong, a cui hanno partecipato membri della "Noah's Ark Ministries International". La spedizione ha annunciato di avere scoperto sull'Ararat una insolita caverna con pareti in legno a un'altitudine alla quale si ritiene non siano mai esistiti insediamenti umani, e di aver datato il legno (attraverso il test del carbonio 14), a 4.800 anni fa. Il portavoce del gruppo, Yeung Wing-Cheung, ha dichiarato alla stampa che non è certo al 100% che si tratti dell'Arca, ma al 99,9% pensiamo di sì. Uno dei membri della spedizione si è in seguito dissociato dal proprio gruppo sostenendo che il legno ritrovato sull'Ararat era stato probabilmente portato lì appositamente da alcuni manovali curdi che erano a conoscenza della spedizione.»
Qui di seguito troverai alcuni suggerimenti che ti aiuteranno ad avere una fede forte, e a godere una felice vita cristiana.
RispondiElimina1. Leggi la Parola di Dio! Leggi uno o due capitoli al giorno. Lo Spirito Santo ti aiuterà a capire le meravigliose promesse di Dio. (COMPRA una BIBBIA non appena puoi).
2. Prega Dio personalmente ogni giorno. Parlagli come un bambino parla al suo amorevole padre. Dio ti ascolterà perché preghi in fede nel nome di Gesù. Egli ti ama e vuole aiutarti!
3. Frequenta la chiesa dove è accettata e predicata la Sacra Bibbia come Parola di Dio e dove i credenti hanno fede in Gesù Cristo, quale personale Salvatore!
Guardate "La strada dei miracoli"
RispondiEliminaIl programma affronta temi legati a presuntimiracoli o guarigioni inspiegabili, luoghi e testimonianze di fede, ma anche fatti di cronaca e attualità dando rilievo all'agenda del Papa e non avendo la fede come un assunto.
https://it.wikipedia.org/wiki/La_strada_dei_miracoli
Ho avuto dubbi sulla fede perché vedevo contraddizioni tra antico e nuovo testamento. Ma stamattina grazie alle parole citate dal sacerdote non ne ho avuti più:
RispondiEliminaIn quel tempo, avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, domandarono a Gesù: "È lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?"
Ma egli rispose loro: "Che cosa vi ha ordinato Mosè?"
Dissero: "Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla"
Gesù disse loro: "Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma all’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicché non sono più due, ma una sola carne. L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto".
Tratto dal Vangelo secondo Giovanni:
RispondiElimina"Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere."
Se gli uomini discendono dalle scimmie, come mai esistono ancora le scimmie?
RispondiEliminaEinstein e la prova razionale dell'esistenza di Dio (onde gravitazionali e dintorni)
RispondiEliminaScritto da Antonio Socci - 13 Febbraio 2016
Ha fatto scalpore la notizia della rilevazione delle onde gravitazionali. E’ stata giustamente enfatizzata da tutti i media del mondo come una svolta epocale.
Tutti hanno ripetuto che tale rilevazione ci fornisce finalmente la conferma sperimentale di quanto Albert Einstein aveva ipotizzato cento anni fa nella sua teoria della relatività generale.
Ora si aprono orizzonti inediti per la scienza, ma solo gli addetti ai lavori possono intuire alcuni scenari futuri della ricerca: il grande pubblico e i media non sono in grado di capire tutta la portata scientifica di questo avvenimento.
Invece il “caso Einstein” può e deve essere compreso in tutte le sue implicazioni e non si può ridurre alla sola narrazione banale e celebrativa della genialità di questo straordinario scienziato.
E’ stato lui stesso, infatti, ad accompagnare le sue teorie – che hanno rivoluzionato la scienza – con considerazioni che riguardano tutti noi come esseri umani nel mistero dell’universo e finalmente la nostra mente alla ricerca di Dio. Lo si può affermare – come vedremo – proprio sulla base di quanto Einstein stesso ha scritto.
Anzitutto va detto che Einstein era essenzialmente un fisico teorico. Mentre il fisico sperimentale costruisce (appunto) esperimenti con sofisticate tecnologie, per appurare dei fenomeni, il fisico teorico, partendo da ipotesi, arriva, attraverso delle equazioni matematiche, ad enunciare delle leggi fisiche non ancora verificate sperimentalmente.
Per questo i famosi studi sulla relatività di Einstein hanno previsto una serie di fenomeni e di realtà fisiche la cui effettiva esistenza è stata constatata solo negli anni successivi.
L’ultima clamorosa conferma è appunto di questi giorni. Ma molte altre cose intuite per via teorica da Einstein erano già state dimostrate effettivamente esistenti nella realtà. E questo ha rivoluzionato la fisica, ma anche la nostra stessa vita quotidiana.
Tuttavia c’è un aspetto che sfugge in tutta questa vicenda.
[CONTINUA]
IL “MIRACOLO”
RispondiEliminaI media in questi giorni non gli danno alcuna attenzione, considerandolo scontato, ma era invece ritenuto da Einstein assolutamente sorprendente: il fatto cioè che la mente umana, tramite equazioni matematiche, sia in grado di ipotizzare l’esistenza di fenomeni fisici mai visti e il fatto che la realtà fisica dell’universo mostri di essere stata “costruita” proprio così, con perfetta (e altissima) razionalità matematica.
La matematica è una costruzione della mente umana. Com’è possibile che un’equazione astratta costruita dalla nostra intelligenza si ritrovi poi esattamente riprodotta nelle leggi fisiche vigenti nelle più remote regioni dell’universo?
Il cosmo non è stato prodotto da nessun essere umano e tuttavia è governato proprio da quella stessa ferrea razionalità matematica che la nostra mente elabora in astratto.
Tutto questo è un autentico “miracolo”: è il più colossale e clamoroso miracolo che si trovi costantemente sotto i nostri occhi e a cui non facciamo alcun caso. A chiamarlo così – “miracolo” – è stato proprio Einstein che ne era immensamente stupefatto.
Nella famosa lettera a Solovine, Einstein scriveva:
“Lei trova strano che io consideri la comprensibilità della natura (per quanto siamo autorizzati a parlare di comprensibilità), come un miracolo (Wunder) o un eterno mistero (ewiges Geheimnis). Ebbene, ciò che ci dovremmo aspettare, a priori, è proprio un mondo caotico del tutto inaccessibile al pensiero. Ci si potrebbe (di più, ci si dovrebbe) aspettare che il mondo sia governato da leggi soltanto nella misura in cui interveniamo con la nostra intelligenza ordinatrice: sarebbe” aggiungeva Einstein “un ordine simile a quello alfabetico, del dizionario, laddove il tipo d’ordine creato ad esempio dalla teoria della gravitazione di Newton ha tutt’altro carattere. Anche se gli assiomi della teoria sono imposti dall’uomo, il successo di una tale costruzione presuppone un alto grado d’ordine del mondo oggettivo, e cioè un qualcosa che, a priori, non si è per nulla autorizzati ad attendersi. È questo il ‘miracolo’ che vieppiù si rafforza con lo sviluppo delle nostre conoscenze. È qui che si trova il punto debole dei positivisti e degli atei di professione, felici solo perché hanno la coscienza di avere, con pieno successo, spogliato il mondo non solo degli dèi (entgöttert), ma anche dei miracoli (entwundert)”.
In perfetta consonanza con Einstein, un altro Premio Nobel per la Fisica, Antony Hewish, astronomo, ha affermato:“Dall’osservazione scientifica arriva un messaggio molto chiaro. E il messaggio è questo: l’universo è stato prodotto da un essere intelligente”.
E’ questo che autorizza a parlare di certezza razionale dell’esistenza di Dio.
[CONTINUA]
EINSTEIN E DIO
RispondiEliminaIl più importante filosofo dell’ateismo, Anthony Flew, che proprio grazie ad Einstein ha di recente rinnegato l’enorme mole del suo lavoro precedente, proclamando di avere oggi raggiunto la certezza razionale dell’esistenza di Dio, ha scritto: “Einstein credeva chiaramente in una fonte trascendente della razionalità del mondo, che definì variamente: ‘mente superiore’, ‘spirito superiore illimitabile’, ‘forza ragionante superiore’ e ‘forza misteriosa che muove le costellazioni’ ”.
E’ la conferma di quanto la Chiesa ha affermato nel Concilio Vaticano I: l’uomo con la semplice intelligenza può arrivare alla certezza dell’esistenza di Dio.
Poi la fede cristiana è altra cosa: è la Rivelazione dell’incarnazione del Figlio di Dio, Gesù. Ma alla certezza razionale dell’esistenza di Dio si può arrivare con la semplice ragione. Infatti c’è arrivata la più alta mente dell’antichità – Aristotele – e la più alta mente della modernità: Einstein.
Ecco un altro suo pensiero:
“E’ certo che alla base di ogni lavoro scientifico qualificato troviamo il convincimento, simile al sentimento religioso, della razionalità e intelligibilità del mondo (…). Tale fermo convincimento, legato al sentimento profondo dell’esistenza di una mente superiore che si manifesta nel mondo dell’esperienza, costituisce per me l’idea di Dio”.
Diceva ancora:
“Chiunque sia seriamente coinvolto nella ricerca scientifica, si convince che le leggi della natura manifestino l’esistenza di uno spirito immensamente superiore a quello dell’uomo e davanti al quale noi, con i nostri modesti poteri, ci dobbiamo sentire umili”.
E ancora:
“La mia religiosità consiste in un’umile ammirazione dello spirito infinitamente superiore che rivela se stesso nei lievi dettagli che siamo in grado di percepire con le nostre fragili e deboli menti. Questa convinzione profondamente emozionante della presenza di un potere ragionante superiore, rivelato nell’universo incomprensibile, costituisce la mia idea di Dio”.
E’ evidente che Einstein non possa essere considerato ateo o spinoziano, cioè panteista. Lui stesso lo smentì esplicitamente:
“Non sono ateo e non credo di potermi definire panteista. Siamo nella stessa posizione di un bambino che entra in un’enorme biblioteca piena di libri in molte lingue. Il bambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri. Non si sa come. Non si comprendono le lingue in cui sono scritti. Il bambino sospetta vagamente un ordine misterioso nella collocazione dei libri, ma non sa quale sia. Questo, mi pare, è l’atteggiamento anche del più intelligente degli esseri umani nei confronti di Dio”.
Da questo si comprende la sua posizione di scienziato: “Voglio sapere come Dio ha costruito questo mondo (…). Voglio conoscere i suoi pensieri”.
Una posizione opposta a quella di certi divulgatori mediatici di oggi, tuttora aderenti all’ottocentesca ideologia positivista e quindi allergici alla parola “Dio”.
Uno scienziato libero da pregiudizi ideologici non può che arrivare alle conclusioni razionali di Einstein.
Il caso Einstein spiega perché un altro grande scienziato, profondamente cattolico, Louis Pasteur, fondatore della microbiologia, poteva dire: “poca scienza allontana da Dio, ma molta scienza riconduce a Lui”.
Antonio Socci
L'uomo della Sindone rinasce in 3D e svela che i vangeli dicevano il vero
RispondiEliminaL'Università e l'ospedale di Padova hanno realizzato un modello seguendo i segni impressi sul lenzuolo
Postura e lesioni sono compatibili con la crocefissione. E viene confermata la « smaterializzazione » del corpo
Ha un volto e un corpo tridimensionale l'uomo della Sindone. L'immagine bidimensionale impressa in modo ancora oggi inspiegabile sul lenzuolo funebre che, per i cristiani, ha avvolto Gesù, il figlio di Dio, morto in croce, continua, anche nella versione 3D, a rivelare sorprendenti particolari sul mistero della resurrezione. Il modello, presentato ieri a Padova, è stato realizzato in due anni di rigorosi studi tecnico-scientifici da un gruppo multidisciplinare dell'Università e dell'Azienda ospedaliera della città coordinato da Giulio Fanti, docente di ingegneria industriale dell'ateneo, in collaborazione con lo scultore Sergio Rodella.
IL CALCO DI GESSO
Il modello tridimensionale è stato realizzato partendo dalla costruzione di uno scheletro metallico di 180 centimetri di altezza, che ha definito la postura dell'uomo. La struttura è stata ricoperta da plastilina. Il modello è stato avvolto con una copia semitrasparente della Sindone. In base all'intensità del colore delle macchie si è definita la vicinanza tra corpo e telo. « Abbiamo applicato il metodo iterativo, cioè prova-errore sulla corrispondenza tra i punti della Sindone e il calco », spiega Fanti. «In caso di non correlazione, abbiamo rimodellato la plastilina e ottenuto vari modelli in gesso, fino ad arrivare a una scultura con un'accuratezza di 1 centimetro». Sulla superficie della statua è stata riportata, per incisione, la mappatura delle piaghe. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista internazionale Peertechz Journal of Forensic Science and Technology - Clinical Group. Ora, se sul modello si sovrappone una copia della Sindone (che significa lenzuolo), si ottiene una perfetta simmetria con le zone del corpo dell'immagine. Proprio in queste corrispondenze, la reliquia più studiata della cristianità, dopo 2.000 anni, nella sua versione tridimensionale rivela particolari in accordo con i racconti dei vangeli.
[CONTINUA]
SPALLA DESTRA LUSSATA
RispondiEliminaDal punto di vista clinico, una novità emersa dal modello è la torsione del busto verso sinistra, compatibile con la posizione assunta nel supplizio della crocifissione. La spalla destra è lussata e spostata verso il basso, come avviene in seguito a un grave trauma al collo, al torace e alla spalla, come, ad esempio, per la caduta sotto il peso della croce. L'altra novità riguarda la fuoriuscita del chiodo della mano sinistra, che non è nel polso, ma nel palmo, a livello di carpo e metacarpo. Su questo si stanno facendo varie ipotesi perché il chiodo, in quella posizione, avrebbe portato la mano a strapparsi, a meno che non si ipotizzi un percorso obliquo del chiodo o la presenza, sul patibolo, di corde di sostegno lungo le braccia. Interessante anche la ricostruzione dell'inchiodatura dei piedi e la loro sovrapposizione, che fa presupporre l'utilizzo di un rudimentale suppedaneum per l'appoggio dei piedi, per aumentare la sofferenza del Crocifisso. Davvero sorprendente, a livello medico, la notevole rigidità cadaverica che ha mantenuto il corpo incorrotto, finché è stato avvolto dal lenzuolo di lino. La spiegazione potrebbe stare nelle 100 libbre di mirra e aloe portate da Nicodemo, sostanze conosciute fin dall'antichità per il loro potere conservante e antiputrefattivo. Del resto, non c'è traccia dei gas che normalmente vengono prodotti all'inizio della decomposizione e che escono da bocca, orecchie e naso. «Avrebbero dovuto lasciare traccia sul lenzuolo», spiega Fanti, « ma in corrispondenza del volto abbiamo la massima risoluzione dell'immagine, quindi si escluse l'uscita di questi gas ». Quel corpo martoriato quindi è rimasto al massimo 30-36 ore a contatto con il telo di lino, dato in piena corrispondenza con il racconto dei Vangeli: deposto il venerdì, è risorto all'alba della domenica. L'immagine è fissa, nitida. Ma come si è formata? La resurrezione è un fenomeno non riproducibile, non spiegabile dalla scienza, ma ci sono degli indizi. Quest'uomo, avvolto da cadavere nella Sindone, ne è uscito in modo non spiegabile scientificamente. Come ritiene il fisico americano John Jackson, « il corpo è diventato meccanicamente trasparente », praticamente si è smaterializzato. Del resto non è stato trascinato o trafugato: infatti le ferite sono perfettamente delimitate anche in corrispondenza dell'immagine dorsale.
MISTERIOSO LAMPO DI LUCE
Il sangue nel sepolcro non era in crosta solida e quindi un minimo trascinamento avrebbe prodotto una sbavatura. Nella Sindone non si riscontrano sbavature. Come è uscito il corpo dell'uomo crocifisso dalla sindone? Moltissime le ipotesi. « Nel sepolcro è avvenuto un fenomeno inspiegabile dal punto di vista scientifico », conclude Fanti, « molto probabilmente una forte esplosione di energia provocata da un campo elettrico che ha prodotto l'immagine ». Quello che sappiamo oggi è che un lampo di luce ha fotografato, in modo misterioso, su un lenzuolo di lino, l'immagine di un uomo martirizzato che possiamo vedere in 3D. Quella luce, il mattino di Pasqua, 2.000 anni fa, ha cambiato la storia aprendola alla prospettiva di un corpo glorificato e risorto.
Quotidiano “La Verità” - 21/03/2018 - di MADDALENA GUIOTTO
Nuovo studio: la maggioranza degli scienziati crede in Dio
RispondiEliminaScienza e fede. Un tema emerso negli ultimi due secoli e, come sempre, caratterizzato da due tipi di estremismi: da una parte gruppi religiosi che hanno paura della scienza, la rifiutano a prescindere temendo che possa entrare in conflitto con la loro fede religiosa. Dall’altra gruppi anti-religiosi che ideologizzano la scienza diffondendo la convinzione che essa conduca necessariamente lontano da Dio.
Ben vengano allora ricerche sociologiche come quelle compiute in questi anni alla Rice University, condotte da Elaine Howard Ecklund, la quale ha studiato e analizzato la posizione religiosa di migliaia di scienziati dimostrando che nella loro vita è assolutamente compatibile la presenza della fede religiosa e dell’indagine scientifica.
Proprio in questi giorni è stata presentata l’ultima indagine di questo filone: concentrandosi esclusivamente su fisici e biologi, è stato loro inviato un sondaggio al quale hanno risposto in 10.000 circa (su 609 dei quali sono state svolte approfondite interviste qualitative). Sono stati intervistati solamente scienziati di Hong Kong, India, Italia, Taiwan, Turchia, Stati Uniti, Francia e Regno Unito.
Il primo dato interessante è che, tranne in Francia e Regno Unito, in tutti gli altri Paesi analizzati gli scienziati che credono in Dio sono più numerosi di quelli che si definiscono atei o agnostici. In Italia, ad esempio, quasi il 60% dei fisici e biologi crede in Dio e si dichiara cattolico mentre soltanto il 20% è ateo e il 23% agnostico. Più numerosi gli scienziati credenti, seppur di poco, anche negli Stati Uniti: il 36% afferma di credere in Dio contro il 35% degli atei e il 29% degli agnostici. Nel Regno Unito e in Francia sono invece maggiori gli scienziati che non credono in Dio, mentre dati completamente opposti si trovano in Turchia (85% degli scienziati è credente contro il 6% di atei e il 9% di agnostici), in India (79% contro 11% di atei e agnostici), a Taiwan (74% contro 14% e 15%) e Hong Kong (54% contro 26% e 20%).
Bella la testimonianza raccolta da Repubblica di Gianpaolo Bellini, ordinario di Fisica Nucleare e Subnucleare presso l’Università degli Studi di Milano (già sostenitore della visita a “La Sapienza” di Roma da parte di Benedetto XVI): «Sono un fisico delle particelle elementari e credo che una logica così enormemente estesa non possa essere casuale. Dietro alla forma e all’ordine dell’universo c’è, secondo me, un input. Se alcuni dati della natura fossero stati anche solo minimamente diversi da quel che sono, la vita sulla Terra non sarebbe stata possibile». Gli ha fatto eco il noto fisico Lucio Rossi, cattolico praticante e tra i responsabili del CERN di Ginevra: «Mi sono convinto che l’ipotesi che tutto sia nato per caso è molto più difficile da accettare che non l’esistenza di Dio. Al Cern siamo in molti credenti, e non solo cristiani».
Fonte: http://www.uccronline.it/2015/12/20/nuovo-studio-la-maggioranza-degli-scienziati-crede-in-dio/
Leggi anche il più vasto elenco del web delle persone cristiane che hanno rivoluzionato il mondo scientifico:
http://www.uccronline.it/2010/12/08/scienziati-credenti-cristiani-e-cattolici/
“Interroga la bellezza della terra, interroga la bellezza del mare, interroga la bellezza dell'aria diffusa e soffusa.
RispondiEliminaInterroga la bellezza del cielo, interroga l'ordine delle stelle, interroga il sole, che col suo splendore rischiara il giorno; interroga la luna, che col suo chiarore modera le tenebre della notte.
Interroga le fiere che si muovono nell'acqua, che camminano sulla terra, che volano nell'aria: anime che si nascondono, corpi che si mostrano; visibile che si fa guidare, invisibile che guida.
Interrogali! Tutti ti risponderanno: Guardaci: siamo belli! La loro bellezza li fa conoscere. Questa bellezza mutevole... chi l'ha creata, se non la bellezza immutabile?”
S. Agostino - Discorsi, 24
«Ogni vivente (deriva) da un vivente»
RispondiElimina«La generazione spontanea è una chimera»
(Louis Pasteur)
La biogenesi è la teoria secondo cui gli organismi viventi si riproducono continuamente solo a partire da altri organismi viventi. La legge della biogenesi è attribuita a Louis Pasteur e afferma che gli organismi viventi possono derivare soltanto da altri organismi viventi, attraverso la riproduzione.
Nel 1864 Louis Pasteur annunciò i risultati dei suoi esperimenti, dimostrando che la vita non poteva generarsi spontaneamente in un'area priva di contaminazione vitale, vincendo un premio dell'Accademia delle Scienze di Parigi. Louis Pasteur, attraverso un semplice esperimento riuscì a confutare la teoria della generazione spontanea.
Contrariamente, l’abiogenesi, ovvero la nascita della vita da materia inerte (non viva), non è mai stata sperimentata.
EliminaGiulio Dante Guerra, chimico dei biomateriali e ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), nel suo libro intitolato L’origine della vita (2016), fornisce una sintesi ben documentata della debolezza delle ipotesi che asseriscono la nascita della vita come dovuta al “caso”.
Lista di reliquie Cristiane
RispondiEliminaTerence Tao, professore di matematica a Ucla di 46 anni, ha un quoziente intellettivo di 230, più di Albert Einstein che arrivava a 160.
RispondiEliminaTerry, in una intervista a il Corriere della Sera, risponde a una domanda su Dio: "Un'entità creatrice penso ci sia stata, però poi non ha avuto parte attiva nell'evoluzione"
La bellezza della natura
RispondiEliminaLa natura è piena di bellezza e meraviglia. Questo splendore naturale suggerisce che c'è un creatore che ha creato il mondo con amore e grazia.
Tutti noi abbiamo provato un senso di meraviglia e gratitudine di fronte alla bellezza della natura, alla complessità dell'universo o alla semplice gioia di vivere. Questi sentimenti suggeriscono che c'è qualcosa di più grande di noi e che siamo parte di qualcosa di più grande di noi stessi.
Il mondo è pieno di bellezza. La natura, l'arte e la musica sono tutte manifestazioni della bellezza. Questa bellezza suggerisce che c'è un creatore che ha creato il mondo con amore e grazia.
La storia della religione
RispondiEliminaLa religione è una parte fondamentale della storia umana. È stata presente in tutte le culture e in tutte le epoche. Questo suggerisce che la religione risponde ad un bisogno umano fondamentale, e che la credenza in Dio è qualcosa di innato nella natura umana.
L'esperienza religiosa
Miliardi di persone nel mondo hanno avuto esperienze religiose che le hanno convinte dell'esistenza di Dio. Queste esperienze possono essere molto diverse, ma spesso coinvolgono un senso di connessione con qualcosa di più grande di sé, un senso di pace e amore, e una sensazione di essere guidati da una forza superiore.
L'ordine e la complessità dell'universo
RispondiEliminaL'universo è un sistema estremamente complesso e ordinato, con leggi fisiche che governano il suo funzionamento. Questo ordine e complessità suggerisce che ci deve essere un creatore che ha progettato e creato l'universo.
Le leggi della natura
Le leggi della natura sono un insieme di principi che governano il funzionamento dell'universo. Queste leggi sono così precise e coerenti che è difficile credere che siano il risultato del caso. Suggeriscono che ci deve essere stata una forza superiore che ha creato le leggi della natura.
L'inizio dell'universo
L'universo è iniziato con il Big Bang, un evento che ha creato tutta la materia ed energia che esiste oggi. Questo evento è stato così potente e preciso che è difficile credere che sia stato il risultato del caso. Suggerisce che ci deve essere stata una forza superiore che ha causato il Big Bang.
L'esistenza della vita
RispondiEliminaLa vita è un fenomeno straordinariamente complesso che non può essere spiegata semplicemente da processi chimici. La sua esistenza suggerisce che ci deve essere una forza intelligente dietro di essa.
La struttura del DNA
Il DNA è una molecola straordinariamente complessa che contiene tutte le informazioni genetiche necessarie per la vita. La sua struttura è così complessa che è difficile credere che sia il risultato del caso. Suggerisce che ci deve essere una forza intelligente dietro la sua creazione.
La nascita di un bambino
La nascita di un bambino è un evento miracoloso. È un momento in cui la vita viene creata dal nulla. Questo suggerisce che ci deve essere una forza superiore che è responsabile della creazione della vita.
La coincidenza della vita sulla Terra
Le condizioni per la vita sulla Terra sono estremamente rare e precise. Se anche una piccola cosa fosse diversa, la vita non sarebbe mai evoluta. Questo suggerisce che la vita non è un evento casuale, ma piuttosto il risultato di una progettazione intelligente.
Il principio antropico
Il principio antropico afferma che l'universo è strutturato in un modo che è possibile per la vita esistere. Questo suggerisce che l'universo non è un evento casuale, ma piuttosto il risultato di una progettazione intelligente.
La morale è una cosa che non si trova altrove nell'universo. Alcuni credono che la morale sia un'indicazione dell'esistenza di Dio, poiché richiede un senso di giustizia e di equità che non può essere spiegato semplicemente dai processi naturali.
RispondiEliminaLa legge morale è un sistema di valori che esiste in tutte le culture del mondo. Questa legge morale non può essere spiegata semplicemente da fattori biologici o sociali. Suggerisce che ci deve essere una forza superiore che ha stabilito questa legge morale.
La coscienza umana è la capacità di pensare, sentire e percepire il mondo. È un fenomeno così complesso che è difficile credere che sia il risultato del caso. Suggerisce che ci deve essere stata una forza superiore che ha creato la coscienza umana.
“Nel pancione di una mamma c’erano due bambini.
RispondiEliminaUno chiese all’altro: “Ma tu ci credi in una vita dopo il parto?”
L’altro rispose: “Certo! Deve esserci qualcosa dopo il parto. Forse noi siamo qui per prepararci per quello che verrà più tardi”. “Sciocchezze”… disse il primo, “non c’è vita dopo il parto! Che tipo di vita sarebbe quella?”
Il secondo riprese: “Io non lo so, ma ci sarà più luce di qui.
Forse potremo camminare con le nostre gambe e mangiare con le nostre bocche.
Forse avremo altri sensi che non possiamo capire ora”.
Il primo replicò: “Questo è assurdo. Camminare è impossibile. E mangiare con la bocca!? Ridicolo! Il cordone ombelicale è tutto quello di cui abbiamo bisogno… e poi è troppo corto.
La vita dopo il parto è fuori questione”.
Il secondo continuò ad insistere: “Beh, io credo che ci sia qualcosa e forse diverso da quello che è qui. Forse la gente non avrà più bisogno di questo tubo”.
Il primo contestò: “Sciocchezze… e inoltre, se c’è davvero vita dopo il parto, allora perché nessuno è mai tornato da lì?
Il parto è la fine della vita e nel postparto non c’è nient’altro che oscurità, silenzio e oblio.
Il parto non ci porterà da nessuna parte”.
“Beh, io non so” disse il secondo, “ma sicuramente troveremo la mamma e lei si prenderà cura di noi”.
Il primo rispose: “Mamma? Tu credi davvero alla mamma? Questo sì che è ridicolo. Se la mamma c’è, allora dov’è ora?”
Il secondo riprese: “Lei è intorno a noi. Siamo circondati da lei. Noi siamo in lei. È per lei che viviamo. Senza di lei questo mondo non ci sarebbe e non potrebbe esistere”.
Riprese il primo: “Beh, io non posso vederla, quindi, è logico che lei non esiste”.
Al che il secondo rispose: “A volte, quando stai in silenzio, se ti concentri ad ascoltare veramente, si può notare la sua presenza e sentire la sua voce da lassù”.
Dio. La scienza, le prove: L'alba di una rivoluzione
RispondiEliminadi Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnassies
Il mistero della Sindone
RispondiEliminaGiulio Fanti